>From: "matilde" <matilde@???>
>To: <artenamir@???>, <libertari@???>,
> "AIASP" <aiasp@???>, <bea.acolori@???>,
> "BG" <badgirlz@???>,
> "blissett luther" <luther_blissett@???>,=
<nihil@???>,
> <consnazpsicologi@???>,
> "polaris" <polaris.lazio@???>,
> <presidenza.repubblica@???>
>Subject: Fw: IL MONDO DEL LAVORO PRECARIO ROMANO IN ASSEMBLEA
>Date: Mon, 25 Mar 2002 17:36:11 +0100
>X-Mailer: Microsoft Outlook Express 5.00.2919.6600
>
>altro che banchetti! con tutte le minacce che arrivano e' venuto il tempo=
di
>allargare il discorso a tutti quanti - che tutti si sentano coinvolti -
>quindi una rappresentanza della Presidenza della Repubblica sarebbe molto
>gradita cosi' da rendersi conto della tristissima situazione in cui vive la
>maggior parte dei giovani e anche un gran numero di cinquantenni con
>famiglia
>
>si metta una mano sulla coscienza, Presidente!; tutti questi Ministri la
>devono smettere di far finta di non vederci
>
>l'invito ad occuparsi urgentemente dei precari viene allargato ai riceventi
>da una dei tanti, che fornisce il proprio indirizzo senza paura di=
mostrarsi
>Laura Spampinato
>v. Campo Maro 9
>00065 Fiano Romano RM
>
>ci vediamo li' e spero che saremo in tanti
>
> > IL MONDO DEL LAVORO PRECARIO ROMANO IN ASSEMBLEA
> >
> > La questione del lavoro precario, della
> > precarizzazione e flessibilizzazione del mercato del
> > lavoro diviene in Italia di giorno in giorno pi=F9
> > impellente.
> > Gli ultimi dati confermano che le tipologie di lavoro
> > "atipiche" sono in continua crescita, avvicinandosi
> > alle forme di lavoro a tempo indeterminato e a orario
> > pieno. I collaboratori coordinati e continuativi
> > iscritti allo speciale fondo INPS hanno raggiunto i 2
> > milioni circa, cio=E8 il 9% degli occupati (a gennaio
> > del 2000 erano un milione 680 mila). Una ricerca
> > dell'IRES mostra che nel 2000 gli interinali sono pi=F9
> > che raddoppiati rispetto al 1999, passando da 200 mila
> > a 472 mila, e oggi, secondo nostre stime, dovrebbero
> > essere oltre 600 mila. Una indagine ISFOL rivela che
> > in Italia i lavoratori e le lavoratrici con contratto
> > di apprendistato hanno raggiunto nel 2000 quota 435
> > mila, 15 mila in pi=F9 rispetto alla precedente
> > rilevazione. E sono in crescita tutte le altre forme
> > di lavoro non stabile e/o di lavoro a orario parziale.
> > Va notato che il lavoro "atipico" =E8 prevalentemente
> > femminile (75-80%), e la sua retribuzione complessiva
> > =E8 inferiore (quasi del 40%).
> > Per non parlare del lavoro nero, precario e
> > "flessibile" per definizione, che continua a essere
> > una delle tipologie di impiego (o meglio di
> > sfruttamento) pi=F9 diffuse in Italia: l'ultima stima
> > ISTAT, riferita al 2001, parla di una incidenza del
> > 23% sul totale degli occupati. Questo alla faccia di
> > quanto raccontano, cio=E8 che i contratti favorevoli
> > agli imprenditori e le generose concessioni alle
> > aziende sono funzionali all'emersione del lavoro nero!
> > Tutto ci=F2 si inserisce in una pi=F9 vasta offensiva
> > padronale che con il libro bianco di Maroni, la
> > proposta di legge sull'immigrazione Bossi-Fini e la
> > riforma scolastica Moratti tenta di piegare
> > definitivamente la classe lavoratrice e imporre la
> > logica del profitto come perno per le problematiche
> > sociali. Nell'infame legge Bossi-Fini, in perfetta
> > continuit=E0 con la legge Turco-Napolitano, si vogliono
> > regolamentare i flussi di entrata e di "uscita" dei
> > cittadini extracomunitari in accordo con le necessit=E0
> > del mercato del lavoro interno e dei "servizi". In
> > pratica il permesso di soggiorno =E8 concesso solo a chi
> > ha un lavoro, chi no: fuori! Le/i migranti vivono cos=EC
> > in estrema ricattabilit=E0, nella paura di perdere il
> > lavoro e nel terrore di perdere con esso il diritto
> > all'esistenza (il permesso di soggiorno).
> > Diverso scenario, ma stessa logica di fondo nella
> > riforma Moratti, che oltre a regalare soldi pubblici
> > ai privati, vuole "preparare" gli/le studenti al mondo
> > del lavoro precario che tanto piace alla
> > Confindustria. Si mandano le scolaresche a lavorare
> > gratis nelle aziende usando la forma dello stage
> > scolastico (gi=E0 avviato dal pacchetto Treu dei governi
> > di centro-sinistra). Si passa quindi alla
> > sponsorizzazione diretta, da parte delle aziende, dei
> > corsi da tenere nell'anno scolastico. Il padronato
> > insomma non pu=F2 pi=F9 attendere che le nuove leve
> > lascino la scuola, ma vuole formarle ad essere
> > assuefatte ad un futuro fatto di precariet=E0 e
> > flessibilit=E0.
> > Riteniamo che da diversi anni ormai la questione del
> > precariato riveste e sempre pi=F9 rivestir=E0 una
> > importanza determinante all'interno della
> > contraddizione di classe.
> > Sul piano dell'agire politico, il riconoscimento
> > dell'importanza del fenomeno di precarizzazione e
> > flessibilizzazione del mondo del lavoro ci ha spinto a
> > costituire, circa un anno e mezzo fa una sede
> > assembleare di confronto, analisi, informazione e di
> > intervento su queste questioni: l'Assemblea coordinata
> > e continuativa contro la precariet=E0.
> > Il seppur limitato bagaglio di esperienze maturate nel
> > percorso dell'Assemblea mette in luce da una parte il
> > potenziale conflittuale insito nella condizione di
> > lavoro precario, che abbassa salari e livelli di vita
> > e diffonde nel corpo sociale instabilit=E0, disagio
> > profondo, frustrazione, rabbia, e dall'altra le grosse
> > difficolt=E0 che i lavoratori e le lavoratrici precari/e
> > incontrano nella costruzione di rivendicazioni,
> > nell'attivazione di lotte, nell'intraprendere un
> > percorso di organizzazione autonoma dal basso. Seppure
> > ci sono numerosi piccoli segnali di insofferenza e
> > qualche situazione in agitazione, almeno a Roma il
> > potenziale conflittuale ancora non riesce a esprimersi
> > in modo dispiegato, cos=EC come =E8 dispiegato il
> > fenomeno.
> > Queste difficolt=E0 sono legate a una serie di fattori
> > oggettivi che caratterizzano il rapporto di lavoro
> > precario e flessibile, che in sintesi sono:
> > - estrema ricattabilit=E0;
> > - mobilit=E0 continua, sia nello spazio che nel tempo;
> > - tendenza all'individualizzazione dei rapporti di
> > lavoro;
> > - frammentazione dei processi e dei luoghi di lavoro
> > con conseguente atomizzazione delle figure lavorative;
> >
> > - scarsa consapevolezza dei diritti e assenza di una
> > memoria delle lotte, soprattutto perch=E9 le maggiori
> > concentrazioni di precari/e sono in nuove aziende con
> > personale generalmente giovane;
> > - quasi totale assenza di soggetti politici e
> > sindacali che intervengano realmente in modo radicale
> > contro il lavoro precario.
> > L'ambivalenza tra la forte potenzialit=E0 conflittuale e
> > gli ostacoli che a oggi limitano l'esplodere di queste
> > profonde contraddizioni sono state direttamente
> > sperimentate dall'Assemblea coordinata e continuativa
> > contro la precariet=E0.
> > Nel corso infatti dell'attivit=E0 abbiamo incrociato
> > molti precari e precarie in situazione di forte
> > disagio, che lamentano problemi che vanno dalla
> > scarsit=E0 del salario a soprusi di ogni genere.
> > Incazzati e incazzate, anche a piccoli gruppi ma con
> > scarsa capacit=E0 di organizzarsi autonomamente e di
> > contrapporre ai padroni e padroncini una risposta
> > adeguata. In particolare siamo venuti a contatto con
> > lavoratori e lavoratrici di cooperative di servizio,
> > di call center, di mense, di McDonald, aeroportuali,
> > interinali alberghieri e pulitori. Tutte situazioni
> > diverse tra loro per quanto riguarda le singole
> > specificit=E0 ma nella sostanza accomunate da forti
> > analogie e dagli stessi problemi di carattere generale
> > che caratterizzano il rapporto di lavoro precario.
> > Ed =E8 proprio su queste analogie "unificanti" che
> > bisognerebbe fare leva per costruire una opposizione
> > di massa alla precarizzazione, per porsi su un terreno
> > ricompositivo di classe, per intraprendere una reale
> > lotta contro ogni forma di lavoro precario, superando
> > la differenziazione e la frammentazione che =E8 uno dei
> > mezzi con cui il padronato mantiene il coltello dalla
> > parte del manico.
> > Quindi per noi =E8 necessario avviare e sostanziare un
> > processo che renda consapevoli i lavoratori e le
> > lavoratrici delle analogie che caratterizzano le loro
> > condizioni di lavoro precario, attivando e rafforzando
> > canali di comunicazione e mettendo al centro i comuni
> > interessi, in modo tale da permettere aggregazione,
> > ricomposizione e maturare una piattaforma generale
> > contro la precariet=E0 di lavoro e di vita.
> > Con questa consapevolezza convochiamo, rivolta a tutta
> > la galassia del lavoro precario romano, a coloro
> > (gruppi o singoli) che gi=E0 si sono mobilitati nelle
> > varie situazioni specifiche, a tutti i precari e
> > precarie in lotta e non una:
> > ASSEMBLEA CITTADINA GIOVEDI 28 MARZO 2002 ORE 17,30
> > All'UNIVERSITA''LA SAPIENZA' FACOLTA' di LETTERE AULA
> > 2
> > Confrontarsi in un ambito allargato =E8 secondo noi un
> > passo necessario non solo per mettere in comunicazione
> > esperienze, diffondere solidariet=E0, affinare metodi di
> > lotta e di autorganizzazione, ma anche per dare
> > prospettive nuove e respiro a iniziative e battaglie
> > che finora sono rimaste confinate in situazioni
> > specifiche, per dare l'avvio a un loro progressivo
> > allargamento e generalizzazione, in modo da arrivare a
> > condividere e costruire un percorso di lotta generale
> > e dispiegato contro la precariet=E0.
> > Assemblea Coordinata e Continuativa Contro la
> > Precariet=E0
> > Per contatti: riunione tutti i luned=EC dalle 21 a Via
> > dei Volsci, 26 e-mail: tappabuchi@???
> > sito web: www.claronet.it/tappabuchi.htm
> > Tutti i 15 del mese banchetto informativo e assemblea
> > di piazza presso la stazione Piramide della metro B
> > Tutti i luned=EC dalle 20,15 alle 21 trasmissione su
> > Radio Onda Rossa 87.900 Mhz. Tel. 06/491750
> > Roma, 12 marzo 2002