[Forumlucca] il movimento no global alle elezioni

Delete this message

Reply to this message
Autore: Marcantonio
Data:  
Oggetto: [Forumlucca] il movimento no global alle elezioni
UNA SVOLTA ISTITUZIONALE PER IL MOVIMENTO CHE DISTINGUE MOVIMENTISTI,
CATTOLICI E COMUNISTI
I no global si candidano divisi per tre
Casarini: «Serve un vento forte contro i vecchi partiti»

ROMA QUEL nome inganna. Si chiama «Altra marca», sembra una delle tante
liste civiche e invece dietro quella sigla anonima c´è il primo tentativo
dei no-global di gareggiare alle elezioni, di infilarsi nelle istituzioni.
Con un regista che non ti immagini: Luca Casarini, il capo delle Tute
bianche. L´appuntamento è fissato per il 26 maggio nell´opulenta Treviso:
alle elezioni per la presidenza della Provincia correrà anche Sergio Zulian,
portatoce del movimento M21. Altri due liste no-global correrranno anche a
Cosenza e a Jesi e dunque sono tre gli esperimenti che serviranno a misurare
un´ambizione nuova: quella di far nascere un «partito» dei no-global, una
«Lista Porto Alegre» in grado di poter correre alle elezioni europee del
2004 e magari far eleggere al Parlamento di Strasburgo proprio il ribelle
Casarini. «Perché no?», dice il leader delle Tute bianche, «serve un vento
forte, un vento nuovo per abbattere le logiche dei vecchi partiti, nessuno
dei quali è capace di rappresentare il movimento». Ma la decisione di
Casarini - d´accordo con l´ala movimentista dei Verdi di Paolo Cento - di
correre alle elezioni amministrative segna una grossa novità all´interno
dell´arcipelago no-global e dà l´avvio ad una diaspora, ad una divisione in
almeno tre aree: i movimentisti, i cattolici e i comunisti. Accanto alla
«corrente» Casarini, anche i cattolici no-global si stanno riorganizzando e
si preparano a raccogliersi - e anche questa è una grossa novità - attorno
ad un personaggio carismatico come padre Alex Zanotelli, appena rientrato in
Italia dall´Africa. E chi, come Fausto Bertinotti, ha capito per primo, in
Italia, la novità no-global? Vittorio Agnoletto, vicinissimo al
sub-comandante Fausto, guarda con estremo sospetto le ambizioni di Casarini:
«Il movimento non deve trasformarsi in partito». Ma intanto a Genova, si
presenterà come indipendente nelle liste di Rifondazione Laura Tartarini,
avvocato del Genoa Social Forum. La novità che ha sparigliato i giochi è
stata proprio la decisione di Casarini, d´accordo con i verdi movimentisti,
di promuovere liste locali no-global. «Intendiamoci bene - dice il deputato
verde Paolo Cento - sono personalmente impegnato al successo delle liste del
"Sole che ride" alle prossime amministrative, ma le liste civiche in campo
sono esperimenti interessanti, perché in questo paese esiste un´area
politica e sociale che non si riconosce in una rappresentanza politica
tradizionale». E così, ecco «Altra Marca» a Treviso, nata da un appello
firmato da diversi soggetti del mondo del volontariato, del sindacato di
base e dei centri sociali. E a Treviso, caso unico, i Verdi non si
presentano ma partecipano con propri esponenti alla lista no-global. Gli
altri due esperimenti a Cosenza, con i ragazzi di «Radio Ciroma» e a Jesi
con una lista fatta di giovanissimi. Tranne uno: Luciano Taglianini, un ex
partigiano di 73 anni. Ma anche sul versante cattolico stanno fermentando
diverse novità. Prima del G8 di Genova un arcipelago assai vasto (Acli,
Azione Cattolica, Fuci, scout, Pax Christi, persino il cardinale di Genova
Tettamanzi) si era accostato con interesse al movimento no-global, ma la
deriva violenta ha via via allontanato i cattolici dalle altre anime, quella
comunista di Agnoletto e quella movimentista di Casarini. «Dopo Genova tanti
compagni di strada si sono allontanati, spaventati dalla violenza della
repressione ma anche diffidenti verso i meccanismi di rappresentanza del
movimento, tanto informali da sembrare poco trasparenti», ha scritto padre
Zanotelli, in polemica indiretta con Agnoletto. E subito dopo questa
polemica la Rete Lilliput, il più esteso network no-global, ha lasciato il
Social Forum. Difficilissimo etichettare padre Zanotelli, ma da tempo il
prete comboniano (che conosce e stima Walter Veltroni) frequenta gli stessi
«luoghi» di un certo cattolicesimo democratico vicino al cardinal Martini e
a Romano Prodi. Pochi giorni fa, in una conferenza dai gesuiti di San
Roberto Bellarmino a Roma, in prima fila ad ascoltare padre Zanotelli c´era
Pietro Scoppola.
         ****** ------------------------------------------- ******
E' ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il possibile
Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva
loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo