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Palestina-Social Forum:
un mondo da ricostruire-una terra da cui ripartire
Un vaneggiamento da ora tarda.
I pacifisti che sono andati ad "interporsi" fra carri armati israeliani e
civili palestinesi sono gli unici che hanno mostrato a tutto il mondo che
le guerre non devono essere considerate ineluttabili e, una volta scatenate=
,
inarrestabili.
La guerra non =E8 un diritto dei forti ma un atto di egoismo nei confronti di
tutta l'umanit=E0.
Il popolo palestinese =E8 oggi affogato in una realt=E0 impossibile, marcato a
vista dalle mitragliatrici, dai razzi e dai cannoni israeliani che tolgono
qualsiasi prospettiva di una vita futura.
Cos=EC come l'Afghanistan (e prima l'Irak e il Kossovo) =E8 scomparso dai
notiziari tv e dai giornali, fra poco scomparir=E0 dalla nostra
conoscenza-coscienza anche la Palestina, superata nell'audience da qualche
altra tragedia mondiale senz'altro causata dai terroristi ancora non
estinti. E cos=EC sembrer=E0 tutto tornato alla normalit=E0.
I palestinesi dovranno continuare a vivere sapendo di essere sempre al
centro di qualche mirino e, passata l'attuale emergenza, questa situazione
sar=E0 codificata e santificata dal silenzio informativo.
Quale altro modo - insensato - di opporsi a tutto ci=F2 se non quello di
farsi esplodere in un mercato di Tel Aviv per tenere viva (in modo
disastroso) la coscienza di un diritto clamorosamente negato alla dignit=E0 e
alla vita?
Non =E8 possibile lasciare il popolo palestinese ad affrontare da solo Sharon
(che ha avuto il potere di dire a Bush "fatti i fatti tuoi che non ho ancor=
a
finito") e i suoi carri da guerra; la sproporzione fra i diritti e doveri
dei due popoli non avr=E0 mai una soluzione armata ma nessuna soluzione
politica calata dalle teste pensanti americane, europee o russe potr=E0
garantire che fra qualche anno non ricominci tutto da capo.
E qui inzio il vaneggiamento...
- Potrebbe il movimento mondiale dei Social Forum essere una parte
propulsiva del processo (non dico di pace) ma almeno di stimolo ad un
approccio non distruttivo di comportamento fra le parti?
- Potrebbe essere il movimento dei Social Forum - con operazioni di
volontariato prima, per risolvere le emergenze sanitarie, abitative,
igieniche e comunque di sopravvivenza - a indicare il tema "Costruzione in
terra di Palestina di un modello di vita solidale"?
- Potrebbe il Movimento dei Social Forum convocare in terra di Palestina,
almeno una volta all'anno, un incontro sul modello di porto Alegre al quale
abbinare anche uno sforzo costruttivo (parlo proprio di volontari-ingegneri
che collaborino alla progettazione; di volontari-manovali che partecipino
alla costruzione di case, pozzi, ospedali, strade, strutture di
socializzazione, di volontari-medici e volontari-infermieri che prestino i=
l
loro servizio in collaborazione con le strutture locali; di
volontari-musicisti che portino i loro strumenti per condividere creativit=E0=
,
di volontari-poeti che scrivano testimonianza, di volontari-banche etiche
che supportino i progetti, di volontari-pediatri, volontari-psicologi,
volontari-idraulici, volontari-turisti, volontari-artigiani,
volontari-esseri umani) di un'altra societ=E0 possibile?
- Potrebbe il Movimento dei Social Forum considerare (tanto per iniziare
naturalmente!) che la terra di Palestina possa diventare una palestra
concreta di applicazione di criteri di convivenza che, partendo dalle
esigenze, dalle tradizioni, dalle modalit=E0 di chi ci vive si sviluppino
all'esterno come un'onda positiva e di coinvolgimento verso la pacificazion=
e
mostrando che c'=E8 un'alternativa a razzi e kamikaze?
- Potrebbe il Movimento dei Social Forum considerare la terra di Palestina
una specie di "stato ospite" con la cui popolazione crescere e convivere -
come si dice per gli animali- in "simbiosi mutualistica", per non lasciare
(come in Irak, Kossovo, Afghanistan) che la distruzione e la guerra abbiano
anche questa volta l'ultima parola sprofondando il paese "vittima di turno"
in un oblio mortifero fatto di scorie radioattive o eredit=E0 genetiche
spaventose o anche solo di condanna a morte psicologica per la mancanza di
una speranza di vita futura?
Come ha detto Agnoletto nello scorso incontro a Bologna, il movimento dei
Social Forum ora ha bisogno di qualche vittoria.
Di piccole e grandi battaglie dimostrative ne abbiamo vinto diverse - la
principale penso sia quella di aver aperto le piazze - ma purtroppo =E8 ancor=
a
difficile vedere concretamente i risultati dello sforzo per l'altro mondo
che sappiamo possibile.
Qu=EC finisce una fantasia ad occhi aperti... ma =E8 sicuro che un concerto di
Manu Chao a Ramallah lo vedrei proprio volentieri.