[Cerchio] Fw: G8, il questore chiede la pace (meglio tardi …

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Author: Khorakhané-Trezzi
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Subject: [Cerchio] Fw: G8, il questore chiede la pace (meglio tardi che mai...)
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Sent: Saturday, June 22, 2002 6:54 PM
Subject: Fw: G8, il questore chiede la pace (meglio tardi che mai...)


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> G8, il questore chiede la pace
> Fioriolli in procura dopo il caso-molotov: «Sono amareggiato, ora
> collaboriamo»
> AUGUSTO BOSCHI
> GENOVA
> Oscar Fioriolli, questore di Genova, offre la collaborazione della sua
> questura
> ai magistrati che indagano sui poliziotti e i dirigenti coinvolti
> nell'inchiesta
> sulla Diaz. Sembra un controsenso: come si fa a chiedere di entrare nelle
> indagini che hanno come oggetto colleghi e alti dirigenti, addirittura
> leggende
> della polizia come il prefetto Arnaldo La Barbera? E per giunta

all'indomani
> dell'esplosione (vera) del caso delle molotov portate come prova (falsa)
> della presenza dei black bloc all'interno della scuola Diaz? In realtà
> l'offerta
> del questore, che ieri ha incontrato in procura per oltre un'ora e mezza
> il procuratore aggiunto Francesco Lalla - ormai capo dell'ufficio ad

interim
> dopo il pensionamento di Francesco Meloni - e i pm Francesco Pinto ed

Enrico
> Zucca titolari dei fascicoli più delicati per la polizia, non è un

tentativo
> di ingerenza. E apre forse un capitolo diverso nei rapporti
> questura-procura,
> specchio del conflitto tra governo e magistrati che si è creato nel

dopo-G8.
> «Sono amareggiato ma faremo chiarezza», ha detto Fioriolli commentando gli
> avvisi di garanzia per falso e calunnia (oltre alle lesioni) a La Barbera
> e agli altri dirigenti che presero parte al blitz o firmarono i verbali.
> E spiegando cosa era venuto a fare al non piano di palazzo di giustizia
> - dove si sentivano anche voci piuttosto alterate - ha detto di aver

chiesto
> l'incontro «per concordare un'azione investigativa per far chiarezza in
> queste vicende».
>
> Fin qui Fioriolli, nominato al posto di Francesco Colucci dopo il tragico
> G8 di luglio, non si è affaticato troppo a collaborare con la procura.
> Dunque
> la scelta dei termini è importante: «Concordare un'iniziativa» significa
> «diteci cosa volete che facciamo, e questa volta lo faremo». E la visita
> con relativa offerta di collaborazione viene letta nei corridoi della
> procura
> come un ritorno a Canossa da parte del massimo esponente della polizia
> genovese.
> «E' il riconoscimento della fondatezza del lavoro svolto - dicono in

procura
> - e della gravità dei reati contestati». E del resto, anche in questura,
> sono pochi a credere che quelle molotov alla Diaz ce l'abbiano portate i
> black bloc.
>
> Vedremo come questa offerta si tramuterà in realtà, perché finora la
> collaborazione
> non c'è stata. Vengono in mente le fototessera fotocopiate, illeggibili,
> inviate per i riconoscimenti degli agenti di Bolzaneto; le difficoltà di
> ricostruire gli ordini di servizio; la reticenza sulle responsabilità di
> comando. Un esempio di questa scarsa collaborazione finì pure su Panorama,
> in un articolo sui 48 avvisi di garanzia inviati agli agenti del reparto
> mobile di Roma per l'irruzione alla Diaz, e che fece arrabbiare non poco
> i magistrati presi di mira per il fatto che due degli avvisati risultavano
> fuori servizio: «Ora indagheremmo anche gli assenti. Ma la lista degli
> agenti
> ce l'aveva data la polizia stessa». Per finire al tentativo recente di
> tenere
> la nascondere la vicenda molotov almeno fino all'anniversario del 20

luglio,
> che si preannuncia caldo. Non va meglio ai pm che indagano sui disordini
> di piazza: dalle foto e dai filmati sarebbero stati ricavati circa un
> centinaio
> di primi piani di manifestanti, che però la polizia non riesce a
> riconoscere.
> Si parla di arresti in vista, ma è difficile che succeda qualcosa prima
> del 20 luglio.
>
> Nessuna cambiale in bianco a Fioriolli sull'indagine Diaz, ribadiscono i
> pm. I magistrati potranno affidare, se lo riterranno opportuno e in

assenza
> di conflitti di interesse, singoli atti investigativi anche alla polizia,
> come prevede il codice. Quello che conta - ripetono - è il senso della
> visita
> del questore e il riconoscimento dei risultati ottenuti dai magistrati.
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