[Forumlucca] I: Buona notizia: la Triumph lascia la Birmania…

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著者: Marcucci Gian Paolo
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題目: [Forumlucca] I: Buona notizia: la Triumph lascia la Birmania! - Clean Clothes Campaign
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From: AIN Milano <itanica@???>
To: Federica <fonsecavive@???>; Roberto Cova <rcova@???>; ToniBol
<tmoreschi@???>; SandroPad <-sandro@???>; AINviterbo
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<delve@???>; Giuliana <giulima@???>; PaolaMagen
<tortugaruga@???>; Remazza
<rmazzacurati@???>
Sent: Thursday, February 07, 2002 8:13 PM
Subject: I: Buona notizia: la Triumph lascia la Birmania! - Clean Clothes
Campaign


> TRIUMPH INTERNATIONAL ABBANDONA LA BIRMANIA DOPO UNA CAMPAGNA DI PRESSIONE
> DURATA UN ANNO
> La multinazionale svizzera dell'intimo ha annunciato in una
> > >conferenza
> > >> > > >stampa lunedi' 28 gennaio l'intenzione di chiudere i suoi
> > >stabilimenti
> > >> in >Birmania. L'annuncio segue una campagna di pressione e di
> > >boicottaggio
> > >> > > >organizzata in dieci paesi europei e in Australia dalla Clean
> > Clothes Campaign su sollecitazione del sindacato birmano in esilio e del
> sindacatointernazionale ICFTU (caso distribuito alla lista il 24 gennaio

e
> il
> > >27 marzo 2001).
> BIRMANIA: 45 milioni di abitanti, di cui 1 milione costretto al
> > >lavoro forzato; 1700 prigionieri politici; un governo legittimo

obbligato
> all'esilio da una brutale giunta militare che attira investitori
> stranieri, >nonostante il bando internazionale, con la promessa di nessuna
> > >liberta' sindacale e paghe fra le piu' basse al mondo.
> Spesso in seguito a pressioni, qualche volta volontariamente, alcune fra
> le piu' grandi imprese multinazionali hanno cominciato ad abbandonare
> > la Birmania. E' il caso di Philips, Heineken, Apple, Pepsi Cola,
> > Levi's. Un >rappresentante di quest'ultima ha dichiarato: 'Non e'
> possibile fare affari con la Birmania senza sostenere direttamente il
> governo militare'.
> Malgrado >sia la stessa leader dell'opposizione democratica e premio

Nobel
> per la pace, Aung San Suu Kyi, a invitare gli investitori esteri ad
> > >andarsene, molti fingono di non sentire, altri rifiutano di farlo. Fra
> questi
> ultimi, almeno fino a ieri, Triumph. Il suo stabilimento birmano occupa un
> terreno ad uso industriale di proprieta' dell'esercito che e' stato
> > >sottoposto a migliorie nel 1996 con l'impiego di lavoro forzato e di
> manodopera
> >infantile, come ha documentato un servizio della BBC andato in
> onda>nel1997. La Birmania e' terra di conquista per l'industria mondiale
> dell'abbigliamento: dal 1995 le importazioni da questo paese sono
> > >> > aumentate solo negli Stati Uniti del 272%.Il ritiro della Triumph

e'
> il risultato di un anno di mobilitazioni>internazionali, capofila la Clean
> Clothes Campaign svizzera,
> > >culminate nel dicembre scorso con il rifiuto degli atleti norvegesi

di
> accettare
> > la sponsorizzazione della marca svizzera alle prossime olimpiadi
> > >> invernali.Prossimi obiettivi: far accettare a Triumph l'adozione di

un
> codice
> > >dicondotta in linea con i criteri definiti dal Codice di condotta
> > >modellodella Clean Clothes Campaign e verificare che la multinazionale
> > tenga
> > >> > fede all'impegno di avviare un programma sociale a favore del
> personale impiegato nello stabilimento birmano.
>
>
>
>