[Forumlucca] I: Allarme sul diritto di asilo dei kurdi sbarc…

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Autor: Marcucci Gian Paolo
Datum:  
Betreff: [Forumlucca] I: Allarme sul diritto di asilo dei kurdi sbarcati in Puglia
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----- Original Message -----=20
From: azad=20
To: Undisclosed-Recipient:;=20
Sent: Wednesday, February 13, 2002 1:00 PM
Subject: Allarme sul diritto di asilo dei kurdi sbarcati in Puglia


LETTERA APERTA
=20
Alla cortese attenzione del Delegato Unhcr-Acnur in Italia e della =
Delegazione Onu in Italia
e, per conoscenza, dei responsabili di:
- Cir, Ics, Centro Astalli, Casa dei diritti sociali - Focus, Fcei-Srm, =
Lega diritti dei popoli, Amnesty Int., Medici contro la tortura, Pax =
Christi,         Migrantes, Asgi
- Osservatorio pugliese sui profughi ed altre organizzazioni pugliesi di =
tutela
- Piano nazionale asilo
- Divisione profughi del ministero dell'Interno
- Osservatorio contro la discriminazione e il razzismo dei Forum Sociali
- Sedi locali di Azad


    Cari amici,


ieri la Commissione centrale per il riconoscimento dello status di =
rifugiato si =E8 trasferita in Puglia per le audizioni relative alle =
centinaia di richiedenti asilo sbarcati a Gallipoli ed attualmente =
ospitati, per quanto sappiamo, nei locali del Centro Orizzonte.

Siamo molto preoccupati per i motivi che andiamo ad esporvi, e vorremmo =
sapere se la nostra preoccupazione =E8 condivisa.

1. Subito dopo lo sbarco, il sottosegretario all'Interno Mantovano =
afferm=F2 il 31 gennaio alla Camera che "esaurita la fase della prima =
accoglienza (...) tutti coloro che non hanno titolo a vedersi =
riconosciuto lo status di rifugiati saranno espulsi e riaccompagnati nel =
paese d'origine". Il giorno dopo il presidente del Consiglio Berlusconi =
convocava alla Farnesina l'ambasciatore turco Utkan per auspicare, =
trovando su questo il pieno accordo dell'ambasciatore, "un accordo di =
riammissione in Turchia delle persone illegalmente provenienti dal quel =
paese". Ora, il primo non pu=F2 ignorare che il rimpatrio coatto dei =
richiedenti asilo non riconosciuti non pu=F2 essere deciso in via =
generale dal governo, ma pu=F2 essere disposto caso per caso, dietro =
verifica della situazione personale e di quella del paese di origine, =
nel rispetto di tutte le garanzie (ivi compreso il ricorso alla =
magistratura ordinaria e amministrativa) e comunque del divieto di =
"refoulement" in paesi in cui si rischino persecuzioni (Turchia e Iraq, =
ad esempio). Il secondo non pu=F2 non sapere che il motivo per cui gli =
accordi con la Turchia non sono giunti finora a prevedere la =
riammissione coatta sta proprio negli scarsi standard di quel paese in =
materia di diritti umani. Non sappiamo di reazioni a queste =
dichiarazioni da parte dell'Acnur e degli altri enti di tutela.

2. Sta di fatto che ai quasi cinquecento cittadini stranieri sbarcati =
dalla nave turca Engin =E8 stato riservato un trattamento inusuale. A =
tutti =E8 stato chiesto se volevano fermarsi e chiedere asilo in Italia, =
senza spiegare (e senza la presenza di alcuno che spiegasse) le =
conseguenze giuridiche della loro scelta. A coloro che hanno risposto di =
no (in molti casi non perch=E8 non avessero necessit=E0 di asilo, ma =
perch=E8 speravano, per ignoranza delle norme, di poterlo chiedere =
altrove in Europa) =E8 stata immediatamente notificata l'intimazione a =
lasciare il territorio nazionale. Viceversa, a coloro che hanno risposto =
di s=EC non =E8 stato dato, fino ad oggi, alcun permesso di soggiorno =
provvisorio, come accade di solito. Gli uni e gli altri sono stati =
trattenuti sotto stretta sorveglianza, evidentemente in attesa =
dell'arrivo della Commissione centrale. Sono stati adottati anche =
criteri non precisamente corretti: ad esempio ci risulta che un =
cittadino turco, figlio di un genitore turco e uno kurdo, si =E8 visto =
negare la possibilit=E0 di chiedere asilo solo perch=E8 turcofono e non =
kurdofono (anche posto che prevalesse la sua identit=E0 turca, cosa che =
non pu=F2 essere definita solo in base all'idioma, dove sta scritto che =
un turco non possa chiedere asilo in Italia?).=20

3. Ora arriva la Commissione. Non =E8 qui in questione la seriet=E0 =
professionale dei suoi membri, ma le circostanze in cui si troveranno ad =
operare nella trasferta pugliese. Esiste un precedente, come sapete: =
nella scorsa estate la Commissione si trasfer=EC in Puglia per =
l'audizione dei reduci da un altro grande sbarco. Quei profughi ci hanno =
riferito di colloqui non superiori a cinque-dieci minuti a testa =
(necessariamente sommari per l'impossibilit=E0 di raccogliere in pochi =
giorni idee, memorie e prove delle persecuzioni subite) su sei o sette =
tavoli operanti contemporaneamente, e quindi con la fisica =
impossibilit=E0 del rappresentante Acnur di seguirli tutti... L'esito fu =
il rigetto di una parte non irrilevante delle istanze. Gli interessati =
furono trasferiti nel Cpt "Regina Pacis" di San Foca, da dove dodici di =
loro furono poi prelevati dalla polizia, nonostante avessero presentato =
ricorso, e rimpatriati in Turchia via Malpensa. E' noto che uno dei =
dodici =E8 poi rientrato fortunosamente in Italia ed ha ottenuto un =
riesame della sua posizione, poich=E8 portava ancora i segni delle =
torture subite all'arrivo. Pochi sanno invece che una delegazione di =
giuristi italiani, recatasi in seguito a Istanbul per altre ragioni, ha =
saputo dai legali turchi che un altro dei dodici =E8 in carcere e vi =
rester=E0 a lungo, essendo stato precedentemente condannato per reati =
politici. Tutti gli altri erano stati comunque detenuti e spesso =
maltrattati all'arrivo, e poi liberati solo dietro il pagamento di una =
forte penale da parte delle loro famiglie. Questo corrisponde del resto =
a quanto verificato da una missione della tedesca Pro Asyl, in seguito =
alla quale lo scorso anno diverse Corti tedesche e lo stesso governo =
dovettero rivedere, rispettivamente, molte decisioni prese e =
l'orientamento generale al rimpatrio in Turchia dei rifugiati non =
riconosciuti.

4. Tutto sembra convergere ora verso una ripetizione su pi=F9 vasta =
scala della procedura sommaria di audizione e dell'altrettanto sommario =
rimpatrio, quantomeno dei kurdi di origine turca, se non anche (in caso =
di un accordo di riammissione con la Turchia che lo preveda) dei kurdi =
di origine irakena, per i quali un rimpatrio diretto non pu=F2 darsi per =
ragioni logistiche. Forse siamo pessimisti, ma preferiamo sbagliare per =
eccesso di prudenza che per eccesso di fiducia.

5. Fra l'altro, da alcuni mesi la Commissione si =E8 orientata (forse =
anche per un problema di aggravio di lavoro in sede di rinnovo) a non =
associare, come avvenicva un tempo per quasi tutti i kurdi, la richiesta =
di protezione "umanitaria" al rigetto dell'istanza di asilo. Questo =
orientamento, insieme al moltiplicarsi dei rigetti spesso non motivati =
se non attraverso formule riprodotte in fotocopia, sta producendo una =
situazione drammatica: solo il nostro sportello ha registrato a Roma una =
ventina di casi di rifugiati kurdo-turchi non riconosciuti, di fatto =
clandestini. Circa un mese fa alcuni di loro hanno effettuato uno =
sciopero della fame, chiedendo un riesame (anche in base a nuove prove =
delle persecuzioni subite), per il quale sembra che non ci sia molta =
disponibilit=E0 da parte della Commissione.

Chiediamo all'Acnur e agli altri enti in indirizzo un incontro urgente, =
e chiediamo comunque a tutti gli interessati di vigilare e prendere =
posizione affinch=E8 non si realizzino violazioni delle garanzie =
previste dalla legislazione e dalle convenzioni internazionali, sia in =
fase di audizione, sia (soprattutto) a valle delle decisioni della =
Commissione.

Con i migliori saluti,

Dino Frisullo, portavoce nazionale, e Simona Forconi, responsabile =
Servizio asilo politico,
dell'associazione AZAD (06.57302933, fax 06.57305132, cell. 339.6504639 =
- 328.3629214, E-mail ass.azad@??? )

Roma, 13.2.2002




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tutte le garanzie (ivi compreso il ricorso alla magistratura ordinaria e =

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