Autor: ELISABETTA DE PERSIO Data: Assunto: R: [Forumumbri] da Valdez
Per me è o.k. Aldo, sia nella scrittura che nei contenuti.
Un salutone
Elisabetta
Cari compagne/i,
vi invio il volantino ed il comunicato stampa per il 16/4. Lo metto
sia come attachement che direttamente in rete.
Per i compagni di Perugia: vedete se va bene e fate tutte le
correzioni necessarie. Ale, ci pensi tu a mandare il comunicato? Fammi
sapere.
Per i compagni del coordinamento regionale: se per voi il volantino
può andare, possiamo firmarlo come coordinamento regionale. Fateci
sapere se verrete allo spezzone che stiamo organizzando. SCusate, ma
qui con tutto quello che c'è da fare si arriva sempre all'ultimo
momento.
Un abbraccio
Aldo "Valdez"
Comunicato Stampa del Perugia Social Forum
Perugia, 15/4/2002
Oggetto: partecipazione Pgfs sciopero e manifestazione del 16/4.
Il Perugia Social Forum aderisce allo sciopero ed alla manifestazione
regionale del 16 aprile. Lindizione di un tale evento, dopo 20 anni,
è il frutto della crisi di un modello società che ha come primo
obiettivo lattacco ai diritti sociali e di cittadinanza, imponendo la
globalizzazione della povertà, della sottomissione, della
disuguaglianza, del ricatto. Denunciamo la scelleratezza delle
politiche volute dal governo e da confindustria, che deliberatamente
si propongono di cancellare ruolo e cittadinanza del mondo del lavoro
nella società, per affermare solo quella del profitto e della forza.
Per questo siamo al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici oggi,
lavoratrici e lavoratori noi stessi, in questo sciopero che vogliamo
generalizzato, perché tutti i lavoratori, qualunque impiego svolgano e
qualunque condizione abbiano, non debbano sentirsi soli di fronte alla
protervia del padronato.
Il Perugia Social Forum è parte del movimento dei lavoratori che della
battaglia contro labrogazione dellarticolo 18 fa un punto di
rilancio del protagonismo sociale e politico del lavoro, mettendo in
discussione nello stesso tempo le politiche concertative,
evidentemente fallite.
Il Pgsf sarà presente al concentramento di Piazzale del Bove, dove
invita a raggiungerlo tutte le lavoratrici ed i lavoratori che ne
condividono il percorso e le proposte, ed in particolare i giovani ed
lavoratori precari, flessibili ed atipici in genere. Saremo nel corteo:
- per labrogazione delle leggi delega del governo;
- per la difesa dellarticolo 18, la sua estensione e
generalizzazione alle imprese di ogni dimensione;
- per una vertenza generale su salario, ritmi e tutele rivolta
al lavoro tradizionale ed atipico;
- per listituzione del reddito di cittadinanza sganciato dalla
prestazione lavorativa;
- per laccesso gratuito ai servizi essenziali (scuola, sanità,
trasporti, servizi sociali);
- per la fine, subito, delle morti sul lavoro: lUmbria è una
delle regioni dove più alto è il tasso di morti bianche;
- per la interruzione immediata delle privatizzazioni, in
particolare dei servizi essenziali;
- contro la precarizzazione dellintera esistenza: tra
flessibilità in entrata ed in uscita, rimane solo la sottomissione
totale delle donne e degli uomini agli interessi del mercato;
- contro lo sfruttamento del lavoro dei migranti;
- contro la repressione ed il controllo sociale nei luoghi di
lavoro;
- contro le politiche concertative, il cui fallimento è
evidente, che hanno indebolito il movimento dei lavoratori.
Il Perugia Social Forum è al fianco della lotta del popolo palestinese
e di tutti i popoli che lottano per lemancipazione loro e di tutti
gli oppressi della terra.
Per i diritti di tutto il lavoro
Contro la precarietà e linsicurezza
Per un altro mondo possibile
PerugiaSocialForum
Per i diritti di tutto il lavoro
Contro la precarietà e linsicurezza
Per un altro mondo possibile
Il Perugia Social Forum aderisce allo sciopero ed alla manifestazione
regionale del 16 aprile. Lindizione di un tale evento, dopo 20 anni,
è il frutto della crisi di un modello società che ha come primo
obiettivo lattacco ai diritti sociali e di cittadinanza, imponendo la
globalizzazione della povertà, della sottomissione, della
disuguaglianza, del ricatto. Denunciamo la scelleratezza delle
politiche volute dal governo e da confindustria, che deliberatamente
si propongono di cancellare ruolo e cittadinanza del mondo del lavoro
nella società, per affermare solo quella del profitto e della forza.
Per questo siamo al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici oggi,
lavoratrici e lavoratori noi stessi, in questo sciopero che vogliamo
generalizzato, perché tutti i lavoratori, qualunque impiego svolgano e
qualunque condizione abbiano, non debbano sentirsi soli di fronte alla
protervia del padronato.
Il Perugia Social Forum è parte del movimento dei lavoratori che della
battaglia contro labrogazione dellarticolo 18 fa un punto di
rilancio del protagonismo sociale e politico del lavoro, mettendo in
discussione nello stesso tempo le politiche concertative,
evidentemente fallite.
- Per labrogazione delle leggi delega del governo;
- Per la difesa dellarticolo 18, la sua estensione e
generalizzazione alle imprese di ogni dimensione;
- Per una vertenza generale su salario, ritmi e tutele rivolta
al lavoro tradizionale ed atipico;
- Per listituzione del reddito di cittadinanza sganciato dalla
prestazione lavorativa;
- Per laccesso gratuito ai servizi essenziali (scuola, sanità,
trasporti, servizi sociali);
- Per la fine, subito, delle morti sul lavoro: lUmbria è una
delle regioni dove più alto è il tasso di morti bianche;
- Per la interruzione immediata delle privatizzazioni, in
particolare dei servizi essenziali;
- Contro la precarizzazione dellintera esistenza: tra
flessibilità in entrata ed in uscita, rimane solo la sottomissione
totale delle donne e degli uomini agli interessi del mercato;
- Contro lo sfruttamento del lavoro dei migranti;
- Contro la repressione ed il controllo sociale nei luoghi di
lavoro;
- Contro le politiche concertative, il cui fallimento è
evidente, che hanno indebolito il movimento dei lavoratori;
- Il Perugia Social Forum è al fianco della lotta del popolo
palestinese e di tutti i popoli che lottano per lemancipazione loro e
di tutti gli oppressi della terra.