Lähettäjä: cybergobbo Päiväys: Aihe: [Forumumbri] Fw: continuiamo a RECLAMARE REDDITO
l'unica lotta che si perde e' quella che si abbandona.
(madri di plaza de mayo)
----- Original Message -----
From: "infoxoa" <info@???>
To: <redditolavoro@???>
Sent: Wednesday, April 17, 2002 12:30 AM
Subject: continuiamo a RECLAMARE REDDITO
> Continuiamo a reclamare reddito
>
> Il camion ha cominciato a pompare vibes mentre sui muri della città, sui
> lampioni, sopra i cartelloni pubblicitari, compariva il manifesto
> bianco\nero che urlava: RECLAIM the MONEY flessibile, studente, precari@,
> afittuari@,disoccupat@, migrante creativ@, impaziente RECLAMA REDDITO lavoro > non lavoro 1000 euro al mese, con un enorme punto esclamativo al centro.
> Il corteo degli autorganizzati intanto si andava snodando per le vie della
> capitale e numerosissimo era attraversato dalle diverse forme e figure della > produzione. Dai precari molti dei quali giovani, ai cobas delle diverse
> realtà lavorative, a numerosi studenti e studentesse.
> Il camion sound system intanto aggreggava intorno a se centinaia di persone, > gli adesivi in bianco\nero che venivano attaccati ovunque lasciavano tracce > per la metropoli. RECLAIM THE MONEY LAVORO NON LAVORO REDDITO PER TUTTI si
> accompagnavano a quelli che ricordavano Carlo Giuliani o andavano sposando
> quelli delle manifestazioni precedenti che ancora parlano alla città
> invitando al: RECLAIM THE MEDIA.
> Un' ottima giornata di sole, una bella mattinata sgombra da smog nebbioso,
> che accompagnava gli interventi tra un brano musicale e l'altro per
> rivendicare la riconquista del tempo, per ricordare la schiavitù del lavoro, > per condannare la miseria imposta, i diritti negati, rivendicando la voglia > di vivere e non di sopravvivere, e nel contempo dalle altre città, come
> Milano, Trento e altre ancora in cui si è reclamato reddito e con cui siamo > rimasti in contatto, giungevano notizie confortanti.
> Andare oltre la difesa dell'articolo 18, andare oltre il diritto al lavoro, > veicolare ed iniziare una sana battaglia che veda il diritto al reddito di
> cittadinanza come nuovo terreno di conquista, per la liberazione del tempo, > per non sottostare al ricatto del lavoro.
>
> Una bella giornata, in cui i manifesti che RECLAMAVANO REDDITO sono andati a > ruba ancora una volta, centinaia le persone che li hanno voluti, per
> diffonderli nella loro scuola, per attacarseli in camera, per metterli
> dietro la scrivania nel loro posto di lavoro, per fare un dispetto al loro
> capo di ufficio, di stanza, di lavoro.
> Non è stato poi cosi difficile, avevamo deciso che il contenuto fosse la
> firma, reclamare come contesto e non come organizzazione, reclamare come
> riappropriazione e non come slogan, reclamare come rottura della
> testimonianza del dissenso, ma come comunicazione orizzontale che sviluppa
> germi per virus di liberazione.
> Ora non sappiamo cosa accadrà, se è vero che le moltitudini esistono, che i > movimenti si muovono lavoreremo per essere nell'onda e rivendicheremo
> reddito a fronte di una vita messa al lavoro. Se è vero che si riparte dai
> bisogni, ci auguriamo che quello di liberare il tempo, di reclamare reddito, > si trasformi in una battaglia centrale, visto che la questione del lavoro
> pare essere di nuovo uno degli spazi sui cui si muove un nuovo scontro di
> libertà. Non sappiamo chi, non sappiamo quando, non sappiamo dove, ma il
> tempo corre e sempre di più pare necessario porre la questione del reddito
> al centro delle rivendicazioni. Facciamo circolare i germi, cospirare in
> fondo vuol dire respirare insieme.
>
> Da parte nostra continuiamo a reclamare reddito, perchè siamo tutto salvo
> che inattivi e proprio perchè siamo attivi non abbiamo tempo di lavorare.
> I reclaim the money - Io reclamo reddito - lavoro non lavoro 1000 euro al
> mese
> Rankis
>
>