[CSSF] meditate.... non vi fa male

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Author: forumcentrosalento@inventati.org
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Old-Topics: [CSSF] Volantino Bossi Fini
Subject: [CSSF] meditate.... non vi fa male
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Salve, anche se non so' quanti di voi
leggono la mia posta o quanti pensano
"il solito animalista...." e cancellano senza leggere
io continuo come la goccia d'acqua sulla roccia...
ho trovato nel bellissimo libro
"Farete riposare la terra -
Lettera aperta per un Giubileo possibile"
di Giovanni Franzoni
presentato a Lecce alcuni anni fa
saluti affettuosi
eliseo

Scienza e catechismo
90. Il Catechismo della Chiesa Cattolica, varato ufficialmente da Giovanni=
=20
Paolo II l=9211 ottobre 1992, presenta l=92universo delle creature come=
avente=20
una propria bont=E0 ed una propria perfezione (n.339) ed invocando rispetto=
=20
da parte dell=92uomo. =93Per questo l=92uomo deve rispettare la bont=E0=
propria di=20
ogni creatura, per evitare un uso disordinato delle cose, che disprezza il=
=20
Creatore e comporta conseguenze nefaste per gli uomini e per il loro=20
ambiente=94. Pur parlando di interdipendenza e di solidariet=E0 tra le=
creature=20
(nn. 340, 344), la conclusione sfocia nella riaffermazione secca della=20
gerarchia delle creature in un ordine che va dal =93meno perfetto al pi=F9=
=20
perfetto=94 (n.342) e nel porre l=92uomo come vertice della creazione (n.=
343).=20
Ne consegue che =93Dio ha creato tutto per l=92uomo=94 e l=92uomo =E8 stato=
creato=20
per servire ed amare Dio e per offrirgli come un sacerdote tutta la=20
creazione (n. 358).
91. A parte il fatto che appare difficilmente pensabile che per miliardi di=
=20
anni la terra abbia atteso di avere un senso, perch=E9 priva della specie=20
umana che la dedicasse e la offrisse a Dio, questo linguaggio, pur=20
contenendo elementi di verit=E0 perch=E9 =E8 effettivamente nell=92uomo o=
in=20
eventuali altre forme di coscienza che la natura prende consapevolezza del=
=20
proprio senso facilmente induce nei destinatari della catechesi=20
l=92impressione di una netta separazione tra uomo e natura, e sembra=20
investire l=92uomo di un totale potere di arbitrio sulla natura a condizione=
=20
che tutto sia assoggettato al supremo Creatore.
92. Non sembra infatti che si possa dubitare che questo linguaggio ha=20
creato nel mondo occidentale e =93cristianizzato=94 la convinzione che=
l=92uomo=20
abbia il potere di arbitrio sull=92uso delle risorse naturali e sulla vita=
=20
delle altre specie viventi. Cos=EC, per una sollecitazione del tutto=20
positiva, proveniente da altre culture (come il Buddismo e le culture=20
indigene dell=92America latina), solo recentemente in Occidente si sta=20
arrivando alla consapevolezza che l=92uomo non pu=F2 trattare la terra come=
=20
semplice scenario del rapporto uomo-Dio o come strumento precario: non pu=F2=
=20
giocare con la vita degli animali si pensi alle corride o alla caccia=20
sportiva; non pu=F2 sottoporre a crudeli tormenti gli animali nella pratica=
=20
della vivisezione o con forme spregiudicate e incivili di allevamento e di=
=20
mattazione; non pu=F2 distruggere l=92habitat naturale, mettendo a rischio=
=20
ecologico della terra ed in ultima analisi anche la stessa sopravvivenza=20
della specie umana.

Teologia della liberazione
93. In una revisione degli strumenti base per la catechesi, data la totale=
=20
insufficienza del catechismo recentemente edito, sarebbe non solo opportuno=
=20
ma necessario acquisire i contenuti ed i linguaggi di correnti di pensiero=
=20
come la Teologia della liberazione, pi=F9 attenta alla complessit=E0 ed alla=
=20
interdipendenza del creato, anche per i benefici apporti di culture=
indigene.
94. =93=E8 questa forse l=92intuizione fondamentale della prospettiva=20
ecologica scrive Leonardo Boff (Teologia della liberazione ed ecologia,=20
=91Concilium=92, 5/1995, p.107) la scoperta della terra come superorganismo=
=20
vivente, chiamato Gaia. Le petre, l=92acqua, l=92atmosfera, la vita e la=20
coscienza non si trovano giustapposte, separate le une dalle altre, ma si=20
presentano da sempre in connessione tra loro, incluse una nell=92altra in=20
completa reciprocit=E0, cos=EC da costituire un=92unica realt=E0 organica=85=
l=92essere=20
umano pi=F9 che un essere sulla terra =E8 un essere della terra; =E8=20
l=92espressione finora pi=F9 complessa e singolare della terra e del cosmo=
=20
conosciuto. L=92uomo e la donna sono la terra che pensa, che spera, che ama;=
=20
la terra che =E8 entrata nella fase di decisione non pi=F9 istintiva ma=20
cosciente=94. E inoltre: =93L=92essere umano deve riscoprire il proprio=
posto in=20
questa comunit=E0 globale, insieme alle altre specie e non fuori o al di=20
sopra di esse. Ogni antropocentrismo =E8 fuori luogo=94.
95. Non =E8 dunque possibile concepire il creato solo come occasione teatro=
=20
della vicenda umana. Forse =E8 il tempo di rileggere quanto scrive Paolo di=
=20
Tarso nella lettera ai Romani: =93Tutto l=92universo aspetta con grande=20
impazienza il momento in cui Dio mostrer=E0 il vero volto dei suoi figli. Il=
=20
creato =E8 stato condannato a non avere senso, non perch=E9 esso l=92abbia=
=20
voluto, ma a causa di chi ve lo ha trascinato=85 Noi sappiamo che fino a ora=
=20
tutto il creato soffre e geme come una donna che partorisce=94 (Rm 8,=
20-22).
96. Sulla sponda laica, l=92ecologo Thomas Berry afferma: =93L=92ultimo=
rischio=20
che la terra osa affrontare =E8 questo: affidare il proprio destino alla=20
decisione umana, concedere alla comunit=E0 umana il potere di decisione=
sulla=20
vita o la morte dei suoi sistemi vitali fondamentali=94 (vedi L. Boff in=20
citato articolo).
97. Questa eccezionale responsabilit=E0 della specie umana sul =93senso=94=
del=20
creato e sul suo ultimo destino, nulla a che vedere con l=92antropocentrismo=
=20
dispotico che strumentalmente usa la terra e la stupra, forse meditando di=
=20
poterla un giorno abbandonare per altri orizzonti. La responsabilit=E0 della=
=20
vita sulla terra =E8 consapevolezza che sulla terra e con la terra ci=20
salveremo se riconosceremo, religiosamente o non religiosamente pensanti,=20
della terra figli.

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Salve, anche se non so' quanti di voi<br>
leggono la mia posta o quanti pensano<br>
"il solito animalista...." e cancellano senza leggere<br>
io continuo come la goccia d'acqua sulla roccia...<br>
ho trovato nel bellissimo libro<br>
"<b>Farete riposare la terra -<br>
Lettera aperta per un Giubileo possibile</b>"<br>
di Giovanni Franzoni<br>
presentato a Lecce alcuni anni fa<br>
saluti affettuosi<br>
eliseo <br><br>
<b>Scienza e catechismo<br>
</b>90. Il Catechismo della Chiesa Cattolica, varato ufficialmente da
Giovanni Paolo II l=9211 ottobre 1992, presenta l=92universo delle creature
come avente una propria bont=E0 ed una propria perfezione (n.339) ed
invocando rispetto da parte dell=92uomo. =93Per questo l=92uomo deve rispett=
are
la bont=E0 propria di ogni creatura, per evitare un uso disordinato delle
cose, che disprezza il Creatore e comporta conseguenze nefaste per gli
uomini e per il loro ambiente=94. Pur parlando di interdipendenza e di
solidariet=E0 tra le creature (nn. 340, 344), la conclusione sfocia nella
riaffermazione secca della gerarchia delle creature in un ordine che va
dal =93meno perfetto al pi=F9 perfetto=94 (n.342) e nel porre l=92uomo come
vertice della creazione (n. 343). Ne consegue che =93Dio ha creato tutto
per l=92uomo=94 e l=92uomo =E8 stato creato per servire ed amare Dio e per
offrirgli come un sacerdote tutta la creazione (n. 358).<br>
91. A parte il fatto che appare difficilmente pensabile che per miliardi
di anni la terra abbia atteso di avere un senso, perch=E9 priva della
specie umana che la dedicasse e la offrisse a Dio, questo linguaggio, pur
contenendo elementi di verit=E0&nbsp; perch=E9 =E8 effettivamente nell=92uom=
o o
in eventuali altre forme di coscienza che la natura prende consapevolezza
del proprio senso&nbsp; facilmente induce nei destinatari della catechesi
l=92impressione di una netta separazione tra uomo e natura, e sembra
investire l=92uomo di un totale potere di arbitrio sulla natura a
condizione che tutto sia assoggettato al supremo Creatore.<br>
92. Non sembra infatti che si possa dubitare che questo linguaggio ha
creato nel mondo occidentale e =93cristianizzato=94 la convinzione che l=92u=
omo
abbia il potere di arbitrio sull=92uso delle risorse naturali e sulla vita
delle altre specie viventi. Cos=EC, per una sollecitazione del tutto
positiva, proveniente da altre culture (come il Buddismo e le culture
indigene dell=92America latina), solo recentemente in Occidente si sta
arrivando alla consapevolezza che l=92uomo non pu=F2 trattare la terra come
semplice scenario del rapporto uomo-Dio o come strumento precario: non
pu=F2 giocare con la vita degli animali&nbsp; si pensi alle corride o alla
caccia sportiva; non pu=F2 sottoporre a crudeli tormenti gli animali nella
pratica della vivisezione o con forme spregiudicate e incivili di
allevamento e di mattazione; non pu=F2 distruggere l=92habitat naturale,
mettendo a rischio ecologico della terra ed in ultima analisi anche la
stessa sopravvivenza della specie umana.<br><br>
<b>Teologia della liberazione&nbsp;&nbsp; <br>
</b>93. In una revisione degli strumenti base per la catechesi, data la
totale insufficienza del catechismo recentemente edito, sarebbe non solo
opportuno ma necessario acquisire i contenuti ed i linguaggi di correnti
di pensiero come la <i>Teologia della liberazione</i>, pi=F9 attenta alla
complessit=E0 ed alla interdipendenza del creato, anche per i benefici
apporti di culture indigene.<br>
94. =93=E8 questa forse l=92intuizione fondamentale della prospettiva
ecologica&nbsp; scrive Leonardo Boff (<i>Teologia della liberazione ed
ecologia</i>, =91Concilium=92, 5/1995, p.107)&nbsp; la scoperta della terra
come superorganismo vivente, chiamato Gaia. Le petre, l=92acqua,
l=92atmosfera, la vita e la coscienza non si trovano giustapposte, separate
le une dalle altre, ma si presentano da sempre in connessione tra loro,
incluse una nell=92altra in completa reciprocit=E0, cos=EC da costituire
un=92unica realt=E0 organica=85 l=92essere umano pi=F9 che un <i>essere</i> =
sulla
terra =E8 un essere <i>della</i> terra; =E8 l=92espressione finora pi=F9
complessa e singolare della terra e del cosmo conosciuto. L=92uomo e la
donna sono la terra che pensa, che spera, che ama; la terra che =E8 entrata
nella fase di decisione non pi=F9 istintiva ma cosciente=94. E inoltre:
=93L=92essere umano deve riscoprire il proprio posto in questa comunit=E0
globale, insieme alle altre specie e non fuori o al di sopra di esse.
Ogni antropocentrismo =E8 fuori luogo=94.<br>
95. Non =E8 dunque possibile concepire il creato solo come occasione teatro
della vicenda umana. Forse =E8 il tempo di rileggere quanto scrive Paolo di
Tarso nella lettera ai Romani: =93Tutto l=92universo aspetta con grande
impazienza il momento in cui Dio mostrer=E0 il vero volto dei suoi figli.
Il creato =E8 stato condannato a non avere senso, non perch=E9 esso l=92abbi=
a
voluto, ma a causa di chi ve lo ha trascinato=85 Noi sappiamo che fino a
ora tutto il creato soffre e geme come una donna che partorisce=94 (Rm 8,
20-22).<br>
96. Sulla sponda laica, l=92ecologo Thomas Berry afferma: =93L=92ultimo risc=
hio
che la terra osa affrontare =E8 questo: affidare il proprio destino alla
decisione umana, concedere alla comunit=E0 umana il potere di decisione
sulla vita o la morte dei suoi sistemi vitali fondamentali=94 (vedi L. Boff
in citato articolo).<br>
97. Questa eccezionale responsabilit=E0 della specie umana sul =93senso=94 d=
el
creato e sul suo ultimo destino, nulla a che vedere con
l=92antropocentrismo dispotico che strumentalmente usa la terra e la
stupra, forse meditando di poterla un giorno abbandonare per altri
orizzonti. La responsabilit=E0 della vita sulla terra =E8 consapevolezza che
sulla terra e con la terra ci salveremo se riconosceremo, religiosamente
o non religiosamente pensanti, della terra
figli.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; <br>
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