[Cm-crew] fiat-fiom (piano sul pianeta)

Borrar esta mensaxe

Responder a esta mensaxe
Autor: schizOperator
Data:  
Asunto: [Cm-crew] fiat-fiom (piano sul pianeta)
dato che il dibattito in lista si sta' un po' inlanguidendo
sbatto un po' di deturnamento/taglia&incolla=20
giusto per mantenere ad un livello decente
il +kaos

"giovanni_pesce@???" <giovanni_pesce@???> writes:

> Cari compagni ciclici, volevo aprire un mini dibattito sulla questione=20
> crisi dell'industria dell'auto.=20


> Certo se ci mettiamo ad organizzare incontri e mini-convegni critical=20
> mass diventa un altra cosa, per=F2 forse ne vale la=20
> pena.... Insomma parliamone.=20


bene... beccatevi 'sto pippone
:)

prima di tutto direi che non e' cm che diventa un'altra cosa...
sarebbe un'altra cosa (non cm)=20
che porta avanti certi approfondimenti critici sull'esistente
(ad es. il bike liberation front o qualsiasi altro gruppo di non lavoro).

detto questo, dal mio punto di vista (o meglio, dal mio sentire),
cio' che ha rilevanza radicale=20
sono le espressioni critiche che inoculano malcontento, insoddisfazione
e desideri non mercificabili
sui piani dell'immaginario (nel piacere e nella quotidianita' dei dividui);
e' il lavoro certosino sulla vita e non sulla sopravvivenza.

che cazzo gli possiamo dire ad un sindacalista FIOM...
organizziamo una festa del non lavoro?
l'unica battaglia realista, che del resto stenta ad ingranare,
e' quella per il reddito garantito, di cittadinanza o quel che vi pare...
cmq tetto e pagnotta garantiti per tutt*.
questo a prescindere dai problemi dei lavoratori fiat o beretta o augusta.
> Io credo che dietro questo atteggiamento ci sia un equivoco di fondo:

se noi cerchiamo di intervenire sui processi che regolano l'apparato produt=
tivo
finiamo, a mio avviso,=20
con il rimanere intrappolati nel riformismocentristamoderato...
non che non ce ne sia bisogno,=20
ma
c'e' gia' tantissima gente=20
che impiega le giornate a rimescolare 'sta brodaglia
e, a parte la necessita' o meno di interventi che organizzino l'esistenza,
a forza di spostare tutto al centro siamo finiti in un cinismo realista
che ha tutte le caratteristiche della surrealta'.

e' vero che ci siamo relazionat* con la festa del primo maggio,
ma la prospettiva da adottare dovrebbe essere quella di
amplificare il fronte del conflitto,
portarlo nelle zone del sentire profondo=20
(cultural/natural/inconscio (per sovvertirlo))
nelle condizioni ambientali attuali
(queste fanno parte del think globally,
ma il "bike" locally e' di tutt'altro genere,
non possiede gli stessi paradigmi & meccanismi=20
che spudoratamente stanno portando avanti la distruzione del pianeta=20
e delle esistenze degli individui;
sono livelli differenti e si rivolgono ad altri soggetti
(anzi, non sui soggetti...
azione locale indirizzata sui meccanismi di produzione di soggettivita'
&
proposte di nuovi paradigmi estetici))

l'inconscio macchinico
e la rivoluzione molecolare

"i comportamenti individuali e collettivi
sono diretti da molteplici fattori.
alcuni sono di ordine razionale - o sembrano esserlo -
come per esempio
i comportamenti riconducibili ai rapporti di forza
o al rapporto economico.
> la crisi dell'auto viene vista come una piaga biblica.=20

altri, invece, sembrano dipendere principalmente da motivazioni passionali,
di cui e' difficile decifrare le finalita'
e che possono talvolta
condurre gli individui ed i gruppi=20
ad agire contro i loro stessi interessi piu' manifesti...
> vogliamo tutto, subito & gratis!

si puo' pensare che questi comportamenti=20
appartengano ad una logica differente...
li si valutera' allora come una sorta di materia prima,
di minerale da cui sarebbe possibile
estrarre elementi essenziali alla vita dell'umanita',
specialmente alla sua vita di desiderio e di potenzialita' creatrice..."

> ... ricordo con sgomento le parole di un delegato FIOM,=20
> che nel corso di un assemblea lanci=F2 un
> disperato appello "la produzione di Fiat Auto non deve scendere sotto=20
> le 600.000 unit=E0".=20=20


"la divisione sociale del lavoro,
la subordinazione degli individui al loro posto di produzione,
non dipendono unicamente dai mezzi di coercizione
o dal sistema di remunerazione monetaria;
ma anche, e forse ancor piu' fondamentalmente,
dalle tecniche di modellizzazione delle concatenazioni inconscie
che vengono operate dagli apparati sociali, dai media,
dai metodi di adattamento psicologico di tutti i tipi."

e' in questo contesto che la creAzione di situAzioni
destabilizzanti/desideranti puo' diventare occasione
per far emergere dagli individui=20
(schedati ed organizzati produttivamente e consumisticamente)
dei dividui, delle soggettivita' molteplici,=20
tali in quanto attingenti ad una struttura inconscia
meno rigida e meno organizzata produttivamente
(capaci di desiderio e relazione ed in conflitto con dovere e assoggettamen=
to
(questo e' cio' che intendo con allargamento del conflitto))

> una cosa =E8 dire che gli operai non devono essere gli unici a pagare per=

=20
> la crisi dell'industria dell'auto

l'altra e' dire che
e' ora di smetterla di guardare il dito che indica la luna

-=3D Fronte InternAzionalista Ciclonico =3D-