"Smontato dai no-global il centro di permanenza temporanea: vediamo il
servizio"...
Si apriva così l'edizione del mezzogiorno dei telegiornali locali.
Effettivamente lo smontaggio c'è stato, ma purtroppo il CPT non era quello
vero. Era un CPT di polistirolo e cartone, costruito da una compagna
appositamente per la conferenza stampa di ieri 13 maggio, davanti al centro
di permanenza vero e proprio. Così abbiamo cercato di ribattere
all'allucinante campagna stampa di queste settimane, che ha creato in città
un clima d'allarme e paura in previsione della manifestazione regionale di
sabato prossimo 18 maggio, indetta dal Forum sociale di Modena.
Siamo riusciti, almeno in parte, nell'operazione, se è vero che
Teleradiocittà definiva "simpaticissima" l'iniziativa. Abbiamo
sdrammatizzato un po' il clima di tensione presente ad ogni passo che
facciamo, ci siamo divertiti e abbiamo divertito nonostante le bellicose
dichiarazioni di molti sindacati di polizia. Ieri mattina, dopo aver
offerto a stampa, radio e TV ciò che volevano (un assalto, pur simbolico,
al CPT, con tanto di veri attrezzi da smontaggio), abbiamo fatto scoprire
loro che il centro di permanenza non era un vuoto produttore di audience,
ma aveva anche dei contenuti. E i contenuti, questa mattina, sono stati
sette rotoli (uno ciascuno per i giornalisti, più uno per i funzionari
DIGOS presenti) contenenti ciascuno la Dichiarazione ONU dei diritti
dell'uomo e il documento del Forum sul CPT, sinora ampiamente ignorato dai
media.
A proposito di media, qualcuno avrà notato che da alcuni giorni ho
abbandonato la prassi d'inviare a questa lista la rassegna stampa relativa
alla campagna modenese contro tutti i CPT e per i diritti dei migranti. Il
motivo è che, sostanzialmente, la lettura dei giornali mi è un po' venuta a
nausea. Tutti dicono sempre le stesse cose e dopo cinque minuti non ti
ricordi più se hai letto la tal cosa oggi o ieri e chi diceva cosa e
quando. I sindacati di polizia si sentono minacciati dalle nostre
telecamere e chiedono chi li difenderà dal rischio di essere arrestati se
gli gira di spaccarci le ossa (ma recentissimamente un lungo comunicato del
Forum li ha un attimo riportati alla ragione). I DS continuano a citare una
petizione che ha raccolto 19.000 firme e che serviva a sbloccare la
Turco-Napolitano ferma al Senato, continuando a diffondere la menzogna che
era una petizione in favore del CPT.
Le rappresentanze della polizia, dopo aver mostrato i muscoli, sono passati
alla fase due: le loro rivendicazioni sindacali e una gigantesca fronda nei
confronti del questore Faraoni. Le associazioni di commercianti minacciano
la serrata se il corteo passerà in centro storico. La Consulta degli
stranieri ha emesso uno strano comunicato, insieme ai comitati di cittadini
(diretta emanazione dei DS) che spingono per l'apertura del centro,
praticamente estorto dall'amministrazione. Il sindaco Barbolini,
(l'amministratore di centro-sinistra più amato dalla destra) ha chiesto una
convocazione straordinaria del Comitato per la sicurezza e l'ordine
pubblico, per verificare se vi fossero gli elementi per impedirci di
sfilare in centro storico come avviene in tutte le città civili.
Il gruppo di contatto del Forum aveva già avviato, sull'argomento,
importanti colloqui con il questore e sembrava non ci fossero problemi.
Poi, grazie anche all'atteggiamento irresponsabile di certa stampa che vive
di titoli tipo "No-global, assedio al centro", si è diffuso l'allarme. Pare
che a diffondere l'allarme abbiano contribuito certi figuri (poliziotti in
borghese? fascisti o forzitalioti? mafiosi? tutte queste cose insieme?
boh!) che si sono fatti tutti i negozi del centro, dicendo comunque che
erano poliziotti e consigliando a tutti i commercianti di tenere chiuso il
18 maggio. Il Comitato per la sicurezza si è riunito oggi, mentre domani il
nostro gruppo di contatto incontrerà il questore per poi riferire alla
plenaria del Forum, che dovrà decidere il da farsi a seconda di quello che
le autorità hanno stabilito.
Devo dire a questo punto che mi sembra di vivere in uno strano fascismo
surreale condito di benessere, ma cerco di proseguire. Mi aiuto con un
goccio di Sangiovese, chissà che non scopra di aver avuto le allucinazioni.
A questo punto sembra che, sulla spinta di una cricca di personaggi alla
James Hoffa, della stampa strillonesca e della paura di Barbolini di
sembrare meno sceriffo della Bertolini, potrebbe addirittura essere messo
in discussione il nostro diritto a sfilare in centro storico. Va detto che,
fin da subito, il Forum ha quasi unanimemente deciso di non sfilare nei
pressi del CPT, proprio per non dar adito a speculazioni scandalistiche su
eventuali intenzioni di smontaggio. Non resta quindi che il centro storico
e - se dalle autorità dovesse venire un diniego - ciò significherebbe che
questa città ha completamente smarrito le sue tradizioni democratiche,
oltre al lume della ragione.
Abbiamo letto in lista della conferenza stampa di domani, indetta dal
Bologna social forum e - ringraziando i compagni e le compagne per
l'iniziativa - credo giusto che la situazione in cui ci troviamo, a un
passo dalla cancellazione della libertà d'espressione, debba essere
denunciata con forza. A Modena, città medaglia d'oro della Resistenza,
un'amministrazione di centrosinistra vorrebbe creare delle Zone Rosse per
compiacere i negozianti e per non farsi superare dalla Bertolini nell'ansia
sicuritaria. E' un'ipotesi di una gravità assoluta che, se dovesse prendere
corpo, andrebbe denunciata in tutte le sedi e a tutti i livelli. Tanto più
che non si tratterebbe di una Zona Rossa a tutti gli effetti, se non altro
valida per tutti e tutte, ma di un off-limits che varrebbe solo per il
movimento dei movimenti, i famigerati "no-global" spaccatori vetrine e
smontatori di CPT.
Tutto questo è sinceramente assurdo e vedo che il Sangiovese non mi aiuta,
se non arrecandomi finalmente un po' di sonno. Sarò sincero, mi girano le
palle in modo vorticoso. Vado a letto sperando di non sognare Barbolini ed
ulteriori Zone Rosse, dopo quella di quasi due anni fa a Bologna, dopo
Genova e tutto il resto. Basta, basta, è ora di dire basta al fascismo
strisciante. Basta con le Zone Rosse, non hanno capito che sono rosse di
sangue? E' ora di dire basta alla criminalizzazione del dissenso. E' ora di
dire basta all'informazione contachiavate. E' ora di dire basta, sempre e
comunque basta finché la nostra controparte non dimostrerà un briciolo di
volontà democratica.
Comunque decidano i locali potestà, è importantissimo essere a Modena il 18
maggio per dire:
NO AI CENTRI DI PERMANENZA TEMPORANEA
NO ALLA LEGGE BOSSI-FINI
SI' AI DIRITTI DI CITTADINANZA
E che questi diritti di cittadinanza includano il diritto a dissentire e
manifestare senza esser trattati da criminali e subire ignobili
intimidazioni come quelle subite dai compagni del Bologna social forum
pochi giorni fa.
Non importa di quale bandiera si ricopra, il totalitarismo è sempre una
bestia orrenda che ti segue 24 ore su 24. Ci segue al lavoro, ci segue al
bar, ci segue quando facciamo acquisti, ci segue persino nel sonno ed anche
quando vogliamo, democraticamente e pacificamente, manifestare il nostro
dissenso dal pensiero unico.
E' ora di dire "basta"! E' ora di dare una lezione ai bugiardi, con un
imponente e pacifico corteo, a Modena il 18 maggio, contro tutti i lager,
materiali e immateriali, contro la repressione e per la libera espressione.
E' ora di dire basta, non ci avranno mai come vogliono loro.
18 MAGGIO MODENAPERTA
concentramento ore 15
dove cazzo sarà a questo punto non lo so!
Hanno aderito o dovrebbero aderire i forum sociali di Carpi, Bologna,
Reggio Emilia. Hanno aderito gli Studenti in Movimento di Modena e
l'Istituto De Martino di Sesto Fiorentino.
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