Autor: Giovanni Pesce Data: Asunto: [Cm-crew] Silenzio Stampa - CriticalMassMedia
siore & siori...
IMMAGINATE CHE
Immaginate che, in un pomeriggio di un'estate afosa, uno strano
personaggio varchi la porta della vostra agenzia e vi dica senza
convenevoli: "Scopra chi muove i fili!". "Quali fili?", e' la naturale,
perplessa reazione. Dalla finestra aperta non entra un alito di vento,
e ovviamente il condizionatore e' rotto. La scrivania ricoperta di
kleenex accartocciati, intrisi di sudore. La vostra camicia e' madida e
appiccicosa, dunque non potete fare a meno di notare l'aspetto fresco
e disinvolto del nuovo cliente. Non risponde subito alla vostra
domanda, si toglie la giacca e la sistema con cura sullo schienale
della poltrona, si siede, si allenta il nodo della cravatta e
comincia:
- Un artista si e' suicidato.
- Lo fanno in molti.
- Non in quel modo, e con tutte quelle coincidenze - e comincia uno
scombinato monologo fatto di leggende metropolitane, connessioni
arbitrarie, personaggi inverosimili, sette occulte, complotti privi di
scopo e via dicendo. Sempre piu' perplessi, e incapaci di distogliere
l'attenzione dal sudore che continua a colarvi sulla fronte, chiedete:
- Insomma, in cosa posso esserle utile?
- Ha mai lavorato su un mito? - vi chiede.
- Attori? Pop-stars? Roba del genere?
- No, intendo dire il Mito. Voglio sapere che fine ha fatto, se esiste
ancora o che cosa lo ha sostituito, e soprattutto...chi muove i fili e
Perche'.
Vi chiede la tariffa. Decidete di sparare alto, per dissuaderlo. Ma il
cliente non fa una piega, estrae il libretto degli assegni con l'aria
di chi e' disposto a pagare qualsiasi cifra, strappa l'assegno e ve lo
appoggia tra i kleenex. Lo girate tra le mani: e' l'anticipo di un mese
di lavoro, con una firma: Luther Blissett. Quando rialzate lo sguardo,
Blissett sta gia' uscendo, e vi viene in mente che non sapete da dove
cominciare. Con un certo affanno, gli chiedete:
- Ma cosa c'entra il suicidio di quell'artista?
- E' per scoprire questo che la pago.
L'unica persona che potrebbe aiutarvi e' un tale che abita nell'East
End, in grado di darvi delle dritte su occultismo, tradizioni
esoteriche e cazzate del genere.
Parlandovi del Graal, del quale avete confuse reminiscenze
cinematografiche, il contatto vi fa capire che niente e' scontato, che
il mito non e' mai stato solo cio' che sembrava e che probabilmente
Blissett sa molto piu' di quanto vi ha detto. Siete ben lontani dal
capirci qualcosa, e l'unico modo per orientarvi e' saperne di piu' sul
conto del vostro ambiguo cliente.
Perche', vi ha affidato il caso?
La faccenda si fa piu' intricata per le frequenti allusioni al ruolo e
alla figura di Blissett da parte del vostro contatto. Insistete per
avere informazioni piu' precise, ne ottenete un indirizzo e una
inquietante affermazione:
- E' bene che tu prosegua da solo.
Bingo! Il secondo contatto vi racconta molte cose. Scremate le
informazioni: l'artista morto, Blissett, gli stessi personaggi in cui
vi siete imbattuti... Cominciano a profilarsi i vaghi contorni di
un'incomprensibile cospirazione. Mancano ancora molti tasselli, ma
quel poco che sapete vi sta conducendo dritti al cuore del Mito. Dal
vostro primo incontro, non avete piu' visto Blissett e non sapete come
ricontattarlo.
Passate giorni di canicola tra archivi e biblioteche, tra gli sguardi
incuriositi di sbirri e dipendenti del Comune. Incredibili
corrispondenze vi forniscono indizi sulle matrici filosofiche della
cospirazione: il rifiuto dell'individuo e del nome proprio, la
falsificazione e deformazione dei dati, lo sradicamento e
l'attraversamento dei territori... Ma chi muove i fili? Piu' cose
scoprite e pi- le vostre certezze vacillano. E' ormai una questione
personale, il vostro cliente, o meglio i vostri clienti, non contano
piu' nulla. Non vi chiedete piu' perche' vi e' stato affidato il caso, cio'
che conta e' risolverlo. Vi trovate in un labirinto di specchi, ed in
ognuno di essi vedete il vostro volto fondersi con quelli di tutti i
personaggi che popolano il caso.
Non dormite piu', le vostre giornate sono un frenetico susseguirsi di
ricerche, interrogatori e acquisizioni di nuovi documenti, non
riuscite a pensare ad altro, tutto quello che scoprite non conduce a
una soluzione razionale del caso ma accelera la vostra crisi.
Il Mito ha trovato voi.
Collasso. Catatonia, il cervello saturo di informazioni. Il vostro
fisico non regge ad una torrida estate di sconcertanti rivelazioni. La
vostra identita' non ha piu' senso, la febbre e' alta. Quando state per
cedere, schiacciati nella prostrata immobilita' di una stanza di motel,
un'immotivata euforia si impossessa di voi: la sensazione di essere
parte della cospirazione, anzi di esserne al centro, di esserne il
centro.
L'artista morto, il Cliente, il Graal, i contatti, gli sbirri, i
dipendenti del Comune...La loro vita avvinghiata alla vostra, avete i
loro ricordi, percepite le loro sensazioni, il vostro nome e' il
loro. Ebbrezza. Un'improvvisa consapevolezza: non sudate piu'.
E quando vi trovate nella piazza piu' grande della citta', tirati a
lucido e profumati di fresco, allentate la cravatta e annunciate al
mondo: