[Badgirlz-list] deliri da regime e uteri in laboratorio!!!

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Autore: lampadina
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Oggetto: [Badgirlz-list] deliri da regime e uteri in laboratorio!!!
Ciao a tutte
ho trovato questo articolo delirante su rainet.it.
Il controllo delle nascite e' sempre stato un importante obbiettivo di
qualsiasi regime totalitario. Lo stesso Mussolini, dopo aver reso illegale
l'aborto, la vendita di anticoncesionali e l'insegnamento dell'educazione
sessuale, si rivolse alle madri della "razza Italiana" per dare piu' figli
alla propria patria.
Anche Orwell, nel suo romanzo 1984, ci ricorda quanto sia importante per un
regime totalitario il completo e assoluto controllo sulla vita, sociale,
sessuale e personale, dei prorpi sudditi. Infatti nel romanzo la
fecondazione della donna avveniva quasi del tutto tramite inseminazione
artificiale.
Inoltre in questo articolo abbiamo frasi deliranti da parte del
responsabile nazionale di alleanza nazionale per le politiche della
famiglia, Riccardo Perizzi. Ricordando che costui a fatto entrare nel
reparto di genicologia, dell'ospedale di latina, il movimento per la vita,
che e' contrario alla vendita della pillola del giorno dopo, che i padri
devono decidere come e quanto una donna in casi di aborto (nella proposta
di modifica della 194!!), che afferma che l'aborto e' un omicidio.
Questo essere, insieme a Storace (presidente della regione Lazio) in campo
di diritti delle donne all'aborto e all'assitenza stanno facendo cose inaudite.
Nella regione Lazio sono state chiuse 21 reparti che praticavano l'aborto,
sono state inseriti all'interno dei consultori dottori obbiettori di
coscienza. Insomma se non si fa qualcosa subito di molto radicale, nel
campo dell'assistenza e del aborto, ci troveremo 30 anni indietro.
per sapere di piu' su quello che pensa e dice Perizzi potete andare sul suo
sito: http://www.riccardopedrizzi.it
buona lettura
lamp


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A riportare la notizia e' il giornale britannico "Observer"

Creato in America il prototipo dell'utero artificiale

"Il lavoro degli scienziati servira' a superare l'infertilita' femminile"
ha scritto il gornale inglese

Scienziati americani hanno creato un utero artificiale in cui l'embrione
puo' svilupparsi fuori dal corpo femminile. Lo ha riportato l' "Observer"
sottolineando che il lavoro degli scienziati servira' a superare
l'infertilita' femminile. Gli scienziati del "Cornell university's centre
for reproductive medicine and infertility" - ha spiegato il giornale
britannico - hanno gia' creato in laboratorio prototipi di uteri con
cellule estratte da corpi femminili.

Successivamente vi hanno impiantato embrioni che si sono attaccati alle
pareti degli uteri artificiali e hanno cominciato a svilupparsi. La
prossima settimana il lavoro degli scienziati americani sara' al centro del
dibattito della conferenza internazionale dal titolo: "Fine della
maternita' naturale?", che si svolgera' in Oklahoma.

Intanto in Italia, sul tema e' intervenuto il responsabile nazionale di An
per le politiche della famiglia, Riccardo Pedrizzi, che ha detto: "E'
indispensabile garantire lo status giuridico dell'embrione". Secondo
Pedrizzi: "La notizia che gli scienziati americani hanno creato in
laboratorio prototipi di utero artificiale, in cui l'embrione puo'
svilupparsi fuori dal corpo femminile, spiega perche' e' indispensabile e
non piu' procrastinabile varare uno statuto giuridico dell'embrione umano,
come anche il papa ha chiesto recentemente".

Secondo Pedrizzi, la notizia fa capire: "Come l' embrione non sia
un'appendice della madre, ma un essere dotato di una specifica struttura
informazionale, il genoma, che gli conferisce una identita' individuale".
"L'embrione - ha osservato Pedrizzi - possiede in se' il dinamismo che lo
fa sviluppare e in questo non dipende dalla madre. Ma nel contempo
l'embrione, una volta che si trovi fuori dalla sua unica sede naturale, il
grembo materno, e' totalmente privo di qualsivoglia diritto. Accettando di
porre vite umane fuori dalla donna, le si condanna a uno stato di
inferiorita' essenziale e invincibile. Si crea una categoria di soggetti,
de facto e de jure, privi di diritto alla vita", ha precisato Pedrizzi.

"Il riconoscimento giuridico dell'embrione, a partire dalla legge sulla
fecondazione medicalmente assistita all'esame della camera, per sua natura
si rende necessario per superare la legge della giungla con divieti e
sanzioni", ha detto il parlamentare.