Il Senato a larga maggioranza ha dato il primo via libera al decreto che
autorizza la partecipazione italiana alla campagna in corso contro il
terrorismo internazionale in Afghanistan, introducendo l'importante novita`
dell'applicazione del Codice penale militare di guerra. La novita` contenuta
nel provvedimento permette l'entrata in vigore del codice, mai applicato in
precedenza, anche in mancanza della dichiarazione formale dello stato di
guerra. Contro il decreto, oltre a Rifondazione comunista, hanno votato
anche i Verdi, i Comunisti Italiani e, in dissenso dalla maggioranza del
proprio gruppo, diversi parlamentari Ds.
Il codice militare di guerra e` un decreto fascista del 1941: sulla sua
applicazione il Prc ha gia` presentato una pregiudiziale di
incostituzionalita` sia alla Camera che al Senato, bocciata pero` dalle
Camere anche con il voto del centrosinistra. Il relatore del provvedimento,
il leghista Luigi Peruzzotti, parla invece di "atto dovuto nei confronti dei
nostri ragazzi che sono nell'Oceano Indiano o a Kabul perche' il codice
garantisce sia la sicurezza dei nostri soldati, sia le norme del diritto
umanitario bellico".
"E' scandaloso che proprio il diessino Brutti si sia scagliato contro la
nostra iniziativa - ha commentato dal canto suo Gigi Malabarba, capogruppo a
palazzo Madama del Prc -. Forse Brutti si crede ancora al governo. L'Ulivo
supera ogni decenza nel voler pervicacemente negare che il nostro paese
partecipa non ad una missione di pace, ma ad una guerra guerreggiata. Piu`
concretamente il Polo la chiama per nome e cognome."
Immediata la replica di Brutti: "Mi fai un complimento. Anche ora che siamo
all'opposizione, noi sosteniamo gli stessi principi ai quali ci ispiravamo
quando avevamo responsabilita` di governo e riusciamo qualche volta a
ottenere anche risultati utili."
Liberazione.it
redazione (mercoledì 23 gennaio)
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