Dal "Corriere della sera" (cronaca dfi roma) del
venerdì 05/'4/'02
l'articolo è di Adelaide Pierucci
"Molestata dopo la scuola, 11
indigati"
Mentana, la vittima è una ragazzina di 12 anni.
Accusati i suoi compagni di classe.
Una ragazzina di 12 anni per un quarto d'ora in balia
di 11 compagni di classe che l'avrebbero legata a una
ringhiera e poi palpeggiata.
Il pianto, le urla e poi il ritorno a casa in lacrime
e il racconto ai genitori.
Che hanno deciso di denunciare il caso, sul quale ora
la procura del tribunale dei minori ha aperto
un'inchiesta.
La vicenda, che risale a qualche mese fa, si è svolta
a Mentana: un caso delicato, che tra l'altro ha
provocato l'immediato trasferimento dell'adolescente
in un'altra scuola media. Solo negli ultimi giorni,
dopo l'intervento del magistrato, hanno cominciato ad
indagare i carabinieri.
L'aggressione da parte della banda di compagni di
classe si sarebbe verificata, all'inizio dell'anno
scolastico, fuopri dalla scuola media garibaldi,
subito dopo la fine delle lezioni.
La vittima, 12 anni appena compiuti, fino a pochi
minuti prima li aveva vicino a lei nella stessa aula,
tra i banchi. Età dei presunti aggressori, 12 e 13
anni. Tutti alunni della seconda classe media.
Ragazzini nn imputabili quindi. Che magari, nelle
intenzioni anche dell'autorità giudiziaria, andrebbero
corretti, aiutati.
E' così che spera il Preside della scuola, Pasquale
Spagnoletti, alla guida di un istituto con 600 alunni.
"Io di certo non posso sapere cosa è successo-tiene a
precisare il preside, dirigente locale dei DS- Il
fatto è avvenuto fuori della scuola. Non posso
valutarne la gravità. Nè potrei , trattandosi di
minori. Comunque credo di poter escludere che sia
stata consumata una violenza vera e propria. So che i
genitori hanno preferito far cambiare scuola
all'alunna ed io ho firmato il nulla osta".
Un provvedimento punitivo, cmq, il preside l'ha preso,
e proprio questa circostanza sembra avvalorare la
denuncia dei genitori della ragazza.
A ottobre il preside ha sospeso per tre giorni un
gruppetto di ragazzini della classe in questione. "Era
evidente- ha spiegato- una situazione di disagio tra
un gruppo di alunni maschi e le compagne di classe. Ma
sono fatti ormai superati".
Ai provvedimenti disciplinari, sono seguiti quelli
educativo-pedagogici.
Ossia colloqui con gli alunni, genitori e docenti.
"La scuola non può fare molto, oltre alla formazione e
ai colloqui con i psicologi. Abbiamo anche progettato
uno sportello psicologico sul disagio adolescenziale.
Il nostro obiettivo ora è di trovare i fondi. E
pensare-aggiunge- che in passato abbiamo fatto
incontri con ginecologi e andrologi".
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