R: R: R: [Cerchio] Re: [libertari] Volete evitare le multe?

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Autore: Pkrainer
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Oggetto: R: R: R: [Cerchio] Re: [libertari] Volete evitare le multe?
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From: marina <fe11408@???>

>quel che mi appare poco tranquillizzante non é l'esplosione

delle mie
>libertá individuali, ma, scusa l'egoismo, l'esplosione

delle libertá
>individuali di coloro che vedo oggi e che mi fanno vomitare

: quello che va
>a due e cinquanta in superstrada (... :-)) , quello che per

divertirsi
>breucia i barboni, quello che stupra, l'antisemita,

l'antiarabo tec etc etc.

tieni presente che tantissimi temono allo stesso modo la tua
di libertà, di farti le canne, di opporti al governo o alla
polizia, o quel che tu pensi e fai: se ci si mette in
un'ottica di reciproca diffidenza, sono davvero pochi quelli
che appaiono tranquillizzanti. Visti da lontano si é tutti
aggressivi e infidi: se non si supera questa condizione non
ci si avvicina mai e si rimane a scrutarsi di lontano in
cagnesco.


>il problema é che io alla favola che in una societá

libertaria tutti questi
>saranno felici pure loro e quindi pacificati non ci credo.

non posso credere
>ad un mondo in cui non esiste il desiderio di prevaricare

l'altro e quindi
>il problema continua a sembrarmi irrisolvibile. poi se mi

dici che io te e
>cerchio ci blindiamo su un isola deserta e sconosciuta

allora magari ci
>sto...
>m



Non si può risolvere, perché é un falso problema: che uno
voglia prevaricare (anche se la domanda é: tu vuoi
prevaricare? e se no, come mai altri sì? pensi che sia una
cosa genetica?) non c'é rimedio. Non esiste soluzione al
mondo al fatto che uno voglia bruciare i barboni, o gassare
gli ebrei, o violentare le donne. E' solo il delirio
statalista che suggerisce che una soluzione dovrebbe
esserci, e ogni giorno ci lega di più al carro della
repressione e alla carriola della prevenzione.
Cerchiamo di essere logici: se uno fa qualcosa di negativo
(che poi ci sarebbe da discutere su c he cosa sia negativo,
e su chi lo individua, ma prendiamo chi brucia i barboni,
azione che di rado trova fautori), tu lo puoi punire, ma il
barbone rimane bruciato. Oppure puoi sforzarti di prevenire,
proibendo taniche e fiammiferi, o più spesso rinchiudendo i
barboni. Ma alla fine, se uno si impegna, al barbone dà
fuoco uguale. Quindi non é che questa società il barbone lo
salvaguardi, e - distruggendola - si metterebbe a
repentaglio la di lui peraltro grama esistenza. Lo stesso
vale per gli stupri: ti pare che siano pochi oggi, ti paiono
difese le donne? lo vedi anche tu che la pericolosità di
questi soggetti é un falso problema: sono pericolosi oggi,
mica lo diverrebbero domani. La domanda vera, che dovremmo
farci un po' tutti, é: che cosa ha di buono per noi questa
società, che ci induce a conservarla? perché, come emerge
dai discorsi di tanti, qualcosa di buono ciascuno di noi lo
trova, altrimenti sarebbe meno restio e guardingo di fronte
all'ipotesi di cambiare vita.
Spesso ho l'impressione che non si desideri liberarsi della
legge e dello stato, ma che si voglia semplicemente
sostituire le leggi che non ci piacciono, con altre che ci
soddisferebbero, che si desideri meschinamente uno stato che
imponga per legge le cose che piacciono a noi. E che i
carabinieri ci siano odiosi perché sono al servizio dei
nostri avversari, mentre li vorremmo al servizio nostro.
E anche l'isola deserta nasce da un equivoco: che le brave
persone e gli stronzi siano tali una volta per tutte. Io sto
con quelli bravi, sto alla larga dagli stronzi, ed ecco
fatto. Lo stronzo non esiste in assoluto ma si qualifica in
una relazione: prendi cento stronzi di oggi e fra cinque
anni ne avrai tot bravi e tot stronzi; prendi cento bravi e
fra dieci anni avrai le medesime proporzioni. E' così perché
lo dice l'esperienza, ma renditi conto che se non fosse
così, allora avrebbe avuto ragione Lombroso...