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Contro la legge razzista e anticostituzionale Bossi-Fini dobbiamo
necessariamente creare proposte in controtendenza che non "contemplino"
l'operato del governo delle destre (con non poche complicità di alcuni
leader del centrosinistra: su questo, l'articolo 18, la militarizzazione del
paese, l'asservimento alla confindustria e ai poteri forti) e neppure si
risolvano in una contestazione generica come se invece di cambiare lo stato
di cose presente avessimo la pretesa di cambiare "berlusconi" e i giullari
alla sua corte. Andare in controtendenza significa realizzare una serie di
iniziative, lotte, sit-in e incontri ovunque governi il centrosinistra con
il PRC (che dovrebbe sostenerti dentro e fuori le istituzioni), il PdCI e
quanti altri si dichiarano scandalizzati dinanzi alla legge contro i
migranti. Chiediamo che i governi definiti di centrosinistra con il PRC e i
vari "rivoluzionari" eletti nelle loro liste immediatamente dimostrino che
un'altra strada deve essere percorsa finanziando attraverso i soldi dei vari
assessorati rassegne multietniche, assegnando alloggi e spazi comunali a
comunità straniere, valorizzando in lavori socialmente utili associazioni,
cooperative di stranieri o "miste", dando cittadinanza a proposte di tutela
sanitaria, per il diritto allo studio, per l'accesso ai servizi... Poche
cose che rispondano con i fatti alla fascistizzazione della società! Avere
risposte affermative (da conquistare a nostro avviso) è rispondere al
razzismo dilagante: non averle è portare allo scoperto l'opportunismo e
l'ambiguità di chi a parole dichiara di essere dalla parte della ragione e
dei popoli. Il resto sono lamentevoli chiacchiere soprattutto per tutti e
tutte coloro che non aspirano ad un (impossibile) capitalismo dal volto
umano ma ad un altro mondo possibile e necessario. E' importante sentire il
parere di ognuno ed ognuna: noi, tuttavia, con chi ci sarà inizieremo un
percorso di lotte perchè i diritti vanno ottenuti iniziando tatticamente a
chiederli a chi dice che se al governo c'era lui allora le cose sarebbero
andate diversamente...... ebbene al governo di alcune regioni e grandi città
ci siete e noi vi chiediamo risposte!
Roma, Torino, Napoli: rispondiamo con programmi possibili e realizzabili
all'avanzare di una nuova barbarie! Non ci interessa la testa del corteo e
tuttavia anche se da soli andremo avanti per questa strada senza rinunciare
a protestare per le scelte nazionali (e internazionali) ma neppure
rinchiudendoci nell'illusione che risolveremo le cose domani aggiungendovi
qualche centinaio di se...
menene
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