Bologna
Una trentina i pedalanti di questo ultimo incontro.
bello.
bello vedere così tanta gente che ti vede passare e
che decide di seguirti al volo, così, sulla fiducia, e
che solo dopo si preoccupa di chiederti che cosa si
sta facendo.
forse sono i sorrisi bianchi nella notte che ti si
appiccicano addosso a fare da calamita a tanti di
quelli che ti incrociano.
nonostante queste belle premesse, la repressione s'è
fatta viva.
prima nella forma di un tassista pachidermico alquanto
minaccioso che è scivolato come un felino dalla sua
auto con clientela annessa e ci ha chiesto documenti
come fosse pubblico ufficiale e non dipendente
pubblico.
poi un piacevole incontro con i vigili che non
chiedono i documenti ma ti chiedono di metterti al
lato della strada per poi decidere di seguirti fino a
quando non te ne sgusci via per le strade del centro
per riapparire liberamente altrove.
C'è forse stato uno scambio di ruoli?
L'unico legittimo che ho riconosciuto è stato quello
di essere insultata dagli automobilisti, mentre di
solito sono io che li insulto, e poi il fatto di stare
in testa senza sgasare e vedere di fatto auto
impotenti dietro di me.
Insomma, detta così non si trasmette la tensione, le
discussioni si sono fatte calde, c'erano anche dei
bimbi con noi, non mi è piaciuta l'idea che
insultassero anche loro.
inaspettatamente, abbiamo sentito il bisogno di fare
un collettivo improvvisato in un parcheggio, ci siamo
confrontati sulle reazioni differenti che abbiamo
avuto alle provocazioni, per poi decidere le linee
generali di ipotetiche risposte. Naturalmente ciascuno
lì x lì poi può fare quello che gli pare, credo che
l'abbiamo fatto più che altro per ricompattarci,
sentirci più sicuri nella giungla metropolitana.
kaos porta festa, non paura.
vi rinnovo l'appuntamento x giove prox sempre alle
21.30 in p.zza Nettuno, io non ci sarò ma sono
convinta che non sì noterà la mia assenza tra le
migliaia di ciclisti che risponderanno all'appello.
qui sotto vi inoltro alcuni resoconti di cm milano,
torino e roma oltre all'offerta d'incontro a Bo in
occasione dell'hakmeting in cui saranno disponibili le
magliette di cm che hanno preparato a milano!!!
baci-bici-cì
A volte penso che le biciclettate di CM siano la cosa
più
rivoluzionaria e fantastica che stia
accadendo a Milano negli ultimi tempi.
E "Maledetto l'uomo che non tende l'arco del desiderio
oltre la propria
immaginazione", ha scritto Nietzsche.
La cosa più entusiasmante è leggere quei commenti e
quelle e-mail di
chi rimane stupito quando vi partecipa, perchè ha
l'impressione che si
sia realizzato un sogno.
Per chi ha la nostra sensibilità, la nostra passione,
la nostra visione
di un futuro nelle città che possa essere anche di
progresso,
questo è effettivamente un sogno.
Il sogno, in fondo, della normalità; che andare
tranquilli e sicuri in
bici diventi qualcosa di normale, come accade in tante
altre città del
mondo.
Non roviniamo questo sogno.
Una massa lenta e tranquilla di ciclisti che si muove
per la città il
giovedì sera è una visione magica,
che ogni volta lascia un segno più forte nel pensiero
dei cittadini.
Siamo persone che stanno cambiando le cose.
Non roviniamo il sogno con la provocazione o gli
atteggiamenti da
scontro verso gli automobilisti, non è necessario.
Non intralciamo le auto apposta, dispettosamente.
Già essere in macchina e vedere passare centinaia di
ciclisti nella
serata milanese è importante, fortissimo.
Venirne apposta ostacolati, aggiunge inutili occasioni
di scontro.
Piuttosto suoniamo di più, ululiamo di più,
coloriamoci di più.
Rispettiamo, nel limite del possibile, semafori, sensi
unici e
precedenze.
Non siamo gente che deve incentivare il non rispetto
delle regole: a
quello già ci pensano in tanti, purtroppo, soprattutto
gli
automobilisti indisciplinati, appunto, di quello che è
il Paese europeo
con le peggiori statistiche di incidenti stradali,
morti e feriti in
auto (il nostro).
Poco a poco la gente sta capendo.
Ciao a tutti
>Non intralciamo le auto apposta, dispettosamente.
Be', in realtà io avevo capito che ci riuniamo proprio
per intralciare
le
auto (almeno io la vivo così, la CM). Altrimenti a
questo punto avremmo
già
organizzato una corsia preferenziale di libero
passaggio per le
macchine,.......cosa che al solo pensiero mi fa
rabbrividire.
Personalmente considero gli eventi Criticalmassisti
ben più che
simbolici:
è propio un atto concreto di riappropiazione dello
spazio e dell'aria.
Certo dura poco, appena qualche ora......ma sono
attimi importanti. E
ogni
automobilista che sbraita e suona è tanto di
guadagnato: mi fa
convincere
sempre di più di quanto possa essere imbecille questa
categoria
sociale.
>Rispettiamo, nel limite del possibile, semafori,
sensi unici e
>precedenze.
>Non siamo gente che deve incentivare il non rispetto
delle regole: a
>quello già ci pensano in tanti, purtroppo,
soprattutto gli
>automobilisti indisciplinati
Non è certo per assomigliare a un automobilista che
non rispetto delle
regole (che fra l'altro sono dedicate soltanto a chi
si sposta con la
macchina)
Personalmente non ho nessuna intenzione di mostrare
rispetto per chi se
ne
va in giro ad avvelenare l'aria. Il codice della
strada per me non è
che
valga granchè....ne ho altri di più importanti da
seguire.
Bike
Fra
At 11.11 13/06/02 +0200, menthos wrote:
>a bologna il 22/23 giugno all'hackmeeting
Ci vediamo ad hackit? chi di voi ci sara'?
Quante maglie vi servono?
kisses_and_bikes
-[A]-
Tratto dalla ML di ruotalibera
(ruotalibera-list@???)
Da: Gianni Gallina <gianni.gallina@l...>
Data: Dom Giu 2, 2002 8:04 pm
Oggetto: Critical Mass - come è andata
Automobili incendiate... cassonetti rovesciati per
strada... sassaiole
e
scontri con le forze dell'ordine... Bike Bloc in piena
azione che
prendono
il
comando della manifestazione e la trasformano in un
clamoroso atto di
guerriglia urbana... Polizia che sequestra e pesta i
manifestanti dei
gruppi
più pacifici... bandiere della FIAB, quegli incapaci,
bruciate
pubblicamente...
Nulla di tutto questo, signori, assolutamente nulla !!
Nonostante alcune fosche previsioni e qualche "gufata"
di troppo, la
manifestazione di Critical Mass tenutasi ieri, per la
prima volta, a
Roma, è
stata condotta soprattutto all'insegna della massima
correttezza e
preoccupandosi fino all'inverosimile di dare
un'immagine "amichevole"
di noi
pedalatori, anche agli stessi automobilisti che ci
strombazzavano
dietro.
Oserei dire che più che una dimostrazione di
disobbedienza civile
sembrava
una lezione di civiltà e di come si possa essere
davvero non violenti
anche
nella fermezza delle proprie rimostranze. E' lo
spirito vero
dell'intero
movimento "No Global" quello che ho visto ieri.
Ci ritroviamo in Piazzale Ostiense in una sessantina,
forse qualcuno di
più,
o forse meno, sicuramente meno del previsto, ma in
fondo è andata bene
anche
così, tenuto conto che il tutto è stato organizzato e
gestito
praticamente
da
una persona sola (un sentito grazie al mio compaesano
barese Luigi
Pirelli
!).
Del gruppo di Ruotalibera ci siamo solo io, Giovanni,
Marco G. armato
di
acqua minerale (questa non la spiego perchè sono
buono...), e Stefano
Casini,
anche se quello che indossa la maglietta del WWF sono
io.
Facce da gita di Ruotalibera, sicuramente, anche se
forse l'età media è
più
bassa, ma assolutamente nessun esagitato. Qualcuno ci
riconosce,
qualcun
altro distribuisce volantini sul problema
dell'abolizione
dell'abbonamento
treno+bici, gli parlo delle iniziative FIAB e lo
indirizzo a Dalla
Venezia,
molti conoscono la FIAB e chiedono ulteriori
informazioni, c'è chi
cerca
compagni per un cicloviaggio in Islanda, chi sta
organizzando una
spedizione
in Sicilia del BiciG8 per i 10 anni delle stragi di
mafia, chi racconta
di
un
Critical Mass a San Francisco con 3500 partecipanti
sul Golden Gate...
Non ci sono bandiere, di nessun tipo, anche se la
tendenza politica del
gruppo è più che evidente.
Partiamo alle 18:30 imboccando Via della Marmorata, e
da qui il
Lungotevere,
verso il centro. Non siamo proprio una mega-massa
critica, ma l'effetto
sul
traffico si vede subito : viaggiamo ad una velocità
molto moderata,
10-15
km/h massimo, ma senza mai fermarci e senza davvero
intralciare in modo
plateale il traffico; semplicemente, siamo un TRAFFICO
DI CICLISTI, del
tutto
rispettosi degli altri utenti della strada. Le auto
dietro suonano
nervosamente, noi rispondiamo con urla festose e
scampanellii, i
ciclomotori
passano lo stesso (incazzati) facendo lo slalom tra le
nostre bici, gli
autobus, quando possibile, vengono lasciati passare e
salutati con
simbolici
applausi, anche se qualche autista dell'ATAC non
capisce e ci manda
comunque
a fare in culo. Al passaggio di un'ambulanza, il
gruppo si apre per poi
richiudersi perfettamente sulla sua scia...
incredibile, per persone
che non
si erano davvero mai incontrate prima !
Svoltiamo per Corso Vittorio, e da qui raggiungiamo
Piazza Venezia,
dove
improvvisiamo un carosello con tre giri intorno alla
piazza. I Vigli
Urbani
della piazza ci guardano incuriositi, ma nessuno
interviene. In realtà,
delle
forze dell'ordine durante la pedalata non se ne è
vista nemmeno l'ombra
(e
meno male, aggiungo).
Torniamo sul Lungotevere; all'imbocco del Ponte
Vittorio Emanuele
l'unico
momento di tensione, con un automobilista più nervoso
degli altri che
tampona
una delle nostre bici, distruggendone la ruota
posteriore; per fortuna
nessun
danno al ciclista, ma ne segue una mezza baruffa che
rischia di
degenerare a
causa di uno scooterista parecchio alterato, che mette
in atto una
sceneggiata a base di ridicole minacce fisiche e poco
gentili invettive
contro noi ambientalisti e pacifisti di merda...
Ripartiamo verso San Pietro, forse alla ricerca di una
benedizione che
non
arriva, quindi Piazza Risorgimento (altro carosello -
grande Stefano
Casini,
un'altra mossa come quella e ti propongo Presidente
Onorario di RL !),
e da
qui Via Cola Di Rienzo, percorso strategico data
l'altissima
concentrazione
di automobili il sabato sera.
Ancora auto che strombazzano nervose, ancora le nostre
urla festanti e
i
campanelli che rispondono.
Un gruppetto isolato, alla vista di una serie di
squallidissimi e
vergognosi
manifesti anti-gay dei fascisti di Forza Nuova, ci si
avventa sopra e
comincia a strapparli, ma vengono subito bloccati e
convinti a
desistere :
condanniamo tutti il gesto, queste cose si fanno la
notte, così non c'è
il
tempo per fare un lavoro preciso...
Arriviamo a Piazza del Popolo, quindi percorriamo Via
del Corso
(scelta, a
mio parere, sbagliata, visto che stavamo bloccando il
traffico in una
strada
pedonale... ma comunque rallentare le auto blu non è
stato male !), per
finire ancora a Piazza Venezia.
Fori Imperiali, Colosseo, Viale Manzoni. Sono le
20:15, il gruppo si
sgrana,
dirigendosi verso San Lorenzo, dove dovrebbe terminare
la
manifestazione. La
mia termina prima causa telefonata del Segretario
Errante e
dell'Ufficio
Stampa di RL, che mi fanno perdere il contatto con il
resto del gruppo
(rimasto solo, temo linciaggio degli automobilisti
dietro... ma per
fortuna
a
quel punto la nostra azione si era molto affievolita).
Fin qui la cronaca.
Passiamo ai commenti, in breve.
L'iniziativa mi è sembrata molto ben riuscita e
gestita, soprattutto
per la
reale casualità della formazione del gruppo, che si è
mosso
perfettamente
pur
non avendo una vera e propria guida.
Sull'estrema, esemplare correttezza dei partecipanti
ho già scritto :
aggiungerò solo che la parola d'ordine "non rispondere
alle
provocazioni" è
stata rispettata in pieno (vabbè, facciamo al 99,9
%...), e questa è
stata
la
chiave per il successo della manifestazione.
Che dire sulla sua efficacia ? Critical Mass si è
svolto a Roma per la
prima
volta; eravamo tutto sommato abbastanza per bloccare
il traffico, ma
troppo
pochi per essere davvero una massa critica che avesse
visibilità ed
attirasse
l'attenzione della gente e dei media. C'era solo una
persona che
distribuiva
volantini, mentre un po' tutti di tanto in tanto ci
fermavamo a
spiegare ai
passanti cosa stesse succedendo, ma è un po' poco per
parlare di un
avvenimento che abbia coinvolto e scosso la
cittadinanza.
La stampa non ci ha filati di pezzo, a parte una
giornalista di
Repubblica
che però era a Martignano :-) (ma non ho letto i
giornali oggi, quindi
potrei
sbagliarmi).
La televisione... cos'è la televisione ?
In realtà lo spirito di CM sta proprio nella casualità
dell'incontro
tra i
singoli che diventano "massa critica", quindi è giusto
non strombazzare
"siamo quelli di Critical Mass" durante la
manifestazione, ma va
studiato un
canale alternativo di impatto mediatico, che ieri è
stato piuttosto
scarso.
Praticamente chi si accorgeva di noi erano solo gli
automobilisti che
ci
stavano a ridosso, per quelli dietro si trattava del
solito, normale
ingorgo.
Forse è proprio sulla gente che sta ai lati della
strada a guardare che
bisogna lavorare di più.
In ogni caso, un caloroso grazie e chi c'era, e un
appuntamento alla
prossima
occasione, che ci sarà molto presto.
Gianni
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