R: R: [Cerchio] zerzan

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Szerző: pkrainer
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Tárgy: R: R: [Cerchio] zerzan
----- Original Message -----
From: karletto <karlettom@???>

> Se non fosse per la conoscenza diretta e la simpatia umana

di Paolone, credo
> proprio che anch'io proverei la tua stessa sensazione, di

fronte a certe sue
> tirate ... "a mezza strada" fra Stirner, Nietsche e

Heidegger ...

lo dici come se fossero Gentile, Rosenberg e Gobineau




una sorta
> di individualismo superomistico, in salsa primitivistica

insaporita a base
> di organicismo pseudodarwiniano antitecnologico!?!?!? ...

son circa due
> anni che lui ed io ci "scanniamo" ;-))) tramite

sbombardamenti reciproci
> interminabili (sia qui che su "movimento"), ma non se ne

viene a capo ... e
> fra l'altro 'sta cazzo di "rete" NON sedimenta mai un

beneamato cavolo di
> tutto ciò che turbinosamente veicola ... e quindi, 'sta

volta, non mi
> RI/cimento nell'argomentare la mia ... lapidaria quanto

apodittica
> definizione del buon Paolone, intanto so che un domani,

nell'eventuale
> sopraggiunta assenza (nefasta) di tecnologie atte a

supportare la mia
> strumentazione corporale malandatissima, ci sarà lui a

spupazzarmi di qua e
> di là ... CAMALLANDOMI SULLE SUE VIGOROSE SPALLE !!!

;-)))))))

be', contaci pure, mon vieux, tanto più che sappiamo
entrambi che non sarei mai solo: ma indubbiamente penso del
pari che, per te (ma qui veramente tu rappresenti infiniti
che non conosco ma potrei conoscere), io e molti (e tu
stesso, che sei zoppo ma mica monco o scemo, e potresti
essere alla testa di coloro che affrontano la questione)
straebbero su pure la notte per trovare maniere che
risolvano il problema di Marco senza mandare Pasquale in
miniera, Abdullah in altoforno, CHiang in
laminatoio...perché di questo di tratta: dietro la
tecnologia che toglie la fatica a uno, c'é la fatica di
mille, che sono l^ solo perché qualcuno li ha privati di
risolvere direttamente le questioni della loro esistenza e
li ha incatenati al mercato senza aver nulla da scambiare
altro che la forza lavoro. Ora, Zerzan chiede, una volta
liberi, chi ci va in miniera? io no. Se non ci va nessuno,
il nichelio con scappellamento a destra che ti serve, o quel
che é, te lo devi smazzare tu, in persona. Secondo me Zerzan
non conosce - o non capisce - Fourier, e le mille maniere
che egli avrebbe suggerito. Che ne so? Una caccia al tesoro
erotica nelle viscere della terra dove giovani invasate
della copula si sarebbero prestate lietamente alle diverse
posture a fronte di abbondanti carriole di nichelio
scappellato (non prendetevela con me per l'esempio, era
Fourier ad essere "mato per la mona" come e più dei Pitura
Freska). Insomma, io penso che soluzioni se ne troverebbero,
anche perché sono certo che io (che non sono migliore degli
altri) cercherei di trovarle. Ma se l'unica via per avere il
necessario (che ne so? la mia insulina, perché poi ciascuno
é invalido alla sua maniera, anche se non tutti ugualmente,
chiaro) dovesse essere una società fondata sul dovere, sul
bene collettivo, sul sacrificio, sulla divisione del lavoro,
muoio di diabete mille volte. E muoiano con me tutti i
filistei, vaffanculo. A parte che non escludo che i piaceri
della libertà conquistata sarebbero tali da guarire forse
non tutti, ma tanti tanti mali


> Al riguardo, aggiungo solo che, dando per scontato che

anch'io considero il
> "nostro" presente come una galera invivibile e altresì

ritengo che la mia
> libertà potrà cominciare solo dove comincerà anche quella

di qualsiasi
> altro/a da me, la specificazione di Tuula è assolutamente

azzeccata: <<la
> libertà chiede degli aggettivi ... neanche Lei è libera

del tutto...>>!!!
> Salutoni
> Marco (M.)


mah, ci sto pensando, non é un'osservazione stupida, anzi.
Pure, mi suona così, ho un po' di dubbi....