[Forumlucca] ultima precisazione per oggi

Supprimer ce message

Répondre à ce message
Auteur: Alessio Ciacci
Date:  
Sujet: [Forumlucca] ultima precisazione per oggi
This is a multi-part message in MIME format.

------=_NextPart_000_012F_01C1B0FF.5F6FDC40
Content-Type: text/plain;
    charset="iso-8859-1"
Content-Transfer-Encoding: quoted-printable


Volevo soltanto chiarire che quando inoltro messaggi inerenti articoli =
di Taglisacchi o di Lazzarini in merito a Porto Alegre lo faccio =
perch=E8 possiamo conoscere meglio le loro posizioni e possiamo muoverci =
anche di conseguenza (magari costruttivamente fin quando =E8 possibile),
non lo faccio certo per propaganda politica (non mi interessa anche date =
le mie diverse posizioni politiche).

In questo senso per=F2 =E8 impotantissimo il ruolo della stampa e =
dell'informazione in genere,=20
acquisire strumenti di analisi e di azione credo sia importante perch=E8 =
penso che il consenso passi anche attraverso questi mezzi che, se non =
analizziamo (magari in una apposita commissione stampa al nostro =
interno) e non impariamo ad utilizzare efficacemente restiamo con un =
endicap verso chi, invece, sa utilizzarli come strumento fine ai propri =
inetressi personali o partici.

E parlo di consenso perch=E8 penso che sia fondamentale rapportarsi ad =
esso, credo abbia poca incisivit=E0, infatti, nel territorio, un lavoro =
che si ponga autoreferenziale verso noi stessi o le sole persone che ci =
stanno accanto.

alessio

----- Original Message -----=20
From: Alessio Ciacci=20
To: PIACENTINI ; forumlucca@???=20
Sent: Friday, February 08, 2002 11:56 PM
Subject: R: [Forumlucca] 3 articoli.


a questo punto,
dato che Paicentini ha inviato al forum la mia prima risposta che =
avevo scritto a lui=20
metto sotto nache la seconda risposta (sperando di non scaturire altre =
polemiche)

pi=F9 che in accordo, Massimiliano, con quanto scrivi,
la storia =E8 importantissima,
credo anche che non la si dovrebbe vedere come un ostacolo ma come un =
modo per dire che ci sono state politiche errate, e che per il futuro si =
cerchi di rimadiare nell'attuazione di una politica coerente con le =
scelte fatte adesso,
loro hanno fatto moltissimi sbagli, come ne fanno tuttora (e credo ne =
faranno in fututro, come noi, credo, ne abbiamo fatti),
quello che io auspico =E8 un maggior confronto e un controllo serio =
sulle politiche locali, che parte dalla realt=E0 per approfondirla (con =
studi, ricerche..), che possano portare la nostra posizione in un ottica =
pi=F9 vicina alla gente e basata non su slogan ma su un contrasto, =
laddove ce n'=E8 bisogno, serio e fondato,
magari non mi sono spiegato al meglio ma non mi =E8 molto facile farlo =
davanti ad un pc,
a presto,
alessio. =20

  ----- Original Message -----=20
    From: PIACENTINI=20
    To: forumlucca@???=20
    Sent: Friday, February 08, 2002 10:52 PM
    Subject: I: [Forumlucca] 3 articoli.



    E per quello che hanno fatto quando governavano?Che =
diciamo?"Scordiamoci =F9 passato"??"Quel che =E8 stato =E8 stato"??
    Anch'io spero di conoscerti presto,e ci tengo a sottolineare che a =
me interessa non polemizzare con te o con altri,ma sollevare dei =
dubbi,aprire una discussione.Sarebbe bene che nessuno di noi "perdesse =
la memoria" riguardo ad atti che sono stati adottati,a fatti che sono =
avvenuti in un recentissimo passato.
    Ciao!
    massimiliano
    ----- Original Message -----=20
    From: Alessio Ciacci=20
    To: PIACENTINI=20
    Sent: Friday, February 08, 2002 10:30 PM
    Subject: R: [Forumlucca] 3 articoli.



    bene=20
    sono un p=F2 critico su come alcuni esponenti politici abbiano =
partecipato al forum,
    ma sono anche contento che ci siano andati ed abbiano firmato quanto =
sotto
    perch=E8 sar=E0 sicuramente un'arma molto potente in caso non =
dovessero, in futuro, attenersi alla loro coerenza politica,
    ti saluto, spero di conoscerti presto,
    alessio.


      ----- Original Message -----=20
      From: PIACENTINI=20
      To: Alessio Ciacci=20
      Sent: Friday, February 08, 2002 3:02 PM
      Subject: R: [Forumlucca] 3 articoli.



      Da "CARTA"
      Lo sanno i Sindaci italiani cosa hanno firmato?


      Grandi sindaci al forum delle autorit=E0 locali,da quello di =
Parigi al romano Veltroni.Alla fine,un documento contro la guerra e la =
privatizzazione dei servizi pubblici
      di Paolo Cacciari


      Tarso Genro pu=F2 ritenersi soddisfatto.La sua Porto Alegre =E8 =
diventata la capitale mondiale della globalizzazione dal basso,quella =
delle politiche di inclusione sociale promosse dalle autonomie =
locali.Molto meno convincenti,invece,le =
improvvise(improvvisate?)professioni di fede antiliberiste di alcuni =
Sindaci e politici europei accorsi in gran numero al secondo "Forum de =
autoridades locais pela inclusao social",che si =E8 chiuso il giorno =
prima che si aprisse il Forum sociale momdiale.Solo per ricordare i =
pi=F9 famosi:Bertrand Delanoe di Parigi,Marta Suplicy di Sao Paulo,Gabor =
Demszky di Budapest,Joan Clos di Barcellona,Manuel Tornare di =
Ginevra,Mariano Arana di Montevideo,Walter Veltroni e Giuseppe Pericu =
dall'Italia.
      Nato lo scorso anno per iniziativa del municipio di Porto =
Alegre,il Forum delle citt=E0 quest'anno ha moltiplicato la sua capacit# =
di attrazione,riuscendo perfino a rubare per qualche giorno la scena al =
movimento dei forum sociali.Per tre giorni un migliaio di sindaci e =
amministratori locali(specialmente europe,ad eccezione degli inglesi,e =
sudamericani,quasi assenti Asia e Africa)hanno esposto le loro tesi e le =
loro esperienze sulle politiche municipali in varie "oficinas"sul =
decentramento e il federalismo,sull'ambiente,sulla finanza,sulle =
politiche urbane,sull'educazione e la multiculturalit=E0sull'ordine =
pubblico e il crimine,sulla cooperazione internazionale.
      Le propulsioni generali,di apertura e di chiusura,erano state =
affidate a Mario Soares e a Jean-Pier Chev=E8nement,a riprova che una =
cultura libertaria,socialista e ancora fortemente nazionalista piace al =
Pt brasiliano,oggi impegnato in una durissima campagna elettorale.
      La "Carta" finale,approvata per acclamazione(documenti e testo =
integrale li potete trovare su www.portoalegre.rs.gov.br),non senza =
vivaci discussioni nel comitato di redazione(presenti gli italiani =
Folena,Burlando e Martini per i diessini,Forgione per =
Rifondazione,Nunzio D'Erme dell'area dei centri sociali romani e =
delegato del sindaco per il Bilancio partecipativo),espone ottimi =
principi e buone intenzioni;primo fra tutti la lotta alla =
privatizzazione degli spazi e dei servizi pubblici locali,a favore della =
democrazia partecipativa,delle politiche di solidariet=E0,della =
negazione della competitivit=E0 tra aree geografiche a favore della =
cooperazione contro "la logica bellicistica" propria della =
globalizzazione neoliberista.
      Un testo che meriterebbe di essere portato a conoscenza dei =
consigli comunali e provinciali retti dalle coalizioni di centro =
sinistra per pretendere politiche coerenti.
        ----- Original Message -----=20
        From: Alessio Ciacci=20
        To: ForumLucca=20
        Sent: Thursday, February 07, 2002 11:13 PM
        Subject: [Forumlucca] 3 articoli



              1 articolo su Lazzarini
              1 sul G8
              1 sull'industria bellica
              =20
              =20
              gioved=EC 7 febbraio 2002  =20
              La lezione di Porto Alegre
              utile anche per i programmi


              Giulio Lazzarini (candidato a sindaco dell'Ulivo)


              LUCCA. La decisione di partecipare al Forum di Porto =
Alegre si sta dimostrando una scelta positiva.
              Qui sono riuniti pi=F9 di centomila giovani provenienti da =
ogni parte del mondo per confrontarsi sulle grandi tematiche del nostro =
tempo. Si avverte chiaramente in loro una grande voglia di partecipare =
alle numerose conferenze e ai seminari che si tengono giornalmente nelle =
varie parti della citt=E0.
              Il centro principale del Forum si trova nel moderno =
complesso della Pontif=EDcia Universit=E0 Cattolica.
              Nelle immense sale contenenti ciascuna pi=F9 di tremila =
persone, si riuniscono i partecipanti per seguire i temi che vi si =
dibattono. Al di l=E0 delle differenti posizioni politiche, noto in =
tutti un comune denominatore: approfondire i temi che vengono proposti, =
numerosissimi: l'esame della condizione dei popoli poveri; la =
concentrazione delle risorse nell'occidente dove le grandi =
=ABcorporations=BB dominano il commercio mondiale; i grandi squilibri =
che questa situazione determina; la comunicazione e la manipolazione =
delle informazioni; l'ecologia e il trattato di Kioto.
              Si parla infine della pace e dei valori che devono essere =
alla base della democrazia partecipativa e tutto nel quadro degli =
incombenti problemi posti dalla globalizzazione.
              Personalmente ho partecipato, nei giorni scorsi, ad un =
interessante seminario sul bilancio partecipativo dal quale ho tratto =
preziosi spunti utili anche ai fini dell'amministrazione del nostro =
territorio. Davvero sorprendenti, talvolta, le analogie nelle esperienze =
di gestione anche in paesi e territori tanto lontani e tanto diversi tra =
loro.
              Anche i programmi locali devono essere inquadrati in =
queste problematiche, se non si vuole che la nostra citt=E0, depositaria =
di importanti tradizioni storiche, resti chiusa e ripiegata solo sulle =
esigenze di ordinaria amministrazione.
              L'attuazione di stanziamenti ordinari di bilancio ha la =
sua indubbia importanza, ma non =E8 sufficiente a dare risposte alle =
nuove generazioni le quali vogliono affrontare i grandi temi posti da =
questo inizio di terzo millennio. Cultura e amministrazione devono =
andare di pari passo.


------------------------------------------------------------------

              G8, la maggioranza dice no all'inchiesta
              Al Senato primo stop per la commissione che dovrebbe far =
luce sui pestaggi di Genova. La destra: sono fatti troppo recenti=20
              A. FAB.=20





              Dimenticare Genova. E' l'intenzione dichiarata della =
maggioranza di centrodestra. Che ieri ha bocciato al Senato la proposta =
dell'Ulivo di istituire una commissione d'inchiesta sulle violenze del =
luglio scorso.
              Sei voti a cinque il margine risicato con cui il disegno =
di legge presentato dal centrosinistra =E8 stato respinto in commissione =
affari costituzionali. Ancor pi=F9 misera la motivazione offerta dal =
relatore, il forzista Gabriele Boscetto: "Non vogliamo interferire con =
l'autorit=E0 giudiziaria. Si tratta di fatti troppo recenti e una =
commissione d'inchiesta parlamentare non riuscirebbe ad avere nessun =
nuovo elemento rispetto a quelli gi=E0 in mano ai magistrati che stanno =
indagando".
              La parola passa all'aula del Senato, cui la commissione =
guidata da Andrea Pastore di Forza Italia girer=E0 il parere negativo. =
"Si =E8 gi=E0 svolta un'approfondita indagine del parlamento", ha detto =
Pastore. Il riferimento =E8 al lavoro della commissione Bruno, che ha =
ascoltato tutti i protagonisti delle giornate genovesi, riscontrando =
numerose incongruenze nelle testimonianze dei responsabili delle forze =
dell'ordine, per poi concludere - anche in quel caso a maggioranza - con =
una sostanziale assoluzione.
              Fu proprio a causa dei limiti nelle conclusioni di quella =
commissione che l'Ulivo decise di presentare una sua relazione di =
minoranza, e altrettanto fece Rifondazione. Poi la richiesta di =
istituire una vera commissione d'inchiesta (che ha gli stessi poteri =
dell'autorit=E0 giudiziaria) dei senatori ds e della margherita. =
Richiesta bocciata ieri.
              "La maggioranza ha evidentemente paura della verit=E0 - =
=E8 stato il commento di Franco Bassanini, ds -, incurante della domanda =
di far luce su episodi gravissimi rivolta al parlamento da vasti settori =
dell'opinione pubblica italiana e internazionale". "Ci batteremo in aula =
perch=E9 la commissione si faccia - ha detto Gigi Malabarba di =
Rifondazione -, troppe omert=E0, troppe coperture politiche premono =
sulla magistratura perch=E9 venga insabbiata l'intera vicenda". Ma la =
destra non ha intenzione di concedere nulla. Le uniche commissioni =
d'inchiesta che le interessano riguardano il caso Telekom Serbia e =
l'affare Mitrokhin. Di Genova meno si parla meglio =E8.
              Intanto =E8 salito a tre il numero degli indagati per =
"tentato omicidio" nei confronti dei carabinieri di piazza Alimonda. Si =
=E8 appreso ieri che alle due persone che si erano spontaneamente =
presentate in procura perch=E9 riconosciutesi nelle immagini riprese dai =
fotografi quel 20 luglio pochi attimi prima che Carlo Giuliani fosse =
ucciso, si =E8 aggiunto un terzo uomo. Ma le maggiori novit=E0 =
dovrebbero venire dall'inchiesta per l'omicidio di Giuliani, a proposito =
della quale oltre alle due perizie balistiche discordanti (una delle due =
sostiene che non avrebbe sparato l'arma del carabiniere Placanica) c'=E8 =
ora un testimone che racconta di aver visto un quarto uomo nella =
camionetta in piazza Alimonda.=20



------------------------------------------------------------------

              Lo sceriffo a cavallo dell'industria militare=20
              SERGIO FINARDI=20






              Intervenendo il 2 febbraio alla annuale conferenza di =
Monaco sulla Sicurezza, il vicesegretario alla Difesa statunitense, Paul =
Wolfovitz, ha ribadito nel pi=F9 arrogante dei modi che gli Stati Uniti =
andranno avanti per la loro strada nella "risposta" all'attacco =
terroristico dell'11 settembre. Non hanno bisogno di alcun mandato Onu =
per perseguirla, ammoniscono tutti gli Stati ad andare loro dietro con =
le salmerie senza discutere, qualsiasi sia il nuovo target della loro =
azione, l'Iran, l'Iraq o la Somalia o quant'altri. Le prevedibili (e =
successivamente espresse) reazioni seccate di europei, russi e cinesi =
per questo modo di concepire la novella "alleanza mondiale contro il =
terrorismo", e per il doppio standard usato dagli Stati Uniti nel =
giudicare chi =E8 o non =E8 "terrorista", non hanno smosso l'uomo di =
Bush jr., che ha invece ripreso punto per punto le minacce e =
l'impostazione del discorso sull'Unione (il Manifesto del 31 gennaio) =
fatto dal suo boss. Ora, ognuno capisce che tale atteggiamento mira non =
tanto a proseguire il "lavoro" iniziato in Afghanistan, ma a costringere =
ogni Stato dentro l'agenda politica statunitense, a dividere l'Europa e =
mettere qualche nuovo bastone tra le ruote alla sua agenda =
politico-economica, a riportare al palo del confronto aspro le relazioni =
con l'Iran, la Russia e la Cina.
              Credo che l'accento della nostra analisi debba cadere =
innanzitutto su due elementi, certo di per s=E9 non sufficienti a =
spiegare l'attuale deriva, ma che - se tenuti insieme - possono fornire =
una base di elementi significativi per comprenderla. Tali elementi sono: =
le basi oggettive di un problema - le spese per la Difesa e per la =
"sicurezza interna" - che =E8 stato al centro del discorso di Bush sullo =
stato dell'Unione, e certe analisi strategiche prodotte in passato da =
alcuni protagonisti dell'attuale amministrazione.=20


              La base del triangolo di ferro
              La base di quello che si usa chiamare triangolo di ferro =
(apparato decisionale politico, apparato decisionale militare, settori =
economici collegati alla spesa militare) =E8 formata da circa 85.000 =
compagnie, di varissimo genere, direttamente collegate alla spesa =
militare tramite una piramide di contratti e sub-contratti che coinvolge =
milioni di lavoratori. Su questa enorme base del triangolo, stanno =
sedute pi=F9 di un centinaio di grandi compagnie-madre, ciascuna con =
numerose sussidiarie. Nell'anno fiscale 2000, le prime cento di tali =
compagnie assorbivano contratti militari per 82,5 miliardi di dollari =
(l'equivalente del Pil di Egitto o Venezuela), di cui 50,6 assorbiti da =
sole 10 societ=E0 (Lockheed Martin Corp.; Boeing Co.; Raytheon Corp.; =
General Dynamics Corp.; Northrop Grumman Corp.; Litton Industries; =
United Technologies Corp.; TRW; General Electric Corp.; Science =
Applications International Corp.). Nel 1999, l'insieme dell'apparato =
militare-industriale esportava armamenti e altro materiale militare per =
33 miliardi di dollari (Gran Bretagna e Russia, nello stesso anno, =
superavano a malapena i 5 e i 3 miliardi di dollari). Non solo. Se =
mettiamo insieme tutti gli anni "forti" ('93-'99) dell'amministrazione =
del "pacifista" Clinton, otteniamo esportazioni per la bellezza di 194 =
miliardi di dollari in termini costanti (dollari del `99) o 185 miliardi =
in termini correnti (valore in dollari di ciascun anno); e i conti =
comprendono 6 miliardi di dollari di esportazioni "ufficialmente =
coperte", ovvero di destinazione ignota (i Balcani?). Considerando poi =
che le regioni che oggi vengono definite fucina di terrorismo - Medio =
Oriente e Asia meridionale (Afghanistan, Pakistan, India, Bangladesh e =
Sri Lanka) - hanno assorbito in totale il 40% di quelle esportazioni (45 =
miliardi di dollari), si pu=F2 comprendere quanto siano importanti per =
le industrie militari statunitensi, alcune delle quali dirette, negli =
anni passati, dai massimi esponenti dell'attuale amministrazione.
              Tale "base" pesa grandemente sulle sorti di centinaia di =
collegi elettorali e attrae (specie in tempi come questi) centinaia di =
migliaia di investitori comuni e molti fondi-pensione, inducendo poi una =
consistente e continua attivit=E0 di pressione (non esclusa quella =
sindacale) sui centri decisionali. A fronte di decisioni che favoriscono =
determinati assetti strategici piuttosto che altri, una parte di questa =
base potrebbe semplicemente scomparire domani, tanto ne dipende, =
un'altra rafforzarsi enormemente (nel 2000, il 40% degli "acquisti" del =
Pentagono era costituito da componenti elettroniche e di comunicazione). =
E' evidente che il decisore politico sar=E0 portato a cercare un =
ampliamento della spesa militare, piuttosto che una sua selezione, =
giusto e solo per non apparire responsabile della chiusura di qualche =
migliaio di aziende. Le emergenze offrono occasioni d'oro al proposito. =
Tra le prime decisioni di Wolfovitz (Defence Daily, 6 settembre) c'=E8 =
stata quella di operare alcuni cambiamenti nella struttura di controllo =
(licenze) delle esportazioni tecnologiche e militari del Paese, cos=EC =
da renderle pi=F9 spedite e "liberali".=20


              Le analisi di Wolfovitz e Haas
              Un primo testo da tener presente per comprendere le =
visioni strategiche degli uomini di Bush junior ci porta al 1992, quando =
il New York Times anticipa i contenuti della nuova Defense Planning =
Guide, scritta sotto la direzione proprio di Wolfovitz, allora =
vicesegretario alla Difesa sotto Cheney, l'attuale vicepresidente. Di =
quel testo (che suscit=F2 l'aspra reazione di molti Paesi e l'imbarazzo =
di Cheney, che ne fece rivedere alcuni elementi) =E8 interessante vedere =
quali pericoli prospettava per l'egemonia statunitense negli anni =
post-guerra fredda (l'elenco =E8 testuale): una Difesa Comune Europea =
autonoma dal ruolo-guida della Nato; il possibile tentativo di Giappone =
e Corea unificata di acquisire un ruolo autonomo nucleare nell'area =
asiatica; 3) il risorgere di un blocco nucleare centrato su Federazione =
Russa, Kazakhstan,Ukraina e Bielorussia; un nuovo tentativo egemonico in =
Medio Oriente. Pi=F9 in particolare, vi si diceva che il Paese doveva =
essere preparato contro "atti irrazionali da parte di Cuba e Corea del =
Nord che sono ritenute entrare in periodi di intensa crisi nella sfera =
economica e politica"; a valutare se intraprendere "i passi militari =
necessari per prevenire lo sviluppo o l'uso di armi di distruzione di =
massa" da parte di "Iraq, Corea del Nord, Pakistan e India"; a brandire =
"le armi nucleari verso quelle strutture e capacit=E0 considerate oggi o =
in futuro di grande importanza dai leader russi o altri avversari =
nucleari"; ad assicurare in Europa "la permanenza della alleanza della =
Nato ed estendere la difesa europea ai Paesi della parte orientale"; =
dulcis in fundo (e si ricorder=E0 il ruolo di Wall Street =
nell'accelerazione della crisi asiatica del 1997-98), il Paese doveva =
"rimanere all'erta rispetto agli effetti potenzialmente destabilizzanti =
che in Asia orientale potrebbero avere i tentativi di alleati americani, =
come il Giappone ma anche la Corea, di assumere un pi=F9 grande ruolo =
come potenze regionali". Ulteriore considerazioni erano dedicate alla =
necessit=E0 di espellere gli interessi petroliferi russi dall'Asia =
Centrale e di una forte politica anti-serba in funzione anti-russa =
(siamo nel 1992). Nessuno di questi punti venne cancellato dalla =
versione emendata (1993).
              Un secondo testo illuminate =E8 un libro uscito nel 1997, =
per la firma di Richard N. Haass, oggi consigliere di Powell per la =
pianificazione politica (strategie) e che in passato era stato =
funzionario della Difesa sotto Carter, sottosegretario agli Esteri per =
gli affari europei sotto Reagan, assistente di Bush senior per Medio =
Oriente e Asia meridionale nel Consiglio di Sicurezza (NSC), ed era =
divenuto poi vicepresidente e direttore degli Studi di politica estera =
della Brookings Institution. "The Reluctant Sheriff. The United States =
after the Cold War", si inserir=E0 subito nel dibattito strategico =
statunitense, sostenuto da due guru dell'establishment come Henry =
Kissinger e Paul S. Nye Jr.
              Il testo aveva l'ambizione di ridefinire i caposaldi della =
politica estera statunitense, passando dall'imperativo del contenimento =
(dell'Unione Sovietica) a quello della regolazione e proponendo il =
modello dello "sceriffo" come ruolo guida della politica estera del =
Paese. Nel sistema statunitense, lo sceriffo non =E8 un poliziotto, ma =
una persona "proba", eletta dalla comunit=E0 di una contea per =
mantenervi la pace, amministrarvi alcune funzioni giudiziarie e, =
all'occasione, dirigerne quelle di polizia per far rispettare leggi e =
disposizioni. In tali funzioni, lo sceriffo pu=F2 convocare un "posse =
comitatus", ovvero un gruppo o una coalizione di cittadini formato ad =
hoc, perch=E8 lo aiuti nella funzione di ristabilire l'ordine =
eventualmente perduto. Trasferito sul piano della politica estera, tale =
ruolo implica tre precondizioni: l'esistenza di una "legge" =
internazionale, un sistema di valori riconosciuto del cui rispetto gli =
Stati Uniti siano in qualche modo depositari; un mondo divenuto =
multipolare e attraversato da intense crisi in vari teatri regionali; la =
preferibilit=E0 della convocazione di "posse comitatus", rispetto ad =
azioni unilaterali, per aiutare lo sceriffo a ristabilire l'ordine. Il =
Paese, infine, dovr=E0 evitare di definire troppo strettamente le sue =
alleanze, dovr=E0 cio=E8 essere libero di formare le coalizioni che =
ritiene pi=F9 opportune senza essere limitato da partnership cogenti. Lo =
scopo ultimo della regolazione sarebbe quello di fornire gli Usa di una =
dottrina capace di guidarli verso il mantenimento di una egemonia =
"consensuale", a fronte della contesa con gli altri soggetti della scena =
internazionale. Non sfuggir=E0 come questi due testi definiscano gli =
estremi del pendolo della politica estera dell'amministrazione attuale.
              In mezzo, la "brillante" consigliera alla Sicurezza =
nazionale, Condoleeza Rice, che al suo esordio (1984) come autrice =
(L'Unione Sovietica e le forze armate cecoslovacche 1948-1983, dalla sua =
dissertazione di dottorato) veniva severamente redarguita da un =
importante recensore con queste parole: "Frequentemente non vengono =
distinti i fatti dalla propaganda e le solide informazioni dalla =
disinformazione o dalla voluta distorsione della realt=E0 [..la Rice] =
veicola giudizi ed esprime opinioni senza una adeguata conoscenza dei =
fatti". Sar=E0 stata forse l'influenza del suo primo mentore alla =
University of Denver, quell'impeccabile falco che era Joseph Kolber, =
padre della ex-segretaria di Stato, Albright.=20







             =20



        =20


------=_NextPart_000_012F_01C1B0FF.5F6FDC40
Content-Type: text/html;
    charset="iso-8859-1"
Content-Transfer-Encoding: quoted-printable


<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.0 Transitional//EN">
<HTML><HEAD>
<META content=3D"text/html; charset=3Diso-8859-1" =
http-equiv=3DContent-Type>
<META content=3D"MSHTML 5.00.2614.3500" name=3DGENERATOR>
<STYLE></STYLE>
</HEAD>
<BODY bgColor=3D#ffffff>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2>Volevo soltanto&nbsp;chiarire che =
quando inoltro=20
messaggi inerenti articoli di Taglisacchi o di Lazzarini in merito a =
Porto=20
Alegre lo faccio perch=E8 possiamo conoscere meglio le loro posizioni e =
possiamo=20
muoverci anche di conseguenza (magari costruttivamente fin quando =E8=20
possibile),</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2>non lo faccio certo per propaganda =
politica (non mi=20
interessa anche date le mie diverse posizioni politiche).</FONT></DIV>
<DIV>&nbsp;</DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2>In questo senso per=F2 =E8 =
impotantissimo il ruolo=20
della stampa e dell'informazione in genere, </FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2>acquisire strumenti di analisi e di =
azione credo=20
sia importante&nbsp;</FONT><FONT face=3DArial =
size=3D2>perch=E8&nbsp;penso che il=20
consenso passi anche attraverso questi mezzi che, se =
non&nbsp;analizziamo=20
(magari in&nbsp;una apposita commissione stampa&nbsp;al nostro interno) =
e non=20
impariamo ad utilizzare efficacemente restiamo con un endicap verso chi, =
invece,=20
sa utilizzarli come strumento fine ai propri inetressi personali o=20
partici.</FONT></DIV>
<DIV>&nbsp;</DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2>E parlo di consenso perch=E8 penso che =
sia=20
fondamentale rapportarsi ad esso, credo abbia poca incisivit=E0, =
infatti, nel=20
territorio, un lavoro che si ponga autoreferenziale verso noi stessi o =
le sole=20
persone che ci stanno accanto.</FONT></DIV>
<DIV>&nbsp;</DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2>alessio</FONT></DIV>
<DIV>&nbsp;</DIV>
<BLOCKQUOTE=20
style=3D"BORDER-LEFT: #000000 2px solid; MARGIN-LEFT: 5px; MARGIN-RIGHT: =
0px; PADDING-LEFT: 5px; PADDING-RIGHT: 0px">
  <DIV style=3D"FONT: 10pt arial">----- Original Message ----- </DIV>
  <DIV=20
  style=3D"BACKGROUND: #e4e4e4; FONT: 10pt arial; font-color: =
black"><B>From:</B>=20
  <A href=3D"mailto:a.ciacci@libero.it" =
title=3Da.ciacci@???>Alessio=20
  Ciacci</A> </DIV>
  <DIV style=3D"FONT: 10pt arial"><B>To:</B> <A=20
  href=3D"mailto:massimiliano.piacentini@tin.it"=20
  title=3Dmassimiliano.piacentini@???>PIACENTINI</A> ; <A=20
  href=3D"mailto:forumlucca@inventati.org"=20
  title=3Dforumlucca@???>forumlucca@???</A> </DIV>
  <DIV style=3D"FONT: 10pt arial"><B>Sent:</B> Friday, February 08, 2002 =
11:56=20
  PM</DIV>
  <DIV style=3D"FONT: 10pt arial"><B>Subject:</B> R: [Forumlucca] 3=20
articoli.</DIV>
  <DIV><BR></DIV>
  <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>a questo punto,</FONT></DIV>
  <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>dato che =
Paicentini&nbsp;ha&nbsp;inviato al forum=20
  la mia prima risposta che avevo scritto a lui </FONT></DIV>
  <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>metto sotto nache la seconda risposta =
(sperando=20
  di non scaturire altre polemiche)</FONT></DIV>
  <DIV>&nbsp;</DIV>
  <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>
  <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>pi=F9 che in accordo, Massimiliano, =
con quanto=20
  scrivi,</FONT></DIV>
  <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>la storia =E8 =
importantissima,</FONT></DIV>
  <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>credo anche che non la si dovrebbe =
vedere come un=20
  ostacolo ma come un modo per dire che ci sono state politiche errate, =
e che=20
  per il futuro&nbsp;si cerchi di rimadiare nell'attuazione di una =
politica=20
  coerente con le scelte fatte adesso,</FONT></DIV>
  <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>loro hanno fatto moltissimi sbagli, =
come ne fanno=20
  tuttora&nbsp;(e credo ne faranno in fututro, come noi, credo, =
ne&nbsp;abbiamo=20
  fatti),</FONT></DIV>
  <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>quello che io auspico =E8 un maggior =
confronto e un=20
  controllo serio sulle politiche locali, che parte dalla realt=E0 per=20
  approfondirla (con studi, ricerche..), che possano portare la nostra =
posizione=20
  in un ottica pi=F9 vicina alla gente e basata non su&nbsp;slogan ma su =
un=20
  contrasto, laddove ce n'=E8 bisogno, serio =
e&nbsp;fondato,</FONT></DIV>
  <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>magari&nbsp;non mi sono spiegato al =
meglio ma non=20
  mi =E8 molto facile farlo davanti ad un pc,</FONT></DIV>
  <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>a presto,</FONT></DIV>
  <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>alessio.&nbsp;&nbsp; </FONT></DIV>
  <DIV>&nbsp;</DIV>
  <DIV></FONT>----- Original Message ----- </DIV></DIV>
  <BLOCKQUOTE=20
  style=3D"BORDER-LEFT: #000000 2px solid; MARGIN-LEFT: 5px; =
MARGIN-RIGHT: 0px; PADDING-LEFT: 5px; PADDING-RIGHT: 0px">
    <DIV=20
    style=3D"BACKGROUND: #e4e4e4; FONT: 10pt arial; font-color: =
black"><B>From:</B>=20
    <A href=3D"mailto:massimiliano.piacentini@tin.it"=20
    title=3Dmassimiliano.piacentini@???>PIACENTINI</A> </DIV>
    <DIV style=3D"FONT: 10pt arial"><B>To:</B> <A=20
    href=3D"mailto:forumlucca@inventati.org"=20
    title=3Dforumlucca@???>forumlucca@???</A> </DIV>
    <DIV style=3D"FONT: 10pt arial"><B>Sent:</B> Friday, February 08, =
2002 10:52=20
    PM</DIV>
    <DIV style=3D"FONT: 10pt arial"><B>Subject:</B> I: [Forumlucca] 3=20
    articoli.</DIV>
    <DIV><BR></DIV>
    <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>E per quello che hanno fatto quando =


    governavano?Che diciamo?"Scordiamoci =F9 passato"??"Quel che =E8 =
stato =E8=20
    stato"??</FONT></DIV>
    <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>Anch'io spero di conoscerti =
presto,e ci tengo a=20
    sottolineare che a me interessa non polemizzare con te o con =
altri,ma=20
    sollevare dei dubbi,aprire una discussione.Sarebbe bene che nessuno =
di noi=20
    "perdesse la memoria" riguardo ad atti che sono stati adottati,a =
fatti che=20
    sono avvenuti in un recentissimo passato.</FONT></DIV>
    <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>Ciao!</FONT></DIV>
    <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>massimiliano</FONT></DIV>
    <DIV style=3D"FONT: 10pt arial">----- Original Message -----=20
    <DIV style=3D"BACKGROUND: #e4e4e4; font-color: black"><B>From:</B> =
<A=20
    href=3D"mailto:a.ciacci@libero.it" =
title=3Da.ciacci@???>Alessio Ciacci</A>=20
    </DIV>
    <DIV><B>To:</B> <A href=3D"mailto:massimiliano.piacentini@tin.it"=20
    title=3Dmassimiliano.piacentini@???>PIACENTINI</A> </DIV>
    <DIV><B>Sent:</B> Friday, February 08, 2002 10:30 PM</DIV>
    <DIV><B>Subject:</B> R: [Forumlucca] 3 articoli.</DIV></DIV>
    <DIV><BR></DIV>
    <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>bene </FONT></DIV>
    <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>sono&nbsp;un p=F2 critico su come =
alcuni=20
    esponenti politici abbiano partecipato al forum,</FONT></DIV>
    <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>ma sono anche contento che ci siano =
andati ed=20
    abbiano firmato quanto sotto</FONT></DIV>
    <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>perch=E8 sar=E0 sicuramente un'arma =
molto potente=20
    in caso non dovessero, in futuro, attenersi alla loro coerenza=20
    politica,</FONT></DIV>
    <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>ti saluto, spero di conoscerti=20
    presto,</FONT></DIV>
    <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>alessio.</FONT></DIV>
    <DIV>&nbsp;</DIV>
    <BLOCKQUOTE=20
    style=3D"BORDER-LEFT: #000000 2px solid; MARGIN-LEFT: 5px; =
MARGIN-RIGHT: 0px; PADDING-LEFT: 5px; PADDING-RIGHT: 0px">
      <DIV style=3D"FONT: 10pt arial">----- Original Message ----- =
</DIV>
      <DIV=20
      style=3D"BACKGROUND: #e4e4e4; FONT: 10pt arial; font-color: =
black"><B>From:</B>=20
      <A href=3D"mailto:massimiliano.piacentini@tin.it"=20
      title=3Dmassimiliano.piacentini@???>PIACENTINI</A> </DIV>
      <DIV style=3D"FONT: 10pt arial"><B>To:</B> <A=20
      href=3D"mailto:a.ciacci@libero.it" =
title=3Da.ciacci@???>Alessio=20
      Ciacci</A> </DIV>
      <DIV style=3D"FONT: 10pt arial"><B>Sent:</B> Friday, February 08, =
2002 3:02=20
      PM</DIV>
      <DIV style=3D"FONT: 10pt arial"><B>Subject:</B> R: [Forumlucca] 3=20
      articoli.</DIV>
      <DIV><BR></DIV>
      <DIV><FONT face=3DArial size=3D2><STRONG>Da =
"CARTA"</STRONG></FONT></DIV>
      <DIV><FONT face=3DArial size=3D2><STRONG>Lo sanno i Sindaci =
italiani cosa=20
      hanno firmato?</STRONG></FONT></DIV>
      <DIV>&nbsp;</DIV>
      <DIV><FONT face=3DArial size=3D2><STRONG>Grandi sindaci al forum =
delle=20
      autorit=E0 locali,da quello di Parigi al romano Veltroni.Alla =
fine,un=20
      documento contro la guerra e la privatizzazione dei servizi=20
      pubblici</STRONG></FONT></DIV>
      <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>di Paolo Cacciari</FONT></DIV>
      <DIV>&nbsp;</DIV>
      <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>Tarso Genro pu=F2 ritenersi =
soddisfatto.La sua=20
      Porto Alegre =E8 diventata la capitale mondiale della =
globalizzazione dal=20
      basso,quella delle politiche di inclusione sociale promosse dalle=20
      autonomie locali.Molto meno convincenti,invece,le=20
      improvvise(improvvisate?)professioni di fede antiliberiste di =
alcuni=20
      Sindaci e politici europei accorsi in gran numero al secondo =
"Forum de=20
      autoridades locais pela inclusao social",che si =E8 chiuso il =
giorno prima=20
      che si aprisse il Forum sociale momdiale.Solo per ricordare i =
pi=F9=20
      famosi:Bertrand Delanoe di Parigi,Marta Suplicy di Sao Paulo,Gabor =
Demszky=20
      di Budapest,Joan Clos di Barcellona,Manuel Tornare di =
Ginevra,Mariano=20
      Arana di Montevideo,Walter Veltroni e Giuseppe Pericu=20
      dall'Italia.</FONT></DIV>
      <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>Nato lo scorso anno per =
iniziativa del=20
      municipio di Porto Alegre,il Forum delle citt=E0 quest'anno ha =
moltiplicato=20
      la sua capacit# di attrazione,riuscendo perfino a rubare per =
qualche=20
      giorno la scena al movimento dei forum sociali.Per tre giorni un =
migliaio=20
      di sindaci e amministratori locali(specialmente europe,ad =
eccezione degli=20
      inglesi,e sudamericani,quasi assenti Asia e Africa)hanno esposto =
le loro=20
      tesi e le loro esperienze sulle politiche municipali in varie=20
      "oficinas"sul decentramento e il federalismo,sull'ambiente,sulla=20
      finanza,sulle politiche urbane,sull'educazione e la=20
      multiculturalit=E0sull'ordine pubblico e il crimine,sulla =
cooperazione=20
      internazionale.</FONT></DIV>
      <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>Le propulsioni generali,di =
apertura e di=20
      chiusura,erano state affidate a Mario Soares e a Jean-Pier =
Chev=E8nement,a=20
      riprova che una cultura libertaria,socialista e ancora fortemente=20
      nazionalista piace al Pt brasiliano,oggi impegnato in una =
durissima=20
      campagna elettorale.</FONT></DIV>
      <DIV><FONT face=3DArial size=3D2><STRONG>La "Carta" =
finale</STRONG>,approvata=20
      per acclamazione(documenti e testo integrale li potete trovare su =
<A=20
      =
href=3D"http://www.portoalegre.rs.gov.br">www.portoalegre.rs.gov.br</A>),=
non=20
      senza vivaci discussioni nel comitato di redazione(presenti gli =
italiani=20
      Folena,Burlando e Martini per i diessini,Forgione per =
Rifondazione,Nunzio=20
      D'Erme dell'area dei centri sociali romani e delegato del sindaco =
per il=20
      Bilancio partecipativo),<STRONG>espone ottimi principi e buone=20
      intenzioni;primo fra tutti la lotta alla privatizzazione degli =
spazi e dei=20
      servizi pubblici locali,a favore della democrazia =
partecipativa,delle=20
      politiche di solidariet=E0,della negazione della competitivit=E0 =
tra aree=20
      geografiche a favore della cooperazione contro "la logica =
bellicistica"=20
      propria della globalizzazione neoliberista</STRONG>.</FONT></DIV>
      <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>Un testo che meriterebbe di =
essere portato a=20
      conoscenza dei consigli comunali e provinciali retti dalle =
coalizioni di=20
      centro sinistra per pretendere politiche coerenti.</FONT></DIV>
      <BLOCKQUOTE=20
      style=3D"BORDER-LEFT: #000000 2px solid; MARGIN-LEFT: 5px; =
MARGIN-RIGHT: 0px; PADDING-LEFT: 5px; PADDING-RIGHT: 0px">
        <DIV style=3D"FONT: 10pt arial">----- Original Message ----- =
</DIV>
        <DIV=20
        style=3D"BACKGROUND: #e4e4e4; FONT: 10pt arial; font-color: =
black"><B>From:</B>=20
        <A href=3D"mailto:a.ciacci@libero.it" =
title=3Da.ciacci@???>Alessio=20
        Ciacci</A> </DIV>
        <DIV style=3D"FONT: 10pt arial"><B>To:</B> <A=20
        href=3D"mailto:forumlucca@inventati.org"=20
        title=3Dforumlucca@???>ForumLucca</A> </DIV>
        <DIV style=3D"FONT: 10pt arial"><B>Sent:</B> Thursday, February =
07, 2002=20
        11:13 PM</DIV>
        <DIV style=3D"FONT: 10pt arial"><B>Subject:</B> [Forumlucca] 3=20
        articoli</DIV>
        <DIV><BR></DIV><FONT face=3DArial size=3D2>
        <TABLE border=3D0>
          <TBODY>
          <TR>
            <TD width=3D393>
              <DIV><FONT face=3DArial size=3D2>1 articolo su =
Lazzarini</FONT></DIV>
              <DIV><FONT size=3D2>1 sul G8</FONT></DIV>
              <DIV><FONT size=3D2>1 sull'industria bellica</FONT></DIV>
              <DIV><FONT face=3DArial size=3D1></FONT>&nbsp;</DIV>
              <DIV><FONT face=3DArial size=3D1></FONT>&nbsp;</DIV>
              <DIV><FONT face=3DArial size=3D1>gioved=EC 7 febbraio=20
            2002</FONT></DIV></TD>
            <TD width=3D164>&nbsp;</TD></TR>
          <TR>
            <TD vAlign=3Dtop width=3D393><!-- INIZIO ll509a  --><FONT=20
              color=3D#000000 face=3DArial =
size=3D2><STRONG></STRONG></FONT><FONT=20
              color=3D#000000 face=3DArial size=3D5><STRONG>La lezione =
di Porto=20
              Alegre<BR>utile anche per i =
programmi<BR></STRONG></FONT><FONT=20
              color=3D#000000 face=3DArial =
size=3D2><STRONG></STRONG></FONT><FONT=20
              color=3D#000000 face=3DArial =
size=3D2><STRONG></STRONG></FONT><FONT=20
              color=3D#000000 face=3DArial size=3D1><BR>Giulio Lazzarini =
(candidato a=20
              sindaco dell'Ulivo)<BR></FONT><FONT color=3D#000000 =
face=3DArial=20
              size=3D2><BR>LUCCA. La decisione di partecipare al Forum =
di Porto=20
              Alegre si sta dimostrando una scelta positiva.<BR>Qui sono =
riuniti=20
              pi=F9 di centomila giovani provenienti da ogni parte del =
mondo per=20
              confrontarsi sulle grandi tematiche del nostro tempo. Si =
avverte=20
              chiaramente in loro una grande voglia di partecipare alle =
numerose=20
              conferenze e ai seminari che si tengono giornalmente nelle =
varie=20
              parti della citt=E0.<BR>Il centro principale del Forum si =
trova nel=20
              moderno complesso della Pontif=EDcia Universit=E0 =
Cattolica.<BR>Nelle=20
              immense sale contenenti ciascuna pi=F9 di tremila persone, =
si=20
              riuniscono i partecipanti per seguire i temi che vi si =
dibattono.=20
              Al di l=E0 delle differenti posizioni politiche, noto in =
tutti un=20
              comune denominatore: approfondire i temi che vengono =
proposti,=20
              numerosissimi: l'esame della condizione dei popoli poveri; =
la=20
              concentrazione delle risorse nell'occidente dove le grandi =


              =ABcorporations=BB dominano il commercio mondiale; i =
grandi squilibri=20
              che questa situazione determina; la comunicazione e la=20
              manipolazione delle informazioni; l'ecologia e il trattato =
di=20
              Kioto.<BR>Si parla infine della pace e dei valori che =
devono=20
              essere alla base della democrazia partecipativa e tutto =
nel quadro=20
              degli incombenti problemi posti dalla=20
              globalizzazione.<BR>Personalmente ho partecipato, nei =
giorni=20
              scorsi, ad un interessante seminario sul bilancio =
partecipativo=20
              dal quale ho tratto preziosi spunti utili anche ai fini=20
              dell'amministrazione del nostro territorio. Davvero =
sorprendenti,=20
              talvolta, le analogie nelle esperienze di gestione anche =
in paesi=20
              e territori tanto lontani e tanto diversi tra =
loro.<BR>Anche i=20
              programmi locali devono essere inquadrati in queste =
problematiche,=20
              se non si vuole che la nostra citt=E0, depositaria di =
importanti=20
              tradizioni storiche, resti chiusa e ripiegata solo sulle =
esigenze=20
              di ordinaria amministrazione.<BR>L'attuazione di =
stanziamenti=20
              ordinari di bilancio ha la sua indubbia importanza, ma non =
=E8=20
              sufficiente a dare risposte alle nuove generazioni le =
quali=20
              vogliono affrontare i grandi temi posti da questo inizio =
di terzo=20
              millennio. Cultura e amministrazione devono andare di pari =


              passo.<BR></FONT>
              <HR>
              <BR><!-- FINE --><FONT size=3D2><SPAN =
class=3Dtitolo3><FONT size=3D5>G8,=20
              la maggioranza dice no =
all'inchiesta</FONT></SPAN><BR><SPAN=20
              class=3Dsommario><FONT size=3D2>Al Senato primo stop per =
la=20
              commissione che dovrebbe far luce sui pestaggi di Genova. =
La=20
              destra: sono fatti troppo recenti </FONT></SPAN><BR><SPAN=20
              class=3Dfirma><FONT size=3D2></TXF>A. FAB.=20
              </FONT></SPAN><BR></TXT><SPAN class=3Dtesto1>
              <P><FONT size=3D2></FONT></SPAN><BR></TXT><SPAN =
class=3Dtesto1>
              <P><FONT size=3D2>Dimenticare Genova. E' l'intenzione =
dichiarata=20
              della maggioranza di centrodestra. Che ieri ha bocciato al =
Senato=20
              la proposta dell'Ulivo di istituire una commissione =
d'inchiesta=20
              sulle violenze del luglio scorso.<BR>Sei voti a cinque il =
margine=20
              risicato con cui il disegno di legge presentato dal =
centrosinistra=20
              =E8 stato respinto in commissione affari costituzionali. =
Ancor pi=F9=20
              misera la motivazione offerta dal relatore, il forzista =
Gabriele=20
              Boscetto: "Non vogliamo interferire con l'autorit=E0 =
giudiziaria. Si=20
              tratta di fatti troppo recenti e una commissione =
d'inchiesta=20
              parlamentare non riuscirebbe ad avere nessun nuovo =
elemento=20
              rispetto a quelli gi=E0 in mano ai magistrati che stanno=20
              indagando".<BR>La parola passa all'aula del Senato, cui la =


              commissione guidata da Andrea Pastore di Forza Italia =
girer=E0 il=20
              parere negativo. "Si =E8 gi=E0 svolta un'approfondita =
indagine del=20
              parlamento", ha detto Pastore. Il riferimento =E8 al =
lavoro della=20
              commissione Bruno, che ha ascoltato tutti i protagonisti =
delle=20
              giornate genovesi, riscontrando numerose incongruenze =
nelle=20
              testimonianze dei responsabili delle forze dell'ordine, =
per poi=20
              concludere - anche in quel caso a maggioranza - con una=20
              sostanziale assoluzione.<BR>Fu proprio a causa dei limiti =
nelle=20
              conclusioni di quella commissione che l'Ulivo decise di =
presentare=20
              una sua relazione di minoranza, e altrettanto fece =
Rifondazione.=20
              Poi la richiesta di istituire una vera commissione =
d'inchiesta=20
              (che ha gli stessi poteri dell'autorit=E0 giudiziaria) dei =
senatori=20
              ds e della margherita. Richiesta bocciata ieri.<BR>"La =
maggioranza=20
              ha evidentemente paura della verit=E0 - =E8 stato il =
commento di=20
              Franco Bassanini, ds -, incurante della domanda di far =
luce su=20
              episodi gravissimi rivolta al parlamento da vasti settori=20
              dell'opinione pubblica italiana e internazionale". "Ci =
batteremo=20
              in aula perch=E9 la commissione si faccia - ha detto Gigi =
Malabarba=20
              di Rifondazione -, troppe omert=E0, troppe coperture =
politiche=20
              premono sulla magistratura perch=E9 venga insabbiata =
l'intera=20
              vicenda". Ma la destra non ha intenzione di concedere =
nulla. Le=20
              uniche commissioni d'inchiesta che le interessano =
riguardano il=20
              caso Telekom Serbia e l'affare Mitrokhin. Di Genova meno =
si parla=20
              meglio =E8.<BR>Intanto =E8 salito a tre il numero degli =
indagati per=20
              "tentato omicidio" nei confronti dei carabinieri di piazza =


              Alimonda. Si =E8 appreso ieri che alle due persone che si =
erano=20
              spontaneamente presentate in procura perch=E9 =
riconosciutesi nelle=20
              immagini riprese dai fotografi quel 20 luglio pochi attimi =
prima=20
              che Carlo Giuliani fosse ucciso, si =E8 aggiunto un terzo =
uomo. Ma=20
              le maggiori novit=E0 dovrebbero venire dall'inchiesta per =
l'omicidio=20
              di Giuliani, a proposito della quale oltre alle due =
perizie=20
              balistiche discordanti (una delle due sostiene che non =
avrebbe=20
              sparato l'arma del carabiniere Placanica) c'=E8 ora un =
testimone che=20
              racconta di aver visto un quarto uomo nella camionetta in =
piazza=20
              Alimonda.=20
              <HR>
              </FONT>
              <P><FONT size=3D2><SPAN class=3Dtitolo3><FONT size=3D5>Lo =
sceriffo a=20
              cavallo dell'industria militare </FONT></SPAN><BR><SPAN=20
              class=3Dfirma><FONT size=3D2></TXF>SERGIO FINARDI=20
              </FONT></SPAN><BR></TXT><SPAN class=3Dtesto1>
              <P><FONT size=3D2></FONT></SPAN><BR></TXT><SPAN =
class=3Dtesto1>
              <P><FONT size=3D2>Intervenendo il 2 febbraio alla annuale =
conferenza=20
              di Monaco sulla Sicurezza, il vicesegretario alla Difesa=20
              statunitense, Paul Wolfovitz, ha ribadito nel pi=F9 =
arrogante dei=20
              modi che gli Stati Uniti andranno avanti per la loro =
strada nella=20
              "risposta" all'attacco terroristico dell'11 settembre. Non =
hanno=20
              bisogno di alcun mandato Onu per perseguirla, ammoniscono =
tutti=20
              gli Stati ad andare loro dietro con le salmerie senza =
discutere,=20
              qualsiasi sia il nuovo target della loro azione, l'Iran, =
l'Iraq o=20
              la Somalia o quant'altri. Le prevedibili (e =
successivamente=20
              espresse) reazioni seccate di europei, russi e cinesi per =
questo=20
              modo di concepire la novella "alleanza mondiale contro il=20
              terrorismo", e per il doppio standard usato dagli Stati =
Uniti nel=20
              giudicare chi =E8 o non =E8 "terrorista", non hanno smosso =
l'uomo di=20
              Bush jr., che ha invece ripreso punto per punto le minacce =
e=20
              l'impostazione del discorso sull'Unione (<I>il =
Manifesto</I> del=20
              31 gennaio) fatto dal suo boss. Ora, ognuno capisce che =
tale=20
              atteggiamento mira non tanto a proseguire il "lavoro" =
iniziato in=20
              Afghanistan, ma a costringere ogni Stato dentro l'agenda =
politica=20
              statunitense, a dividere l'Europa e mettere qualche nuovo =
bastone=20
              tra le ruote alla sua agenda politico-economica, a =
riportare al=20
              palo del confronto aspro le relazioni con l'Iran, la =
Russia e la=20
              Cina.<BR>Credo che l'accento della nostra analisi debba =
cadere=20
              innanzitutto su due elementi, certo di per s=E9 non =
sufficienti a=20
              spiegare l'attuale deriva, ma che - se tenuti insieme - =
possono=20
              fornire una base di elementi significativi per =
comprenderla. Tali=20
              elementi sono: le basi oggettive di un problema - le spese =
per la=20
              Difesa e per la "sicurezza interna" - che =E8 stato al =
centro del=20
              discorso di Bush sullo stato dell'Unione, e certe analisi=20
              strategiche prodotte in passato da alcuni protagonisti=20
              dell'attuale amministrazione.</ST>=20
              <H5>La base del triangolo di ferro</H5>
              <P>La base di quello che si usa chiamare <I>triangolo di =
ferro</I>=20
              (apparato decisionale politico, apparato decisionale =
militare,=20
              settori economici collegati alla spesa militare) =E8 =
formata da=20
              circa 85.000 compagnie, di varissimo genere, direttamente=20
              collegate alla spesa militare tramite una piramide di =
contratti e=20
              sub-contratti che coinvolge milioni di lavoratori. Su =
questa=20
              enorme base del triangolo, stanno sedute pi=F9 di un =
centinaio di=20
              grandi compagnie-madre, ciascuna con numerose sussidiarie. =


              Nell'anno fiscale 2000, le prime cento di tali compagnie=20
              assorbivano contratti militari per 82,5 miliardi di =
dollari=20
              (l'equivalente del Pil di Egitto o Venezuela), di cui 50,6 =


              assorbiti da sole 10 societ=E0 (Lockheed Martin Corp.; =
Boeing Co.;=20
              Raytheon Corp.; General Dynamics Corp.; Northrop Grumman =
Corp.;=20
              Litton Industries; United Technologies Corp.; TRW; General =


              Electric Corp.; Science Applications International Corp.). =
Nel=20
              1999, l'insieme dell'apparato militare-industriale =
esportava=20
              armamenti e altro materiale militare per 33 miliardi di =
dollari=20
              (Gran Bretagna e Russia, nello stesso anno, superavano a =
malapena=20
              i 5 e i 3 miliardi di dollari). Non solo. Se mettiamo =
insieme=20
              tutti gli anni "forti" ('93-'99) dell'amministrazione del=20
              "pacifista" Clinton, otteniamo esportazioni per la =
bellezza di 194=20
              miliardi di dollari in termini costanti (dollari del `99) =
o 185=20
              miliardi in termini correnti (valore in dollari di ciascun =
anno);=20
              e i conti comprendono 6 miliardi di dollari di =
esportazioni=20
              "ufficialmente coperte", ovvero di destinazione ignota (i=20
              Balcani?). Considerando poi che le regioni che oggi =
vengono=20
              definite fucina di terrorismo - Medio Oriente e Asia =
meridionale=20
              (Afghanistan, Pakistan, India, Bangladesh e Sri Lanka) - =
hanno=20
              assorbito in totale il 40% di quelle esportazioni (45 =
miliardi di=20
              dollari), si pu=F2 comprendere quanto siano importanti per =
le=20
              industrie militari statunitensi, alcune delle quali =
dirette, negli=20
              anni passati, dai massimi esponenti dell'attuale=20
              amministrazione.<BR>Tale "base" pesa grandemente sulle =
sorti di=20
              centinaia di collegi elettorali e attrae (specie in tempi =
come=20
              questi) centinaia di migliaia di investitori comuni e =
molti=20
              fondi-pensione, inducendo poi una consistente e continua =
attivit=E0=20
              di pressione (non esclusa quella sindacale) sui centri=20
              decisionali. A fronte di decisioni che favoriscono =
determinati=20
              assetti strategici piuttosto che altri, una parte di =
questa base=20
              potrebbe semplicemente scomparire domani, tanto ne =
dipende,=20
              un'altra rafforzarsi enormemente (nel 2000, il 40% degli=20
              "acquisti" del Pentagono era costituito da componenti =
elettroniche=20
              e di comunicazione). E' evidente che il decisore politico =
sar=E0=20
              portato a cercare un ampliamento della spesa militare, =
piuttosto=20
              che una sua selezione, giusto e solo per non apparire =
responsabile=20
              della chiusura di qualche migliaio di aziende. Le =
emergenze=20
              offrono occasioni d'oro al proposito. Tra le prime =
decisioni di=20
              Wolfovitz (<I>Defence Daily</I>, 6 settembre) c'=E8 stata =
quella di=20
              operare alcuni cambiamenti nella struttura di controllo =
(licenze)=20
              delle esportazioni tecnologiche e militari del Paese, =
cos=EC da=20
              renderle pi=F9 spedite e "liberali".</ST>=20
              <H5>Le analisi di Wolfovitz e Haas</H5>
              <P>Un primo testo da tener presente per comprendere le =
visioni=20
              strategiche degli uomini di Bush junior ci porta al 1992, =
quando=20
              il <I>New York Times</I> anticipa i contenuti della nuova=20
              <I>Defense Planning Guide</I>, scritta sotto la direzione =
proprio=20
              di Wolfovitz, allora vicesegretario alla Difesa sotto =
Cheney,=20
              l'attuale vicepresidente. Di quel testo (che suscit=F2 =
l'aspra=20
              reazione di molti Paesi e l'imbarazzo di Cheney, che ne =
fece=20
              rivedere alcuni elementi) =E8 interessante vedere quali =
pericoli=20
              prospettava per l'egemonia statunitense negli anni =
post-guerra=20
              fredda (l'elenco =E8 testuale): <I>una Difesa Comune =
Europea</I>=20
              autonoma dal ruolo-guida della Nato; il possibile =
tentativo di=20
              <I>Giappone e Corea unificata</I> di acquisire un ruolo =
autonomo=20
              nucleare nell'area asiatica; 3) il risorgere di un blocco =
nucleare=20
              centrato su <I>Federazione Russa, Kazakhstan,Ukraina e=20
              Bielorussia</I>; un nuovo tentativo egemonico in<I> Medio =
Oriente.=20
              </I>Pi=F9 in particolare, vi si diceva che il Paese doveva =
essere=20
              preparato contro "<I>atti irrazionali da parte di Cuba e =
Corea del=20
              Nord che sono ritenute entrare in periodi di intensa crisi =
nella=20
              sfera economica e politica</I>"; a valutare se =
intraprendere "<I>i=20
              passi militari necessari per prevenire lo sviluppo o l'uso =
di armi=20
              di distruzione di massa</I>" da parte di "<I>Iraq, Corea =
del Nord,=20
              Pakistan e India"; </I>a brandire<I> </I>"<I>le armi =
nucleari=20
              verso quelle strutture e capacit=E0 considerate oggi o in =
futuro di=20
              grande importanza dai leader russi o altri avversari=20
              nucleari</I>"; ad assicurare in Europa "<I>la permanenza =
della=20
              alleanza della Nato ed estendere la difesa europea ai =
Paesi della=20
              parte orientale</I>"; dulcis in fundo (e si ricorder=E0 il =
ruolo di=20
              Wall Street nell'accelerazione della crisi asiatica del =
1997-98),=20
              il Paese doveva "<I>rimanere all'erta rispetto agli =
effetti=20
              potenzialmente destabilizzanti che in Asia orientale =
potrebbero=20
              avere i tentativi di alleati americani, come il Giappone =
ma anche=20
              la Corea, di assumere un pi=F9 grande ruolo come potenze=20
              regionali</I>". Ulteriore considerazioni erano dedicate =
alla=20
              necessit=E0 di espellere gli interessi petroliferi russi =
dall'Asia=20
              Centrale e di una forte politica anti-serba in funzione =
anti-russa=20
              (siamo nel 1992). Nessuno di questi punti venne cancellato =
dalla=20
              versione emendata (1993).<BR>Un secondo testo illuminate =
=E8 un=20
              libro uscito nel 1997, per la firma di Richard N. Haass, =
oggi=20
              consigliere di Powell per la pianificazione politica =
(strategie) e=20
              che in passato era stato funzionario della Difesa sotto =
Carter,=20
              sottosegretario agli Esteri per gli affari europei sotto =
Reagan,=20
              assistente di Bush senior per Medio Oriente e Asia =
meridionale nel=20
              Consiglio di Sicurezza (NSC), ed era divenuto poi =
vicepresidente e=20
              direttore degli Studi di politica estera della Brookings=20
              Institution. "<I>The Reluctant Sheriff. The United States =
after=20
              the Cold War</I>", si inserir=E0 subito nel dibattito =
strategico=20
              statunitense, sostenuto da due guru dell'establishment =
come Henry=20
              Kissinger e Paul S. Nye Jr.<BR>Il testo aveva l'ambizione =
di=20
              ridefinire i caposaldi della politica estera statunitense, =


              passando dall'imperativo del <I>contenimento =
(dell'Unione=20
              Sovietica) a quello della <I>regolazione</I> e proponendo =
il=20
              modello dello "sceriffo" come ruolo guida della politica =
estera=20
              del Paese. Nel sistema statunitense, lo sceriffo non =E8 =
un=20
              poliziotto, ma una persona "proba", eletta dalla =
comunit=E0 di una=20
              contea per mantenervi la pace, amministrarvi alcune =
funzioni=20
              giudiziarie e, all'occasione, dirigerne quelle di polizia =
per far=20
              rispettare leggi e disposizioni. In tali funzioni, lo =
sceriffo=20
              <I>pu=F2 convocare un "posse comitatus", ovvero un gruppo =
o una=20
              coalizione di cittadini formato ad hoc</I>, perch=E8 lo =
aiuti nella=20
              funzione di ristabilire l'ordine eventualmente perduto. =
Trasferito=20
              sul piano della politica estera, tale ruolo implica tre=20
              precondizioni: l'esistenza di una "legge" internazionale, =
un=20
              sistema di valori riconosciuto del cui rispetto gli Stati =
Uniti=20
              siano in qualche modo depositari; un mondo divenuto =
multipolare e=20
              attraversato da intense crisi in vari teatri regionali; la =


              preferibilit=E0 della convocazione di "posse comitatus", =
rispetto ad=20
              azioni unilaterali, per aiutare lo sceriffo a ristabilire=20
              l'ordine. Il Paese, infine, dovr=E0 evitare di definire =
troppo=20
              strettamente le sue alleanze, dovr=E0 cio=E8 essere =
<I>libero di=20
              formare le coalizioni che ritiene pi=F9 opportune senza =
essere=20
              limitato da partnership cogenti</I>. Lo scopo ultimo della =


              <I>regolazione</I> sarebbe quello di fornire gli Usa di =
una=20
              dottrina capace di guidarli verso il mantenimento di una =
egemonia=20
              "consensuale", a fronte della contesa con gli altri =
soggetti della=20
              scena internazionale. Non sfuggir=E0 come questi due testi =


              definiscano gli estremi del pendolo della politica estera=20
              dell'amministrazione attuale.<BR>In mezzo, la "brillante"=20
              consigliera alla Sicurezza nazionale, Condoleeza Rice, che =
al suo=20
              esordio (1984) come autrice (<I>L'Unione Sovietica e le =
forze=20
              armate cecoslovacche 1948-1983</I>, dalla sua =
dissertazione di=20
              dottorato) veniva severamente redarguita da un importante=20
              recensore con queste parole: "<I>Frequentemente non =
vengono=20
              distinti i fatti dalla propaganda e le solide informazioni =
dalla=20
              disinformazione o dalla voluta distorsione della =
realt=E0</I> [..la=20
              Rice] <I>veicola giudizi ed esprime opinioni senza una =
adeguata=20
              conoscenza dei fatti"</I>. Sar=E0 stata forse l'influenza =
del suo=20
              primo mentore alla University of Denver, quell'impeccabile =
falco=20
              che era Joseph Kolber, padre della ex-segretaria di Stato, =


              Albright.=20
              <P></FONT></SPAN><BR></P>
              <P></FONT></SPAN><BR></P></FONT></TD>
            <TD align=3Dmiddle vAlign=3Dtop></TD></TR></TBODY></TABLE>
        <DIV>&nbsp;</DIV>
        =
<DIV></FONT>&nbsp;</DIV></BLOCKQUOTE></BLOCKQUOTE></BLOCKQUOTE></BLOCKQUO=
TE></BODY></HTML>


------=_NextPart_000_012F_01C1B0FF.5F6FDC40--