[Cerchio] I: [libertari] Considerazioni matildiane in genera…

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Autore: cerchio@inventati.org
Data:  
Oggetto: [Cerchio] I: [libertari] Considerazioni matildiane in generale 1
certo, e infatti poi ho fatto la tesi su questa roba qui, cioe' sul
rapporto che c'era fra delegati sindacali e lavoratori (che spesso sono
rappresentati per modo di dire): esaminai le bacheche sindacali, per vedere
se c'erano le informazioni e come venivano date, poi ho fatto un
esperimento di somministrazione di test prima e dopo un'assemblea che era
una bella serena chiacchierata sul tipo di dialogo che intercorreva fra
loro e non una cosa accademica, con tanto di gruppo di controllo, con delle
variabili che riguardavano l'amore-odio e la dipendenza-autonomia (mo' non
mi ricordo bene, lo dovrei ripescare che e' roba vecchia ormai, ma questo
non importa, l'idea era eccellente, ti assicuro, perche' proprio in quel
contesto si poteva parlarne insieme e mettersi d'accordo per il futuro) e
gia' le cose non andavano bene nell'86 - da li' emergevano chiaramente un
sacco di cose, che io del resto sapevo perche' le avevo gia' lette nei
Quaderni Rossi (pensa un po'), ma mi piaceva rifletterci un po' su insieme
ai lavoratori
sai che sarebbe il caso di riprenderlo quel lavoro, e farlo meglio? pero'
richiede un sacco di impegno; io ero riuscita ad entrare nelle aziende
perche' ero conosciuta in zona, perche' prima di tutto dovevo convincere i
delegati sindacali, che mica erano tutti ben disposti a farmi entrare, che
mi impiacciavo degli affari loro e temevano d'essere criticati
poi l'ora di assemblea faticavano a cederla, con tutti gli altri problemi
che avevano da discutere, che la psicologia del lavoro la sentivano molto
lontana da loro
mah! se interessa qualcuno, ne possiamo parlare

matilde

l> Certo che se vai in assemblea con la proposta bell'e pronta
> per convincere, non puoi certo pretendere che ne esca
> qualcosa di buono.
> Altro ben sarebbe se in assemblea ci vai con delle idee e
> col proposito di assimilare, ascoltare, pensare e trovare
> una soluzione che non danneggi nessuno.
> Lo so son piccolezze, per questo leggo la posta con la lente
> di ingrandimento!
>
> On Sun, Jun 09, 2002 at 11:29:37AM +0200, Raineri wrote:
>> La bocca della verità
>> ----- Original Message -----
>> From: matilde
>>
>>
>> quando facevo la delegata sindacale
>> si andava in assemblea con la proposta pronta e si trattava
>> solo di convincere, almeno la maggioranza, che si doveva far
>> cosi' per il bene di tutti
>> guai se qualcuno se ne usciva con qualcosa che scompigliava
>> i piani, perche' gia' si era fatta tanta fatica per trovare
>> un accordo in sette in sala sindacale, e un cambiamento
>> significava - spesso - dover rimettere in discussione
>> l'impianto
>> allora la reazione spontanea era dare a chi contestava del
>> sovversivo, o ridicolizzarlo dandogli del matto, o sminuire
>> la sua proposta per liquidarla in fretta
>> cosi' l'idea di partenza era salva: questo era il "compito"
>> dei "rappresentanti"
>>
>> matilde
>>