[Cerchio] diritto di portare armi

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Auteur: Francesco Errante
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Sujet: [Cerchio] diritto di portare armi
Tu vo' fa l'americano !
Si! Facciamo tutto all'americana !
Ma perché quando si tratta di investire soldi nella ricerca scientifica lo
stile americano all'Italia non piace piú ?

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From: bit <b888it@???>
To: <cerchio@???>
Sent: Tuesday, April 23, 2002 10:32 AM
Subject: [Cerchio] diritto di portare armi


http://www.repubblica.it/online/cronaca/portodarmi/portodarmi/portodarmi.htm
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Il ministro della Difesa attacca la normativa vigente
"Abbiamo disarmato solo i cittadini onesti"

"Porto d'armi all'americana"
Martino vuole leggi più facili
Proteste dal centrosinistra: "Errore gravissimo"

di DANIELE MASTROGIACOMO
ROMA - Libertà di armarsi, come negli Usa. Con uno slancio "liberista", il
ministro della Difesa Antonio Martino si dichiara favorevole
all'applicazione, anche nel nostro paese, del secondo emendamento della
Costituzione americana, quello che garantisce a tutti i
cittadini il diritto di portare armi.

Dichiarazione destinata a sollevare più di una polemica proprio nel momento
in cui al ministero dell'Interno si incomincia a riflettere
su un'ipotesi di riordino della legge sul porto d'armi. Invitato ai
microfoni di Radio Radicale, il ministro ha risposto ad un cittadino che
gli chiedeva se fosse d'accordo a introdurre anche in Italia una normativa
che si richiamasse al secondo emendamento della
Costituzione Usa. "Sfidando un po' il senso comune dei benpensanti - ha
dichiarato Martino - sono perfettamente d'accordo. La
legislazione restrittiva in materia di possesso di armi ha disarmato quanti
obbediscono alle leggi, non i delinquenti. Quando sono
state introdotte queste restrizioni non ho visto alle Questure le file dei
mafiosi che consegnavano la lupara o i terroristi che
consegnavano il kalashnikov. Ho visto ufficiali in pensione che consegnavano
la pistola d'ordinanza". Quindi, ha concluso: "Noi
abbiamo disarmato quelli che obbediscono alle leggi e abbiamo finito per
lasciare armati quelli che alle leggi non obbediscono.
Quindi, anche se non è politically correct, sono d'accordo con lei".

Armi a tutti, dunque? La dichiarazione, vista la carica dell'autore, suscita
una pioggia di reazioni. Giuseppe Molinari, capogruppo
della Margherita in Commissione Difesa, definisce le parole del ministro
della Difesa "sconcertanti". "Il qualunquismo", aggiunge il
deputato, "con cui un responsabile di governo affronta una questione così
delicata dovrebbe allarmare tutti. Proprio negli Usa, presi
ad esempio da Martino, vi è un ampio movimento di opinione che chiede una
restrizione di queste norme anche in considerazione dei
tragici episodi che ripetutamente scuotono quel paese".

Paolo Cento, dei Verdi, coglie il risultato elettorale francese per invitare
il ministro ad imparare da Chirac e non inseguire "l'estrema
destra nel cavalcare le insicurezze dell'opinione pubblica evocando
addirittura la libera detenzione delle armi per i cittadini privati".
L'esponente dei Verdi ricorda che proprio alla Camera è in calendario il
dibattito sulla legge 185 che regola il commercio delle armi.
La nuova normativa prevede l'abolizione di una serie di restrizioni che
renderebbero l'export molto più libero. "Non so - aggiunge Paolo
Cento - se dietro quelle parole ci sia solo un calcolo politico o la
pressione degli industriali delle armi. Solo parole, comunque, gravi e
pericolosissime". Il sociologo Domenico De Masi è convinto che si tratti di
"un grosso errore". Giudizi negativi anche da parte degli
obiettori di coscienza e degli stessi sindacati di polizia: "Martino farebbe
bene a documentarsi meglio dei guasti enormi prodotti dalla
libera circolazione delle armi negli Usa".

(23 aprile 2002)


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