Segue il testo del volantino che sarà distribuito oggi pomeriggio a partire dalle 18 in piazza Bernardini a Lucca.
Tommaso
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NON UN PASSO INDIETRO
Con l’assassinio del prof. Biagi, assistiamo al goffo tentativo da parte del governo Berlusconi di criminalizzare e addossare responsabilità politiche a tutti coloro che si sono mobilitati per affermare i propri diritti in centinaia di migliaia nelle varie manifestazioni e iniziative nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle piazze di tutto il Paese. Siamo ben coscienti di non poter ignorare questo atto di morte, né pensare che tutto resti come prima. Ma nel contempo siamo determinati a non fare un solo passo indietro rispetto a tutte quelle istanze sociali portate avanti dai movimenti di massa che tentano di fermare le logiche neoliberiste proposte da Governo e Confindustria. Costoro stanno portando avanti un attacco ai diritti dei lavoratori, dei cittadini e dei migranti:
· La riforma Maroni del mercato del lavoro porta ad un ulteriore indebolimento del potere contrattuale dei lavoratori a causa della sospensione dell’art. 18, l’individualizzazione del contratto di lavoro ed un incremento della flessibilità
· La riforma del TFR (trattamento di fine rapporto) prosegue la privatizzazione delle pensioni iniziata dalla controriforma Dini
· La riforma Moratti della scuola prosegue il tentativo di privatizzazione iniziato da Berlinguer con il potenziamento della scuola privata e l’aziendalizzazione della scuola pubblica
· Il disegno di legge Bossi-Fini sui migranti subordina il diritto di accesso al contratto di lavoro, trasformando completamente degli uomini in merce, inasprisce in senso ulteriormente repressivo la precedente legge Turco-Napolitano.
PER l’astensione delle garanzie ai lavoratori delle imprese con meno di 15 dipendenti e a tutti i lavoratori assunti con contratti atipici.
CONTRO la politica salariale della concertazione e della compatibilità.
PER un salario agganciato automaticamente all’inflazione e che recuperi gli incrementi di produttività degli ultimi 10 anni.
PER il rilancio di una scuola pubblica di qualità e di massa.
PER l’estensione dei diritti di cittadinanza ai migranti.
CONTRO la guerra e le politiche egemoniche che persegue.
PER una politica che garantisca pace e giustizia sociale nei rapporti internazionali.
MOBILITIAMOCI unitariamente per costruire lo sciopero generale.
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