[Badgirlz-list] perquisizioni contro Indymedia Italia

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Autore: lampadina
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Oggetto: [Badgirlz-list] perquisizioni contro Indymedia Italia
ROMA - Tre centri sociali (il Gabrio di Torino, il Tpo di Bologna, il Cecco
Rivolta di Firenze) e una sede dei Cobas di Taranto, tutti e quattro nodi
della rete Indymedia (la rete di informazione del movimento), sono stati
perquisiti questa mattina dai carabinieri a caccia di filmati e foto sui
giorni del G8 di Genova.

I militari, su mandato dei pubblici ministeri genovesi Anna Canepa e Andrea
Chianciani che stanno lavorando sugli scontri e le devastazioni nei giorni
del G8, si sono presentati in forze davanti alle sedi dei centri sociali ed
hanno portato via hard disk di computer, filmati e fotografie, archivi.

Probabilmente i magistrati vogliono cercare di capire se, il 20 luglio a
Genova, nel corteo dello stadio Carlini, quello dei Disobbedienti, oltre=
alle
Tute bianche o meglio, intorno alle Tute bianche c'erano altri gruppi
organizzati per dare il via agli scontri che poi hanno portato alla tragedia
di piazza Alimonda quando nel pomeriggio fu ucciso Carlo Giuliani. Avere in
mano la gran messe di filmati e gli altri documenti raccolti da Indymedia
potrebbe permettere ai magistrati di capire cosa si muovesse alla testa del
corteo che si scontr=F2 con le forze dell'ordine. Una tesi che gira in=
Procura:
ovvero che nel corteo si fossero mischiati "buoni" e "cattivi" e che dunque,
nei giorni del G8, non ci fossero solo i Black bloc ad essere scesi in=
piazza
con intenzioni violente.

In realt=E0, fin dai giorni successivi al G8 ed anche nella sua audizione in
Parlamento, Luca Casarini aveva in qualche modo "rivendicato" il fatto che
gli scontri, dopo quello che ha chiamato "l'assalto dei carabinieri ad un
corteo autorizzato", avevano visto protagonisti proprio i giovani dello
stadio Carlini costretti, disse il leader delle Tute bianche in Parlamento,
a "difendersi dagli attacchi e a difendere il corteo imbottigliato in via
Tolemaide". Concetto ribadito ai magistrati genovesi.

Dopo l'operazione la procura di Genova per bocca del pm Chianciani getta
acqua sul fuoco: "Non c'=E8 nessuna indagine sui centri sociali. I filmati=
di
Indymedia saranno duplicati e restituiti. Serviranno alla Procura per tutti=
i
filoni d'indagine del G8, sia quelle sui manifestanti violenti sia quelle=
che
riguardano i presunti abusi da parte delle forze dell'ordine".

Ma questo non placa l'ira del movimento. Indymedia sul suo sito,=
parafrasando
il titolo della Cnn sull'attacco di Bin Laden all'America titola: "Indymedia
under attack". Il Genoa Legal Forum protesta perch=E9 i video sequestrati=
sono
di autori nominati consulenti dei legali che seguono le inchieste sul G8 e
chiedono una restituzione del materiale "peraltro gi=E0 consegnato alla
Procura". Mentre Anubi D'Avossa Lussurgiu dei Disobbedienti dice:=
"Denunciamo
un clima di pesante intimidazione. E' paradossale che si appesantisca il
clima sui Disobbedienti mentre si trascurano le violenze commesse dalle=
forze
dell'ordine".

(20 febbraio 2002)