[Cerchio] zerzan

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Autore: magius
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Oggetto: [Cerchio] zerzan
Paolo,

Dopo averlo incontrato lo Zerzan me lo sono pure letto...e mi convince pure
parecchio la sua analisi. Ho, invece forti dubbi sulla reversibilita' di un
sistema di vita come il nostro. Ci si scazza fra *abbastanza affini* (vedi
quello che succede su "movimento"...e non dirmi che non sei "affine" al
peggior Casarini piuttosto che al miglior Hitler! eheheh) figurati se e'
pensabile poter unire le forze per distruggere l'esistente. Quanti sono in
Italia, tanto per fare un esempio, a pensare e a praticare la vita come
Pkrainer? Ad un anno da Genova, sono piuttosto pessimista sulla possibilita
di cambiamenti globali e di massa. Forse qualche chanche (ancora) c'e' nei
piccoli gruppi. In questo senso Zerzan mi interessa. L'abolizione della
complessita' che si "tira dietro" gerarchia, autorita', lavoro...mi sembra
interessante e potenzialmente praticabile, se...un po' piu' *raffinata* ;-)

Proprio per *raffinare* il "grezzo" Zerzan (che grezzo non e'!! la sua
analisi dell'esistente non fa una piega...sull'abolizione
dell'addomesticamento qui e ora invece si..piega!) dimmi che intendi con
questa frase che riporto sotto..spiegati piu "esaustivamente", dai! ;-)

PK
"Abbiamo la capacità di trovare un
impiego non gerarchico e non alienato di queste tecnologie
(l'agricoltura stessa, nel senso di Zerzan, é una
tecnologia)? Esiste un modo di affrontare attività
complesse, faticose, tossiche, senza riprodurre alienazione,
sfruttamento, gerarchia? Lui dice di no, io (appoggiandomi
essenzialmente su Fourier e su Vaneigem) posso sperare di
sì."

ciao
magius