[Forumlucca] I: [Forumvalleserchio] Lo sciopero della pasta …

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Autor: PIACENTINI
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Asunto: [Forumlucca] I: [Forumvalleserchio] Lo sciopero della pasta Cunegonda
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To: blanca <violun@???>
Sent: Monday, April 22, 2002 11:53 PM
Subject: Fw: [Forumvalleserchio] Lo sciopero della pasta Cunegonda


> Lo sciopero dei consumatori della pasta Cunegonda
>
> di UMBERTO ECO
>
> -------------------------------------------------------------------------

-
>
>        IN LINEA di principio non è anticostituzionale che lo schieramento
> che
>  ha ottenuto la maggioranza in parlamento proceda all'occupazione di enti

e
> agenzie varie, Rai compresa. E' quello che si chiama "spoil system",

usato
> anche in altri paesi. E' vero che i vincitori potrebbero dare prova di

fair
> play tenendo conto di una minoranza che conta quasi la metà degli

elettori,
> ma non si può chiedere buona educazione e sensibilità democratica a chi

ha
> deciso di usare in modo spregiudicato una forza elettorale ottenuta
> legalmente.
> D'altra parte abbiamo avuto per anni una radiotelevisione interamente
> controllata dalla Democrazia cristiana, dove si misuravano addirittura i
> centimetri di pelle femminile esposti e non si assumevano redattori
> comunisti o socialisti, e il paese se l'è cavata benissimo, anzi, una
> televisione cosiddetta di regime ha prodotto la generazione più
> contestataria del secolo.
> L'unico inconveniente è che il capo del governo possiede le altre
> televisioni private, e lo "spoils system" conduce a un monopolio quasi
> totale dell'informazione (mentre se Bush mette dei repubblicani in tutti

i
> gangli del potere, rimane una fetta consistente di giornali, televisioni,
> radio indipendenti a controllare il suo operato)
> Un incoveniente aggiunto è che il padrone di tutte queste reti ha una
> nozione (come dire?) abbastanza autoritaria del proprio ruolo padronale,
> come è stato dimostrato dall'invito che ha appena rivolto ai suoi

direttori
> designati affinché liquidassero alcuni giornalisti che non gli vanno a
> genio. Questo è il fatto nuovo, nuovo rispetto agli usi degli altri paesi
> democratici e delle costituzioni scritte quando fenomeni del genere erano
> imprevedibili.
> Questo fatto nuovo, certamente scandaloso, richiede una risposta nuova da
> parte dell'elettorato non consenziente. Si è visto che i girotondi e le
> manifestazioni di piazza per questo servono poco: ovvero, servono a
> rinsaldare il senso d'identità di una opposizione smarrita, ma dopo (se
> questa identità è reale) si deve andare oltre anche perché, detto in
> termini
> tecnici, il governo dei girotondi se ne sbatte, ed essi non convincono
> l'elettorato governativo a cambiare idea. Quale mezzo di protesta

efficace
> rimane dunque a quella metà degli italiani che non si sentono

rappresentati
> dal nuovo sistema televisivo?
> Questi italiani sono tanti, alcuni milioni hanno già manifestato il loro
> dissenso, ma altri ancora sarebbero pronti a manifestarlo, se vedessero

un
> modo veramente efficace. Rifiutarsi di guardare la televisione e di
> ascoltare la radio? Sacrificio troppo forte, anche perché, anzitutto,è
> legittimo che voglia guardarmi alla sera un bel film, e di solito non mi
> chiedo quali siano le idee del padrone di una sala cinematografica, e in
> secondo luogo è utile conoscere le opinioni e il modo di dare le notizie
> del
> partito al governo (se pure ci fosse una trasmissione sulla Resistenza
> gestita solo da Feltri, Er Pecora e Gasparri, ho diritto e desiderio di
> sapere cosa pensano e dicono queste persone). Infine, anche se fosse
> possibile, rifiutarsi di guardare tutte le televisioni sarebbe un poco

come
> castrarsi per far dispetto alla consorte, perché si sceglierebbe, per
> opporsi alla maggioranza, di entrare a far parte di una minoranza
> totalmente
> all'oscuro di tutto.
> Di quale forza effettiva può disporre l'Italia che non accetta il

monopolio
> televisivo? Di una potente forza economica. Basterebbe che tutti coloro

che
> non accettano il monopolio decidessero di penalizzare Mediaset

rifiutandosi
> di comperare tutte le merci pubblicizzate su quelle reti.
> E' difficile? No, basta tenere un foglietto vicino al telecomando e
> annotarsi le merci pubblicizzate. Si raccomandano i filetti di pesce
> Aldebaran? Ebbene al supermercato si compreranno solo i filetti di pesce
> Andromeda. Si pubblicizza la medicina Bub all'acido acetilsalicilico? Dal
> farmacista si compera un preparato generico che contiene egualmente acido
> acetilsalicilico e che costa meno. Le merci a disposizione sono tante e

non
> costerebbe nessun sacrificio, solo un poco di attenzione, per acquistare

il
> detersivo Meraviglioso e la pasta Radegonda (non pubblicizzati su

Mediaset)
> invece del detersivo Stupefacente e della pasta Cunegonda.
> Credo che se la decisione fosse mantenuta anche solo da alcuni milioni di
> italiani, nel giro di pochi mesi le ditte produttrici si accorgerebbero

di
> un calo nelle vendite, e si comporterebbero di conseguenza. Non si può
> avere
> niente per niente, un poco di sforzo è necessario, se non siete d'accordo
> col monopolio dell'informazione dimostratelo attivamente.
> Allestite banchetti per le strade per raccogliere le firme di chi
> s'impegna,
> non a scendere in piazza una volta sola ma a non mangiare più pasta
> Cunegonda. E chissà che sforzo! Si può fare benissimo, basta avere voglia
> di
> dimostrare in modo assolutamente legale il proprio dissenso, e

penalizzare
> chi altrimenti non ci darebbe ascolto. A un governo-azienda non si

risponde
> con le bandiere e con le idee, ma puntando sul suo punto debole, i soldi.
> Che se poi il governo-azienda si mostrasse sensibile a questa protesta,
> anche i suoi elettori si accorgerebbero che è appunto un governo-azienda,
> che sopravvive solo se il suo capo continua a far soldi.
> Questa forma di protesta sarebbe assolutamente legale. E' illegale
> incendiare un McDonald, ma in una rubrica di arte culinaria si può
> benissimo
> invitare i lettori a non mangiare i Big Mac e a preferire, che so, i
> Burger's King, così come li si avverte che il tale ristorante non è
> all'altezza dei suoi prezzi. Un critico cinematografico ha il diritto di
> raccomandare ai propri lettori di non andare a vedere un film che egli
> giudica orribile.
> Qualcuno a cui ho parlato di questa idea mi ha detto: "Ti accuseranno di
> luddismo, di minare il mercato, di danneggiare aziende." Per nulla. Io

non
> consiglio di non comperare più filetti di pesce, bensì di non comperare
> quelli che fanno pubblicità sulle reti Mediaset. Il mercato della pasta
> continuerebbe a fiorire come prima, salvo che invece che cinque chili di
> pasta Radegonda e cinque chili di pasta Cunegonda si venderebbero sette
> chili di pasta Radegonda e tre di pasta Cunegonda. Se la pasta Cunegonda
> non
> avverte un calo di vendite, può continuare a fare pubblicità sulle reti
> Mediaset, altrimenti può farla sulle reti Rai (e spero che Baldassarre mi
> ringrazi).
> E' luddismo distruggere le macchine, non incitare a usare, tanto per

dire,
> auto diesel invece che auto a benzina. Da più di vent'anni io non uso più
> l'automobile in città e invito tutti a fare altrettanto per non
> incrementare
> l'inquinamento e contribuisco però all'incremento dei mezzi pubblici.
> Ricordo che negli anni sessanta si era diffusa la voce che una certa

marca
> di benzina finanziava un movimento politico da cui alcuni di noi
> dissentivano, e in autostrada semplicemente evitavamo di fermarci ai

punti
> di rifornimento di quella marca e facevamo il pieno dieci chilometri

prima
> o
> venti chilometri dopo. Non per questo (e neanche se lo avessero fatto
> tutti)
> è diminuita la libera circolazione automobilistica.
> Era forse luddismo e attentato alle industrie e ai commerci avvertire che
> non bisognava più acquistare prodotti spray che potevano contribuire al
> buco
> nell'ozono? La gente ha cominciato a manifestare sensibilità in proposito

e
> le aziende produttrici si sono adeguate. Tutti continueremmo a essere
> ottimi
> consumatori, tranne che saremmo consumatori selettivi; il che è indice di
> maturità e motore di sviluppo economico.
> A nuove forme di governo, nuove forme di risposta politica. Questa sì che
> sarebbe opposizione.
> Vediamo quanti italiani si sentono di farla. Altrimenti la smettano di
> lamentarsi, e si tengano il monopolio dell'informazione.
>
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