[Forumumbri] reddito basilicata social forum

Poista viesti

Vastaa
Lähettäjä: cybergobbo
Päiväys:  
Aihe: [Forumumbri] reddito basilicata social forum




Proposta di "Patto di Lavoro" del gruppo tematico su "lavoro e reddito soci
ale"
del Social Forum di Basilicata


Nel cogliere i tratti salienti della complessità e della delicatezza dell
'
attuale congiuntura politico-economica che stiamo vivendo, accanto e dentro
la straordinaria forza delle mobilitazioni sindacali e sociali che da un
anno attraversano il nostro paese, il Social Forum di Basilicata, in vista
anche della tre giorni (26-27-28 Aprile prossimo) di mobilitazione dei Fori
Sociali del Sud e di tutta Italia nella nostra regione,sul tema del Sud
e del Mediterraneo, ritiene necessario fare alcune considerazioni e propost
e
.
Innanzitutto, salutiamo con convinta positività il recupero di centralit
à
del legame inscindibile tra lavoro, salario , reddito , cittadinanza , che
la straordinaria mobilitazione degli ultimi mesi ha imposto con nuovo vigor
e
all' attenzione di tutti. Dopo lunghi anni di tentativi di marginalizzazion
e
e di subordinazione selvaggia del lavoro agli interessi dell' imperante
logica dei profitti, si impone oggi nuovamente la "questione operaia" ,
in una accezione nuova e più estensiva delle forme dello sfruttamento cap
italistico
, dove accanto alla riderminazione del rapporto macchina- lavoro vivo nella
fabbrica sono andate proliferando, da un lato tipologie variegate di lavor
o
a termine e precario, sempre più ricattabile; dall'altro, si è andata e
stendendo
la figura dell' "operaio mentale" e l'area del "lavoro atipico ", subordina
to
al controllo e al comando di piani aziendali cresciuti all'interno di setto
ri
una volta considerati pubblici e perno dello stato sociale (sanità, servi
zi
sociali, trasporti, scuola, comunicazioni.) , oggi trasformati in competiti
ve
imprese private.
I "sacrifici" imposti attraverso le pesanti leggi finanziarie degli ultimi
dieci anni per guidare il paese sulla strada per Maastricht e conquistare
il "diritto" all' Europa, sono costati decine di migliaia di posti di lavor
o
e perdite secche della capacità di acquisto dei salari; sono costati in
perdita dei diritti conquistati, a tutto vantaggio della "flessibilità"
e della filosofia dell' alternanza, più volte nella vita, tra lavoro e fo
rmazione;
sono costate una campagna interminabile per la distruzione del sistema pens
ionistico;
sono costati pezzi fondamentali del welfare state e della solidarietà soc
iale.

L'elenco è certamente più lungo, passando in primis per tutto ciò che
di
dirompente comporta la gestione di una economia finanaziarizzata e gestita
su scala globale dalle multinazionali che usano il "locale" come uno dei
tanti possibili luoghi di intercettazzione di opportunità di ulteriori pr
ofitti,
succhiando anche dalle tradizioni e dalle forme concrete di relazioni socia
li
oltre che la fatica anche la creatività e l'anima stessa.
Maastricht, l'Unione Europea , l'Euro , gli accordi di Schengen per lo spaz
io
Europeo, hanno finora delineato le condizioni di una grande centralizzazion
e
economico-finanziaria e normativa, senza offrire sinora tangibili miglioram
enti
delle condizioni di vita, di lavoro e salariali della stragrande maggioranz
a
dei lavoratori (precari e non) e dei disoccupati.
In compenso, questa Europa delle banche e dei padroni usa l'esercito ed
i campi di detenzione per profughi extracomunitari per diventare una effica
ce
fortezza assediata all'ombra degli interessi della NATO.
Maastricht e l'Europa del capitale neoliberista non sono quindi la cura,
come qualcuno propagandava agli inizi degli anni '90, ma sono la malattia.
Se oggi siamo alla "partita finale" per mettere a soluzione quanto rimane
dei diritti fondamentali conquistati dai lavoratori in un lungo ciclo di
lotte (Statuto dei lavoratori, leggi sulla rappresentenza sindacale, contra
tto
nazionale...) dobbiamo avere la lucidità politica di riconoscere che Berl
usconi
non è che l'ultimo attore, per quanto ben determinato, salito sul palcosc
enico.
Gli indirizzi della politica economica e sociale fin qui adottati sono semp

re
stati ispirati dagli organismi di sovradeterminazione nazionale ( WTO, BM
, FMI ,OCSE ), mentre la "devolution" non è che la propaggine malata dell
a
società dell' insicurezza che dalla Thatcher prolifera in Blair e che in
Haider e Bossi esplode in metastasi di aspirazione balcanica.
Tra sovradeterminazione e localismo leghista la mediazione del "federalismo
solidale" perseguito dai governi di centrosinistra negli ultimi anni è ap
prodata
alla riscrittura del capo V della costituzione italiana, il cui art.117
è largamente adottato dall'attuale governo di centrodestra per legittimar
e
ampie deleghe alle regioni per quanto concerne aspetti della formazione
lavoro, della sanità, dell' istruzione, lungo l'asse della competizione
aziendalista ed antisolidale.
Cosciente della parzialità della propria iniziativa e nell'auspicio di fu
nzionare
da moltiplicatore dei processi di coesione sociale, il Social Forum di
Basilicata propone, a partire dalle specificità della nostra regione, ai
lavoratori, ai precari, ai disoccupati di Basilicata e delle altre regioni
meridionali, un "patto di lavoro" articolato nei seguenti punti :

a) il rafforzamento e l'estensione del coordinamento delle RSU di fabbrica
e del pubblico impiego, da estendere alle rappresentanze del lavoro precari
o,
degli LSU, dei disoccupati, per lanciare in maniera sistematica e coordinat
a
una campagna per i diritti sul posto di lavoro, sul lavoro, sul salario,
sul reddito sociale, costituendo un organico e funzionale asse di assistenz
a
ed organizzazione di lotta, coordinato da un osservatorio orizzontale in
rete, da un centro di assistenza legale, da un gruppo integrato di ricerca
sulle politiche sociali, sulla formazione, sul lavoro.
In tale ambito devono trovare spazio organizzazzioni sindacali, associazion
i,
centri sociali, singoli cittadini ed esponenti politici delle istituzioni
locali.

b) una campagna per l'estensione dei benefici dell' art.18 alle imprese
con meno di quindici dipendenti, cominciando a strutturare sin da ora le
soggettività, gli organismi, gli strumenti di gestione mediatica utili al
la
organizzazione del previsto referendum.

c) una campagna di informazione e denuncia della rete capillare del lavoro
nero, anche per smascherare la tendenza alla sua "legalizzazione" attravers
o
i famigerati "contratti di emersione"

d) l'utilizzazione di un gruppo di lavoro integrato ( giuristi del lavoro,
disoccupati, precari, lavoratori in mobilità, esponenti politici e sindac
ali)
per formulare una proposta di legge regionale per il salario sociale garant
ito,
riguardante anzitutto i disoccupati di lunga durata, i lavoratori espulsi
dal processo produttivo, i giovani in cerca di prima occupazzione destinati
all'esodo.
Sarebbe utile a tale proposito sollecitare le istituzioni competenti a cont
abilizzare
la differenza di proporzione tra l'ammontare delle forme di incetivazione
diretta e indiretta alle imprese ed i flussi reali di reddito da lavoro
erogati, tenendo conto anche del "maltolto" ancora non restituito seguito
alla legislazione per le aree terremotate, nonchè dello sfruttamento selv
aggio
delle risorse naturali (estrazione del petrolio, privatizzazione della riso
rsa
acqua).

e) programmare visibili ed incisive mobilitazioni contro le logiche ed i
contenuti del "libro bianco" del ministro Maroni, a cominciare dalla differ
enziazzione
sistematica delle tipologie contrattuali e dei livelli retributivi dell'
area delle regioni meridionali rispetto alle restanti aree del paese.

Contando sulla sollecita e pronta disponibilità di un largo ventaglio di
soggetti interessati, la maggior parte dei quali già certamente coinvolti
nell'attuale ciclo di lotte, e anche in vista dell' organizzazione del pros
simo
sciopero generale-generalizzato del 16 Aprile, invitiamo associazioni e
singoli a contattarci per adesioni, inviti, proposte, osservazioni, ai segu
enti
indirizzi telematici e numeri di telefono:  redlavbsf@???       fran
cesc.masi@???
       innocentit@???
                    338-1251167          340-8952645           335-8352338


E' possibile inoltre inviare contributi scritti al Forum telematico del
Basilicata Social Forum, nella sezione "Lavoro e Questione Sociale" ( www.
basilicatasf.net/forum/
)

Dato il carattere di assoluta rilevanza che rivestono le politiche salarial
i
e contrattuali in questa fase, nonchè la centralità di una battaglia ge
neralizzata
riguardante i diritti sociali e la prospettiva di conquista di forme di
reddito sociale, invitiamo i suddetti soggetti ad esprimersi e a prendere
posizione attiva, anche comunicando la propria partecipazione alla Assemble
a
dei Social Forum in Basilicata di fine Aprile, con l'auspicio di rendere
stabili e continuative la collaborazione alla riflessione, alla ricerca,
all' iniziativa, anche partendo dalle elaborazioni dei gruppi di lavoro
previsti nell' agenda dell' Assemblea.



Potenza 06-04-2002               Saluti Solidali per un Mondo senza sfrutta
mento



               Gruppo tematico "Lavoro e Reddito Sociale"



                         del Basilicata Social Forum