Autor: Simona Datum: Betreff: [Cerchio] [_][_] Manifestazione a Roma l' 8 Giugno [_][_]
Appello di convocazione della manifestazione dell'8 giugno
Lanciato da militanti contadini e dei popoli nativi in carcere
Roma, 11 maggio 2002
"Portate alto il nostro grido: terra e dignità!"
Non perdere la memoria. Non perdere il futuro. Sovranità alimentare per i
Popoli e le genti!
Noi che non potremo venire a Roma, al Vertice FAO, vi salutiamo!
Noi, contadini, braccianti, Popoli Indigeni, che siamo stati strappati dai
campi, perseguitati ed oggi siamo imprigionati, vogliamo esservi vicini
perché voi sostenete le nostre ragioni.
Siamo prigionieri dentro celle senza futuro nelle Filippine o in Bolivia,
sepolti da cumuli di menzogne nelle prigioni del Brasile o in Indonesia,
costretti a nasconderci come malfattori solo per aver dato voce alle
speranze di quanti vogliono una terra per vivere e mangiare secondo il loro
appetito in India o in Africa.
Abbiamo subito arresti e processi solo per aver difeso il diritto di tutti
noi a vivere una vita degna producendo un cibo giusto e sufficiente per
quanti vivono su questa terra, fuori dal controllo e lo sfruttamento da
parte di un pugno di imprese e di potenti che pretendono di imporre le loro
regole al Pianeta intero.
Noi stiamo combattendo
Per la sovranità alimentare
Per un'agricoltura diversificata, sostenibile e fondata sul lavoro
Per un cibo sano e di qualità
Per una moratoria nell'uso degli Organismi Geneticamente Modificati (OGM)
Per una giusta ed equa remunerazione del nostro lavoro
Per una rapida riattivazione di programmi di riforma agraria giusti e
radicali
Per una OMC (Organizzazione Mondiale del Commercio) fuori dal cibo e
dall'agricoltura
Vogliamo sostenere con forza i nostri mille giorni di resistenza, le mille e
mille voci che si levano, da ogni sospiro diverso della Terra, a dare cuore
e gambe alle nostre speranze.
Per questo noi chiediamo ai Movimenti, alle ONG alle altre Organizzazioni
della Società Civile di attraversare, per noi, la città di Roma, l' 8 di
giugno, sostenendo le nostre ragioni e portando alto il nostro grido.
Tierra y dignitad!
Terra e dignità!
Perché il mondo lo senta e allora noi non saremo più soli dentro le nostre
prigioni.
I FIRMATARI DELL'APPELLO:
Filippine: Manolito Matricio (ex membro del consiglio nazionale di KMP),
Ruben Balaguer, Gelito Bautista, Eduardo Hermoso, Mario Tobias and Joshua
Ungsod.
Brasile: Daniel da Costa Albuquerque, Jose Carlos Pio e Miguel Serpa da Luz
(tre membri di MST dello Stato di San Paolo).
Indonesia: Rais bin Amsar, Yusup bin Marsa, Asgari bin Arwa, Sarhadi bin
Wari, Samsyuri bin Usma, Usri bin Karsi, Jamali, Warta bin Alias, Ahmad
Nurjali (tutti membri della Banten Peasant Union, un'organizzazione che fa
parte dell'FSPI). Sono tutti imprigionati nel vllaggio di Cibaliung,
Cibaliung sub-district, Pandeglang Regency, Banten Province.
Bangladesh: Laskar Mohammad Khalilur Rahman e Dactar Md. Kabir (Bangladesh
Krishok Federation) devono essere processati e sono minacciati di essere
incarcerati. Rahima Begum e Sipra Rani, due donne leader del Bangladesh
Kishani Sabha, sono costantemente molestate dalla polizia.
Francia: José Bové, René Riesel, Bernard Moser, Christian Brousse (tutti
della Confédération Paysanne).
Bolivia: Silvia Lazarte (leader nazionale dell'organizzazione Bartolina
Sisa), Margarita Terán, Seider Emilio V.CH, Eugenio Abendano H., Lidio
Julián Gomez, Ambrocio Amador.
Stati Uniti: Leonard Peltier, attivista di First Nations, è stato
imprigionato per più di 26 anni per l'omicidio di un agente dell'Fbi, anche
se il governo ha ammesso di non sapere chi sia realmente il colpevole. È
accusato di omicidio e a una recente udienza per ottenere la libertà
condizionale gli è stato detto che morirà in prigione. A 57 anni e in
pessime condizioni di salute, merita la libertà.