[Cerchio] Fw: [fori-sociali] Campagna Adotta una Colf

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Autore: fatacarabina
Data:  
Oggetto: [Cerchio] Fw: [fori-sociali] Campagna Adotta una Colf


Il seguente appello fa parte di una serie di iniziative di opposizione alla
legge Bossi-Fini, tra cui la manifestazione regionale del 22 giugno a
Torino.
Chiediamo a tutti, associazioni e singoli, di aderire alla campagna e di
diffondere l'appello, all'indirizzo
www.adottaunacolf.it
adotta@???

Adotta una colf!

Il DDL in materia d'immigrazione, promosso da Bossi e Fini e già approvato
in Senato, sta portando a termine un disegno razzista e xenofobo, che
strumentalmente analizza un complesso fenomeno sociale attraverso la lente
distorta della sola "dimensione dell'ordine pubblico" e riduce i migranti a
puro "fattore di produzione" da sfruttare al massimo con il minor costo
possibile per i datori di lavoro, sempre più intesi come "padroni".
La legge Bossi-Fini introduce inquietanti elementi di discriminazione
razzista anche negli aspetti che potrebbero apparire più moderati,
travestiti da "buonismo centrista". L'insidia più pericolosa è la
mini-sanatoria per le colf: presentata come un atto di clemenza nei
confronti di solerti lavoratrici straniere, è in realtà una
proposta di stampo schiavista, perché vuole promuovere la regolarizzazione
di una categoria di lavoratrici che rispondono ai bisogni delle famiglie
italiane, messi in discussione dalla riduzione dello "stato sociale". Il
carattere schiavistico emerge chiaramente, in quanto il collaboratore
domestico "regolarizzato" è legato in modo indissolubile al proprio datore
di lavoro, senza la possibilità di cambiare lavoro né tanto meno di far
valere i propri diritti, in quanto
facilmente ricattabile.
L'Art. 29 del testo approvato in Senato definisce chiaramente il rapporto
di assoluta sudditanza materiale e psicologica del lavoratore: "Il questore
rilascia al prestatore di lavoro un permesso, della durata di un anno,
rinnovabile per eguali, successivi periodi, se è data prova certa della
continuazione del rapporto". Il migrante diventa uno "schiavo" vincolato ad
un "padrone". Questa cosiddetta mini-sanatoria altro non è che un
provvedimento a favore delle famiglie italiane che
abbisognano di servizi domestici e delle case private di cura e assistenza
che occupano principalmente lavoratrici immigrate, soprattutto per i lavori
più pesanti.
Noi denunciamo con forza questo progetto ipocrita e razzista e chiediamo
alla società civile, preoccupata per la deriva anti-democratica del nostro
paese, di firmare questo appello.
Chiediamo una vera sanatoria per tutte le donne e gli uomini che lavorano,
costretti dalla mancanza di documenti a vivere nella paura e spesso vittime
dello sfruttamento. Chiediamo forme di regolarizzazione permanente affinché
tutti possano accedere ai diritti di cittadinanza.
Chiediamo infine alla società civile di disobbedire ad una legge che
intacca i diritti umani fondamentali, dichiarando la propria disponibilità
all'adozione di una "colf". Proponiamo questo atto di disobbedienza per
riflettere sui diritti fondamentali dei migranti, perché il riconoscimento
dei diritti è l'unica strada che porta alla formazione di una società
multietnica di eguali, una società davvero sicura per tutti!

Promotori:
Torino Social Forum, Comitato Diritti Negati, Movimento dei Disobbedienti
Torino,
Cooperativa Senzafrontiere, CS Gabrio, .Zip, Invisibili


"Durante un incendio nella foresta,
mentre tutti gli animali fuggivano,
un colibrì volava in senso contrario
con una goccia d'acqua nel becco.
Cosa credi di fare! Gli chiese il leone.
Vado a spegnere l'incendio!
Rispose il piccolo volatile.
Con una goccia d'acqua?
Disse il leone con un sogghigno di irrisione.
Ed il colibrì, proseguendo il volo,
rispose: Io faccio la mia parte! ".