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La guerra.....le guerre......non hanno solo un fronte esterno,ma anche un
fronte interno(basta per esemp.guardare alle limitazioni delle liberta'
collettive e individuali disposte nelle "norme"antiterrorismo ,approvate
dagli "stati uniti d'europa"-dopo l'11 settembre......e l'inizio della
guerra asimettrica,in afghanistan e palestina.......)

La guerre sono senza frontiere..., infinite,permanenti......Non produrranno
che instabilita' e forniranno solo alibi per la repressione del dissenso
attivo e sostegno per politiche di comando e controllo sociale sul lavoro a
livello mondiale......
La risposta pratica del cosiddetto arcipelago "pacifista"alla
guerra,all'instaurazione dello stato di guerra globale e' stata
nulla,insignificante,retorica,lamentosa e senza risvolri concreti.

Intendiamoci,qui parliamo di una risposta che sia attiva e cioe' capace di
sabotare ed inceppare la macchina bellica,a cominciare da quella
italiana....Certo sfilare nei cortei e' una gran cosa,avere la coscienza
dell'orrore planetario diffuso a mezzo di bombe intelligenti e'
importante,ma poi non basta:gli aerei coi loro carichi di morte si levano in
volo,le navi salpano.....
C'e uno squilibrio,o se si vuole uno scarto che e' un'abisso tra le certezze
acquisite a titolo di verita' e consapevolezza sui mali del mondo e l'agire
pratico effettivo ed efficace.Il punto e' che oltre che coi tormenti della
coscienza il mondo ci chiede di misurarci
coll'azione....

Questo "scarto"tra la coscienza della globalizzazione capitalista come opera
di morte e il nostro agire quotidiano,ovviamente non e' una questione che
riguarda solo l'universo "pacifista-nonviolento"....,ma ovviamente: tutto il
"movimento dei movimenti"e i singoli individui-in-rete.....Risalta con
maggiore evidenza-in presenza di una guerra conclamata in cui il nostro
paese e' pienamente coinvolto-e in rapporto all'universo
pacifista,soprattutto dopo le geremiadi sull'efficacia dell'agire
nonviolento durante,prima e dopo genova(che non si sceglie solo
"moralmente",ma appunto perche' anche assai concreto nei risultati,rispetto
ad altri metodi di lotta... )......


La re-azione alla guerra del "movimento dei movimenti"e' stata
confusa-mediatica e impotente.

Su altre questioni,a cominciare dal lavoro-scuola-azione sul territorio
uguale:ora,che questo non e' il migliorer dei mondi possibili,lo sappiamo
quasi tutti/e il punto rimane il quotidiano,l'azione che apre
spazi-resiste-sabota-si riappropria di luoghi e di strumenti.....
Questo nodo e' rimasto irrisolto,non lo si e' affrontato che di sbieco e
senza troppa convinzione(quando lo si e' toccato..)
Il "machiavellismo neomoderno"in questo caso serve a poco e a nulla;si
tratta di proiettare nella realta' quello che tutti/e abbiamo
depositato,desiderato e sognato nel cielo delle idee.

Che mettersi "la coscienza a posto"con una politica denunciatoria e' ben
misera cosa dinanzi alla catastrofe permanente imposta dal capitalismo:qui
e' la rosa,qui salta.......(do you remenmber.....!!!!???)
Dopo l'infatuazione mediatica la realta' del nostro fare o non fare viene
sempre a galla.
Un mondo diverso non puo' essere sempre"altrove"e cosi' le lotte che
dovrebbero costruirlo.
La vecchia politica s'era rovinata colle trascendenze,il sole dell'avvenire
....col mondo nuovo che si spostava in continuazione,indefinitivamente,in un
futuro sempre piu' fumoso e incerto.....la presunta nuova politica non sta
facendo diversamente,l'orizzonte si sposta sempre piu in una lontananza
indefinita....-tra un'assemblea,una manifestazione e una conferenza stampa e
l'altra....il peso delle parole nel vuoto e ..il "futurismo".......

Denunciamo,ma si!disobbediamo qua e la',basta che troviamo un pubblico:senza
telecamere non esistiamo.
Noi mettiamo in rilievo i mali,protestiamo,denunciamo.....ma davvero
crediamo che il mondo sia pieno di coscienze obnubilate e accecate dalla
propaganda che basti illuminarle con la lanterna della verita',del gesto
simbolico?
Se si......, viene da se' che si deve e dobbiamo andare a mediamendicare
pensando di svegliare l'opinione pubblica(mentre facciamo alzare l'audience
....) fino a quando, estenuati si finisce barricati alle
"tattiche-tattiche" ....a giocare alle avanguardie.

Lo spettacolo dell'antispettacolo non paga.I media si nutrono della realta'.

I social forum,dovevano -lo si e' detto piu' volte e da piu' parti
detto-essere degli"organismi sociali";luogo di progettazzione collettiva, di
azione sociale prima che "organismi politici"o comitatini che decidono se e
quando fare la prossima-ennessima manifestazione....con annessi
volantini,spettacolini.eccc......
Ma quest'intelligenza collettiva che aprisse percorsi di riappropriazione
concreta di spazi,saperi,ricchezza...non e' venuta alla luce,s'e c'era in
potenza non e' passata all'atto...

Per metterla terra -terra che cavolo d'interesse puo' sollecitare,una
dinamica che continua a ripetere che il mondo e' pieno d'ingiustizie?(lo
sappiamo..)che si limita a denunciare i mali del mondo?(lo fanno tutti,
anche gigi marzullo e pippo baudo....)
e via di seguito.......

Conoscere,comprendere e' importante,ma poi?Poi bisogna passare-tutti/e
collettivamente/singolarmente sulla "linea di fatto",ai modi,ai
comportamenti concreti,scegliere,rischiare.

Detto senza polemica.,bisogna pur una volta discutere dei nostri limiti o
incapacita'........dal lato del fare concreto.


Invece di dibattiti su come sabotare la guerra,e la partecipazione italiana
alla guerra,o le politiche del governo in materia di lavoro ui ed ora
ecc,si sono articolate dotte(anche interessanti e pregevoli analisi)sul
perche' della guerra,sui come.....
.si sono anche distribuite ricette per l'osterie dell'avvenire..bene......
Ma non e' cambiato nulla

Tutto sara' come prima.

Un'altro mondo e' marziano.

baci baci baci baci











































l'unica lotta che si perde e' quella che si abbandona.
(madri di plaza de mayo)