[Cm-crew] ancora de corato e il velocipede

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Szerző: Livio Colombo
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Tárgy: [Cm-crew] ancora de corato e il velocipede
Mentre siamo ancora tutti eccitati per l'articolo sulla CM su
Repubblica, il Corsera di oggi se ne esce con un altro mega-servizio
sulle multe ai bicicli dopo le minacce di De Corato-Bava Beccaris
dell'altro giorno. Eccovene qualche estratto:
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"Moto e bici
LA POLEMICA Da una parte sindaco e giunta, che chiedono il pugno di
ferro. Dall'altra, i consiglieri di maggiornaza. Il nodo e`: devono o
non devono circolare motorini e biciclette anche sulle corsie
preferenziali?
LE MULTE Il problema si pone da martedi` scorso, quando sono entrate
ufficialmente in funzione le telecamere che controllano l'accesso alle
corsie preferenziali: 7 su 12 sono interdette anche alle due ruote

Bici e moto, la battaglia dei permessi

Forza Italia, An e Lega contro la linea del sindaco: libero transito
sulle corsie preferenziali

I numeri dicono chiaramente una cosa: la violazione delle corsie
preferenziali per gli automobilisti non e` un leggero malessere, e` un
male grave da curare. [...] Tra i trasgressori ci sono anche i
motociclisti, cui sette corsie delle dodici protette dall'occhio
elettronico sono interdette. Per loro i consiglieri di maggioranza
sollecitano "il libero transito" (con l'eccezione dei tratti pericolosi)
in una mozione proposta dal forzista Armando Vagliati che verra`
presentata lunedi` in aula. "Ci sono gia` una decina di firme".
E se l'assessore al Traffico Giorgio Goggi sembra intenzionato a
mantenere la linea dura anche con le due ruote, il sindaco apre uno
spiraglio. Annuncia "una ricognizione piu` approfondita e puntuale per
valutare se e dove ammettere il transito, sempre rispettando la
sicurezza, visto che la sanzione oggi e` al 100 per cento e che le due
ruote sono meno inquinanti". [...]
Resta aperta inoltre la questione delle isole pedonali. Anche in queste
zone il centrodestra vorrebbe il libero accesso per bici e moto.
"Ne ho parlato con il sindaco - conferma l'azzurro Milko Pennisi - e gli
ho posto il problema. Non bisogna dimenticare che i motorini aiutano la
viabilita` e sono mezzi prevalentemente utilizzati da milanesi e non da
chi viene da fuori.
[...]
MOTORINI - Il braccio di ferro e` in corso. Da un lato la giunta
teorizza la tolleranza zero, dall'altro i consiglieri di maggioranza (da
Forza Italia a An alla Lega) rivendicano per le due ruote la
possibilita` di circolare liberamente sulle corsie. "Esiste un primo
luogo un problema di sicurezza per gli stessi motociclisti e ciclisti -
fa notare Albertini - oltre che un problema di codice della strada".
Alcune corsie sono strette e il cordolo a terra non consente ai mezzi
pubblici di spostarsi, ricorda il sindaco. "Questo si traduce o in un
pericolosissimo sfioramento del motociclista o, se sulla corsia c'e` un
ciclista, in un rallentamento". "Noi dobbiamo favorire l'uso di mezzi
alternativi all'auto - ammette il primo cittadino - ma non a scapito del
mezzo pubblico e dell'incolumita` di hi viaggia sulle due ruote". Ecco
perche' il "rigore dei vigili" riguardera` in primo luogo le situazioni
di pericolo e intralcio. Sia Albertini sia Goggi ribadiscono tuttavia
che le regole non sono state modificate con l'introduzione del controllo
elettronico. "Quello che cambia e` che ora le telecamere accertano le
infrazioni e non c'e` piu` discrezionalita`"."
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pare insomma che a Milano si sia scatenata una lotta tra maggioranza e
giunta: un regolamento di conti tutto interno alla destra? Non si
capisce pero` che cosa sia tutto questo mettere insieme bici e motorini?
Non lo sanno che il ciclista ha l'ascella sudata e il motociclista ha il
motore? Intanto godetevi questi due interventi pro e contro i divieti,
sempre dal Corsera di oggi. A favore dei divieti, Cesare Rimini,
avvocato matrimonialista (ma mi chiedo perche' l'opinione sui problemi
del traffico di un avvocato matrimonialista dovrebbe essere piu`
autorevole di quella di un salumiere trotzkista):
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"Cesare Rimini lo ha gia` detto tante volte: "Amo la bici, ma in questa
citta` e` impossibile usarla, dovrebbero pulire l'aria". Ma se anche
l'inquinamento diminuisse, l'avvocato matrimonialista non pedalerebbe
lungo le corsie di autobus e taxi. "Prima di tutto, perche' se ci sono
delle regole vanno rispettate: le corsie sono per i mezzi pubblici,
quindi un uso promiscuo non puo` essere la soluzione, se ci sono, che
rimangano riservate". Lo dice sempre anche ai suoi figli: "Una battaglia
persa, ma non si riesce a capire che, al di la` dei divieti, e` molto
rischioso, sia per le moto che per le bici, viaggiare in corsia
preferenziale" :. Un pericolo che si accentua per i ciclisti, "che non
hanno neanche il casco". Il punto, spiega Rimini, "e` che se un autobus
sfiora appena una bici o un motorino puo` diventare pericoloso". E poi,
aggiunge, "spesso mi capita di vedere un certo timore anche nei taxi,
che si avvicinano quasi con paura alle bici". Quindi, "molto meglio
chiudere tutto e far passare solo i mezzi pubblici".
E le due ruote? "Che vadano sulle piste ciclabili". Ma a Milano, solo
una quarantina di chilometri sono ciclabili... "Percio` ne servono di
piu`, bisogna costruire delle corsie preferenziali solo per bici, moto e
motorini, dove nessuno rischia e anzi ci sente piu` sicuri". Ma Rimini
non ci andrebbe lo stesso con la sua bicicletta: "Quello di girare
Milano in bici rimane un mio sogno che sono pero` costretto a tenere
chiuso nel cassetto: l'aria della nostra citta` e` troppo inquinata". E
il motorino? "Un mezzo comodo, che pero` lascio ai miei figli. Mi ci
vede a salirci a 74 anni?" "
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l'avvocato matrimonialista usa la solita prospettiva ribaltata e
distorta: "andare in bicicletta in citta` e` pericoloso". Citando il
solito Didier Tronchet, questo slittamento semantico va smascherato: e`
usare la macchina che e` pericoloso per le biciclette.

Ecco invece l'opinione contro i divieti, del sovrintendente della Scala,
Carlo Fontana (anche qui, non si capisce molto l'autorevolezza del parere):
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"Assolutamente contrario. Ma come? Anziche' incentivare mezzi poco
inquinanti come motorini e biciclette, li vietiamo?". Carlo Fontana,
sovrintendente della Scala, lo ammette: "A volte, anch'io uso le corsie
riservate quando vado in motorino e questo provvedimento mi sembra a dir
poco discutibile". Ce l'ha con il divieto di transito sulle corsie
preferenziali esteso anche a tutti i mezzi a due ruote. "Come utente di
bicicletta e motorino, mi sembra sbagliato riservare le corsie solo agli
autobus, cosi` si disincentiva l'uso di altri mezzi e Milano non ne ha
proprio bisogno".
Anzi, spiega il sovrintendente, "in una citta` come la nostra, il
motorino sta diventando un elemento di mobilita` sempre piu` usato
proprio perche' piu` comodo e veloce, non credo quindi sia giusto
limitarne cosi` l'uso". Anche lui, quando non si muove in auto, sale sul
suo Liberty 125: "Lo prendo appena posso e con mia moglie ce ne andiamo
in giro per Milano: ci da` un senso di grande liberta`". Quando lo
guida, non si sente in pericolo se si trova vicino agli autobus, "sara`
fortuna, ma non ho mai avuto problemi a passarci vicino", e rifiuta
l'idea che le due ruote possano rallentare i mezzi pubblici, "non credo
che un autobus possa sfrecciare sulle corsie preferenziali".
Contrario, ma aperto ad una mediazione. Fontana propone cosi` di
limitare il transito sulle preferenziali in base alla dimensione del
ciclomotore. "Si potrebbe fissare un tetto massimo di cilindrata: un
conto sono le grandi moto, rumorose e piu` inquinanti, un conto sono i
motorini e le biciclette".
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Dopo avere letto questo sono andato a controllare quale fosse la
cilindrata della mia bicicletta, ma ancora non sono riuscito a capirlo.

Di carattere ben piu` bellicoso verso la bicicletta sono i tranvieri
Bruno e Carmelo nell'intervista di Carlo Lovati "I ciclisti vanno
fermati ci creano troppi problemi"
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"[...] e finalmente le multe per tutti quei fuorilegge. Bruno e Carmelo
che ringraziano felici e contenti. Con una preghiera: "Va bene colpire
le macchine. Ma non lasciateci in balia delle moto. E SOPRATTUTTO
PROIBITE LE CORSIE PREFERENZIALI ALLE BICICLETTE. SONO LORO LA NOSTRA
DANNAZIONE". "Quando le prime multe arriveranno a casa, gli
automobilisti cominceranno infatti a lasciar perdere" continua Bruno. "E
si spera che lo stesso facciano i motociclisti. Perche' mi auguro che
siano severi anche con loro. QUELLO CHE INVECE MI PREOCCUPA, E` LA
STORIA DELLE BICICLETTE. NON VORREI CHE SI INVENTASSERO IL LIBERO
ACCESSO AI CICLISTI. SAREBBE UN GROSSO ERRORE, PERCHE' SONO PROPRIO LORO
I PEGGIORI". Carmelo che fa "si`" con la testa e che non vede l'ora di
spiegare meglio il concetto: "Nel tratto protetto dal serpentone, dal
cordolo, i ciclisti rallentano inevitabilmente l'andatura dell'autobus.
Perche' non c'e` lo spazio necessario per superarli e perche' a passarli
si rischia di buttarli per terra e di far loro del male. Quindi, ci
tocca stare dietro. E a subire un danno sono tutti i passeggeri che
perdono del tempo senza nessuna colpa. I CICLISTI, POI, SI MUOVONO COME
SE FOSSERO I PADRONI DELLA STRADA E AVESSERE DIRITTO A TUTTE LE
PRECEDENZE. Questo ci costringe a certe brusche frenate che a volte
fanno cadere i nostri passeggeri". Bruno che acconsente e vuole andare
avanti lui: "Rischi e pericoli per tutti, quindi. Con un'aggravante,
pero`. I CICLISTI SONO PIU` PREPOTENTI E PIU` ARROGANTI DEGLI
AUTOMOBILISTI E DEI MOTOCICLISTI. SE SOLO DAI UN COLPO DI CLACSON, FANNO
APPOSTA A METTERSI IN MEZZO E RALLENTANO. [...]
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Ho deciso comunque di tenere da parte tutta questa carta stampata, a
disposizione del popolo e degli storici del futuro.
baci livio