[Cerchio] Fw: [fori-sociali] Rassegna stampa 12.4.02

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Szerző: Rina Kate
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Tárgy: [Cerchio] Fw: [fori-sociali] Rassegna stampa 12.4.02
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From: "carlo" <ramku@???>
To: <Undisclosed-Recipient:;>
Sent: Friday, April 12, 2002 5:03 PM
Subject: [fori-sociali] Rassegna stampa 12.4.02


> IL SECOLO XIX
>
> Le motivazioni del Riesame contro la scarcerazione dei teatranti austrizci
> "G8: in piazza fu colpevole anche chi non frenò i violenti"
> «La piazza - dicono i giudici - ha gravi responsabilità: se i "black bloc"
> hanno messo a ferro e fuoco Genova, la colpa è anche di chi ha
> partecipato in modo pacifico perché non è stato capace di fermarli». La
> polizia? «Impreparata»
> Genova. «La piazza è stata connivente, ha gravi responsabilità: se i

"black
> bloc" hanno messo a ferro e fuoco Genova nei giorni del G8 e poi sono
> riusciti a farla franca, la colpa è anche di chi ha partecipato a quelle
> manifestazioni in modo pacifico perché non è stato capace di fermarli».
>    La sentenza del tribunale del Riesame che doveva esprimersi sulla
> legittimità dell'arresto di un gruppo di teatranti austriaci che erano

stati
> fermati con l'accusa di appartenere ai black bloc, non solo chiarisce che
> quell'arresto «era sacrosanto», ma si spinge anche oltre.
>    Secondo il tribunale del riesame, per i fatti del G8 sono anche

colpevoli
> i manifestanti pacifisti, che non sono stati capace di evitare i

disordini.
> E poi la polizia che ha dimostrato di essere impreparata.
> ' Diversi i passaggi "caldi" del provvedimento firmato dai giudici

genovesi.
> "...... Di connivenza, in senso giuridico, potrebbe parlarsi per i tanti
> che, scesi in piazza per manifestare pacificamente, hanno manteriuto un
> atteggiamento meramente passivo di fronte ai gruppi di devastatori,

nemmeno
> troppo numerosi, che hanno agito indisturbati davanti ai loro occhi, pur
> avendo la possibilità di tentare di bloccarli.......
> «È una sentenza - affermano alcuni avvocati del Genoa legal forum - che
> lascia senza parole: così si processa la piazza, così si criminalizza
> chiunque - vuole manifestare».
>
> La piazza è stata connivente, la piazza ha gravi responsabilità: se i

"black
> bloc" sono riusciti a tornare alle proprie occupazioni dopo il G8, senza
> pagare per gli atti di vandalismo che hanno commesso, la colpa è anche di
> chi ha partecipato a quelle manifestazioni. Insomma: la colpa è anche di
> decine di migliala di manifestanti pacifici.
>    La sentenza del tribunale del riesame che doveva esprimersi sulla
> legittimità dell'arresto di un gruppo di teatranti austriaci accusati di
> appartenere ai black bloc, ha l'effetto di una deflagrazione. E come una
> lama che afionda nella coscienza di chi nei giorni del G8 ha sfilato per
> dire no ai Grandi. Una lama che ferisce tutti e non risparmia nessuno.
> Neppure le forze dell'ordine. Per i teatranti austriaci si parla di

concorso
> morale. E si sancisce che è stato giusto arrestarli e sbagliato

scarcerarli.
> Anche  se  non  sussistono  più  i motivi di tenerli chiusi in carcere.
>    Ma sono altri i passaggi destinati a suscitare le polemiche. Secondo il
> tribunale del riesame, per i fatti del G8 è colpevole la gente,
> i manifestanti che non sono stati capace di evitare i disordini.
>    Non solo. Secondo il tribunale colpevole è anche la polizia, che ha
> dimostrato di essere impreparata. Come dimostra il fatto che
> non è stata capace di affrontare un fenomeno nuovo come quello dei black
> bloc.
>    La sentenza emessa ieri dal tribunale del Riesame, presieduto da Marina
> Orsini, giudici Massimo Cusatti e Cristina Dagnino, parla
> chiaro. Si legge a pagina 27: ......Di connivenza, in senso giuridico,
> potrebbe parlarsi per i tanti che, scesi in piazza per manifestare
> pacificamente, hanno mantenuto un attegiamento meramente passivo di fronte
> ai gruppi di devastatori, nemmeno troppo numerosi, che
> hanno agito indisturbati davanti ai loro occhi, pur avendo la

possibilità -
> ma non anche il dovere giuridico - di tentare di bloccarti.......
> E ancora, nella pagina seguente si legge:...... è stato anche il mancato
> isolamento dei "Black bloc" da parte della piazza, ed anzi il loro
> riassorbimento nelle file dei manifestanmti pacifici - poco importa se per
> paura, ignavia od altre ragioni -, a consentire alla massima
> parte dei più facinorosi di tornarsene indisturbati alle loro occupazioni

al
> termine del vertice del G8, unitamente all'inesperienza ed
> alle oggettive carenze delle forze dell'ordine nell'affrontare questo
> fenomeno criminoso fino a quel momento inusitato per il nostro
> Paese, almeno in forme così virulente».
>    «Una sentenza - afferma uno dei legali del Genoa social forum - che
> lascia senza parola: così si processa la piazza, così si criminalizza
> chiunque va a manifestare».
>    Nelle aspettative dei più, il provvedimento doveva "semplicemente"
> chiarire se l'ordinanza di custodia cautelare che aveva portato a tenere

in
> carcere 23 teatranti di strada austriaci era stata corretta oppure no.
>   A luglio, questo provvedimento aveva fatto scomodare ambasciatori e
> politici (austriaci), aveva suscitato feroci polemiche. E aveva
> anche provocato le proteste del premio Nobel Dario Fo: «Li conosco - aveva
> detto - sono attori veri».
>    In quei giorni, nelle ore successive afioro arresto, aveva fatto

notizia
> il famoso "reggisene nero" sequestrato sul camper e indicato in
> una delle ordinanze come un segno di appartenenza ai black bloc. Insieme

al
> reggisene erano state sequestrate mappe di Genova, numeri di telefono di
> awocati, foto di auto devastate, e poi magliette e altri indumenti, neri
> pure quelli, e ancora intrisi di sudore.
>    Ieri il tribunale ha censurato «chi rafforzi in qualsiasi modo l'altrui
> proposito criminoso: incitandolo a delinquere, manifestandogli piena
> adesione owero, come in questo caso, indossandone i segni distintivi,

quella
> tenuta nera che unanimamente è stata riconosciuta anche solo da quanti

hanno
> seguito le vicende del G8 sui mass media come simbolo dei "Black Bloc" gli
> autori degli episodi più violenti».
>    «Più nel dettaglio, in mancanza di riscontri circa il diretto
> coinvolgimento degli indagati nella diretta consumazione di quei delitti,

il
> collegio ritiene che il quadro gravemente indiziario attenga al piano, non
> meno rilevante, del concorso morale».
> Claudio Caviglia
>
> Le REAZIONI
> «II tribunale esprime l'opinione della gente»
> Genova. «Credo che il tribunale abbia registrato un'opinione comune a

molta
> gente. Quando si organizzano manifestazioni popolari e c'è la volontà che
> non accada nulla, be' non accade nulla. L'ultima di Roma, quella
> sull'articolo 18, lo dimostra».
> Aurelio Di Rella, presidente dell'ordine degli awocati, commenta così i
> "passaggi" più caldi del provvedimento emesso ieri dal tribunale del

riesame
> di Genova che doveva pronunciarsi sulla legittimità dell'arresto di un
> gruppo di teatranti austriaci, accusati di essere black bloc.
> «Chi organizza manifestazioni - aggiunge l'awocato Di Rella - e vuole
> isolare i facinorosi lo può fare. In occasione dell'ultima grande
> manifestazione di piazza che si è svolta a Roma e per la quale si è

parlato
> di milioni di partecipanti, tutto è filato liscio come l'olio. Come mai

non
> è accaduto nulla? Come mai si sapeva già, il giorno prima che non sarebbe
> accaduto nulla, e non e accaduto nulla per davvero?».
> Ma si può fare un processo alla piazza? «È difficile, perché la piazza non
> esiste ma è sempre formata dai singoli». Ne è convinto Corrado Pagano,
> presidente della camera penale. «Certamente - spiega l'awocato Pagano -
> esiste una giurisprudenza che supporta questa sentenza. Ma i punti da
> chiarire sono diversi. La prima è che i partecipanti, che pure si trovano

ad
> assistere a episodi di violenza, non hanno l'obbligo di intervenire. Poi
> bisogna verificare se l'atteggiamento tenuto dalla gente ha favorito o

meno
> questi episodi di violenza. Non solo. Occorre poi verificare se il singolo
> si è reso conto o meno di quanto stava accadendo. Insomma: se era

cosciente
> che un suo atteggiamento diverso avrebbe potuto cambiare lr cose». Meno
> tecnica, e più politica, la risposta di Andrea Sandra, uno degli avvocati
> del Genoa legai forum impegnati nel G8: «È una sentenza incredibile che
> condanna chiunque manifèsta».
> C.Cav.
>
>
> LA REPUBBLICA - IL LAVORO
>
> I giudici accusano chi non bloccò i devastatori di luglio Sorprendenti
> valutazioni del Tribunale del Riesame sugli incidenti durante il vertice

G8
> "Tutti complici dei black bloc"
> MARCO PREVE
> LE DECINE DI MIGLIAIA DI PERSONE - uomini, donne, anziani, adolescenti,
> mamme con passeggino, religiosi, sindacalisti - che manifestarono
> pacificamente durante i giorni del G8, ma che non si impegnarono nella
> cattura dei Black Bloc, furono conniventi, complici con i devastatori. E'

il
> pensiero dei giudici del Tribunale del riesame di Genova che, chiamati a
> pronunciarsi sul controverso caso dell'arresto dei teatranti austriaci,
> oltrechè ritenerli responsabili di concorso morale con le tute nere - in
> linea con il recente parere della Corte di Cassazione che aveva annullato

le
> scarcerazioni decise invece da un'altra sezione del riesame dell'agosto
> scorso -, hanno anche espresso alcune durissime valutazioni sul ruolo

della
> "piazza" in occasione del summit di luglio. Considerazioni che

susciteranno
> sicuramente forti reazioni, e tra le prime, ieri sera, quelle dei legali

del
> Genoa Social Forum. Valutazioni, quelle del riesame che, come vedremo,
> censurano anche l'operato delle forze dell'ordine.
> Massimo Cusatti, il giudice estensore della sentenza, ovvero il magistrato
> che l'ha materialmente scritta anche per conto delle colleghe Marina

Orsini
> e Cristina Dagnino, oltrechè affrontare il ruolo avuto dai componenti del
> gruppo teatrale austriaco "Volktheaterkarawane", si spinge più in là,
> analizzando i comportamenti della massa. E così spiega: «Di connivenza, in
> senso giuridico, potrebbe parlarsi per i tanti che, scesi in piazza per
> manifestare pacificamente, hanno mantenuto un atteggiamento meramente
> passivo di fronte ai gruppi di devastatori, nemmeno troppo numerosi, che
> hanno agito indisturbati davanti ai loro occhi, pur avendo la

possibilità -
> ma non anche il dovere giuridico (altrimenti sarebbe stato contestato alla
> massa il reato di omissione, ndr) - di tentare di bloccarli».
> I giudici del riesame quindi, contrariamente a quanto sostenuto da

polizia,
> carabinieri, e in parte anche dai loro colleghi magistrati della procura,
> ritengono quantitativamente irrilevante il fenomeno Black Bloc, al punto

che
> gli altri manifestanti avrebbero forse potuto bloccarli a mani nude.
> Sulle migliaia di manifestanti contrari alla globalizzazione, quella

imposta
> dai G8, sulla presunta "inerzia" della "piazza", si concentrano le
> pesantissime accuse del Tribunale del riesame di Genova. Eccole: «...è

stato
> anche il mancato isolamento dei Black Bloc da parte della piazza, ed anzi

il
> loro riassorbimento nelle file dei manifestanti pacifici - poco importa se
> per paura, ignavia od altre ragioni - a consentire alla massima parte dei
> più facinorosi di tornarsene indisturbati alle proprie occupazioni al
> termine del vertice G8, unitamente all'inesperienza ed alle oggettive
> carenze manifestate nell'affrontare questo fenomeno criminoso».
> Dall'ordinanza dei giudici traspare quindi il convincimento che i
> manifestanti dovessero in quei giorni trasformarsi in sceriffi
> acchiappateppisti, magari in pistoleri come il metronotte che venerdì 20
> luglio si affacciò alla finestra di casa in via Montesuello ed esplose un
> colpo di revolver in aria per impedire ai devastatori di bruciare la sua
> auto di servizio. Cittadinivigilantes, sembra essere l'auspicio, forse un
> po' inquietante, dei giudici.
>
>
> IL MANIFESTO
>
> Le destre «comprano» i poliziotti
> Ps in festa tra siluri e veleni. E il governo stanzia aumenti di stipendio
> ALESSANDRO MANTOVANI
> Un governo che ha programmato lo scontro sociale non può permettersi di
> entrare in conflitto con le forze dell'ordine. E così ieri, a pochi giorni
> dallo sciopero generale e alla vigilia della Festa della polizia, il
> consiglio dei ministri ha stanziato 1200 milioni di euro (circa 2300
> miliardi di lire) per il riordino delle carriere del comparto sicurezza.

E'
> lo sganciamento dal pubblico impiego, da sempre rivendicato dai sindacati

di
> ps. L'anno prossimo poliziotti, carabinieri, finanzieri e militari avranno
> aumenti veri, non solo le briciole della finanziaria 2002. «E' un primo
> successo della nostra mobilitazione, ma se va bene lo vedremo tra un

anno»,
> ha commentato Claudio Giardullo, segretario del Silp-Cgil. Festa tra le
> polemiche. Il Siulp (a maggioranza Cisl) e il Sap (legato ad An) sono i
> sindacati più forti e sembrano pronti a firmare qualsiasi cosa. Ma nel
> variegato panorama (24 sigle) ci sono anche organizzazioni di destra che
> gridano al tradimento. Oggi l'Usp diserterà la festa dei 150 anni della
> polizia, Rinnovamento sindacale (Ugl) manifesterà all'esterno: nemmeno con

i
> soldi li hanno calmati. A fare gli occhi dolci al governo sono rimasti il
> Lisipo e il Consap, che dopo il G8 di Genova hanno assunto la difesa
> d'ufficio dei peggiori picchiatori (il Consap ha persino eletto in
> segreteria Vincenzo Canterini, capo del reparto mobile di Roma e indiziato
> numero uno per il massacro della Diaz). E' invece confermato il

boicottaggio
> dell'associazione funzionari di Giovanni Aliquò, contrario all'omaggio ai
> prefetti imposto dal Viminale. L'Anfp mette in guardia chi pensa di

mettere
> un prefetto di carriera al posto del capo della polizia, una delle

soluzioni
> possibili per la successione a Gianni De Gennaro.
> Oggi a Roma, tra piazza del Popolo e la terrazza del Pincio, ci saranno il
> presidente Ciampi e il ministro Scajola, suonerà la banda e si esibiranno
> cani, reparti a cavallo e campioni delle Fiamme oro; nel week-end le
> celebrazioni proseguiranno in tutta Italia. Ma la polizia ha ben poco da
> festeggiare: le ferite del G8 sono ancora aperte, si respira malcontento e
> sbandamento. In questo clima il Siulp denuncia casi allarmanti di mobbing,
> militarizzazione e pugno di ferro disciplinare, dopo aver puntato il dito
> contro le operazioni-spettacolo di Scajola (caccia grossa agli immigrati,
> guerra alla prostituzione, rastrellamenti di piccoli pusher).
> La denuncia del Siulp. A Velletri (Roma) c'è perfino un'inchiesta della
> procura sul caso di una poliziotta con quattordici anni di servizio,

finita
> sulla lista nera degli agenti che si ammalano troppo. La perseguitano, le
> negano gli attestati di servizio, la fanno controllare da colleghi in

divisa
> (e una volta perfino i Cc) invece che da medici fiscali. «Succedono anche
> cose più gravi, ma magari le vittime tacciono - spiega Gigi Notari, leader
> della sinistra Siulp - E il mobbing in polizia riguarda tutti: se il

tutore
> dell'ordine è privato dei suoi diritti, che percezione può avere dei

diritti
> altrui? Il risultato è Genova». E' in atto un processo inverso a quello
> avviato vent'anni fa: una sorta di ri-militarizzazione. «E' un problema
> culturale - dice ancora Notari - Tornano i vecchi schemi militari: si
> aspettano quattro anni per il trasferimento, funzionari reclutati dalle
> forze armate fanno il bello e il cattivo tempo, si preferiscono le
> `marcette' a una formazione seria. Ma l'aspetto più grave è il

conformismo,
> lo spirito di obbedienza. Il senso critico è considerato un fastidio, non
> una risorsa. Si cercano tifosi, sostenitori. E invece la polizia è di

tutti,
> no global compresi, come la scuola e la sanità. Dobbiamo tutelare i

diritti
> e la democrazia, non certo metterci al servizio di una parte».
>
>
>
> Moderiamoci: no reply alla lista, messaggi personali alle persone, no

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