>Date: Wed, 23 Jan 2002 01:22:06 +0100 >Posted-Date: Wed, 23 Jan 2002 01:22:06 +0100
>To: "PerugiaSocialForum" <controg8umbria@???>
>From: "u.n.a." <una@???>
>Reply-To: controg8umbria@???
>Subject: [nog8umbria]
>Mailing-List: controg8umbria@???
>X-MIME-Autoconverted: from quoted-printable to 8bit by www.ecn.org id=20
>g0N0M6m29270
>
>
>mando a tutti il contributo del gruppo di lavoro LAVORO/NONLAVORO
>ciaociao
>
>
>Lavoro e precariat=E0.
>
>
>Non si pu=F2 parlare di lavoro senza fare una piccola premessa sulla sua=20
>funzione sociale.
>E=92 appurato che ormai =93il lavoro=94 =E8 un diritto fondamentale= riconosciuto=20 >nel tempo, in Italia dalla Costituzione, in Europa dalla =93Carta dei=20
>Diritti=94 fino alle organizzazioni mondiali ed ai vari vertici che=20
>periodicamente si susseguono.
>L=92espressione generica del diritto al lavoro, v=E0 per=F2 vista non solo= in=20 >un=92ottica di redditivit=E0, cio=E8 nella possibilit=E0 di produrre o= accumulare=20 >reddito, ma soprattutto nella capacit=E0 di essere soggetto di diritto, in= =20 >quanto il lavoro rappresenta il mezzo per avere accesso ai bisogni umani=20
>fondamentali e cio=E8: istruzione primaria, alloggio decoroso,=20
>un=92alimentazione sufficiente, l=92accesso all=92acqua potabile, da= ultimo=20 >ribaditi anche nel Vertice dei capi mondiali tenutosi a Vienna nel 1996.
>Ma non solo.
>In una visione pi=F9 ampia dei bisogni, vanno inseriti, oltre il=20
>soddisfacimento dei bisogni materiali -cio=E8 quelli necessari alla=20
>"sussistenza fisica" anche i bisogni immateriali. Parlando di funzione=20
>sociale del lavoro, per uno sviluppo completo dell'individuo e quindi=20
>della societ=E0, =E8 necessario dare la possibilit=E0 all=92individuo= stesso di=20 >coltivare la propria realizzazione, di vivere della propria memoria al=20
>fine di contribuire a far accrescere il livello culturale della societ=E0 e= =20 >della qualit=E0 della vita. D'altro canto, senza memoria non si da cultura,= =20 >ossia senza un insieme di esperienze e di valori condivisi e convissuti,=20
>non =E8 possibile la societ=E0; ecco quindi che le radici del passato sono= una=20 >garanzia di significativit=E0 per l'avvenire.
>La societ=E0 liberista, strutturata sulla logica del profitto a tutti i=20
>costi, unilateralmente orientata e spasmodicamente tesa verso il futuro, = =E8=20 >destinata a perdere, le sue radici, il suo passato e probabilmente=20
>perder=E0 anche il loro futuro.
>
>Questi sono i presupposti che hanno generato l=92idea della =93rendita di= =20 >esistenza=94, sostenuta dall=92AIRE, Associazione per l=92Istaurazione= della=20 >Rendita di Esistenza, dalla rete BIEN, da gruppi e partiti politici di=20
>diversi paesi, come i verdi in Germania, in Olanda. In Spagna alcuni=20
>gruppi politici delle provincie di Castela e di Leao, nel 1997, hanno=20
>presentato una proposta di legge contro l=92esclusione sociale che= prevedeva=20 >una =93rendita di cittadinanza=94. L=92origine di questa formula,= scaturisce=20 >dalla considerazione che la capacit=E0 produttiva di una societ=E0 =E8 il= =20 >risultato di tutto il sapere scientifico e tecnico accumulato dalle=20
>generazioni passate; questo patrimonio comune deve servire al profitto di= =20 >tutti gli individui, sottoforma di rendita incondizionata. Essa si=20
>sovrapporrebbe al reddito proveniente da altre attivit=E0 e andrebbe a=20
>sostituire altri sistemi di aiuti sociali, come sussidi di disoccupazione,= =20 >aiuti alle famiglie, borse di studio, finanziamenti ai settori=20
>svantaggiati, etc. Questo tipo di ridistribuzione del reddito,=20
>rappresenterebbe un efficace sistema contro la povert=E0 assoluta, in=20
>maniera non =93caritatevole=94 e renderebbe meno costosa la gestione del=20
>sistema sociale.
>
>Questo tipo di concezione del lavoro si contrappone con quella=20
>che viviamo quotidianamente in una societ=E0 con un=92economia= capitalistica=20 >come la nostra, basata sulla produzione di beni e servizi utilizzando la=20
>merce, e dove per merce si intende il capitale e il lavoro.
>Il lavoro in questa economia, rappresenta quindi un elemento materiale da= =20 >utilizzare in quantit=E0 minima necessaria, in funzione all=92obiettivo di= =20 >redditivit=E0 dell=92impresa.
>
>Il processo di evoluzione dell=92economia capitalistica dell=92ultimo= secolo=20 >(vedi il crescente rinnovo tecnologico e l=92aumento del capitale nei=20
>processi produttivi) ha fatto si che l=92obbiettivo della produzione di=20
>reddito e di ricchezza potesse essere ottenuto con un sempre minor=20
>utilizzo della =93merce lavoro=94 contro invece un crescente utilizzo di= =20 >capitale finanziario (cio=E8 di merce immateriale) e della sua=20
>circolazione, con una concentrazione della ricchezza su poche persone. Una= =20 >conseguenza diretta di questo sistema economico, basato appunto sul=20
>principio =93niente diritti senza lavoro=94 =E8 il sacrificio di intere=20
>popolazioni, quelle notoriamente considerate povere nei paesi dell=92area= =20 >del terzo mondo e un sempre pi=F9 crescente numero di persone che vivono= al=20 >limite della soglia di povert=E0 nei paesi occidentali.
>
>Negli ultimi decenni abbiamo assistito ad un peggioramento della qualit=E0= =20 >della vita e ad un aumento di bisogni insoddisfatti. Contemporaneamente,=20
>il progresso tecnologico, ha prodotto un sempre maggior numero di=20
>disoccupati, che potenzialmente potrebbero essere impiegati in servizi=20
>destinati a migliorare la qualit=E0 della vita, cio=E8 al welfare, termine= =20 >anglosassone per definire il benessere sociale.
>E=92 proprio con queste finalit=E0 che abbiamo visto proliferare le= cosidette=20 >cooperative sociali, che qui in Umbria rappresentano una realt=E0 alquanto= =20 >consistente.
>I principi promotori delle coop., nascono dall=92esigenza di vedere=20
>realizzate nuove forme di lavoro in cui il lavoratore rimane padrone del=20
>proprio destino e pu=F2 esprimere la propria creativit=E0. I valori di= base=20 >delle cooperative di tutto il mondo sono: autonomia, autogestione,=20
>responsabilit=E0 sociale, democrazia, uguaglianza, giustizia sociale e=20
>solidariet=E0 e attenzione verso gli altri componenti (cos=EC come risulta= =20 >dalla Carta dei Principi del Cooperativismo Popolare); ma purtroppo molto= =20 >spesso accade anche che esse sorgono semplicemente per aggirare oneri=20
>fiscali e per avere ampia libert=E0 nella gestione del personale socio=20
>lavoratore che si trova a rincorrere ore di lavoro in pi=F9 per raggiungere= =20 >a fine mese uno stipendio adeguato.
>
>Alcune di queste Coop. hanno conservato la caratteristiche dettate da i=20
>principi ispiratori, come ad esempio cooperative di produzione o botteghe= =20 >per il commercio equo, basate su produzioni alternative; altre invece sono= =20 >delle vere e proprie imprese sociali, dove la figura del socio lavoratore= =20 >ha un potere minimo, rappresentativo. Ormai le cooperative sono entrate a= =20 >far parte della nostra societ=E0 fornendo molti servizi che dovrebbero=20
>essere pubblici, inoltre il processo di privatizzazione, fa si che esse=20
>divengano appaltatrici di sempre pi=F9 servizi pubblici, rimanendo cos=EC= enti=20 >finanziati totalmente da denaro pubblico, ma non gestite direttamente dal= =20 >pubblico. Questo fa si che la loro vita sia sempre vincolata dai rapporti= =20 >stabiliti con gli enti, da delibere, umori politici che caratterizzano la= =20 >precariet=E0 di queste strutture, ed =E8 proprio su queste che si concentra= la=20 >maggior parte dell=92occupazione giovanile, purtroppo caratterizzata da=20
>creativit=E0 ma anche precariet=E0 e spesso anche sfruttamento.
>L=92ultimo esempio che abbiamo a Perugia =E8 l=92avvio della= privatizzazione=20 >delle mense degli asili, ancora in fase sperimentale, ma che comunque ha=20
>avviato la sua strada, rispecchia completamente la contraddizione di=20
>questo sistema. Gli appalti di questi servizi sono stati dati a=20
>cooperative sociali per ottenere un risparmio di costi; in realt=E0 questo= =20 >risparmio =E8 dato dalla differenza di trattamento subito dai lavoratori,= =20 >dove quelli pubblici erano assoggettati a salari garantiti e alla tutela=20
>di un contratto di settore, mentre quelli della cooperativa , devo subire= =20 >le condizioni poste da un contratto commerciale al di fuori da ogni canone= =20 >sindacale.
>
>L=92aspetto pi=F9 evidente della mercificazione del lavoro =E8 la= precariet=E0,=20 >rappresentata dall=92utilizzo di sempre pi=F9 nuove forme di lavoro,=20
>funzionali solo all=92azienda e alle sue esigenze di flessibilit=E0.
>Negli ultimi anni abbiamo assistito a una serie veramente fantasiosa, da=20
>parte dei governi che si sono susseguiti, di =93soluzioni=94 al problema= della=20 >disoccupazione: il lavoro interinale, che a mio parere rappresenta la=20
>massima oggettivizzazione dell=92uomo, visto che l=92agenzia, quasi sempre= una=20 >multinazionale, =93affitta=94 l=92uomo con il suo bagaglio di esperienze=20
>lavorative su questa o quell=92altra azienda, in base alle esigenze della= =20 >produzione, del mercato; i contratti di formazione- lavoro, maturati poi=20
>nei pi=F9 funzionali ( per l=92azienda) piani d=92inserimento= professionale:=20 >due forme di lotta alla disoccupazione, nate per aiutare l=92avviamento del= =20 >giovane nel mondo del lavoro, in realt=E0 si riducono a delle assunzioni a= =20 >tempo determinato di personale che pi=F9 che =93formarsi=94, lavora a tutti= gli=20 >effetti, con un notevole risparmio di contributi a carico delle aziende;= =20 >le ormai note =93collaborazioni coordinate e continuative=94, ormai= ampiamente=20 >riconosciute dalla normativa sul lavoro, chiss=E0 perch=E9 vengono= preferite=20 >in luogo di un=92assunzione con contratto collettivo nazionale.
>
>Tutte queste nuove forme di lavoro, cosiddetto =93atipico=94, ma ormai=20
>consolidate rappresentano la risposta dei nostri governi al problema della= =20 >disoccupazione e di conseguenza, l=92impegno degli stessi alla tutela dei= =20 >diritti umani.
>
>Una nuova economia =E8 naturalmente quella basata su principi completamente= =20 >opposti: la salvaguardia dei diritti umani come conseguenza di una equa=20
>ridistribuzione del reddito.
>
>Questo obiettivo =E8 percorribile attraverso strade diverse, che=20
>blocchino i processi in corso, o limitino i danni causati dalla new=20
>economy. Alcune di queste strade, sono ancora in discussione e considerate= =20 >troppo =93rivoluzionarie=94, come quella del blocco del prodotto interno= lordo=20 >dei paesi pi=F9 industrializzati favorendo la redistribuzione del reddito;= =20 >altre sono invece gi=E0 da adesso percorribili, come la proposta della= tobin=20 >tax, il salario sociale, la lotta alla disoccupazione, la tutela dei=20
>diritti dei lavoratori, la riduzione dell=92orario di lavoro