[Cerchio] sulla violenza dei poliziotti.

Üzenet törlése

Válasz az üzenetre
Szerző: Malega
Dátum:  
Tárgy: [Cerchio] sulla violenza dei poliziotti.
Sulla violenza dei poliziotti.
April 29 2002 at 9:43 PM
No score for this post malega (no login)


----------------------------------------------------------------------------
----

In questi giorni si sente un gran vociare sulla violenza dei
poliziotti.Dicono che hanno usato la mano pesante e che per questo sono
stati denunciati e arrestati dai maigistrati.(mandati poi agli arresti
domiciliari).
Apriti cielo! Dei poliziotti in carcere per aver difeso le istituzioni.
Politici,di dx e di sx -si sono precipitati a difenderli.
I secondi - per non passare guai con l'elettorato-sono vicine le elezioni -
con un colpo solo pretendono di stare da tutte e due le parti.
La loro ipocrisia e' vomitevele.
(Ecco un motivo per non andarli a votare).

I no-global - gli ex disobbedienti -pur avendole prese dai
poliziotti,osannano i magistrati.
Oibo'- incomincio a sentire odore di santita' di qualche magistrato.



I poliziotti -forti della legittimita' che gli deriva dallo stato,dalla
Legge e dalla maggior parte delle persone,passano all'attacco facendosi
passare per vitime.
Loro,che rischiano giorno e notte la vita per salvaguardarci dai cattvi di
turno,come possono essere
presi per criminali?
E qualche buon tempone di sx -passi uno di dx o un fascista - ci casca come
un coglione.
Non paghi di questa pantomima,ricordano ai magistrati
che e' valida la regola giuridica della PRESUNZIONE D'INNOCENZA.
Cazzo,dico io.Hanno ragione e da Anarchico lo confermo.
Ma dovrebbero ricordarsi che questa regola dovrebbe essere rispettata quando
sono altri a cadere nelle mani della giustizia.
Di fatto questi signori se lo dimenticano.
Sono colti da Amnesia totale.
Allora? Qual e' il mio punto di vista?
Eccolo.

La violenza,cosi' come le minacce,la tortura,psicologica e fisica - non e'
espressione patologica di un stato democratico,come vogliono farci credere
quei furbacchioni di liberali.
Niente affatto.
La violenza e' la NORMA di uno stato.
E' l'espressione fisiologica di uno stato.
Cambiano i metodi,i ritmi,le procedure,le piccole idiosincrasie dei
vari organi istituzionali,ma la sostanza e' una sola:
Lo stato pretende obbedienza dai sudditi.
Lo stato-come ci ricorda Max Weber -ha il monopolio della violenza.

Gli esecutori -in questo frangente i poliziotti -
si comportano come gli viene ordinato.
Non fanno nulla che non sia loro prescritto.
Ecco perche' sono innoriditi delle accuse che gli lanciano.
Poiche' e' lo stato a dettare e a definire la legittimita' di un
comportamento,e' ovvio che sara' Lui -attraverso i suoi rappresentanti in
terra - a porre dei confini alla violenza altrui arrogandosi la liberta' di
esercitarla direttamente in nome del bene comune e della comune sicurezza.
Lo stato -in questo campo - non ammette concorrenza.
Ed ecco che parlare di violenza legittima o illegittima non ha senso.
Se la violenza e' privata,e' illegitima e illegale;se e' esercitata dallo
stato e' legittima e legale.

Coloro che ci fanno notare i sorprusi di qualche poliziotto,ASSOLVONO
l'organizzazione.
Stanno lavorando involontariamente in favore dello stato e dei suoi sgherri.
Costoro sono i migliori avvocati delle varie polizie di stato.Gli stanno
offrendo su un piatto d'oro un alibi straordinario.
Individuando in pochi facinorosi poliziotti il marcio,
stanno ASSOLVENDO lo STATO E I SUOI SUDDITI DEVOTI.

Gli sbirri hanno santi in paradiso,ma anche dei coglioni devoti in terra.

Nel frattempo,mentre qualcuno s'interroga sulla violenza dei poliziotti e se
era giusto mandarli in carcere,ci sono dei compagni che lo sono davvero.


Malega

ps.
potreste passarla a libertari....della quale ho perso l'indirizzo?
grazie