[Cerchio] Fw: lettera di G.Giuliani

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Szerző: Rina Kate
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Tárgy: [Cerchio] Fw: lettera di G.Giuliani
----- Original Message -----
From: "nikita" <nikita@???>
To: <Undisclosed-Recipient:;>
Sent: Friday, June 07, 2002 3:42 PM
Subject: lettera di G.Giuliani


> Ecco il testo della lettera aperta a Scajola, pubblicata il 6
> giugno su vari giornali
>
> ******************
>
> Signor ministro,
> capisco che lei era a Genova per altri motivi, ma devo confessarle che
> sono
> rimasto deluso dalla risposta che ha voluto concedere alle mie
> considerazioni.
> Capisco che lei ha voluto ripetere infinite volte la parola
> «violenza», ma
> mi permetto di farle osservare che non si rivolgeva solo a quelli,
> seconda
> media neanche al primo banco, che la votano.
> Capisco che lei parli di «comportamenti di singoli esponenti delle
> forze
> dell'ordine che non possono essere scusati». Ci mancherebbe altro,
> dopo che
> immagini inequivocabili hanno fatto il giro del mondo.
> Ma io mi sono permesso di porre un'altra questione. Perché i
> cosiddetti
> black bloc sono stati lasciati liberi di fare quello che volevano?
> Perché
> non ne è stato fermato neppure uno? La relazione semestrale dei
> servizi di
> sicurezza ha denunciato infiltrazioni di appartenenti a formazioni
> neonaziste. Molte immagini mostrano inquietanti contiguità fra i
> cosiddetti
> black bloc e nuclei di forze dell'ordine. Non ha nulla da dire a
> proposito?
> Non ha nulla da obiettare alla legittima considerazione che quella
> «violenza
> organizzata» sia stata usata per giustificare un intervento repressivo
> di
> inaudita violenza e brutalità? Che i cortei sono stati caricati
> violentemente in percorsi autorizzati? Che sabato i manifestanti non
> avevano
> neppure le donchisciottesche protezioni di plastica e di polistirolo e
> nemmeno l'aggressività (tutta e solo verbale) della violazione della
> zona
> rossa? Si è distratto, signor ministro, o ricorda che, a oltre dieci
> mesi,
> ancora non sappiamo chi diede l'ordine dell'irruzione alla Diaz?
> Come vede, non dico una parola sulla specifica tragica vicenda di mio
> figlio, se non per apprezzare il suo sfogo sulla fuga di notizie,
> della
> quale non sono certo responsabile io. Principio che dovrebbe valere
> sempre.
> Ma è per tutti quegli interrogativi ai quali lei non dà risposta che
> penso
> che la responsabilità sia dello Stato e che lo Stato debba chiedere
> scusa.
> Così come sono indotto a pensare che, fino a quando lei non sarà in
> grado, o
> non abbia voglia, di rispondere a quelle domande, lei non svolga con
> la
> dignità e la responsabilità che sarebbero necessarie l'alto incarico
> che le
> è stato affidato.
> Giuliano Giuliani
>
>
>
>
>
>



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