9 febbraio 2002- Il XIV congresso nazionale della Cgil si è concluso con
lapprovazione di un documento unitario, con il quale si è superata
liniziale divisione nelle due mozioni che avevano segnato le assemblee
congressuali. Pace, guerra, terrorismo, ruolo dellEuropa e globalizzazione;
denuncia dei pericoli derivanti dalle politiche del governo di
centro-destra; politiche contrattuali; democrazia e iniziative di
mobilitazione: sono questi i temi principali del documento di cui diamo una
sintesi.
Situazione internazionale
Il terrorismo è il nemico da abbattere, la guerra la tragedia da evitare è
lo slogan con cui la Cgil ha partecipato alla marcia per la pace di Assisi,
che sintetizza le posizioni ribadite nel documento.
La Cgil si è opposta e si oppone si legge nel documento- al permanere e
allestendersi di ogni conflitto e dunque alla partecipazione italiana ad
azioni di guerra. Il Congresso della Cgil chiede un più deciso intervento
dellOnu e della Ue verso lAfghanistan perché cessi ogni azione militare e
si costituisca un governo votato democraticamente e rispettoso dei diritti
umani, dei diritti delle donne, dei diritti sindacali.
Riguardo alla drammatica questione palestinese è urgente la costruzione
delle condizioni per un negoziato di pace, con un ruolo attivo ed autonomo
dellEuropa. Si ritiene inoltre necessario lintervento di una forza di
interposizione che accompagni il processo di pace per giungere alla
costituzione di due stati per due popoli.
Globalizzazione e Europa
Il documento conferma limpegno per la globalizzazione dei diritti, della
solidarietà e delle opportunità, mettendo in discussione una pratica che
ha portato allaffermazione di organismi ristretti di governi
transnazionali come il G8, il WTO o lOcse e il Fondo monetario
internazionale. Per la Cgil i cosiddetti movimenti no-global rappresentano
una grande ricchezza politica perché coinvolgono tante persone e tanti
giovani finalmente tornati ad un impegno politico visibile, coinvolgente,
partecipato. Con questi movimenti la Cgil intende dialogare e impegnarsi su
proposte e obiettivi (clausola sociale e ambientale, diritti dei lavoratori,
Tobin tax, cancellazione del debito dei paesi poveri. In questo quadro è
fondamentale il ruolo dellEuropa che deve essere in grado di passare
dallunità monetaria a quella politica, dandosi finalmente una Costituzione
nella quale luniversalità dei diritti di cittadinanza e la coesione sociale
trovino riconoscimento assumendo come propria base la Carta dei diritti di
Nizza. Alla base deve esserci laffermazione del modello sociale europeo
in vista dellallargamento dellUnione.
Situazione italiana
Nel documento è forte la denuncia della pericolosa offensiva del governo e
di tante associazioni datoriali, a partire da Confindustria che mira a
ridurre i diritti del lavoro e di cittadinanza e a controriformare lo
stato sociale. Sono scelte che non solo minano in profondità il modello di
protezione sociale, la pratica della solidarietà e della coesione, ma sono
anche dannose per lo sviluppo economico del Paese, tenuto a misurarsi in un
quadro di riferimento europeo, con una sfida alta di competitività. Lidea
di sviluppo della Cgil è invece fondata sulla qualità e valorizzazione del
lavoro, sullinnovazione, rispetto dellambiente, formazione per tutto
larco della vita, qualificazione della spesa sociale. Il Mezzogiorno deve
assumere una forte centralità nelle politiche nazionali del governo come
indica chiaramente la piattaforma Cgil,Cisl,Uil sostenuta con la grande
manifestazione di Palermo.
Il Congresso ribadisce limpegno della Cgil per una buona scuola pubblica,
laica e di qualità per tutti, mentre la legge finanziaria interviene
pesantemente sul diritto allo studio, sostiene listruzione privata
sostitutiva di quella pubblica, mette in discussione la validità del titolo
di studio. La Cgil si pone lobiettivo del ritiro della delega e di un
radicale cambiamento del disegno di legge con iniziative che instaurino un
positivo rapporto con il movimento degli studenti.
Drastico il giudizio sul Libro bianco presentato dal ministro del Welfare:
la Cgil ribadisce la propria contrarietà allintera impostazione. Nel
documento del governo infatti il diritto del lavoro viene smantellato e
ricostruito intorno al contratto individuale, la rappresentatività
sindacale e la contrattazione collettiva sono definiti vincoli e rigidità,
mentre si esalta una improbabile libertà dei singoli nello stabilire le
condizioni del contratto individuale. Per la Cgil, lo strumento prioritario
di accesso al lavoro, in linea con gli orientamenti europei, è il contratto
a tempo indeterminato, mentre vanno respinte le politiche di flessibilità
sinonimo di precarietà, escludendo le pratiche negoziali dei doppi regimi.
Inoltre, per la Cgil, lo Statuto dei lavoratori va esteso e modulato verso
i nuovi lavori e quelle aree oggi prive di adeguate tutele.
Il documento analizza poi le recenti proposte avanzate dal governo
riconfermando il no a modifiche dellarticolo 18, alla decontribuzione per
i neo-assunti, allaumento della contribuzione per i collaboratori
coordinati e continuativi, no alle politiche fiscali coerenti con il
progressivo smantellamento dello stato
sociale , alla politica dei bonus.
Il congresso respinge inoltre lattacco alla autodeterminazione delle donne
attraverso la messa in discussione della legge 194.
Politiche contrattuali, democrazia sindacale, iniziative di mobilitazione
Insieme alla netta difesa del contratto nazionale di lavoro, la Cgil ritiene
essenziale una politica rivendicativa per laumento del potere di acquisto
delle retribuzioni e conferma il modello contrattuale su due livelli. Di
fronte allattacco di governo e padronato alla contrattazione, la Cgil
considera ancora più importante la partecipazione attiva dei lavoratori e
delle lavoratrici nella discussione, nel ricorso al voto su piattaforme e
ipotesi di accordo. Il documento sottolinea che la battaglia che vede
impegnata la Fiom nella rivendicazione del diritto dei lavoratori ad
esprimersi sugli accordi sottoscritti, valutandone così la coerenza rispetto
alle piattaforme presentate, è e sarà battaglia di tutta la Cgil. La
validazione certificata è elemento costitutivo dellidentità democratica
dellorganizzazione.
Si esprime poi un giudizio positivo sul protocollo dintesa tra governo e
sindacati per il rinnovo contrattuale dei lavoratori pubblici e della scuola
che rappresenta un vistoso passo indietro del governo rispetto a quanto
contenuto nella finanziaria. Fortemente negativa invece la valutazione sul
disegno di legge Bossi-Fini sullimmigrazione improntato sulla
discriminazione, lesclusione e la precarizzazione. Su questi temi
lorganizzazione è impegnata in una forte mobilitazione per liniziativa
indetta da Cgil,Cisl,Uil il 9 marzo.
Il Congresso ribadisce lesigenza di un progetto di unità sindacale e di
regole condivise, impegnando la Cgil a proporre a Cisl e Uil la
definizione comune di tali regole per farne materia da offrire al
legislatore.
Riguardo alla mobilitazione contro i provvedimenti del governo in materia di
lavoro, fisco e pensioni, la Cgil propone a Cisl e Uil di realizzare un
programma di iniziative e lotte sindacali fino alla proclamazione dello
sciopero generale per conquistare quegli obiettivi di fondo sui quali
milioni di lavoratrici e lavoratori italiani si sono mobilitati in queste
settimane.
m.g/n.v
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