[Forumgenzano] Re: [Forumgenzano] Fw: [RRCC]ariston men udor…

Delete this message

Reply to this message
Autore: Ottavio Mariateresa
Data:  
Oggetto: [Forumgenzano] Re: [Forumgenzano] Fw: [RRCC]ariston men udor: l'acqua è il bene più prezioso
Cara Noemi,
la penso come te, comunque," informare" è sempre un buon presupposto,
pertanto ho girato il documento ad alcune peresone compreso Mirella Di
Martino.
Per quanto riguarda il nostro intervento come Social Forum, dovremmo
coinvolgere l'Amministrazione per alcune misure e anche per un intervento
nelle scuole secondo il progetto già sperimentato a Roma e presentato al
nostro gruppo in precedenti riunioni.
Alla prossima

                          Mariateresa




----- Original Message -----
From: "bevilacquan" <bevilacquan@???>
To: "MAILING GENZANOSF (E-mail)" <forumgenzano@???>
Sent: Monday, June 24, 2002 11:20 PM
Subject: [Forumgenzano] Fw: [RRCC]ariston men udor: l'acqua è il bene più
prezioso


> non condivido a pieno, ma può essere utile....
> ciao
> ----- Original Message -----
> From: "Francesco Castracane" <fra.castracane@???>
> To: "Rete Romana Consumo Critico" <rrcc_ml@???>
> Sent: Thursday, June 20, 2002 4:58 PM
> Subject: [RRCC]ariston men udor: l'acqua è il bene più prezioso
>
>
> > GRANELLO DI SABBIA (n°50)
> > Bollettino elettronico settimanale di ATTAC
> > Lunedì, 20-05-2002
> >
> > Nino Lo Bello
> > (ATTAC Palermo)
> >
> > Proposta di un seminario di lavoro permanente
> >
> > Accedere all'acqua potabile, aprendo un rubinetto , è oggi un gesto
> semplice
> > e scontato che ha una lunga storia e ancora non è una realtà per tutti.
> > Per lo sviluppo delle civiltà che ci hanno preceduto la disponibilità
> dell'
> > acqua ha rappresentato una chiave di volta - dagli acquedotti romani, ai
> > qanat iraniani, dal governo dell'acqua degli arabi all'uso dell'energia

a
> > vapore per muovere le pompe - e da sempre illustri uomini ne hanno
> > sottolineato l'importanza: da Pindaro "l'acqua è il bene più prezioso" a
> > Gandhi - l'acqua è più importante dell'indipendenza. Questo legame tra
> > esseri umani ed acqua sembra mostrare, all'inizio del secondo millennio,
> > grandi incrinature, come dice Rifkin: "la nostra cultura del nanosecondo
> va
> > seminando il caos nel patrimonio naturale del pianeta, esaurisce le
> risorse
> > e svuota le riserve di preziose biodiversità. con una popolazione di

oltre
> > sei miliardi di essere umani la nostra specie si comincia a porre la
> domanda
> > fondamentale - come creare un approccio so-stenibile ed equo allo

sviluppo
> > economico, che ci permetta di condividere i doni della terra fra tutti".
> > La frattura netta tra gli strati di popolazione che godono di una grande
> > quantità d'acqua e quelli per i quali, la quantità e la qualità sono
> > largamente insufficienti si va allargando .
> >
> > L'acqua nel 2002 è lontana da essere considerata bene comune

dell'umanità:
> > - quasi 1,5 miliardi di persone nel mondo non hanno accesso all'acqua
> > potabile;
> > - 2,5 miliardi d'individui nel mondo non beneficiano di nessun servizio
> > idrico sanitario;
> > - 5 milioni di esseri umani nel mondo muoiono ogni anno di malattie

dovute
> > alla scarsità e cattiva qualità dell'acqua (dei quali 5000 al gi orno

sono
> > bambini) tutti concentrati nel terzo mondo.
> > I paesi sviluppati continuano ad ignora re sistematicamente l'emergenza
> > idrica che attanaglia i paesi del Sud del mondo, dove le tensioni

sociali,
> > economiche ed ambientali legate all'emergenza idrica si ripercuotono

sull'
> > assetto socio-politico mondiale. Anche il recente conflitto tra

israeliani
> e
> > palestinesi non si comprende pienamente, se non si è consapevoli che
> quella
> > in corso è una vera e propria guerra dell'acqua. Tutto ciò è

intollerabile
> e
> > inaccettabile : come si legge nel Manifesto dell' Acqua (a cura del
> Comitato
> > Internazionale per il Contratto Mondiale sull'Acqua) l'acqua fonte di

vita
> è
> > un bene comune che appartiene a tutti gli abitanti della terra:
> > - Il diritto all'acqua è un diritto inalienabile individuale e

collettivo
> .
> > - L'acqua deve contribuire al rafforzamento della solidarietà tra i
> popoli,
> > le comunità , i paesi, i generi , le generazioni.
> > - L'accesso all'acqua necessariamente avviene tramite partnership basati
> su
> > cooperazione, rispetto reciproco e pluralismo socio-economico.
> > Queste ed altre le richieste che il Comitato per il Contratto Mondiale
> dell'
> > Acqua ha espresso nei primi giorni di questo mese al Salone Civitas 2002
> in
> > prep a razione della Confe renza Mondiale per uno sviluppo sostenibile

di
> > Johannesburg dell'a-gosto di quest'anno.
> > La gestione razionale delle risorse idriche non riguarda solo il sud del
> > mondo, segnali preoccupanti arrivano anche dalle nazioni

industrializzate,
> > dove la relativa abbondanza d'acqua diventa spesso spreco nell'immediato
> > mettendo in pericolo le riserve per il futuro .
> > In Europa il processo di privatizzazione per la gestione dei servizi
> idrici
> > rispetto alla gestione pubblica non sembra dare risultati sperati:
> > - in Inghilterra e nel Galles, l 'obiettivo della profittabilità è stato
> > raggiunto a scapito dei consumatori e della qualità del servizio;
> > - in Francia , con il caso Grenoble, si è passati dalla privatizzazione
> alla
> > rimunicipalizzazione e in generale sono stati indviduati ricorrenti
> > irregolarità , quali restrizioni della concorrenza, scarsa trasparenza,
> > aumenti tariffari, rapporti impari tra autorità locali e gestori,
> corruzione
> > ;
> > - in Spagna il caso di Valencia fa discutere sui tempi effettivamente
> lunghi
> > dell'affidamento del servizio ai privati;
> > - in Germania i gestori dei servizi idrici si oppongono alla
> > liberalizzazione nel settore idrico, preoccupati della eventuale
> > diminuzione della qualità del servizio.
> >
> > In Italia, (il paese d'Europa con il più alto tasso di consumo d'acqua
> > procapite) , per assurdo, solo il 40% della popolazione beve acqua di
> > rubinetto e i suoi abitanti sono i primi consumatori di acqua minerale

al
> > mondo, la pubblicità per l'acqua minerale in Italia (nelle mani delle
> > multinazionali) è al 2° posto di investimenti;
> > - un terzo degli italiani non gode di un accesso regolare e sufficiente

di
> > acqua potabile;
> > - le risorse idriche sono sfruttate in maniera eccessiva e sconsiderata
> con
> > perdite medie che si aggirano attorno al 30%;
> > - gli investimenti nell'industria dei servizi idrici sono meno di un

terzo
> > rispetto al 1985;
> > - dei 210 litri medi di acqua potabile pro capite, solo tre litri

vengono
> > usati per dissetarci, il 30% va a finire nello sciacquone del bagno, il
> 30%
> > nelle lavastoviglie e lavabiancheria e poi alle docce, al lavaggio degli
> > utensili. È stato calcolato che sprechiamo circa 18 litri d'acqua al
> giorno
> > facendola scorrere dai rubinetti per avere l'acqua più calda o più

fredda.
> > Nel Meridione negli ultimi 20 anni vi è stato un significativo
> abbassamento
> > dei valori medi annui delle precipitazioni meteoriche ed una ancora più
> > elevata diminuzione dei deflussi superficiali (molti invasi sono spesso
> > rimasti vuoti) con una disponibilità idrica ridotta almeno del 30%.
> >
> > In Sicilia, mentre perduranti stagioni di emergenza idrica acuiscono i
> > contrasti tra città e campagna (tra uso potabile e irriguo della
> risorsa ),
> > ancora si è agli albori nell'utilizzo delle acque reflue per fini
> anzitutto
> > agricoli allo scopo di realizzare virtuosi interscambi che

permetterebbero
> > di recuperare all'uso potabile risorse pregiate, e non si investe nel
> > controllo e nella manutenzione del patrimonio infrastrutturale esistente
> (le
> > perdite totali nel sistema idrico sono attorno al 50%).
> > Le stesse dotazioni d'acqua attualmente disponibili anche in regime di
> > emergenza idrica , in presenza di un sistema distributivo efficiente ed
> > impianti strutturalmente adeguati, sia pure a fronte di perdite

valutabili
> > attorno al 25%, sarebbero sufficienti a coprire le esigenze del
> territorio.
> > Da ciò la priorità di attivare meccanismi ed investimenti nel recupero
> della
> > funzionalità delle reti idriche, piuttosto che attivare risorse
> finanziarie
> > per nuove opere di approvvigionamento.
> >
> > Ed infine a Palermo, mentre si continua programmare interventi per
> veicolare
> > risorse idriche fuori del territorio comunale sottraendoli all'uso

irriguo
> e
> > in presenza di consistenti risparmi dovuti alla diminuzione di perdite

con
> > la nuova rete di distribuzione, non si attivano interventi per l'
> > utilizzazione di consistenti flussi di acque superficiali che si

sversano
> in
> > fognatura, si continuano a utilizzare, anche da parte dei privati, acque
> di
> > falda media-pro fonda da pozzi, risorsa preziosa e strategica, non si
> decide
> > la completa veicolazione delle acque di fognatura verso i depuratori
> > esistenti con conseguente uso, per gli usi civici, di acque reflue
> depurate
> > utilizzando soprattutto l'attuale presenza della vecchia rete di
> > distribuzione (rete duale). Da questo sintetico panorama si può compre n

d
> e
> > re che oggi parlare di acqua equivale a parl are di tre realtà
> fondamentali,
> > strettamente correlate:
> > - il diritto alla vita, che è negato ad un quarto degli uomini che non
> hanno
> > ancora accesso all'acqua potabile: si tratta di una situazione
> intollerabile
> > per un mondo che si proclama "villaggio globale";
> > - il bene comune, che come risorse idriche è in uno stato disastroso a
> causa
> > di inquinamento, contaminazioni e sprechi;
> > - la democrazia, - perché l'acqua è "affare dei cittadini" e creare le
> > condizioni necessarie per assicurare l'accesso all'acqua, effettivo e
> > sostenibile, è un problema che concerne tutti i membri della società;
> > - perché i cittadini non solo devono essere al centro del processo
> > decisionale, ma partecipi del finanziamento di tutto il ciclo di

utilizzo
> > dell'acqua;
> > - perché per una gestione decentralizzata e trasparente devono essere
> > rafforzate le istituzioni esistenti rappresentative devono essere create
> > nuove forme di democrazia partecipativa.
> >
> > La proposta di istituire un seminario di lavoro sull'acqua a Palermo

nasce
> > allora dall'esigenza:
> > - riportare il dibattito sull'acqua tra i cittadini per promuovere la
> > conoscenza pubblica collettiva, a cominciare dalla nostra storia e dalla
> > nostra memori a , sui problemi dell'acqua per favorire forme di
> > partecipazione effettiva alla gestione democratica dell'acqua a tutti i
> > livelli , da quello locale a quello internazionale;
> > - contrastare la banalizzazione accettata della trasformazione

dell'acqua
> da
> > bene comune vitale in un bene economicamente privato, nell'errata

credenza
> > che, se l'acqua è trasformata in merce, con un prezzo determinato del
> > mercato, si può realizzare una gestione dell'acqua più efficace e nell'
> > interesse di tutti;
> > - di studiare per essere più consapevoli delle debolezze strutturali e
> delle
> > connessioni della gestione del territorio: dai dissesti urbanistici, al
> > malgoverno dei bacini fluviali, dalle debolezze della lotta alla
> > deforestazione agli inquinamenti agricoli - industriali, agli sperperi
> delle
> > reti di distribuzione e a quelli domestici;
> > - di proporre soluzioni integrate di gestione del territorio non essendo
> più
> > sufficiente re agi re solo agli stati di ricorrente emergenza idrica;
> > - di applicare ai problemi del territorio la regola delle 5 R -

Rispetta -
> > Ripensa - Riduci - Riusa - Ricicla , che Julia Butterfly (la ragazza che
> > visse 738 giorni in cima ad un albero centenario per impedire che

venisse
> > abbattuto) propose nella convinzione che non bisogna dimenticarsi del
> potere
> > delle nostre scelte quotidiane e cambiare stile di vita passo dopo

passo,
> > respiro dopo respiro, con un atteggiamento di responsabilità sociale che
> > diventa gioia perché si concretizza in risultati e consapevolezza giorno
> > dopo giorno nella nostra vita, come l'acqua che goccia dopo goccia scava
> le
> > valli della terra e modella il volto degli uomini.
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> > _______________________________________________
> > RRCC_ml mailing list
> > RRCC_ml@???
> > http://www.inventati.org/mailman/listinfo/rrcc_ml
>
>
> _______________________________________________
> Forumgenzano mailing list
> Forumgenzano@???
> http://www.inventati.org/mailman/listinfo/forumgenzano
>