[Consumo critico - Milano Social Forum]Il controllo dal bass…

Delete this message

Reply to this message
Autor: consumo-critico-msf@inventati.org
Data:  
Assunto: [Consumo critico - Milano Social Forum]Il controllo dal basso: I Gruppi d’Acquisto Solidali
Cari e care sfogliando i materiali preparatori al Vertice mondiale della=20
Fao Ho trovato questo interessante paragrafo:

4.2 Il controllo dal basso:
I Gruppi d=92Acquisto Solidali


Nel mondo occidentale e soprattutto in Italia, dopo gli ultimi scandali=20
sulla mucca pazza e sui polli alla diossina, si assiste ad una sempre=20
crescente domanda di cibi biologici e diffidenza verso quelli di=20
provenienza industriale e verso gli OGM. Uno dei problemi =E8 il costo,=20
spesso ancora troppo alto per una larga fascia di persone. I Gruppi=20
d=92acquisto possono essere la risposta a questo problema e a diversi altri.=
=20
Infatti, acquistando direttamente e in grandi quantit=E0 dai produttori, il=
=20
prezzo finale scende drasticamente.
La motivazione principale dei componenti dei GAS sembra essere la tutela=20
della salute, ma questa semplice scelta ha un peso molto rilevante sia dal=
=20
punto di vista politico che da quello socio-economico.

Innanzitutto, l=92appartenenza ai GAS favorisce nei consumatori lo sviluppo=
=20
di una cultura alimentare diversa. Ormai da decenni siamo abituati ad=20
acquistare melanzane a febbraio, albicocche a dicembre e fragole grandi=20
come susine gi=E0 a marzo. Quando un nucleo familiare si avvicina ai GAS per=
=20
la prima volta, spesso si aspetta di trovare la stessa variet=E0 che=20
troverebbe al supermercato, ma presto impara ad apprezzare la freschezza e=
=20
la superiore qualit=E0 dei prodotti, a conoscere variet=E0 locali che la=20
globalizzazione del gusto spesso mette da parte, e riacquista il gusto di=20
assaporare cibi diversi a seconda del periodo dell=92anno. Con grande=20
beneficio anche per l=92ambiente. Infatti una dieta pi=F9 legata al=
territorio=20
e alle stagioni ha una minore =93impronta ecologica=94, sia perch=E9 (oltre=
=20
all=92ovvia assenza di prodotti chimici nocivi) i prodotti devono viaggiare=
=20
meno, sia perch=E9 inevitabilmente diminuisce il consumo di carne, dato che=
=20
il consumatore non si fida pi=F9 di quella di provenienza industriale e le=
=20
produzioni biologiche non possono soddisfare tutta la domanda. Questo=20
permette la riconversione di molti terreni verso la produzione diretta di=20
cibo, piuttosto che di foraggio per il bestiame, e quindi un netto=20
miglioramento dell=92efficienza e della sostenibilit=E0 nella produzione.
Inoltre, il meccanismo dei GAS porta a stringere un rapporto diretto con i=
=20
produttori e ad un altro vantaggio dei GAS: la tracciabilit=E0 e la=20
trasparenza dei prodotti, con enormi benefici sia sul piano della sicurezza=
=20
alimentare che su quello sociale, favorendo l=92avvicinamento fra produttore=
=20
e consumatore e quindi lo sviluppo di un=92economia solidale, e svolgendo=20
un=92importante funzione di aggregazione sociale.
E=92 evidente che questo sistema alla fine non fa che sottrarre clienti alla=
=20
grande distribuzione e quindi al controllo delle grandi societ=E0=20
transnazionali. Il controllo viene infatti automaticamente riportato in=20
mano ai piccoli produttori e ai loro clienti, che decidono congiuntamente=20
prezzi e modalit=E0 dello scambio, con enormi benefici per entrambe le parti=
=20
e per l=92ambiente: un prezzo pi=F9 giusto per il produttore, che non si=
trova=20
pi=F9 in balia dei capricci del =93mercato=94, un costo minore per=
l=92acquirente,=20
con inoltre la certezza di acquistare cibi sani, privi di OGM e con un=20
minore impatto ambientale. Un altro vantaggio ambientale =E8 dato dal quasi=
=20
inesistente uso di imballaggi, che ormai nella grande distribuzione sono=20
diventati parte integrante del prodotto.

Purtroppo, proprio il recente =93boom=94 degli alimenti biologici ha fatto=
si=20
che questi entrassero nel ciclo della media e grande distribuzione,=20
riproponendo molte delle problematiche legate al dominio dell=92agroindustri=
a=20
sulla produzione alimentare. Soprattutto, si perde di nuovo il contatto fra=
=20
il produttore e il consumatore e il controllo torna in mano alle grandi=20
industrie del settore (diverse grandi industrie dell=92agribusiness come=20
Novartis hanno ormai una linea biologica) e alle logiche del mercato=20
globale. Per questo =E8 necessario coltivare ed incentivare una cultura=20
alimentare basata sulla qualit=E0 e sulla riscoperta delle variet=E0 locali.
Inoltre, solo le =93antiche=94 produzioni locali, ricche di storia e di=20
tradizione,e che quindi rappresentano un=92inestimabile patrimonio=
culturale,=20
oltre che genetico, possono garantire di essere totalmente =93OGM-free=94,=
in=20
quanto la maggior parte delle sementi tradizionali =E8 ormai contaminata=20
dagli OGM. Per non parlare del contributo che apportano alla tutela della=20
biodiversit=E0 e alla conservazione degli agro-ecosistemi.
Per questo =E8 necessario che l=92esperienza dei GAS si diffonda il pi=F9=20
possibile ed =E8 qui che ritorna utile la loro funzione di aggregazione=20
sociale. Infatti, soprattutto se il gruppo ha una =93sede=94, ad esempio in=
un=20
centro sociale, in una parrocchia, o in un luogo di lavoro, questo luogo=20
pu=F2 fungere da =93cassa di risonanza=94 e svolgere cos=EC un=92importante=
funzione=20
di sensibilizzazione.
I GAS costituiscono uno dei mezzi pi=F9 validi per riportare l=92economia su=
=20
base locale, con benefici per la salute e per le tasche dei consumatori,=20
per l=92ambiente, per lo sviluppo delle piccole produzioni locali, per la=20
creazione di un=92economia solidale e per riportare il controllo della=20
filiera agroalimentare in mano ai diretti interessati: produttori e=20
consumatori. La globalizzazione e la lotta per la sovranit=E0 alimentare=20
vanno infatti combattute dal basso, perch=E9 altrimenti si vanno ad=20
instaurare gli stessi meccanismi che si cercava di combattere. E=92 perci=F2=
=20
importante che le esperienze esistenti siano messe in rete, sia sfruttando=
=20
le potenzialit=E0 di Internet che occasioni di incontro internazionali come=
=20
appunto il Forum delle ONG per la sovranit=E0 alimentare.

[...]

Tutti i materiali sono disponibili al seguente sito:

http://www.forumfoodsovereignty.org/pressoffice/pressreleases/documentocipro=
.htm

Il 9-10 saro' a Roma vi riferiro' sull'andamento dei lavori del Forum.

Ciao!