[Consumo critico - Milano Social Forum]in ricordo di pierre …

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Auteur: associazione culturale punto rosso
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Sujet: [Consumo critico - Milano Social Forum]in ricordo di pierre bourdieu
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Qualche giorno fa =E8 morto Pierre Bourdieu, un grande intellettuale =
critico, che ha dato un contributo importantissimo nella lotta al =
neoliberismo.
Per ricordarlo cominciamo a diffondere il bel articolo che ha scritto =
Marco D'Eramo sul manifesto di venerd=EC 25 gennaio 2002. In seguito =
organizzaremo altre iniziative.
Buona lettura a tutti.


-------------------------------------------------------------------------=
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E' MORTO PIERRE BOURDIEU
Il grimaldello della ragione=20
di MARCO D'ERAMO=20



Ieri =E8 morto un maestro che odiava la nozione di maestro. Uno di quei =
rari umani che ai propri lettori e discepoli regalano occhiali magici =
con cui guardare il mondo, la societ=E0, gli individui, le motivazioni: =
sono lenti mentali che consentono all'improvviso di scorgere impensati =
paesaggi, inopinate configurazioni umane, ci offrono alla comprensione =
quel che prima appariva terra incognita.
Ieri ci ha lasciato Pierre Bourdieu, a soli 71 anni. E la magia che =
regalava a chi lo leggeva, gli parlava, studiava con lui, era la magia =
pi=F9 antica, pi=F9 sovversiva, pi=F9 trasgressiva del mondo: quella =
della buona, vecchia ragione.
Non =E8 esagerato affermare che se Immanuel Kant sottopose la ragione =
umana al tribunale della ragione, Pierre Bourdieu ha cercato per tutta =
la sua operosissima vita di sottoporre le ragioni della societ=E0 al =
tribunale della ragione sociale: uno dei suoi volumi pi=F9 ponderosi, La =
distinzione (1979), porta un sottotitolo inequivocabilmente kantiano, =
Critica sociale del giudizio. Il suo colossale progetto di analisi della =
societ=E0 umana, del suo strutturarsi in campi, e delle loro reciproche =
interazioni, ha un'ambizione globale e un procedimento sistematico. Un =
progetto che si =E8 articolato - oltre che in pi=F9 di trenta volumi - =
in quella straordinaria opera collettiva che =E8 stata ed =E8 la rivista =
che lui ha fondato nel 1976 e da allora ha diretto, Actes de la =
recherche en sciences sociales.
In un'epoca che esalta la ragione frammentaria e il pensiero debole, =
Pierre Bourdieu =E8 andato contro corrente: il suo =E8 davvero un =
pensiero forte. In questo senso, hanno ragione le biblioteche =
universitarie statunitensi che collocano le sue opere negli scaffali =
della filosofia piuttosto che della sociologia, disciplina sotto cui =E8 =
di solito etichettato. Un'etichetta che per decenni gli ha ostruito =
l'ingresso nella cultura italiana, cos=EC ostile alla sociologia: da =
destra - a causa dello storicismo idealista gentiliano e crociano che =
vedevano nella sociologia solo una volgare spremuta di positivismo =
determinista; e da sinistra - per cui la sociologia era solo la risposta =
capitalista a Marx.
Contro questi luoghi comuni, il sociologo Pierre Bourdieu ha sempre =
rivendicato la sua ascendenza marxiana: "Marco, ma cosa ho fatto per =
tutta la vita se non articolare l'idea marxiana per cui la societ=E0 =E8 =
strutturata in classi?" mi =E8 sbottato un giorno, in una stanzetta =
della Maison des Sciences de l'Homme, a Boulevard Raspail a Parigi. Fin =
troppo modesto. In realt=E0 il compito che Bourdieu si =E8 prefisso =E8 =
stato quello di dirimere il nodo teorico che la tradizione marxista ha =
sempre lasciato irrisolto e che nel marxismo volgare =E8 noto come =
"rapporto tra struttura e superstruttura" ("e solo il fatto di chiamarlo =
cos=EC rende il problema insolubile", notava Bourdieu).
Gi=E0 il suo primo studio, del 1961 (Sociologie de l'Alg=E9rie) riguarda =
la materialit=E0 economica dello scambio simbolico in Kabilia. Vi si =
vede subito l'allievo di Karl Marx, Max Weber, e soprattutto Emile =
Durkheimer, che dimostra come - con buona pace del buonismo polanyano e =
del terzo settore - il dono =E8 sempre falsamente disinteressato, =
perch=E9 attende sempre di essere ricambiato.

Siamo negli anni '60, con Jean-Paul Sartre a sostenere che =
"l'intellettuale =E8 un tecnico del sapere pratico" e Louis Althusser a =
descrivere la riproduzione ideologica come opera di apparati. La =
rivoluzione copernicana di Bourdieu sta nel sostituire alla domanda =
sartriana "cosa =E8 un intellettuale?", la domanda "come si diventa =
intellettuali?", e quindi "che interesse ha una persona a diventare =
intellettuale?". La risposta, Bourdieu la cerca allora nelle inchieste =
sugli iscritti alle Grandi Scuole francesi, sulle loro origini, le loro =
pratiche culturali. Da qui nasce Les h=E9ritiers: les =E9tudiants et la =
culture (1964) scritto con il primo dei suoi discepoli, Jean-Claude =
Passeron, in cui si dimostra come nella societ=E0 borghese il titolo di =
studio costituisce l'equivalente di quel che nel feudalesimo era il =
titolo nobiliare. Simili i meccanismi d'inflazione: all'inizio il titolo =
pi=F9 elevato era barone; poi - per compensare l'inflazione di baroni - =
si dovettero creare i conti, poi, i duchi, poi gli arciduchi, poi i =
principi. Cos=EC, a sancire l'appartenenza alla classe dominante, un =
tempo bastava la maturit=E0 classica (indispensabile allora per essere =
ammessi al corso allievi ufficiali), poi serv=EC la laurea; ora, con =
l'inflazione di lauree, serve un titolo post-universitario. E se i =
cadetti della nobilt=E0 venivano mandati nel clero o nelle colonie, =
quelli delle famiglie borghesi diventano giornalisti, fotografi, =
pubblicitari.
Come si vede, quella di Bourdieu =E8 nello stesso tempo una sociologia =
dei beni simbolici e una disanima dei meccanismi di riproduzione della =
classe dominante. Ed =E8 facile capire quanto sia stato importante =
questo libro quando =E8 scoppiato il maggio '68 e gli studenti parigini =
se lo sono trovati l=E0, bello e pronto, a descrivere i meccanismi di =
selezione e riproduzione contro cui lottavano. Les h=E9ritiers =E8 stato =
alla Sorbona quello che a Berkeley fu L'uomo a una dimensione di Herbert =
Marcuse.
Les h=E9ritiers =E8 la prima di una lunga serie di ricerche in cui =
Bourdieu disvela le costellazioni di gusti, pratiche culturali, =
strategie professionali che formano le traiettorie sociali di ogni =
persona e a loro volta ne vengono determinate.
Anche dai suoi discepoli, gli =E8 stata spesso rivolta l'accusa di =
determinismo (una delle migliori caratteristiche di Bourdieu come =
maestro =E8 che tutti i suoi migliori allievi, e coautori dei suoi =
libri, alla fine lo hanno criticato, ne hanno preso le distanze, e hanno =
seguito la propria via sociologica: cos=EC Passeron, cos=EC Jean-Claude =
Chamboredon, Luc Boltanski...). Ma =E8 un determinismo che, per poter =
essere efficace, deve farsi meno cogente, pi=F9 elastico: una delle sue =
fonti epistemologiche =E8 Gaston Bachelard, che non =E8 proprio un =
positivista. Cos=EC, al posto del capitale inteso in senso puramente =
economico, Bourdieu introduce tre forme diverse di capitale, a) =
economico, b) culturale e c) sociale, e mostra le interazioni, i travasi =
tra questi tre capitali. Anche le posizioni di classe si articolano: gli =
intellettuali vanno visti di volta in volta come frazione dominata della =
classe dominante oppure come frazione dominante della classe dominata, e =
il viavai fra queste due posizioni =E8 di per s=E9 un fattore =
determinante delle loro pratiche.
E' inutile qui mettersi a fare il Bignami della complessissima teoria =
sociologica di Bourdieu. Basti un esempio: per Bourdieu la percezione =
che ognuno di noi ha della propria posizione sociale non coincide mai =
con questa posizione: cio=E8, ognuno ha un'immagine alterata, errata di =
s=E9 nella societ=E0. Il punto =E8, dice Bourdieu, che la distanza tra =
la nostra percezione di noi e la nostra reale posizione cresce man mano =
che scendiamo nella scala sociale: =E8 cos=EC che, per esempio, un =
impiegatuccio parla con disprezzo del "popolino". E poich=E9 noi agiamo =
in base al punto da cui pensiamo di partire, questo divario spiega come =
mai gli errori di strategia non sono mai cantonate individuali ma =
tendenze sociali.
Ecco perch=E9 per tutti gli anni '70 e '80 nessuno ha vivisezionato la =
retorica della sinistra (del "discorso dominato legittimo") in modo =
pi=F9 spietato di Bourdieu: perch=E9 la lente davvero sovversiva degli =
occhiali che ci ha regalato =E8 quella di svelare le strategie di =
denegazione e di eufemizzazione: un artista non potr=E0 mai perseguire =
il proprio interesse se non =E8 sinceramente convinto del proprio =
disinteresse (l'arte per l'arte); se appena =E8 cosciente di voler =
guadagnare e fare carriera, non ci riuscir=E0 mai. Ma questo =
disvelamento =E8 possibile solo se il sociologo si pone 1) in rapporto =
autoriflessivo e critico con il proprio essere sociologo, e 2) al di qua =
della politica.

1) In uno sguardo sospettoso con il proprio essere sociologo, per non =
cadere nel tranello della meta-sociologia che si presenta come la teoria =
sociologica di tutte le sociologie possibili. Da questo punto di vista, =
la lezione introduttiva (La le=E7on sur la le=E7on) che Bourdieu tenne =
al Coll=E8ge de France nel 1982 costituisce nella sua brevit=E0 un =
classico del pensiero che ha la stessa succinta profondit=E0 di =
un'Epistola a Meneceo, e che tutt'oggi suscita riflessioni ed echi =
vertiginosi.
2) Al di qua della politica, perch=E9 la guarda come un campo =
relativamente autonomo, in cui gli agenti operano spinti dalle proprie =
traiettorie sociali, dai propri habitus. L'impegno politico del =
sociologo si rifiuta al libro inteso come comizio politico. Fa politica =
senza dirlo, smontando le motivazioni sociali del discorso militante e =
filosofico, come ha fatto Bourdieu in quel classico della =
demistificazione del galateo filosofico che =E8 L'ontologia politica di =
Martin Heideger (1988) dove infine la filosofia non viene letta come =
pretende di esserlo, cio=E8 ontologicamente, all'indicativo presente =
della terza persona singolare ("l'esserci =E8"), ma contestualizzandola =
e senza facili cortocircuiti, alla Farias, tra heideggerismo e nazismo. =
Il sociologo fa politica ricercando sul campo i meccanismi della =
"costruzione politica dello spazio" geografico e sociale, come nella =
straordinaria, commovente opera collettiva del 1993, in cui compaiono =
gli ultimi testi pi=F9 densamente teorici: La Mis=E8re du monde, un =
volumone di 950 fitte pagine che fu venduto a 300 mila copie in Francia =
e tradotto in 13 lingue.

Per=F2 nell'ultimo decennio, Bourdieu =E8 come venuto meno al proprio =
precetto e i suoi libri non sono pi=F9 stati intrisi di politica, ma =
direttamente politici. E' stato un atteggiamento di prodigalit=E0: ha =
speso il suo nome, il suo prestigio, la sua energia per tutte le cause, =
a cominciare da Attac, che tanti altri "maestri" hanno disertato. Dopo =
aver polemizzato tanti anni con Sartre (e con Foucault), Bourdieu ha =
come ripreso nelle proprie mani il testimone che Jean-Paul aveva =
lasciato, quello dell'impegno. I suoi libri per=F2 ne hanno perso =
interesse, hanno somigliato sempre pi=F9 a pamphlet, sempre meno a =
quegli appassionanti viaggi nell'ignoto sociale cui Bourdieu ci aveva =
abituati.
Con lui, ieri si =E8 chiusa definitivamente la grande stagione in cui la =
Francia ha insegnato al mondo, da Sartre a Barthes, da Foucault a =
Deleuze. Ma Bourdieu ha una dote specifica, un'ironia un po' spaccona =
dovuta forse alle sue origini guascone (come d'Artagnan, =E8 nato nel =
Bearn), un modo sorridente di smontare la societ=E0 umana, con il ciuffo =
ribelle sulla fronte ampia e il bel viso aperto, come quando per compiti =
ci dette a scelta questi due temi: a) "Spiegare perch=E9 una persona =
ragionevole sarebbe pronta a tutto, anche a vendere la madre per essere =
nominato decano di un istituto di filologia romanza"; b) "Spiegare =
perch=E9 un salumiere investe una quantit=E0 di milioni sufficienti a =
comprare un altro negozio, solo perch=E9 suo figlio impari a memoria =
esametri greci".

=20


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ASSOCIAZIONE CULTURALE PUNTO ROSSO puntorosso@???
FORUM MONDIALE DELLE ALTERNATIVE fma@???
LUP - LIBERA UNIVERSITA' POPOLARE lup@???
EDIZIONI PUNTO ROSSO edizioni@???
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FAX 02-875045
www.puntorosso.it

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lotta al neoliberismo.</FONT></DIV>
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rari umani che ai propri lettori e discepoli regalano occhiali magici =
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giudizio</I>. Il suo colossale progetto di analisi della societ=E0 =
umana, del suo=20
strutturarsi in campi, e delle loro reciproche interazioni, ha =
un'ambizione=20
globale e un procedimento sistematico. Un progetto che si =E8 articolato =
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che in pi=F9 di trenta volumi - in quella straordinaria opera collettiva =
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stata ed =E8 la rivista che lui ha fondato nel 1976 e da allora ha =
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<I>Actes de la recherche en sciences sociales</I>.<BR>In un'epoca che =
esalta la=20
ragione frammentaria e il pensiero debole, Pierre Bourdieu =E8 andato =
contro=20
corrente: il suo =E8 davvero un pensiero forte. In questo senso, hanno =
ragione le=20
biblioteche universitarie statunitensi che collocano le sue opere negli =
scaffali=20
della filosofia piuttosto che della sociologia, disciplina sotto cui =E8 =
di solito=20
etichettato. Un'etichetta che per decenni gli ha ostruito l'ingresso =
nella=20
cultura italiana, cos=EC ostile alla sociologia: da destra - a causa =
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storicismo idealista gentiliano e crociano che vedevano nella sociologia =
solo=20
una volgare spremuta di positivismo determinista; e da sinistra - per =
cui la=20
sociologia era solo la risposta capitalista a Marx.<BR>Contro questi =
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comuni, il sociologo Pierre Bourdieu ha sempre rivendicato la sua =
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marxiana per cui la societ=E0 =E8 strutturata in classi?" mi =E8 =
sbottato un giorno,=20
in una stanzetta della Maison des Sciences de l'Homme, a Boulevard =
Raspail a=20
Parigi. Fin troppo modesto. In realt=E0 il compito che Bourdieu si =E8 =
prefisso =E8=20
stato quello di dirimere il nodo teorico che la tradizione marxista ha =
sempre=20
lasciato irrisolto e che nel marxismo volgare =E8 noto come "rapporto =
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struttura e superstruttura" ("e solo il fatto di chiamarlo cos=EC rende =
il=20
problema insolubile", notava Bourdieu).<BR>Gi=E0 il suo primo studio, =
del 1961=20
(<I>Sociologie de l'Alg=E9rie</I>) riguarda la materialit=E0 economica =
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simbolico in Kabilia. Vi si vede subito l'allievo di Karl Marx, Max =
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soprattutto Emile Durkheimer, che dimostra come - con buona pace del =
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polanyano e del terzo settore - il dono =E8 sempre falsamente =
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Jean-Paul Sartre a sostenere che "l'intellettuale =E8 un tecnico del =
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pratico" e Louis Althusser a descrivere la riproduzione ideologica come =
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domanda sartriana "cosa =E8 un intellettuale?", la domanda "come si =
diventa=20
intellettuali?", e quindi "che interesse ha una persona a diventare=20
intellettuale?". La risposta, Bourdieu la cerca allora nelle inchieste =
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iscritti alle Grandi Scuole francesi, sulle loro origini, le loro =
pratiche=20
culturali. Da qui nasce <I>Les h=E9ritiers: les =E9tudiants et la =
culture</I> (1964)=20
scritto con il primo dei suoi discepoli, Jean-Claude Passeron, in cui si =

dimostra come nella societ=E0 borghese il titolo di studio costituisce=20
l'equivalente di quel che nel feudalesimo era il titolo nobiliare. =
Simili i=20
meccanismi d'inflazione: all'inizio il titolo pi=F9 elevato era barone; =
poi - per=20
compensare l'inflazione di baroni - si dovettero creare i conti, poi, i =
duchi,=20
poi gli arciduchi, poi i principi. Cos=EC, a sancire l'appartenenza alla =
classe=20
dominante, un tempo bastava la maturit=E0 classica (indispensabile =
allora per=20
essere ammessi al corso allievi ufficiali), poi serv=EC la laurea; ora, =
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l'inflazione di lauree, serve un titolo post-universitario. E se i=20
<I>cadetti</I> della nobilt=E0 venivano mandati nel clero o nelle =
colonie, quelli=20
delle famiglie borghesi diventano giornalisti, fotografi, =
pubblicitari.<BR>Come=20
si vede, quella di Bourdieu =E8 nello stesso tempo una sociologia dei =
beni=20
simbolici e una disanima dei meccanismi di riproduzione della classe =
dominante.=20
Ed =E8 facile capire quanto sia stato importante questo libro quando =E8 =
scoppiato=20
il maggio '68 e gli studenti parigini se lo sono trovati l=E0, bello e =
pronto, a=20
descrivere i meccanismi di selezione e riproduzione contro cui =
lottavano. <I>Les=20
h=E9ritiers</I> =E8 stato alla Sorbona quello che a Berkeley fu =
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dimensione</I> di Herbert Marcuse.<BR><I>Les h=E9ritiers</I> =E8 la =
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lunga serie di ricerche in cui Bourdieu disvela le costellazioni di =
gusti,=20
pratiche culturali, strategie professionali che formano le traiettorie =
sociali=20
di ogni persona e a loro volta ne vengono determinate.<BR>Anche dai suoi =

discepoli, gli =E8 stata spesso rivolta l'accusa di determinismo (una =
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migliori caratteristiche di Bourdieu come maestro =E8 che tutti i suoi =
migliori=20
allievi, e coautori dei suoi libri, alla fine lo hanno criticato, ne =
hanno preso=20
le distanze, e hanno seguito la propria via sociologica: cos=EC =
Passeron, cos=EC=20
Jean-Claude Chamboredon, Luc Boltanski...). Ma =E8 un determinismo che, =
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essere efficace, deve farsi meno cogente, pi=F9 elastico: una delle sue =
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epistemologiche =E8 Gaston Bachelard, che non =E8 proprio un =
positivista. Cos=EC, al=20
posto del capitale inteso in senso puramente economico, Bourdieu =
introduce tre=20
forme diverse di capitale, a) economico, b) culturale e c) sociale, e =
mostra le=20
interazioni, i travasi tra questi tre capitali. Anche le posizioni di =
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articolano: gli intellettuali vanno visti di volta in volta come =
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dominata, e il viavai fra queste due posizioni =E8 di per s=E9 un =
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determinante delle loro pratiche.<BR>E' inutile qui mettersi a fare il =
Bignami=20
della complessissima teoria sociologica di Bourdieu. Basti un esempio: =
per=20
Bourdieu la percezione che ognuno di noi ha della propria posizione =
sociale non=20
coincide mai con questa posizione: cio=E8, ognuno ha un'immagine =
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percezione di noi e la nostra reale posizione cresce man mano che =
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con=20
disprezzo del "popolino". E poich=E9 noi agiamo in base al punto da cui =
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sono mai=20
cantonate individuali ma tendenze sociali.<BR>Ecco perch=E9 per tutti =
gli anni '70=20
e '80 nessuno ha vivisezionato la retorica della sinistra (del "discorso =

dominato legittimo") in modo pi=F9 spietato di Bourdieu: perch=E9 la =
lente davvero=20
sovversiva degli occhiali che ci ha regalato =E8 quella di svelare le =
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<I>denegazione</I> e di <I>eufemizzazione</I>: un artista non potr=E0 =
mai=20
perseguire il proprio interesse se non =E8 sinceramente convinto del =
proprio=20
disinteresse (l'arte per l'arte); se appena =E8 cosciente di voler =
guadagnare e=20
fare carriera, non ci riuscir=E0 mai. Ma questo disvelamento =E8 =
possibile solo se=20
il sociologo si pone 1) in rapporto autoriflessivo e critico con il =
proprio=20
essere sociologo, e 2) al di qua della politica.<BR><BR><B>1</B>) In uno =
sguardo=20
sospettoso con il proprio essere sociologo, per non cadere nel tranello =
della=20
meta-sociologia che si presenta come la teoria sociologica di tutte le=20
sociologie possibili. Da questo punto di vista, la lezione introduttiva =
(<I>La=20
le=E7on sur la le=E7on</I>) che Bourdieu tenne al Coll=E8ge de France =
nel 1982=20
costituisce nella sua brevit=E0 un classico del pensiero che ha la =
stessa succinta=20
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riflessioni=20
ed echi vertiginosi.<BR><B>2</B>) Al di qua della politica, perch=E9 la =
guarda=20
come un campo <I>relativamente autonomo</I>, in cui gli agenti operano =
spinti=20
dalle proprie traiettorie sociali, dai propri <I>habitus</I>. L'impegno =
politico=20
del sociologo si rifiuta al libro inteso come comizio politico. Fa =
politica=20
senza dirlo, smontando le motivazioni sociali del discorso militante e=20
filosofico, come ha fatto Bourdieu in quel classico della =
demistificazione del=20
galateo filosofico che =E8 <I>L'ontologia politica di Martin =
Heideger</I> (1988)=20
dove infine la filosofia non viene letta come pretende di esserlo, =
cio=E8=20
ontologicamente, all'indicativo presente della terza persona singolare=20
("l'esserci =E8"), ma contestualizzandola e senza facili cortocircuiti, =
alla=20
Farias, tra heideggerismo e nazismo. Il sociologo fa politica ricercando =
sul=20
campo i meccanismi della "costruzione politica dello spazio" geografico =
e=20
sociale, come nella straordinaria, commovente opera collettiva del 1993, =
in cui=20
compaiono gli ultimi testi pi=F9 densamente teorici: <I>La Mis=E8re du =
monde</I>, un=20
volumone di 950 fitte pagine che fu venduto a 300 mila copie in Francia =
e=20
tradotto in 13 lingue.<BR><BR>Per=F2 nell'ultimo decennio, Bourdieu =E8 =
come venuto=20
meno al proprio precetto e i suoi libri non sono pi=F9 stati intrisi di =
politica,=20
ma direttamente politici. E' stato un atteggiamento di prodigalit=E0: ha =
speso il=20
suo nome, il suo prestigio, la sua energia per tutte le cause, a =
cominciare da=20
Attac, che tanti altri "maestri" hanno disertato. Dopo aver polemizzato =
tanti=20
anni con Sartre (e con Foucault), Bourdieu ha come ripreso nelle proprie =
mani il=20
testimone che Jean-Paul aveva lasciato, quello dell'<I>impegno</I>. I =
suoi libri=20
per=F2 ne hanno perso interesse, hanno somigliato sempre pi=F9 a =
pamphlet, sempre=20
meno a quegli appassionanti viaggi nell'ignoto sociale cui Bourdieu ci =
aveva=20
abituati.<BR>Con lui, ieri si =E8 chiusa definitivamente la grande =
stagione in cui=20
la Francia ha insegnato al mondo, da Sartre a Barthes, da Foucault a =
Deleuze. Ma=20
Bourdieu ha una dote specifica, un'ironia un po' spaccona dovuta forse =
alle sue=20
origini guascone (come d'Artagnan, =E8 nato nel Bearn), un modo =
sorridente di=20
smontare la societ=E0 umana, con il ciuffo ribelle sulla fronte ampia e =
il bel=20
viso aperto, come quando per compiti ci dette a scelta questi due temi: =
a)=20
"Spiegare perch=E9 una persona ragionevole sarebbe pronta a tutto, anche =
a vendere=20
la madre per essere nominato decano di un istituto di filologia =
romanza"; b)=20
"Spiegare perch=E9 un salumiere investe una quantit=E0 di milioni =
sufficienti a=20
comprare un altro negozio, solo perch=E9 suo figlio impari a memoria =
esametri=20
greci".</FONT></SPAN><SPAN=20
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<DIV><FONT face=3DArial=20
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CULTURALE PUNTO ROSSO <A=20
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