[Forumlucca] I: [Debate] Lettera di Haidi Giuliani

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著者: Fabrizio Morotti
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題目: [Forumlucca] I: [Debate] Lettera di Haidi Giuliani
Ricevo e inoltro anch'io...

-----Messaggio originale-----
Da: debate-admin@???
[mailto:debate-admin@liste.retelilliput.org]
Inviato: mercoledì 19 giugno 2002 11.32
A: debate@???
Oggetto: [Debate] Lettera di Haidi Giuliani


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      Data: Tue, 18 Jun 2002 13:17:32 -0000
        Da: *****
   Oggetto: inoltro: Lettera aperta ai forum...


RICEVO E INOLTRO, SU RICHIESTA DI HAIDI GAGGIO GIULIANI
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Lettera aperta ai Forum Sociali Genovesi e Nazionali

A titolo personale sento la necessità di chiarire alcune questioni
relative al prossimo luglio.
Dopo la riunione alla Casa della Pace, durante la quale ognuno ha
espresso il proprio punto di vista sull'argomento ma non si sono
prese decisioni, ho sperato di riuscire ad iniziare (finalmente) a
collaborare all'organizzazione delle giornate.
Nei mesi scorsi sono arrivate molte offerte ai genitori e al comitato
dal mondo della cultura: mostre fotografiche, concerti, spettacoli,
ecc.; offerte che ho sempre ritenuto di condividere e gestire con il
SF. Al contrario non ho sentito, da parte delle varie componenti,
interesse per la costruzione di un evento significativo durante la
settimana che si concluderà con il 21.
Sembra cioè che l'unica manifestazione che sta a cuore a tutti sia il
corteo, da fare assolutamente il giorno 20.
Durante una riunione ristretta di tipo organizzativo, la settimana
scorsa, mi è stato detto che non è possibile pensare
all'accoglienza "tanto le persone verranno solo per il giorno della
manifestazione".
Ieri sera mi è stato detto che "poichè il comitato pone dei veti
(?!), il corteo del 20 diventa fondamentale" e mi è stata fatta una
lezione sulla "bellezza della diversità".
Il comitato piazza Carlo Giuliani è composto di tredici persone, è
risibile pensare che possa porre dei veti a chicchessia; e non è
certo nelle nostre abitudini censurare pubblicamente l'operato dei
compagni. Il comitato ha posto un problema, e il problema persiste
nonostante noi.
La preoccupazione fondamentale era e resta quella di evitare
spaccature, in un momento in cui le indagini stanno arrivando a
conclusione e si allargano ulteriormente, naturalmente a scapito dei
manifestanti. Inoltre, la proposta di una serie di sit-in nelle
piazze del centro di Genova, le mostre fotografiche, gli spettacoli-
happening, l'invito al maggior numero possibile di artisti, attori,
musicisti, scrittori, intellettuali, avrebbe un impatto enormemente
maggiore di una manifestazione con corteo e anche delle mezze misure
prospettate da Lilliput.
E in più, avrebbe potuto e potrebbe essere accettata da tutti.E in
questo momento abbiamo bisogno di tutti perché le verità scomode
possano venire alla luce. Non per negare o appiattire le giuste
differenze che ciascuno di noi legittimamente esprime, ma per dare al
paese il segnale più forte e unitario della volontà di difendere le
libertà democratiche.
Come dice il mio amico Lello Voce, "tutti abbiamo bisogno ora che
Carlo simbolizzi vita e non morte, suoni, colori, corpi... Oggi
dobbiamo lavorare di fantasia, spostarsi di lato, là dove loro non si
aspettano che tu possa essere. Voglio vedere che provocazioni si
inventeranno se a Genova, a luglio, con noi ci saranno anche tanti
nonni, nipotini e famiglie, la cosiddetta gente onesta, insomma, che
però non è né stupida né cinica e che a mettere un velo su tutto
proprio non ci sta."

La mamma di Carlo