[Consumo critico - Milano Social Forum]Naomi Klein sul movim…

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著者: Stefano Costa
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題目: [Consumo critico - Milano Social Forum]Naomi Klein sul movimento
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Invio a tutti questo intervento fatto dalla Klein (autrice di No Logo) =
sui movimenti No Global, credo che sia molto attuale anche rispetto alla =
nostra discussione su come organizzarci, su che cosa fare e quali =
priorit=E0. Anche se lungo vale la pena di leggerlo.
Un abbraccio, Stefano

=20
ADDIO ALLA "FINE DELLA STORIA": ORGANIZZAZIONE E VISIONE DEI MOVIMENTI =
ANTI-CORPORATIVI
Naomi Klein

Siamo qui per dimostrare a tutti che un altro mondo =E8 possibile aveva =
appena finito di esclamare il relatore sul palco accompagnato dalle =
grida di approvazione e dagli applausi di una folla di oltre 10.000 =
persone.
La cosa strana =E8 che non applaudivamo un "altro mondo" specifico e =
definito, ma la semplice possibilit=E0 della sua esistenza. Applaudivamo =
l'idea stessa che un altro mondo era, almeno in teoria, realizzabile.
Negli ultimi 30 anni, l'ultima settimana di gennaio, un gruppo ristretto =
e selezionato di direttori esecutivi e leader mondiali si sono riuniti =
in Svizzera, in cima a una montagna, per stabilire in che modo doveva =
essere gestita l'economia globale, compito che erano convinti spettasse =
solo a loro o che comunque ritenevano di essere i soli in grado di =
svolgere. Noi
applaudivamo proprio perch=E9 era l'ultima settimana di gennaio e non ci =
trovavamo affatto a Davos, in Svizzera, al Forum Economico Mondiale, =
bens=EC a Porto Alegre, Brasile, per il primo incontro annuale del =
Forum Sociale Mondiale (World Social Forum). E anche se non eravamo =
direttori esecutivi, n=E9 tanto meno capi di stato, avremmo passato =
l'intera settimana a parlare dello stesso tema, ovvero dell'economia =
globale e del modo in cui amministrarla. Molti erano convinti che in =
quella sala si stesse facendo la storia: io provavo una sensazione molto =
meno tangibile e mi sembrava che questo
evento rappresentasse una sorta di "fine" della "Fine della Storia". In =
ogni caso lo slogan "Another World Is Possibile" Un altro mondo =E8 =
possibile =E8 diventato il motto ufficiale dell'evento. Dopo un anno e =
mezzo di proteste globali contro avversari quali l'Organizzazione =
Mondiale del Commercio, la Banca Mondiale, il Fondo Monetario =
Internazionale, il Forum Economico Mondiale, i due maggiori partiti =
statunitensi e il partito laburista inglese, per nominarne solo alcuni, =
grazie al Forum Sociale Mondiale questo nuovo movimento di contestazione =
poteva finalmente smetterla di gridare in faccia a tutti ci=F2 che non =
voleva e iniziare a indicare chiaramente ci=F2 che cercava di =
realizzare. Questa particolare sede dell'evento =E8 stata scelta =
perch=E9 il Partito Brasiliano dei Lavoratori (Partido dos Trabalhadores =
PT), oggi al potere a Porto
Alegre e nello stato di Rio Grande do Sul, =E8 ormai noto in tutto il =
mondo per le sue innovazioni nel campo della democrazia partecipativa. =
Il congresso =E8 stato organizzato da una rete di sindacati brasiliani e =
organizzazioni non governative e da ATTAC Francia. Il partito brasiliano =
non ha badato a spese per allestire l'evento che ha potuto contare su =
attrezzature
congressuali all'avanguardia, liste di relatori piene di personaggi =
celebri, musicisti internazionali e, soprattutto, un servizio di =
accoglienza per i delegati. Questi ultimi erano ricevuti da =
rappresentanti del Ministero del Turismo e da cordiali ufficiali di =
polizia, esperienza questa alquanto sconvolgente per persone =
generalmente accolte dalle autorit=E0 con nuvole di spray al
pepe, controlli al confine del paese e zone blindate precluse ai =
manifestanti.
Se Seattle, aveva rappresentato per molti una sorta di debutto in =
societ=E0 di un movimento di resistenza, secondo Soren Ambrose analista =
politico, autore di 50 Years Is Enough, Porto Alegre =E8 l'occasione =
giusta per far sapere a tutti che esiste un serio processo di =
riflessione sulle possibili alternative. L'accusa secondo cui questo =
movimento non offre alternative valide o =E8 privo di una prospettiva =
coerente =E8 diventata una sorta di mantra, un'etichetta affibbiata =
all'intero gruppo sin dai tempi della protesta di Seattle in novembre =
1999, come riferisce anche l'articolo "The New Radicals" della rivista =
Newsweek: Una delle attuali lacune =E8 la totale mancanza di =
formulazione di una missione e/o di un credo che diano al movimento, =
come di fatto =E8, un qualche fulcro d'interesse. L'assenza di =
qualsivoglia infiocchettamento e confezione accattivante a vantaggio dei =
media ha senza dubbio scatenato l'attacco dei critici, che hanno avuto =
campo libero nel dipingere i giovani attivisti in mille modi diversi da =
battitori di tamburo travestiti da alberi con la testa piena di slogan, =
a violenti teppisti votati alla distruzione. Affrontare questa grave ed =
evidente lacuna legata all'immagine =E8 stata proprio
una delle raison d'etre del Forum Sociale Mondiale: gli organizzatori =
consideravano l'evento come la grande opportunit=E0 di imbrigliare la =
caotica attivit=E0 di strada in una qualche struttura organizzata e =
coerente. Le 60 conferenze e i 450 seminari hanno indubbiamente sfornato =
miriadi di idee diverse su nuovi sistemi di tassazione (vedi Tobin Tax), =
coltivazioni biologiche in cooperative, budget partecipativi e software =
gratuito, per nominarne solo alcune. Ma la domanda che mi sono posta e =
che spesso mi viene in mente in altri eventi simili di scala minore =E8 =
la seguente: Anche se riuscissimo a elaborare un programma in dieci =
punti, brillante e chiaro, raffinato e coerente, con prospettive =
uniformi, a chi mai, esattamente, potremmo poi consegnare questi =
comandamenti? E chi sono, se davvero esistono, i leader di questo =
movimento? Lo scorso aprile, dopo che le proteste contro l'Area di =
Libero Scambio delle Americhe (Free Trade Area of the Americas) sono =
sfociate in atti di violenza, stampa e forze dell'ordine hanno dato il =
via a una sorta di gioco Indovina chi =E8 il leader Mark Stein, cronista =
del National Post di Conrad Black, ha chiamato in causa Maude Barlow, =
presidentessa di Council of Canadian (una delle pi=F9 vaste e impegnate =
organizzazioni non governative del mondo contrarie al libero commercio), =
definendo con insistenza un gruppo di 50.000 persone con l'espressione =
"Maude's Mob" La Mafia di Maude' e arrivando
addirittura a formulare aperte minacce contro la Barlow. La prossima =
volta che un membro della Mafia di Maude mi lancer=E0 un sasso, io me lo =
porter=F2 a casa e lo scaglier=F2 contro le sue finestre, ha scritto in =
proposito il cronista. La polizia, dal canto suo, ha dichiarato che =
Jaggi Singh, uno degli organizzatori della protesta "?Anti-Capitalist =
Convergence" ha
ordinato ai suoi adepti di attaccare la recinzione che circonda gran =
parte della citt=E0 di Quebec. L'arma principale di cui hanno parlato i =
poliziotti era una teatrale catapulta che lanciava oltre la recinzione =
orsetti e altri animali di peluche. Singh non aveva nulla a che fare con =
la catapulta e durante la protesta si era limitato a tenere dei discorsi =
sulla violenza dello stato. Tuttavia, la causa dell'arresto e della =
successiva negazione della libert=E0 su cauzione =E8 stato proprio il =
fatto che egli era
considerato una specie di burattinaio che presumibilmente tirava i fili =
e faceva muovere tutti gli altri manifestanti. La storia si =E8 ripetuta =
in altre dimostrazioni.
Per le proteste contro la Convention Nazionale Repubblicana tenutasi a =
Filadelfia in agosto 2000, John Seller, uno dei fondatori di Ruckus =
Society, si =E8 visto fissare una cauzione di 1 milione di dollari. Due =
mesi prima, David Solnit, uno dei fondatori di Art and Revolution, =
gruppo teatrale e politico di burattinai, aveva sub=ECto un arresto =
preventivo a Windsor, Ontario, nel corso di un incontro =
dell'Organizzazione degli Stati americani (Organization of American =
States).
Il tentativo sistematico da parte delle forze dell'ordine di colpire i =
presunti leader della protesta pu=F2 aiutare a comprendere i profondi =
sospetti che il nuovo movimento nutre riguardo alle tradizionali =
gerarchie di potere.
In realt=E0, il personaggio che pi=F9 si avvicina a un autentico leader =
=E8 il sottocomandante Marcos, che si nasconde sulle montagne del =
Chiapas e cela la sua identit=E0 dietro una maschera. Marcos rappresenta =
la quintessenza dell'anti-leader perch=E9 sostiene che la sua maschera =
nera non =E8 altro che uno specchio che gli consente di essere un gay a =
San Francisco, un nero in Sud Africa, un asiatico in Europa, un Chicano =
a San Ysidro, un anarchico in Spagna, un palestinese a Israele, un =
indiano maya per le vie di San Cristobal, un ebreo in Germania, uno =
zingaro in Polonia, un Mohawk nel Quebec, un pacifista in Bosnia, una =
donna sola sulla metropolitana alle dieci di sera, un contadino senza =
terra, il membro di una gang dei bassifondi, un lavoratore disoccupato, =
uno studente insoddisfatto e, ovviamente, uno Zapatista sulle montagne.
In altre parole, egli =E8 semplicemente ognuno di noi e tutti noi siamo =
i leader che cerchiamo.=20

Questo atteggiamento critico nei confronti della gerarchia va ben oltre =
la semplice immagine del leader carismatico. Molti rappresentanti dei =
movimenti anti-corporativi sono infatti altrettanto sospettosi nei =
confronti di ideologie preconfezionate, partici politici e di qualsiasi =
gruppo che voglia centralizzare il potere e organizzare i vari =
frammenti del movimento in cellule e unit=E0 locali subordinate. =
Perci=F2, anche se gli intellettuali e gli organizzatori che si =
alternano sul palco del Forum Sociale Mondiale possono forse organizzare =
e dare forma alle idee dei manifestanti di strada, essi non hanno =
tuttavia il potere, n=E9 i meccanismi per guidare l?intero movimento di =
protesta. In un contesto cos=EC informe e confuso, le idee e i progetti =
sviluppati in occasione del Forum Sociale Mondiale non sono del tutto =
irrilevanti, ma non sono neppure cos=EC decisivi come pretendevano di =
essere. Il loro destino =E8 di essere risucchiati e sbattuti qua e l=E0 =
nel vortice dell'informazione, tra diari web, manifesti di =
organizzazioni non governative, relazioni accademiche, video amatoriali, =
cris de coeur, che la rete globale anti-corporativa produce e consuma =
ogni giorno. Per chi cerca un facsimile delle politiche =
anti-capitalistiche
tradizionali, questa assenza di una qualsiasi struttura definita fa =
apparire il movimento anti-corporativo come una forma di protesta =
esasperatamente impassibile e inerte: questi nuovi attivisti sono cos=EC =
disorganizzati che non riescono neppure a raccogliere le idee per =
rispondere in modo positivo a chi si offre di organizzarli. Senza dubbio =
hanno del fegato quando si tratta di protestare, ma si tratta comunque =
di individui svezzati da MTV che la vecchia guardia non esiterebbe a =
definire frammentati, incoerenti e privi di un obiettivo comune.
Forse la questione non =E8 cos=EC semplice. Forse le proteste da Seattle =
a Quebec sembrano disorganizzate e prive di un fulcro d'interesse =
perch=E9 non sono il frutto di un unico movimento quanto piuttosto della =
convergenza di molti movimenti pi=F9 piccoli, ciascuno dei quali =E8 =
diretto contro una specifica azienda multinazionale (come la Nike), un =
particolare settore industriale (come la produzione agricola) o una =
nuova iniziativa commerciale (come l'area di libero scambio delle =
Americhe), o cerca di tutelare il diritto all'autodeterminazione delle =
popolazioni indigene (come nel caso degli Zapatisti).
Se si guarda la cosa pi=F9 da vicino si pu=F2 capire come questi =
movimenti pi=F9 piccoli con obiettivi ben precisi stiano in realt=E0 =
combattendo tutti le medesime forze, quelle stesse forze che sono il =
bersaglio della rivolta dell'esercito Zapatista (Zapatista National =
Liberation Army) iniziata il 1=B0 gennaio 1994 (giorno in cui =E8 =
entrato in vigore l?accordo sul liberoscambio - North American Free =
Trade Agreement). La vittoria strategica conseguita dagli Zapatisti =E8 =
stata quella di insistere nell?affermare che ci=F2 che accadeva in =
Chiapas non poteva essere liquidato come un semplice conflitto "etnico" =
o "locale", ma era invece una battaglia universale. La mossa decisiva in =
tal senso =E8 stata quella di identificare come nemico non solo lo stato =
messicano, bens=EC il "neoliberalismo" nel suo complesso. Gli Zapatisti =
sostenevano che la povert=E0 e le condizioni disperate degli abitanti =
del Chiapas erano solo una versione pi=F9 avanzata di quanto stava =
accadendo in tutto il mondo e che era iniziato con il colonialismo: il =
vantaggio di oltre 500 anni della popolazione indigena del Chiapas =
attribuiva loro il diritto di occupare oggi una posizione di primo piano =
nella scena politica nazionale. Nei suoi comunicati Marcos parlava delle =
migliaia e migliaia di persone relegate ai margini dal benessere, la cui =
terra e il cui lavoro rendevano tale benessere possibile. La nuova =
distribuzione del mondo esclude le "minoranze". Gli indigeni, i giovani, =
le donne, gli omosessuali, le lesbiche, le persone di colore, gli =
immigranti, gli operai, i contadini: la maggior parte delle persone che =
formano i pilastri su cui poggia il mondo vengono presentate, dal =
potere, come beni usa e getta. La distribuzione del mondo esclude =
quindi, in realt=E0, le "maggioranze". Se il neoliberalismo =E8 senza =
dubbio l'obiettivo comune, vi =E8 un sempre maggiore consenso sul fatto =
che per trovare delle possibili alternative a questo sistema bisogna =
partire da una democrazia partecipativa a livello locale, attraverso =
sindacati, quartieri, fattorie, villaggi, collettivi anarchici o =
autogoverni delle popolazioni indigene. Il comune filo conduttore =E8 =
una totale dedizione all'autodeterminazione e alla diversit=E0, =
diversit=E0 culturale, biodiversit=E0 e, chiaramente, diversit=E0 =
politica. Gli Zapatisti parlano di un movimento fatto di un solo no! e =
tanti s=EC!, descrizione questa che preclude qualsiasi definizione del =
movimento stesso come qualcosa di unico e unitario e che mette in =
discussione l'ipotesi che una tale strutturazione definita debba davvero =
esistere.
Invece di un singolo movimento, si stanno sviluppando migliaia di =
piccoli movimenti strettamente interrelati tra loro, molto simili ai =
link che connettono i vari siti web su Internet. Questa analogia non =E8 =
certo casuale ed =E8 in realt=E0 un elemento chiave per capire la natura =
mutevole di questo tipo di attivit=E0 politica organizzata. Anche se =
molti hanno intuito che le recenti proteste di massa sarebbero state =
impossibili senza Internet, ci=F2 che non =E8 stato invece considerato =
=E8 il modo in cui la tecnologia della comunicazione che semplifica =
queste campagne stia in realt=E0 plasmando l'immagine stessadel =
movimento. Grazie alla Rete, la mobilitazione pu=F2 dispiegarsi con poca =
burocrazia e una gerarchia molto limitata; il consenso forzato e i =
manifesti elaborati passano in secondo piano rimpiazzati da una cultura =
basata su un costante e flessibile, talvolta perfino obbligato, scambio =
di informazioni.
Nonostante i media abbiano spesso descritto gli eventi della citt=E0 di =
Quebec come l'emanazione di due diverse proteste, un pacifico corteo di =
lavoratori da un lato e una violenta rivolta anarchica dal'?altro, la =
realt=E0 =E8 che nel corso del fine settimana vi sono state centinaia e =
centinaia di manifestazioni diverse. Una era stata organizzata da due =
donne, madre e figlia, di Montreal. Un'altra da un furgone di laureati =
di Edmonton. Un'altra ancora da tre amici di Toronto che non fanno parte =
di nessuna associazione a parte i rispettivi fitness center. E un'altra =
da una coppia di camerieri di un bar della zona durante la pausa pranzo. =
A Quebec vi erano certo dei gruppi ben organizzati, con tanto di =
sindacati dotati di autobus, manifesti in tema e percorsi prestabiliti =
per i cortei, mentre gli anarchici, il "lato oscuro" del movimento, =
erano ben forniti di maschere antigas e ponti radio. Per giorni e giorni =
le strade si sono per=F2 riempite anche di persone che non avevano =
fatto altro che
dire a un amico/a "Andiamo a Quebec" e di residenti della citt=E0 che =
dicevano invece "Andiamocene via".
Nei quattro anni che hanno preceduto l'evento di Seattle, simili =
confluenze di eventi diversi si erano verificate in occasione dei summit =
del G-7, dell'Organizzazione Mondiale per il Commercio e di Asia Pacific =
Economic Cooperation a Auckland, Vancouver, Manila, Birmingham, Londra, =
Ginevra, Kuala Lumpur e Colonia.

Ci=F2 che si sta sviluppando =E8 un modello attivista che rispecchia la =
struttura organica, decentralizzata e interconnessa di Internet, una =
specie di Internet in carne e ossa. Il centro ricerche TeleGeography con =
sede a Washington si =E8 assunto il compito di tracciare una mappa =
della struttura architettonica di Internet come se fosse una specie di =
sistema solare. Lo scorso anno, TeleGeography ha dichiarato che =
Internet non =E8 affatto una rete gigantesca, bens=EC un sistema =
composto da perni centrali, o mozzi, e da numerosi raggi. I perni sono i =
centri delle varie attivit=E0 e i raggi sono i link che collegano ad =
altri centri anch'essi autonomi ma interrelati al sistema.
Questa descrizione pare corrispondere esattamente alle cosiddette =
proteste anti-globalizzazione: convergenze di massa di perni attivisti, =
ciascuno dei quali =E8 formato da centinaia, forse migliaia, di raggi =
autonomi. Nel corso delle dimostrazioni i raggi assumono la forma di =
"gruppi con interessi affini" che comprendono da due a venti =
manifestanti e che nominano
ciascuno un portavoce che li rappresenti durante i regolari incontri dei =
vari raggi.
In alcune manifestazioni, gli attivisti portano con s=E9 delle vere e =
proprie reti di tessuto e quando =E8 il momento di indire un meeting le =
stendono in terra e al grido di "tutti i raggi sulla rete" viene creata =
una specie di sala consigliare di strada.
I gruppi con interessi affini accettano di coordinare in modo elastico i =
rispettivi interventi e, in occasione di alcuni eventi, promettono di =
attenersi a una serie di principi di non-violenza, come quello di non =
mettere in pericolo la propria vita e quella dei compagni con atti di =
violenza compiuti in una fase pacifica della protesta. A parte questo, i =
gruppi affini funzionano come unit=E0 distinte, in grado di prendere le =
proprie decisioni strategiche in un modello di decentralizzazione =
coordinata totalmente incomprensibile per chi invece =E8 alla ricerca =
di un leader o di qualcuno che tiri le fila.
Per esempio, durante gli incontri dei gruppi/raggi tenutisi prima delle =
manifestazioni anti-FTAA di Quebec, il tanto citato Jaggi Singh ha =
svolto solo la funzione di moderatore e si =E8 limitato a prender nota =
di tutte le varie iniziative in programma: un gruppo aveva dichiarato di =
voler organizzare un corteo, un altro aveva in mente di ricoprire la =
recinzione di sicurezza di carta igienica, un altro ancora voleva =
lanciare centinaia di aerei di carta attraverso le reti metalliche e un =
gruppo di laureati di Harvard avevano deciso di leggere Foucault alle =
forze di polizia. I gruppi che progettavano scontri pi=F9 diretti =
rimanevano in silenzio in attesa di incontrarsi con i gruppi affini in =
condizioni di relativa sicurezza. Da un punto di vista pratico, questa =
convergenza di miriadi di proteste bonsai pu=F2 risultare terribilmente =
caotica o meravigliosamente poetica, o pu=F2 presentare entrambi gli =
aspetti. Il risultato comunque =E8 che, invece di creare complesse =
strutture burocratiche nazionali o internazionali, vengono allestite =
organizzazioni temporanee: edifici vuoti vengono frettolosamente =
trasformati in "centri di confluenza" e i produttori di media =
indipendenti organizzano centri attivisti d'informazione improvvisati. =
Le coalizioni nate appositamente per queste dimostrazioni vengono spesso =
indicate con la data dell'evento previsto, ad esempio, G18, N30, A16, =
S11, S26 e dopo che la giornata =E8 trascorsa, non lasciano traccia =
della propria esistenza e scompaiono nel nulla eccezion fatta per =
qualche sito web archiviato.
Il modello perno/raggi =E8 molto pi=F9 di una semplice tattica da usare =
alle proteste: =E8 l'essenza stessa delle manifestazioni che sono di per =
s=E9 costituite da "coalizioni di coalizioni" per citare un'espressione =
di Kevin Danaher di Global Exchange. Ogni campagna anti-corporativa =E8 =
supportata da molti gruppi diversi, perlopi=F9 organizzazioni =
non-governative, sindacati,
studenti e anarchici. Tutti questi soggetti utilizzano Internet, i =
congressi internazionali e gli incontri diretti per svolgere attivit=E0 =
di ogni genere, dalla catalogazione delle recenti infrazioni della Banca =
Mondiale, al bombardamento della
Shell Oil con fax ed e-mail, alla distribuzione di volantini =
anti-sfruttamento pronti da scaricare dal PC per le manifestazioni =
contro i punti vendita Nike Town. I gruppi rimangono autonomi, ma il =
loro coordinamento internazionale =E8 rapido, elastico e, sugli =
avversari prescelti, ha spesso un effetto devastante. L'accusa secondo =
cui il movimento anti-corporativo manca di una "visione" comune e di un =
programma interno decade inesorabilmente se viene esaminata nel =
contesto di queste campagne. E' vero che, per un osservatore casuale, =
le proteste di massa di Seattle Washington D.C., Praga e Quebec, con il
rispettivo calderone di slogan e rivendicazioni, possono apparire =
semplicemente come un variopinto corteo di lagnanze di vario genere. Ma =
se si cerca di trovare una coerenza all'interno di questo convergere di =
forze su vasta scala, si pu=F2 finire per vedere solo le persone =
travestite da alberi che manifestano sulle strade senza riuscire a =
scorgere la grande foresta che essi rappresentano. Questo movimento =E8 =
fatto dei sui gruppi/raggi e in ciascun gruppo non mancano certo una =
visione e un centro d'interesse comuni. Per esempio, il movimento =
studentesco contro le fabbriche sfruttatrici =E8 passato rapidamente =
dalla semplice critica rivolta alle aziende e agli amministratori dei =
campus alla stesura di codici di condotta alternativi e alla creazione =
di un organo semi-regolatorio indicato come Worker Rights Consortium.
Inoltre, gli attivisti sindacali dei campus hanno ampliato il loro campo =
di interesse e si sono concentrati su obiettivi pi=F9 vicini quali la =
situazione dei custodi e dei dipendenti addetti al catering nei campus e =
le condizioni degli agricoltori emigranti che riforniscono i bar =
universitari. Il movimento contro gli alimenti geneticamente modificati =
ha ottenuto una vittoria dopo l'altra, a partire dall'eliminazione di =
questo tipo di prodotti dagli scaffali dei supermercati inglesi, per =
arrivare all'approvazione di leggi in Europa riguardo alla necessit=E0 =
di indicare l'origine dei cibi sulle etichette e infine compiendo passi =
da gigante con il Protocollo di Montreal sulla Biosicurezza. Nel =
frattempo gli oppositori del modello di sviluppo basato sulle =
esportazioni sostenuto da Banca Mondiale e Fondo Monetario =
Internazionale hanno prodotto interi scaffali di materiale relativo a =
modelli di sviluppo basati sulla comunit=E0, riduzione e risarcimento =
dei debiti e principi di autogoverno.
Anche i detrattori dell'industria petrolifera ed estrattiva sono =
letteralmente pieni di idee su come ottenere fonti energetiche =
sostenibili e sull'utilizzo di metodi responsabili per l'estrazione =
delle risorse, anche se difficilmente avranno la possibilit=E0 di =
mettere in pratica i loro progetti. Il crescente movimento contro le =
grandi aziende farmaceutiche ha diversi piani su come fornire farmaci =
accessibili contro l'AIDS alle persone affette dalla malattia: il =
problema =E8 che viene continuamente trascinato in tribunale per i =
problemi che crea al settore. Gli Zapatisti dal canto loro sono passati =
dal limitarsi a dire "Ya Basta - Adesso Basta" all'accordo Nafta, =
all'assumere la guida di un movimento di riforma democratica radicale in =
Messico svolgendo un ruolo centrale nella destituzione del corrotto =
governo del Partito Istituzionale Rivoluzionario (Institutional =
Revolutionary Party) che andava avanti da 71 anni e portando i diritti =
degli indigeni al vertice all'ordine del
giorno della scena politica del paese.
Il fatto che queste campagne siano decentralizzate non =E8 affatto =
motivo di incoerenza e frammentazione. E' invece una soluzione giusta e =
perfino ingegnosa che ha consentito di adattarsi sia alla preesistente =
frammentazione in reti sempre pi=F9 numerose, che ai cambiamenti =
culturali su vasta scala. Le istituzioni tradizionali che in passato =
organizzavano i cittadini in
gruppi strutturati e definiti vivono oggi una fase di declino, siano =
essi sindacati, gruppi religiosi o partiti politici. Ma c'=E8 qualcosa =
che spinge decine di migliaia di persone a riversarsi comunque sulle =
strade, una sorta di intuizione, un istinto primordiale, forse =
semplicemente il desiderio di far parte di qualcosa di pi=F9 grande =
della piccola, riduttiva realt=E0 quotidiana
di ogni singolo individuo. La questione =E8 se la rete possa davvero =
catturare tutte queste persone.
La struttura di questo movimento =E8 anche un sottoprodotto =
dell'esplosione delle organizzazioni non-governative (NGO) che dopo il =
Summit di Rio del 1992 hanno acquisito sempre maggiore potere e =
visibilit=E0. Le organizzazioni di questo tipo che partecipano alle =
campagne anti-corporative sono talmente numerose che solo il modello =
perno/raggi =E8 in grado di conciliare i diversi stili, strategie e =
obiettivi. Come pure Internet, le organizzazioni non governative e le =
reti di gruppi affini sono sistemi espandibili all'infinito.
Se qualcuno non si riconosce in nessuna delle oltre 30.000 NGO o delle =
migliaia di gruppi affini, pu=F2 semplicemente "aprire" un "raggio" in =
proprio e connettersi al sistema.
Per alcuni questo attivismo da navigatore telematico =E8 assolutamente =
abominevole.
Ciononostante, che si condivida o meno questo modello, uno dei punti di =
forza del movimento =E8 senza dubbio la sua totale diversit=E0 dai =
principi organizzativi delle istituzioni e delle aziende contro cui =E8 =
diretto e, quindi, la sua radicale incontrollabilit=E0. Questo sistema =
risponde alla concentrazione aziendale con un labirinto di unit=E0 =
frammentate, tiene
testa alla centralizzazione con una propria personale localizzazione e =
contrasta il consolidamento del potere con una drastica dispersione =
dell'autorit=E0.
Anche questa strategia =E8 stata applicata con grande abilit=E0 dagli =
Zapatisti. Invece di nascondersi dietro le barricate, il movimento di =
Marcos ha aperto fin dall'inizio le porte al mondo e lo ha invitato =
"sorvegliare e guidare tutte le battaglie". L'estate successiva alla =
rivolta gli Zapatisti hanno indetto nella giungla un Convegno =
Democratico Nazionale (National
Democratic Convention), cui hanno partecipato 6.000 persone, perlopi=F9 =
messicani. Nel 1996 hanno invece organizzato il primo Incontro a favore =
dell'umanit=E0 e contro il neoliberalismo (Encuentro For Humanity And =
Against Neo-Liberalism)
per il quale 3.000 attivisti hanno viaggiato nel Chiapas per incontrare =
i compagni provenienti da tutto il mondo. Grazie a questo tipo di reti e =
connessioni, molte delle quali informali, la lotta di Zapata =E8 =
diventata una forza prorompente e incontenibile.
Joshua Karliner di Transnational Resource and Action Center definisce =
questo sistema pseudo-Web come "una brillante e involontaria risposta =
alla globalizzazione".
Ed =E8 proprio la natura preterintenzionale del movimento che pu=F2 =
spiegare la mancanza di etichette precise con cui poterlo descrivere e =
lo sviluppo di tutta una serie di metafore bizzarre create per colmare =
questa carenza terminologica. Da parte mia, ho usato l'immagine dei =
perni centrali, o mozzi, e dei rispettivi raggi, mentre Maude Barlow di =
Council of Canadians dice che "ci troviamo di fronte a un grande masso =
e, dato che non possiamo spostarlo, proviamo a infilarcisi sotto, =
aggirarlo e scavalcarlo." L'inglese John Jordan, uno dei fondatori di =
Reclaim the Streets vede la situazione in questo modo: "le societ=E0 =
transnazionali sono come enormi petroliere e noi siamo un branco di =
pesci. Noi sappiamo muoverci e reagire con rapidit=E0, mentre loro non =
possono farlo. Il movimento Free Burma Coalition con sede negli Stati =
Uniti parla piuttosto di una rete di "ragni" che tessono una tela =
abbastanza forte da imprigionare anche le multinazionali pi=F9 potenti.
In quasi tutte le proteste globali, l'utilizzo di questa non-strategia =
ha lasciato di stucco anche le meglio organizzate e iper-attrezzate =
forze di icurezza: iniziative di questo genere non solo hanno ritardato =
l'avvio dei lavori dell'Organizzazione Mondiale del Commercio a Seattle, =
ma hanno consentito anche ai manifestanti riuniti a Praga per il meeting =
Banca Mondiale/Fondo Monetario Internazionale di ballare sulle mura del =
centro congressi vestiti da "fatine rosa" e agli attivisti che hanno =
partecipato al Summit of the Americas, a Quebec, di abbattere buona =
parte della recinzione di sicurezza.
Charles Ramsey, capo di polizia di Washington D.C., parla di queste =
strategie nella sua veste di rappresentante delle forze dell'ordine. =
"Bisogna provare di persona per capire e apprezzare fino in fondo =
l'efficace organizzazione che sta dietro a queste iniziative e i diversi =
modi con cui i manifestanti ti si parano davanti" ha dichiarato =
l'ufficiale nella seconda giornata di proteste indette nella sua citt=E0 =
contro la Banca Mondiale, con un tono che ricordava il Generale Custer =
mentre descriveva le astute tattiche dei Sioux nel 1876. Anche in =
questo caso =E8 la rivolta Zapatista che offre il migliore spaccato del =
funzionamento di questa "rete di battaglie", secondo il rapporto =
dell'esercito statunitense. In base a uno studio di RAND, gli Zapatisti =
sono partiti con una "guerra delle pulci" che, grazie a Internet, agli =
encuentros e alla rete globale di organizzazioni non governative si =E8 =
trasformata nella "guerra di uno sciame di zanzare". Il problema di =
questa offensiva, in
termini militari, hanno sottolineato i ricercatori, =E8 "che lo sciame =
non ha nessuna leadership centrale, n=E9 una struttura di comando: =E8 =
un sistema a pi=F9 teste impossibile da decapitare".
Ma anche questa enorme Medusa presenta dei punti deboli, particolarmente =
evidenti nella protesta di Washington contro Banca Mondiale/Fondo =
Monetario Internazionale. Verso mezzogiorno del 16 aprile, giornata in =
cui si sono tenute le manifestazioni principali, =E8 stato convocato un =
incontro dei vari raggi/gruppi affini che bloccavano gli incroci di =
accesso al quartier generale delle due istituzioni. Gli accessi erano =
stati bloccati dalle 6 del mattino, ma ai manifestanti era appena giunta =
voce che i delegati attesi per il meeting avevano gi=E0 attraversato le =
barricate della polizia prima delle 5.
Dopo aver ricevuto questa notizia molti gruppi decisero che era ora di =
abbandonare gli incroci e unirsi al corteo ufficiale all'Ellissi. Il =
problema era che non tutti erano dello stesso parere: un manipolo di =
raggi affini volevano provare a bloccare l'uscita dei delegati dal =
meeting. Il compromesso raggiunto durante l'incontro fu piuttosto =
bizzarro. "Ok, ascoltate tutti" inizi=F2 a gridare Kevin Danaher da un =
megafono "I vari gruppi che occupano gli incroci sono totalmente =
autonomi. Se decidete di tenere bloccato un incrocio, potete farlo. Se =
volete venire all'Ellissi va bene ugualmente. Decidete voi."
Questo =E8 senza dubbio un compromesso equo e democratico, ma =
completamente privo di senso. Il blocco delle vie d'accesso era il =
risultato di un intervento coordinato. Se ora alcuni incroci venivano =
aperti e altri rimanevano occupati
da gruppi ribelli, i delegati che uscivano dal meeting potevano =
semplicemente girare a destra invece che a sinistra e arrivare =
tranquillamente a casa. Ed =E8 proprio ci=F2 che =E8 accaduto. Mentre =
osservavo i gruppi di manifestanti che si alzavano e si
allontanavano e altri che se ne stavano seduti e impavidi a difendere =
non si sa cosa, l'intera situazione mi sembrava la perfetta metafora dei =
pro e dei contro di questa emergente rete di attivismo. La cultura della =
comunicazione funziona certo meglio in volume e velocit=E0 che in =
termini capacit=E0 di sintesi. E' capace di riunire decine di migliaia =
di persone a un angolo di strada, cartelli in mano, ma non =E8 in grado =
di aiutare i gruppi a trovare un accordo comune su ci=F2 che realmente =
chiedono e vogliono ottenere prima di raggiungere le barricate o dopo =
che le hanno lasciate. Forse =E8 proprio questo il motivo per cui =
queste manifestazioni di massa sono ormai una sorta di stereotipo: scene =
sempre uguali di "McProteste" con vetrine di McDonald's in frantumi e =
pupazzi giganti. La Rete le ha rese possibili, ma non =E8 affatto utile =
per conferire loro una maggiore profondit=E0. Per questo e altri motivi, =
molti esponenti del movimento hanno assunto una posizione sempre pi=F9 =
critica riguardo a queste "capatine ai Summit" e sono generalmente =
d'accordo sul fatto che c'=E8 bisogno di una maggiore strutturazione e =
coerenza delle proteste di massa. E' anche vero che le attese riposte in =
queste dimostrazioni su vasta scala sono spesso eccessive: gli =
organizzatori del raduno di Washington D.C., per esempio, avevano =
annunciato che
avrebbero letteralmente fatto chiudere due societ=E0 transnazionali da =
30 miliardi di dollari e avevano cercato di trasmettere idee sofisticate =
sulle pecche del neoliberalismo economico a un pubblico essenzialmente =
compiaciuto della propria condizione di azionariato di massa. E' chiaro =
che non potevano realizzare questi obiettivi, nessuna singola =
manifestazione potrebbe, e oggi questo compito sta diventando sempre =
pi=F9 arduo. Le strategie di intervento diretto di Seattle hanno =
funzionato perch=E9 le forze di polizia sono state colte di sorpresa. =
Ora gli agenti sono iscritti in tutte le liste e-mail e hanno sfruttato =
la presunta minaccia degli anarchici per avviare ingenti programmi di =
raccolta fondi e acquistare i "giocattoli" pi=F9 sofisticati oggi in =
commercio dalle attrezzature di sorveglianza ai cannoni ad acqua. Un =
aspetto molto pi=F9 importante =E8 che, ancor prima delle proteste di =
Praga del settembre 2000, il movimento, per quanto decentralizzato, =
rischiava di essere visto come qualcosa di lontano e totalmente staccato =
dai problemi quotidiani della gente.
La domanda =E8 quindi la seguente: se deve esistere una maggiore =
strutturazione che forma dovrebbe assumere? Quella di un partito =
politico internazionale che preme per democratizzare il governo del =
mondo? Nuovi partiti nazionali?
Una rete di consigli comunali e cittadini ciascuno impegnato a =
introdurre una democrazia partecipativa? Tale struttura dovrebbe forse =
esistere a prescindere dalla politica elettorale e concentrarsi =
esclusivamente sulla creazione di contro-poteri da opporre allo stato?
Questi problemi sono di natura strategica e filosofica allo stesso =
tempo. In sostanza dipendono dalla definizione attribuita a uno dei =
concetti pi=F9 sfuggenti in assoluto: la globalizzazione. Una delle =
possibili interpretazioni =E8 che la globalizzazione consista =
essenzialmente in una buona idea caduta nella mani sbagliate: la =
situazione pu=F2 essere corretta solo con organismi internazionali (vedi =
Organizzazione Mondiale del Commercio) pi=F9 democratici e responsabili =
e con la definizione di norme globali per la tutela dell'ambiente, la =
tassazione delle transazioni economiche e il rispetto degli standard =
lavorativi. O, forse, la globalizzazione =E8, in sostanza, una crisi =
della democrazia rappresentativa, per cui il potere e il processo =
decisionale vengono delegati a centri sempre pi=F9 lontani dai luoghi in =
cui gli effetti di tali decisioni vengono poi percepiti, fino al punto =
in cui la democrazia rappresentativa stessa non significhi limitarsi a =
votare, ogni tot anni, per dei politici che usano il proprio mandato per =
trasferire i poter nazionali all'Organizzazione Mondiale per il =
Commercio e al Fondo Monetario Internazionale. Un altro problema =E8 poi =
cercare di capire se il nuovo movimento di protesta stia solo cercando =
di imporre il suo personale e pi=F9 umano "marchio di globalizzazione" o =
si opponga, per principio, alla centralizzazione e alla delega dei
poteri criticando allo stesso modo la sinistra, l'ideologia =
preconfezionata e la ricetta neoliberale per un McGoverno.
Se tutti sono pi=F9 meno d'accordo sulla necessit=E0 di sedersi e =
iniziare a vagliare tali questioni, vi sono invece altri problemi =
urgenti e alquanto evidenti che pochi sono pronti a riconoscere e =
affrontare. Ad esempio, in che contesto dovranno essere trattati questi =
argomenti, E chi avr=E0 il compito decidere? Il Forum Sociale Mondiale =
ha rappresentato il pi=F9 ambizioso tentativo mai compiuto per avviare =
questo processo, dato che ha visto la partecipazione di ben 10.000 =
delegati. Pochi dei presenti sapevano tuttavia cosa aspettarsi veramente =
dall'evento, se un facsimile dell' ONU, una gigantesca tavola rotonda
o un partito. La struttura organizzativa del Forum =E8 risultata =
talmente confusa che era quasi impossibile capire come venivano prese le =
decisionio cercare di contrastarle in qualche modo. Non c'erano sessioni =
plenarie aperte a tutti, n=E9 la possibilit=E0 di votare la struttura di =
eventi futuri.
Anche se il Forum era stato indicato come una specie di pausa delle =
proteste, entro la terza giornata di incontri i delegati frustrati hanno =
iniziato a fare ci=F2 che conoscevano meglio, ovvero, protestare. Ci =
sono state marce e manifesti, almeno una mezza dozzina. Gli =
organizzatori assediati hanno ricevuto accuse di ogni genere, dal =
riformismo al sessismo, per non citare
la totale noncuranza per il continente africano. Il gruppo =
Anti-Capitalist Youth li accusava di ignorare l'importante ruolo svolto =
dall'azione diretta nella creazione del movimento. Il loro manifesto =
condannava il Congresso definendolo un grande "inganno" in cui il =
seducente linguaggio della democrazia veniva usato per evitare i =
possibili dissensi e contrasti legati a una discussione sulle classi =
sociali. La fazione PSTU, satellite del Partito dei Lavoratori (Workers =
Party), inizi=F2 a interrompere tutti i discorsi in cui si prospettava =
la possibilit=E0 di un mondo diverso al grido di: "Un altro mondo =E8 =
impossibile, se non annientate il capitalismo per introdurre il =
socialismo!" (Suonava meglio in Portoghese.)
Alcune delle critiche erano senza dubbio ingiuste. Il Forum raccoglieva =
un'incredibile gamma di posizioni e opinioni diverse ed =E8 proprio =
questa diversit=E0 che rendeva inevitabili i conflitti. Altre accuse =
erano invece pi=F9 che legittime e avevano implicazioni che si =
estendevano ben oltre la settimana del Forum. Uno dei problemi emersi =
=E8 ad esempio il seguente: come vengono prese le decisioni in questo =
movimento di movimenti?. Per quel che concerne gli anarchici, tutto il =
gran parlare di decentralizzazione estrema nasconde spesso una struttura =
gerarchica ben definita e reale, basata
su chi conosce e controlla le reti informatiche che collegano tra loro =
gli attivisti, ovvero ci=F2 che Jesse Hirsh, uno dei fondatori della =
rete informatica anarchica Tao Communications, indica come una "stupida =
adocrazia/adocrazia di idioti". Un'altra importante questione =E8 poi =
stabilire chi decide, all'interno delle organizzazioni non governative =
(NGO), quali
"rappresentanti della societ=E0 civile" devono passare oltre le =
barricate di Davos o Quebec, mentre il resto dei manifestanti restano =
fuori, respinti con cannoni ad acqua e gas lacrimogeno. Non vi =E8 alcun =
accordo tra gli organizzatori
delle dimostrazioni in merito alla partecipazione ai negoziati e, =
soprattutto, non =E8 in atto alcun processo davvero rappresentativo che =
consenta di prendere tali decisioni: non esistono meccanismi per =
scegliere i membri pi=F9 idonei di una delegazione attivista e non vi =
=E8 alcun gruppo di obiettivi prefissati in base a cui misurare i =
benefici e i tranelli di una eventuale partecipazione.=20

Tutti questi problemi legati ai processi interni del movimento erano e =
sono tuttora urgenti, soprattutto in vista dell?intensa sessione di =
negoziati dell'organizzazione Mondiale del Commercio previsti per =
autunno 2001 e di fronte alle trattative di Free Trade Area of the =
Americas attualmente in corso. Come possiamo decidere quale, tra le =
soluzioni che seguono, =E8 l'obiettivo da perseguire, se ottenere =
"clausole sociali" su lavoro e ambiente all' interno degli accordi =
internazionali, svincolare in toto dalla portata degli accordi interi =
settori come sicurezza alimentare e agricoltura o eliminare gli accordi
stessi alla radice. E' quindi necessario aprire un serio dibattito sulle =
strategie e i processi da seguire, anche se =E8 piuttosto difficile =
pensare a un qualche tipo di strutturazione che non finisca per =
impantanare un movimento il cui punto di forza =E8 stata finora proprio =
la capacit=E0 di rispondere in modo flessibile.
Una parte del problema =E8 di natura strutturale. Tra gli anarchici, che =
si occupano di gran parte dell'organizzazione di base, principi quali =
democrazia diretta, trasparenza e autodeterminazione delle comunit=E0 =
non sono solo nobili ideali, ma dogmi fondamentali che regolano le =
rispettive organizzazioni. Nonostante questa visione piuttosto fanatica =
del processo, gli anarchici tendono tuttavia a opporre resistenza a ogni =
tentativo volto a strutturare o centralizzare il movimento. Al =
contrario, molte delle organizzazioni non governative pi=F9 importanti, =
bench=E9 condividano teoricamente i principi
anarchici sulla democrazia, sono invece di per se organizzate come =
gerarchie tradizionali: sono guidate da leader carismatici e consigli =
d'amministrazione e i soci si limitano a erogare denaro e applaudire da =
fondo campo. L'istituzione
International Forum on Globalization, cervello della branca =
nordamericana del movimento, ha un processo decisionale poco trasparente =
e non =E8 tenuta a render conto del proprio operato a un ampio numero di =
soci. Nel contempo, le tradizionali strutture basate sull'associazione =
volontaria, come i partiti politici e i sindacati, sono diventate delle =
figure del tutto secondarie nello scenario di queste vaste reti di =
attivismo. Forse la vera lezione di Porto Alegre =E8 che la democrazia e =
la
responsabilit=E0 devono essere prima di tutto costruite in una scala =
gestibile, all'interno di comunit=E0 e coalizioni locali e nelle singole =
organizzazioni, per poter poi essere ampliate e diffuse. Partendo da =
questi presupposti, ci sono poche speranze che sia possibile ottenere un =
adeguato processo democratico riunendo in una sala 10.000 attivisti, con =
posizioni e opinioni radicalmente diverse. Per creare un modello che =
consenta di tirar fuori una qualche coerenza da un movimento il cui =
principale vantaggio tattico =E8 stato, fino ad oggi, quello di =
assomigliare a uno sciame di zanzare, pu=F2 essere utile, ancora una =
volta, considerare la figura pi=F9 vicina a un leader di cui questo =
movimento dispone: una maschera, due occhi e una pipa il tutto noto come =
Sottocomandante Marcos. La storia di Marcos =E8 quella di un uomo =
arrivato alla leadership non attraverso verit=E0 certe, ma grazie alla =
capacit=E0 di affrontare l'incertezza politica e imparare a conformarsi =
alle situazioni, a seguire la scia. Anche se non vi =E8 alcuna conferma =
sulla reale identit=E0 del sottocomandante, la leggenda pi=F9 diffusa =
racconta che il giovane Marcos, intellettuale e attivista Marxista, era =
ricercato dallo stato e aveva dovuto lasciare diverse citt=E0 per =
fuggire sulle montagne del Chiapas, nell'area sudorientale del Messico. =
Intriso di retorica e convinzioni rivoluzionarie, aveva cercato di =
convertire le povere masse indigene alla causa della rivoluzione =
proletaria armata contro la borghesia. Sosteneva che tutti i lavoratori =
del mondo devono unirsi, ma si rese ben presto conto che i Maya lo =
fissavano stupiti: essi gli rispondevano infatti che non erano dei =
lavoratori e che la terra non era affatto una propriet=E0, bens=EC il =
cuore stesso delle loro comunit=E0. Dato che aveva fallito come =
missionario Marxista, Marcos si gett=F2 a capofitto nella cultura Maya e =
quanto pi=F9 apprendeva, tanto meno sapeva. Grazie questo processo =E8 =
nato un nuovo genere di esercito, chiamato EZLN, che sosteneva di non =
essere controllato da una =E9lite di comandanti guerriglieri, ma dalle =
stesse comunit=E0, attraverso consigli clandestini e assemblee libere. =
"Il nostro esercito=F9", ha dichiarato Marcos, "=E8 diventato =
scandalosamente indiano" a indicare il fatto che egli non era affatto =
un comandante ringhioso che impartiva ordini, ma un canale attraverso si =
esprimeva la volont=E0 dei consigli. Le prime parole che pronunci=F2 in =
questa nuova veste furono le seguenti: "Attraverso me si esprime la =
volont=E0 dell'Esercito Nazionale Zapatista di Liberazione."
E' allettante ridurre il modello Zapatista a qualcosa di riferibile =
unicamente alle battaglie degli indigeni, ma ci=F2 significherebbe =
travisare totalmente la questione. Il motivo per cui ci sono oggi 45.000 =
siti web sugli Zapatisti, perch=E9 i comunicati di Marcos sono =
disponibili in almeno 14 lingue e perch=E9 sono stati scritti 22 libri =
sul tema e girati 12 documentari =E8 che c'=E8 qualcosa nella teoria =
dello Zapatismo che va ben oltre il Chiapas e che ha a che fare, secondo =
me, con la definizione stessa di rivoluzione e di dove il potere debba =
effettivamente poggiare. Alcuni anni fa, l'idea di un
commando Zapatista che si recava a Citt=E0 del Messico per affrontare il =
Congresso sarebbe stato qualcosa di impensabile. La prospettiva di =
guerriglieri mascherati, sebbene disarmati, che entravano in un tempio =
del potere politico poteva significare una sola cosa: rivoluzione. Ma =
quando gli Zapatisti sono arrivati a Citt=E0 del Messico in marzo 2001, =
il loro scopo non era affatto rovesciare lo stato o proclamare =
presidente il loro leader. In realt=E0, quando finalmente hanno potuto =
accedere al Congresso, Marcos =E8 stato lasciato fuori. Se mai, con la =
richiesta del controllo sulla terra, di una rappresentazione politica =
diretta e del diritto di proteggere la loro lingua e cultura, gli =
Zapatisti chiedevano un minore potere dello stato sulle loro vite e non =
volevano certo insediarsi ai vertici del paese. Ci=F2 che distingue gli =
Zapatisti dai tipici rivoluzionari Marxisti =E8 proprio il fatto che il =
loro obiettivo non =E8 acquisire il controllo, ma ottenere e creare =
spazi autonomi dove possano prosperare "democrazia, libert=E0 e =
giustizia". Ci=F2 =E8 strettamente connesso con un modello organizzativo =
che non suddivide la comunit=E0 in compartimenti stagni composti da =
lavoratori, guerrieri, agricoltori e studenti, ma cerca piuttosto di =
organizzare le comunit=E0 nel loro insieme, attraverso i vari settori e =
le diverse generazioni, creando un genuino "movimento sociale".
Per gli Zapatisti, istituire queste zone autonome non =E8 certo la =
ricetta per uscire dall'economia capitalista, bens=EC un mezzo per =
creare una base che consenta di confrontarsi con essa. Marcos =E8 =
convinto che questi spazi liberi, creati grazie al recupero della terra, =
all'agricoltura pubblica e alla resistenza alla privatizzazione, =
produrranno alla fine dei contro-poteri
da opporre allo stato.
Questo modello organizzativo si =E8 diffuso in tutta l'America Latina e =
nel mondo. Lo si pu=F2 osservare in Italia, nell'occupazione abusiva dei =
cosiddetti "centri sociali" e in Brasile , dove il gruppo Landless =
Peasants' Movement si appropria di aree agricole inutilizzate e le =
sfrutta per realizzare mercati, scuole e un'agricoltura sostenibile =
secondo il motto: "Ocupar, Resitir, Producir" (Occupare, Resistere, =
Produrre). Queste stesse idee sono state espresse con forza dagli =
studenti dell'Universit=E0 Autonoma Nazionale del Messico durante la =
lunga e combattiva occupazione del campus. Zapata ha detto una volta che =
la terra appartiene a chi la coltiva: gli striscioni di questi studenti =
dicevano SOSTENIAMO CHE L'UNIVERSIT=C0 APPARTIENE AGLI STUDENTI CHE CI =
STUDIANO.
Ci=F2 che pare emergere non =E8 tanto un movimento mirato a ottenere un =
unico governo globale, quanto piuttosto la "visione" di una rete =
internazionale sempre pi=F9 interconnessa di iniziative strettamente =
locali, ciascuna delle quali basata su una democrazia di tipo diretto.
Quando i critici dicono che il movimento non ha una "visione condivisa", =
ci=F2 cui in realt=E0 si riferiscono =E8 l'assenza di una filosofia =
rivoluzionaria comune su cui tutti siano concordi, come potrebbe essere =
il Marxismo, l'ecologia radicale o l'anarchia sociale. Questo =E8 =
assolutamente vero ed =E8 qualcosa di cui dobbiamo essere estremamente =
felici e orgogliosi. Al momento, gli attivisti anti-corporativi che =
protestano sulle strade sono circondati da sedicenti leader ansiosi di =
reclutarli come soldati di fanteria. Da una parte c'=E8 il Partito =
Socialista dei lavoratori, ansioso di accogliere le fonti dell'energia =
sprigionata a Seattle e Washington nella sua struttura settaria ed =
evangelica. Dalla parte opposta c'=E8 John Zerzan a Eugene,
Oregon, che vede la rivolta e la distruzione delle propriet=E0 come il =
primo passo verso il collasso dell'industrializzazione e il ritorno a un =
"primitivismo anarchico" pre-peccato originale, una sorta di utopia di =
cacciatori-raccoglitori. Aver respinto tutti questi programmi e aver =
rifiutato tutti i manifesti generosamente offerti in donazione da questo =
e da quest'altro, sono certo degli importanti meriti di questo giovane =
movimento che resiste e cerca di avviare un processo di rappresentazione =
accettabile e democratico che gli consenta di portare la resistenza allo =
stadio successivo. La soluzione sar=E0 un programma in dieci punti "Una =
nuova dottrina politica" Forse niente di tutto ci=F2. Forse da questa =
caotica rete di perni e raggi nascer=E0
qualcosa di nuovo, non il progetto di qualche nuovo mondo utopico, ma =
l'intento di proteggere la possibilit=E0 che ci siano molti mondi =
diversi, "un mondo" come dicono gli Zapatisti "che racchiude in s=E9 =
molti mondi". Forse, invece di scontrarsi testa a testa con il =
neoliberalismo, questo movimento di movimenti sapr=E0 accerchiarlo da =
ogni direzione.

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</HEAD>
<BODY bgColor=3D#cfcfd1>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2>Invio a tutti questo intervento fatto =
dalla Klein=20
(autrice di No Logo) sui movimenti No Global, credo che sia molto =
attuale anche=20
rispetto alla nostra discussione su come organizzarci, su che cosa fare =
e quali=20
priorit=E0. Anche se lungo vale la pena di leggerlo.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2>Un abbraccio, Stefano</FONT></DIV>
<DIV>&nbsp;</DIV>
<DIV><FONT size=3D2><FONT face=3DArial>&nbsp;</FONT>
<P class=3DMsoNormal>ADDIO ALLA &#8220;FINE DELLA STORIA&#8221;: =
ORGANIZZAZIONE E VISIONE DEI=20
MOVIMENTI ANTI-CORPORATIVI<BR>Naomi Klein<BR><BR>Siamo qui per =
dimostrare a=20
tutti che un altro mondo =E8 possibile aveva appena finito di esclamare =
il=20
relatore sul palco accompagnato dalle grida<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>di approvazione e dagli =
applausi di una=20
folla di oltre 10.000 persone.<BR>La cosa strana =E8 che non =
applaudivamo un=20
&#8220;altro mondo&#8221; specifico e definito, ma la semplice =
possibilit=E0 della sua=20
esistenza. Applaudivamo l&#8217;idea stessa che un altro mondo era, =
almeno in teoria,=20
realizzabile.<BR>Negli ultimi 30 anni, l&#8217;ultima settimana di =
gennaio, un gruppo=20
ristretto e selezionato di direttori esecutivi e leader mondiali si sono =
riuniti=20
in Svizzera, in cima a una montagna, per stabilire in che modo doveva =
essere=20
gestita l&#8217;economia globale, compito che erano convinti spettasse =
solo a loro o=20
che comunque ritenevano di essere i soli in grado di svolgere.=20
Noi<BR>applaudivamo proprio perch=E9 era l&#8217;ultima settimana di =
gennaio e non ci=20
trovavamo affatto a Davos, in Svizzera, al Forum Economico Mondiale, =
bens=EC a=20
Porto Alegre, Brasile,&nbsp; per il primo incontro annuale del Forum =
Sociale=20
Mondiale (World Social Forum). E anche se non eravamo direttori =
esecutivi, n=E9=20
tanto meno capi di stato, avremmo passato l&#8217;intera settimana a =
parlare dello=20
stesso tema, ovvero dell&#8217;economia globale e del modo in cui =
amministrarla. Molti=20
erano convinti che in quella sala si stesse facendo la storia: io =
provavo una=20
sensazione molto meno tangibile e mi sembrava che questo<BR>evento=20
rappresentasse una sorta di &#8220;fine&#8221; della &#8220;Fine della =
Storia&#8221;. In ogni caso lo=20
slogan &#8220;Another World Is Possibile&#8221; Un altro mondo =E8 =
possibile<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>=E8<SPAN =
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;=20
</SPAN>diventato il motto ufficiale dell&#8217;evento. Dopo un anno e =
mezzo di=20
proteste globali contro avversari quali l&#8217;Organizzazione Mondiale =
del Commercio,=20
la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale, il Forum Economico =

Mondiale,<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>i due maggiori =
partiti=20
statunitensi e il partito laburista inglese, per nominarne solo alcuni, =
grazie=20
al Forum Sociale Mondiale questo nuovo movimento di contestazione poteva =

finalmente smetterla di gridare in faccia a tutti ci=F2 che non voleva e =
iniziare=20
a indicare chiaramente ci=F2 che cercava di realizzare. Questa =
particolare sede=20
dell&#8217;evento =E8 stata scelta perch=E9 il Partito Brasiliano dei =
Lavoratori (Partido=20
dos Trabalhadores<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>PT), =
oggi al=20
potere a Porto<BR>Alegre e nello stato di Rio Grande do Sul, =E8 ormai =
noto in=20
tutto il mondo per le sue innovazioni nel campo della democrazia =
partecipativa.=20
Il congresso =E8 stato organizzato da una rete di sindacati brasiliani e =

organizzazioni non governative e da ATTAC Francia. Il partito brasiliano =
non ha=20
badato a spese per allestire l&#8217;evento che ha potuto contare su=20
attrezzature<BR>congressuali all&#8217;avanguardia, liste di relatori =
piene di=20
personaggi celebri, musicisti internazionali e, soprattutto, un servizio =
di=20
accoglienza per i delegati. Questi ultimi erano ricevuti da =
rappresentanti del=20
Ministero del Turismo e da cordiali ufficiali di polizia, esperienza =
questa=20
alquanto sconvolgente per persone generalmente accolte dalle autorit=E0 =
con nuvole=20
di spray al<BR>pepe, controlli al confine del paese e zone blindate =
precluse ai=20
manifestanti.<BR>Se Seattle, aveva rappresentato per molti una sorta di =
debutto=20
in societ=E0 di un movimento di resistenza, secondo Soren Ambrose =
analista=20
politico, autore di 50 Years Is Enough, Porto Alegre =E8 =
l&#8217;occasione giusta per=20
far sapere a tutti che esiste un serio processo di riflessione sulle =
possibili=20
alternative. L&#8217;accusa secondo cui questo movimento non offre =
alternative valide=20
o =E8 privo di una prospettiva coerente =E8 diventata una sorta di =
mantra,=20
un&#8217;etichetta affibbiata all&#8217;intero gruppo sin dai tempi =
della protesta di=20
Seattle in novembre 1999, come riferisce anche l&#8217;articolo =
&#8220;The New Radicals&#8221;=20
della rivista Newsweek: Una delle attuali lacune =E8 la totale mancanza =
di=20
formulazione di una missione e/o di un credo che diano al movimento, =
come di=20
fatto =E8, un qualche fulcro d&#8217;interesse.&nbsp; L&#8217;assenza di =
qualsivoglia=20
infiocchettamento e confezione accattivante a vantaggio dei media ha =
senza=20
dubbio scatenato l&#8217;attacco dei critici, che hanno avuto campo =
libero nel=20
dipingere i giovani attivisti in mille modi diversi da battitori di =
tamburo=20
travestiti da alberi con&nbsp; la testa piena di slogan, a violenti =
teppisti=20
votati alla distruzione. Affrontare questa grave ed evidente lacuna =
legata=20
all&#8217;immagine =E8 stata proprio<BR>una delle raison d&#8217;etre =
del Forum Sociale=20
Mondiale: gli organizzatori consideravano l&#8217;evento come la grande =
opportunit=E0 di=20
imbrigliare la caotica attivit=E0 di strada in una qualche struttura =
organizzata e=20
coerente. Le 60 conferenze e i 450 seminari hanno indubbiamente sfornato =
miriadi=20
di idee diverse su nuovi sistemi di tassazione (vedi Tobin Tax), =
coltivazioni=20
biologiche in cooperative, budget partecipativi e software gratuito, per =

nominarne solo alcune. Ma la domanda che mi sono posta e che spesso mi =
viene in=20
mente in altri eventi simili di scala minore =E8 la seguente: Anche se =
riuscissimo=20
a elaborare un programma in dieci punti, brillante e chiaro, raffinato e =

coerente, con prospettive uniformi, a chi mai, esattamente, potremmo poi =

consegnare questi comandamenti? E chi sono, se davvero esistono, i =
leader di=20
questo movimento? Lo scorso aprile, dopo che le proteste contro =
l&#8217;Area di Libero=20
Scambio delle Americhe (Free Trade Area of the Americas) sono sfociate =
in atti=20
di violenza, stampa e forze dell&#8217;ordine hanno dato il via a una =
sorta di gioco=20
Indovina chi =E8 il leader Mark Stein, cronista del National Post di =
Conrad Black,=20
ha chiamato in causa Maude Barlow, presidentessa di Council of Canadian =
(una=20
delle pi=F9 vaste e impegnate organizzazioni non governative del mondo =
contrarie=20
al libero commercio), definendo con insistenza un gruppo di 50.000 =
persone con=20
l&#8217;espressione &#8220;Maude&#8217;s Mob&#8221; La Mafia di =
Maude&#8217; e arrivando<BR>addirittura a=20
formulare aperte minacce contro la Barlow. La prossima volta che un =
membro della=20
Mafia di Maude mi lancer=E0 un sasso, io me lo porter=F2 a casa e lo =
scaglier=F2=20
contro le sue finestre, ha scritto in proposito il cronista.&nbsp; La =
polizia,=20
dal canto suo, ha dichiarato che Jaggi Singh, uno degli organizzatori =
della=20
protesta &#8221;?Anti-Capitalist Convergence&#8221; ha<BR>ordinato ai =
suoi adepti di=20
attaccare la recinzione che circonda gran parte della citt=E0 di Quebec. =
L&#8217;arma=20
principale di cui hanno parlato i poliziotti era una teatrale catapulta =
che=20
lanciava oltre la recinzione orsetti e altri animali di peluche. Singh =
non aveva=20
nulla a che fare con la catapulta e durante la protesta si era limitato =
a tenere=20
dei discorsi sulla violenza dello stato. Tuttavia, la causa =
dell&#8217;arresto e della=20
successiva negazione della libert=E0 su cauzione =E8 stato proprio il =
fatto che egli=20
era<BR>considerato una specie di burattinaio che presumibilmente tirava =
i fili e=20
faceva muovere tutti gli altri manifestanti. La storia si =E8 ripetuta =
in altre=20
dimostrazioni.<BR>Per le proteste contro la Convention Nazionale =
Repubblicana=20
tenutasi a Filadelfia in agosto 2000, John Seller, uno dei fondatori di =
Ruckus=20
Society, si =E8 visto fissare una cauzione di 1 milione di dollari. Due =
mesi=20
prima, David Solnit, uno dei fondatori di Art and Revolution, gruppo =
teatrale e=20
politico di<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>burattinai, =
aveva=20
sub=ECto un arresto preventivo a Windsor, Ontario, nel corso di un =
incontro=20
dell&#8217;Organizzazione degli Stati americani (Organization of =
American=20
States).<BR>Il tentativo sistematico da parte delle forze =
dell&#8217;ordine di colpire=20
i presunti leader della protesta pu=F2 aiutare a comprendere i profondi =
sospetti=20
che<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>il nuovo movimento =
nutre=20
riguardo alle tradizionali gerarchie di potere.<BR>In realt=E0, il =
personaggio che=20
pi=F9 si avvicina a un autentico leader =E8 il sottocomandante Marcos, =
che si=20
nasconde sulle montagne del Chiapas e cela la sua identit=E0 dietro una =
maschera.=20
Marcos rappresenta la quintessenza dell&#8217;anti-leader perch=E9 =
sostiene che la sua=20
maschera nera non =E8 altro che uno specchio che gli consente di essere =
un gay a=20
San Francisco, un nero in Sud Africa, un asiatico in Europa, un Chicano =
a San=20
Ysidro, un anarchico<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>in =
Spagna, un=20
palestinese a Israele, un indiano maya per le vie di San Cristobal, un =
ebreo in=20
Germania, uno zingaro in Polonia, un Mohawk nel Quebec, un =
pacifista<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>in Bosnia, una donna sola =
sulla=20
metropolitana alle dieci di sera, un contadino senza terra, il membro di =
una=20
gang dei bassifondi, un lavoratore disoccupato, uno studente =
insoddisfatto e,=20
ovviamente, uno Zapatista sulle montagne.<BR>In altre parole, egli =E8=20
semplicemente ognuno di noi e tutti noi siamo i leader che cerchiamo. =
</P>
<P class=3DMsoNormal>Questo atteggiamento critico nei confronti della =
gerarchia va=20
ben oltre la semplice immagine del leader carismatico. Molti =
rappresentanti dei=20
movimenti anti-corporativi sono infatti altrettanto sospettosi nei =
confronti di=20
ideologie preconfezionate, partici politici e di qualsiasi gruppo che=20
voglia<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>centralizzare il =
potere e=20
organizzare i vari frammenti del movimento in cellule e unit=E0 locali=20
subordinate. Perci=F2, anche se gli intellettuali e gli organizzatori =
che si=20
alternano sul palco del Forum Sociale Mondiale possono forse organizzare =
e dare=20
forma alle idee dei manifestanti di strada, essi non hanno tuttavia il =
potere,=20
n=E9 i meccanismi per guidare l?intero movimento di protesta. In un =
contesto cos=EC=20
informe e confuso, le idee e i progetti sviluppati in occasione del =
Forum=20
Sociale Mondiale non sono del tutto irrilevanti, ma non sono neppure =
cos=EC=20
decisivi come pretendevano di essere. Il loro destino =E8 di essere =
risucchiati e=20
sbattuti qua e l=E0&nbsp; nel vortice dell&#8217;informazione, tra diari =
web, manifesti=20
di organizzazioni non governative, relazioni accademiche, video =
amatoriali, cris=20
de coeur, che la rete globale anti-corporativa produce e consuma ogni =
giorno.=20
Per chi cerca un facsimile delle politiche =
anti-capitalistiche<BR>tradizionali,=20
questa assenza di una qualsiasi struttura definita fa apparire il =
movimento=20
anti-corporativo come una forma di protesta esasperatamente impassibile =
e=20
inerte: questi nuovi attivisti sono cos=EC disorganizzati che non =
riescono neppure=20
a raccogliere le idee per rispondere in modo positivo a chi si offre di=20
organizzarli. Senza dubbio hanno del fegato quando si tratta di =
protestare, ma=20
si tratta comunque di individui svezzati da MTV che la vecchia guardia =
non=20
esiterebbe a definire frammentati, incoerenti e privi di un obiettivo=20
comune.<BR>Forse la questione non =E8 cos=EC semplice. Forse le proteste =
da Seattle=20
a Quebec sembrano disorganizzate e prive di un fulcro d&#8217;interesse =
perch=E9 non=20
sono il frutto di un unico movimento quanto piuttosto della convergenza =
di molti=20
movimenti pi=F9 piccoli, ciascuno dei quali =E8 diretto contro una =
specifica azienda=20
multinazionale (come la Nike), un particolare settore industriale (come =
la=20
produzione agricola) o una nuova iniziativa commerciale (come =
l&#8217;area di libero=20
scambio delle Americhe), o cerca di tutelare il diritto =
all&#8217;autodeterminazione=20
delle popolazioni indigene (come nel caso degli Zapatisti).<BR>Se si =
guarda la=20
cosa pi=F9 da vicino si pu=F2 capire come questi movimenti pi=F9 piccoli =
con obiettivi=20
ben precisi stiano in realt=E0 combattendo tutti le medesime forze, =
quelle stesse=20
forze che sono il bersaglio della rivolta dell&#8217;esercito Zapatista =
(Zapatista=20
National Liberation Army) iniziata il 1=B0 gennaio 1994 (giorno in cui =
=E8 entrato=20
in vigore l?accordo sul liberoscambio - North American Free Trade =
Agreement). La=20
vittoria strategica conseguita dagli Zapatisti =E8 stata quella di =
insistere=20
nell?affermare che ci=F2 che accadeva in Chiapas non poteva essere =
liquidato come=20
un semplice conflitto &#8220;etnico&#8221; o &#8220;locale&#8221;, ma =
era invece una battaglia=20
universale. La mossa decisiva in tal senso =E8 stata quella di =
identificare come=20
nemico non solo lo stato messicano, bens=EC il =
&#8220;neoliberalismo&#8221; nel suo complesso.=20
Gli Zapatisti sostenevano che la povert=E0 e le condizioni disperate =
degli=20
abitanti del Chiapas erano solo una versione pi=F9 avanzata di quanto =
stava=20
accadendo in tutto il mondo e che era iniziato con il colonialismo: il =
vantaggio=20
di oltre 500 anni della popolazione indigena del Chiapas attribuiva loro =
il=20
diritto di occupare oggi una posizione di primo piano nella scena =
politica=20
nazionale. Nei suoi comunicati Marcos parlava delle migliaia e migliaia =
di=20
persone relegate ai margini dal benessere, la cui terra e il cui lavoro=20
rendevano tale benessere possibile. La nuova distribuzione del mondo =
esclude le=20
&#8220;minoranze&#8221;. Gli indigeni, i giovani, le donne, gli =
omosessuali, le lesbiche, le=20
persone di colore, gli immigranti, gli operai, i contadini: la maggior =
parte=20
delle persone che formano i pilastri su cui poggia il mondo vengono =
presentate,=20
dal potere, come beni usa e getta. La distribuzione del mondo esclude =
quindi, in=20
realt=E0, le &#8220;maggioranze&#8221;. Se il neoliberalismo =E8 senza =
dubbio l&#8217;obiettivo=20
comune, vi =E8 un sempre maggiore consenso sul fatto che per trovare =
delle=20
possibili alternative a questo sistema bisogna partire da una democrazia =

partecipativa a livello locale, attraverso sindacati, quartieri, =
fattorie,=20
villaggi, collettivi anarchici o autogoverni delle popolazioni indigene. =
Il=20
comune filo conduttore =E8 una totale dedizione =
all&#8217;autodeterminazione e alla=20
diversit=E0, diversit=E0 culturale, biodiversit=E0 e, chiaramente, =
diversit=E0 politica.=20
Gli Zapatisti parlano di un movimento fatto di un solo no! e tanti =
s=EC!,=20
descrizione questa che preclude qualsiasi definizione del movimento =
stesso come=20
qualcosa di unico e unitario e che mette in discussione l&#8217;ipotesi =
che una tale=20
strutturazione definita debba davvero esistere.<BR>Invece di un singolo=20
movimento, si stanno sviluppando migliaia di piccoli movimenti =
strettamente=20
interrelati tra loro, molto simili ai link che connettono i vari siti =
web su=20
Internet. Questa analogia non =E8 certo casuale ed =E8 in realt=E0 un =
elemento chiave=20
per capire la natura mutevole di questo tipo di attivit=E0 politica =
organizzata.=20
Anche se molti hanno intuito che le recenti proteste di massa sarebbero =
state=20
impossibili senza Internet, ci=F2 che non =E8 stato invece considerato =
=E8 il modo in=20
cui la tecnologia della comunicazione che semplifica queste campagne =
stia in=20
realt=E0 plasmando l&#8217;immagine stessadel movimento. Grazie alla =
Rete, la=20
mobilitazione pu=F2 dispiegarsi con poca burocrazia e una gerarchia =
molto=20
limitata; il consenso forzato e i manifesti elaborati passano in secondo =
piano=20
rimpiazzati da una cultura basata su un costante e flessibile, talvolta =
perfino=20
obbligato, scambio di informazioni.<BR>Nonostante i media abbiano spesso =

descritto gli eventi della citt=E0 di Quebec come l&#8217;emanazione di =
due diverse=20
proteste, un pacifico corteo di lavoratori da un lato e una violenta =
rivolta=20
anarchica dal&#8217;?altro, la realt=E0 =E8 che nel corso del fine =
settimana vi sono state=20
centinaia e centinaia di manifestazioni diverse. Una era stata =
organizzata da=20
due donne, madre e figlia, di Montreal. Un&#8217;altra da un furgone di =
laureati di=20
Edmonton. Un&#8217;altra ancora da tre amici di Toronto che non fanno =
parte di nessuna=20
associazione a parte i rispettivi fitness center. E un&#8217;altra da =
una coppia di=20
camerieri di un bar della zona durante la pausa pranzo. A Quebec vi =
erano certo=20
dei gruppi ben organizzati, con tanto di sindacati dotati di autobus, =
manifesti=20
in tema e percorsi prestabiliti per i cortei, mentre gli anarchici, il =
&#8220;lato=20
oscuro&#8221; del movimento, erano ben forniti di maschere antigas e =
ponti radio. Per=20
giorni e giorni le<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>strade =
si sono=20
per=F2 riempite anche di persone che non avevano fatto altro che<BR>dire =
a un=20
amico/a &#8220;Andiamo a Quebec&#8221; e di residenti della citt=E0 che =
dicevano invece=20
&#8220;Andiamocene via&#8221;.<BR>Nei quattro anni che hanno preceduto =
l&#8217;evento di Seattle,=20
simili confluenze di eventi diversi si erano verificate in occasione dei =
summit=20
del G-7, dell&#8217;Organizzazione Mondiale per il Commercio e di Asia =
Pacific=20
Economic Cooperation a Auckland, Vancouver, Manila, Birmingham, Londra, =
Ginevra,=20
Kuala Lumpur e Colonia.</P>
<P class=3DMsoNormal>Ci=F2 che si sta sviluppando =E8 un modello =
attivista che=20
rispecchia la struttura organica, decentralizzata e interconnessa di =
Internet,=20
una specie di Internet in carne e ossa. Il centro ricerche TeleGeography =
con=20
sede a Washington<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>si =E8 =
assunto il=20
compito di tracciare una mappa della struttura<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>architettonica<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>di Internet come se fosse una =
specie di=20
sistema solare. Lo scorso anno,<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;=20
</SPAN>TeleGeography ha dichiarato che Internet non =E8 affatto una rete =

gigantesca, bens=EC un sistema composto da perni centrali, o mozzi, e da =
numerosi=20
raggi. I perni sono i centri delle varie attivit=E0 e i raggi sono i =
link che=20
collegano ad altri centri anch&#8217;essi autonomi ma interrelati al=20
sistema.<BR>Questa descrizione pare corrispondere esattamente alle =
cosiddette=20
proteste anti-globalizzazione: convergenze di massa di perni attivisti, =
ciascuno=20
dei quali =E8 formato da centinaia, forse migliaia, di raggi autonomi. =
Nel corso=20
delle dimostrazioni i raggi assumono la forma di &#8220;gruppi con =
interessi affini&#8221;=20
che comprendono da due a venti manifestanti e che nominano<BR>ciascuno =
un=20
portavoce che li rappresenti durante i regolari incontri dei vari =
raggi.<BR>In=20
alcune manifestazioni, gli attivisti portano con s=E9 delle vere e =
proprie reti di=20
tessuto e quando =E8 il momento di indire un meeting le stendono in =
terra e al=20
grido di &#8220;tutti i raggi sulla rete&#8221; viene creata una specie =
di sala consigliare=20
di strada.<BR>I gruppi con interessi affini accettano di coordinare in =
modo=20
elastico i rispettivi interventi e, in occasione di alcuni eventi, =
promettono di=20
attenersi a una serie di principi di non-violenza, come quello di non =
mettere in=20
pericolo la propria vita e quella dei compagni con atti di violenza =
compiuti in=20
una fase pacifica della protesta. A parte questo, i gruppi affini =
funzionano=20
come unit=E0 distinte, in grado di prendere le proprie decisioni =
strategiche in un=20
modello di decentralizzazione coordinata totalmente&nbsp; =
incomprensibile per=20
chi invece =E8 alla ricerca di un leader o di qualcuno che tiri le =
fila.<BR>Per=20
esempio, durante gli incontri dei gruppi/raggi tenutisi prima delle=20
manifestazioni anti-FTAA di Quebec, il tanto citato Jaggi Singh ha =
svolto solo=20
la funzione di moderatore e si =E8 limitato a prender nota di tutte le =
varie=20
iniziative in programma: un gruppo aveva dichiarato di voler organizzare =
un=20
corteo, un altro aveva in mente di ricoprire la recinzione di sicurezza =
di carta=20
igienica, un altro ancora voleva lanciare centinaia di aerei di carta =
attraverso=20
le reti metalliche e un gruppo di laureati di Harvard avevano deciso di =
leggere=20
Foucault alle forze di polizia. I gruppi che progettavano scontri pi=F9 =
diretti=20
rimanevano in silenzio in attesa di incontrarsi con i gruppi affini in=20
condizioni di relativa sicurezza. Da un punto di vista pratico, questa=20
convergenza di miriadi di proteste bonsai pu=F2 risultare terribilmente =
caotica o=20
meravigliosamente poetica, o pu=F2 presentare entrambi gli aspetti. Il =
risultato=20
comunque =E8 che, invece di creare complesse strutture burocratiche =
nazionali o=20
internazionali, vengono allestite organizzazioni temporanee: edifici =
vuoti=20
vengono frettolosamente trasformati in &#8220;centri di =
confluenza&#8221; e i produttori di=20
media indipendenti<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; =
</SPAN>organizzano=20
centri attivisti d&#8217;informazione improvvisati. Le coalizioni nate =
appositamente=20
per queste dimostrazioni vengono spesso indicate&nbsp; con la data =
dell&#8217;evento=20
previsto, ad esempio, G18, N30, A16, S11, S26 e dopo che la giornata =E8 =

trascorsa, non lasciano traccia della propria esistenza e scompaiono nel =
nulla=20
eccezion fatta per qualche sito web archiviato.<BR>Il modello =
perno/raggi =E8=20
molto pi=F9 di una semplice tattica da usare alle proteste: =E8 =
l&#8217;essenza stessa=20
delle manifestazioni che sono di per s=E9 costituite da =
&#8220;coalizioni di coalizioni&#8221;=20
per citare un&#8217;espressione di Kevin Danaher di Global Exchange. =
Ogni campagna=20
anti-corporativa =E8 supportata da molti gruppi diversi, perlopi=F9 =
organizzazioni=20
non-governative, sindacati,<BR>studenti e anarchici. Tutti questi =
soggetti=20
utilizzano Internet, i congressi internazionali e gli incontri diretti =
per=20
svolgere attivit=E0 di ogni genere, dalla catalogazione delle recenti =
infrazioni=20
della Banca Mondiale, al bombardamento della<BR>Shell Oil con fax ed =
e-mail,=20
alla distribuzione di volantini anti-sfruttamento pronti da scaricare =
dal PC per=20
le manifestazioni contro i punti vendita Nike Town. I gruppi rimangono =
autonomi,=20
ma il loro coordinamento internazionale =E8 rapido, elastico e, sugli =
avversari=20
prescelti, ha spesso un effetto<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;=20
</SPAN>devastante.<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; =
</SPAN>L&#8217;accusa secondo=20
cui il movimento anti-corporativo manca di una &#8220;visione&#8221; =
comune e di un=20
programma interno decade inesorabilmente se viene esaminata<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>nel contesto di queste =
campagne. E&#8217; vero=20
che, per un osservatore casuale,<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; =
</SPAN>le=20
proteste di massa di Seattle Washington D.C., Praga e Quebec, con=20
il<BR>rispettivo calderone di slogan e rivendicazioni, possono apparire=20
semplicemente come un variopinto corteo di lagnanze di vario genere. Ma =
se si=20
cerca di trovare una coerenza all&#8217;interno di questo convergere di =
forze su vasta=20
scala, si pu=F2 finire per vedere solo le persone travestite da alberi =
che=20
manifestano sulle strade senza riuscire a scorgere la grande foresta che =
essi=20
rappresentano. Questo movimento =E8 fatto dei sui gruppi/raggi e in =
ciascun gruppo=20
non mancano certo una visione e un centro d&#8217;interesse comuni. Per =
esempio, il=20
movimento studentesco contro le fabbriche sfruttatrici =E8 passato =
rapidamente=20
dalla semplice critica rivolta alle aziende e agli amministratori dei =
campus=20
alla stesura di codici di condotta alternativi e alla creazione di un =
organo=20
semi-regolatorio indicato come Worker Rights Consortium.<BR>Inoltre, gli =

attivisti sindacali dei campus hanno ampliato il loro campo di interesse =
e si=20
sono concentrati su obiettivi pi=F9 vicini quali la situazione dei =
custodi e dei=20
dipendenti addetti al catering nei campus e le condizioni degli =
agricoltori=20
emigranti che riforniscono i bar universitari. Il movimento contro gli=20
alimenti<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>geneticamente =
modificati=20
ha ottenuto una vittoria dopo l&#8217;altra, a partire =
dall&#8217;eliminazione di questo=20
tipo di prodotti dagli scaffali dei supermercati inglesi, per arrivare=20
all&#8217;approvazione di leggi in Europa riguardo alla necessit=E0 di =
indicare=20
l&#8217;origine dei cibi sulle etichette e infine compiendo passi da =
gigante con il=20
Protocollo di Montreal sulla Biosicurezza. Nel frattempo gli oppositori =
del=20
modello di sviluppo basato sulle esportazioni sostenuto da Banca =
Mondiale e=20
Fondo Monetario Internazionale hanno prodotto interi scaffali di =
materiale=20
relativo a modelli di sviluppo basati sulla comunit=E0, riduzione e =
risarcimento=20
dei debiti e principi di autogoverno.<BR>Anche i detrattori =
dell&#8217;industria=20
petrolifera ed estrattiva sono letteralmente pieni di idee su come =
ottenere=20
fonti energetiche sostenibili e sull&#8217;utilizzo di metodi =
responsabili per=20
l&#8217;estrazione delle risorse, anche se difficilmente avranno la =
possibilit=E0 di=20
mettere in pratica i loro progetti. Il crescente movimento contro le =
grandi=20
aziende farmaceutiche ha diversi piani su come fornire farmaci =
accessibili=20
contro l&#8217;AIDS alle persone affette dalla malattia: il problema =E8 =
che viene=20
continuamente trascinato in tribunale per i problemi che crea al =
settore. Gli=20
Zapatisti dal canto loro sono passati dal limitarsi a dire &#8220;Ya =
Basta - Adesso=20
Basta&#8221; all&#8217;accordo Nafta, all&#8217;assumere la guida di un =
movimento di riforma=20
democratica radicale in Messico svolgendo un ruolo centrale nella =
destituzione=20
del corrotto governo del Partito Istituzionale Rivoluzionario =
(Institutional=20
Revolutionary Party) che andava avanti da 71 anni e portando i diritti =
degli=20
indigeni al vertice all&#8217;ordine del<BR>giorno della scena politica =
del=20
paese.<BR>Il fatto che queste campagne siano decentralizzate non =E8 =
affatto=20
motivo di incoerenza e frammentazione. E&#8217; invece una soluzione =
giusta e perfino=20
ingegnosa che ha consentito di adattarsi sia alla preesistente<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>frammentazione in reti sempre =
pi=F9=20
numerose, che ai cambiamenti culturali su vasta scala. Le istituzioni=20
tradizionali che in passato organizzavano i cittadini in<BR>gruppi =
strutturati e=20
definiti vivono oggi una fase di declino, siano essi sindacati, gruppi =
religiosi=20
o partiti politici. Ma c&#8217;=E8 qualcosa che spinge decine di =
migliaia di persone a=20
riversarsi comunque sulle strade, una sorta di intuizione, un istinto=20
primordiale, forse semplicemente il desiderio di far parte di qualcosa =
di pi=F9=20
grande della piccola, riduttiva realt=E0 quotidiana<BR>di ogni singolo =
individuo.=20
La questione =E8 se la rete possa davvero catturare tutte queste =
persone.<BR>La=20
struttura di questo movimento =E8 anche un sottoprodotto =
dell&#8217;esplosione delle=20
organizzazioni non-governative (NGO) che dopo il Summit di Rio del 1992 =
hanno=20
acquisito sempre maggiore potere e visibilit=E0. Le organizzazioni di =
questo tipo=20
che partecipano alle campagne anti-corporative sono talmente numerose =
che solo=20
il modello perno/raggi =E8 in grado di conciliare i diversi stili, =
strategie e=20
obiettivi. Come pure Internet, le organizzazioni non governative e le =
reti di=20
gruppi affini sono sistemi espandibili all&#8217;infinito.<BR>Se =
qualcuno non si=20
riconosce in nessuna delle oltre 30.000 NGO o delle migliaia di gruppi =
affini,=20
pu=F2 semplicemente &#8220;aprire&#8221; un &#8220;raggio&#8221; in =
proprio e connettersi al=20
sistema.<BR>Per alcuni questo attivismo da navigatore telematico =E8=20
assolutamente<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;=20
</SPAN>abominevole.<BR>Ciononostante, che si condivida o meno questo =
modello,=20
uno dei punti di forza del movimento =E8 senza dubbio la sua totale =
diversit=E0 dai=20
principi organizzativi delle istituzioni e delle aziende contro cui =E8 =
diretto e,=20
quindi, la sua radicale incontrollabilit=E0. Questo sistema risponde =
alla<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>concentrazione aziendale con =
un=20
labirinto di unit=E0 frammentate, tiene<BR>testa alla centralizzazione =
con una=20
propria personale localizzazione e contrasta il consolidamento del =
potere con=20
una drastica dispersione dell&#8217;autorit=E0.<BR>Anche questa =
strategia =E8 stata=20
applicata con grande abilit=E0 dagli Zapatisti. Invece di nascondersi =
dietro le=20
barricate, il movimento di Marcos ha aperto fin dall&#8217;inizio le =
porte al mondo e=20
lo ha invitato &#8220;sorvegliare e guidare tutte le =
battaglie&#8221;.&nbsp; L&#8217;estate=20
successiva alla rivolta gli Zapatisti hanno indetto nella giungla un =
Convegno=20
Democratico Nazionale (National<BR>Democratic Convention), cui hanno =
partecipato=20
6.000 persone, perlopi=F9 messicani. Nel 1996 hanno invece organizzato =
il primo=20
Incontro a favore dell&#8217;umanit=E0 e contro il neoliberalismo =
(Encuentro For=20
Humanity And Against Neo-Liberalism)<BR>per il quale 3.000 attivisti =
hanno=20
viaggiato nel Chiapas per incontrare i compagni provenienti da tutto il =
mondo.=20
Grazie a questo tipo di reti e connessioni, molte delle quali informali, =
la=20
lotta di Zapata =E8 diventata una forza prorompente e =
incontenibile.<BR>Joshua=20
Karliner di Transnational Resource and Action Center definisce questo =
sistema=20
pseudo-Web come &#8220;una brillante e involontaria risposta alla=20
globalizzazione&#8221;.<BR>Ed =E8 proprio la natura preterintenzionale =
del movimento che=20
pu=F2 spiegare la mancanza di etichette precise con cui poterlo =
descrivere e lo=20
sviluppo di tutta una serie di metafore bizzarre create per colmare =
questa=20
carenza terminologica. Da parte mia, ho usato l&#8217;immagine dei perni =
centrali, o=20
mozzi, e dei rispettivi raggi, mentre Maude Barlow di Council of =
Canadians dice=20
che &#8220;ci troviamo di fronte a un grande masso e, dato che non =
possiamo spostarlo,=20
proviamo a infilarcisi sotto, aggirarlo e scavalcarlo.&#8221; =
L&#8217;inglese John Jordan,=20
uno dei fondatori di Reclaim the Streets vede la situazione in questo =
modo: &#8220;le=20
societ=E0 transnazionali sono come enormi petroliere e noi siamo un =
branco<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>di pesci. Noi sappiamo =
muoverci e=20
reagire con rapidit=E0, mentre loro non possono farlo. Il movimento Free =
Burma=20
Coalition con sede negli Stati Uniti parla piuttosto di una rete di =
&#8220;ragni&#8221; che=20
tessono una tela abbastanza forte da imprigionare anche le =
multinazionali pi=F9=20
potenti.<BR>In quasi tutte le proteste globali, l&#8217;utilizzo di =
questa=20
non-strategia ha lasciato di stucco anche le meglio organizzate e=20
iper-attrezzate forze di icurezza: iniziative di questo genere non solo =
hanno=20
ritardato l&#8217;avvio dei lavori dell&#8217;Organizzazione Mondiale =
del Commercio a=20
Seattle, ma hanno consentito anche ai manifestanti riuniti a Praga per =
il=20
meeting Banca Mondiale/Fondo Monetario Internazionale di ballare sulle =
mura del=20
centro congressi vestiti da &#8220;fatine rosa&#8221; e agli attivisti =
che hanno partecipato=20
al Summit of the Americas, a Quebec, di abbattere buona parte della =
recinzione=20
di sicurezza.<BR>Charles Ramsey, capo di polizia di Washington D.C., =
parla=20
di&nbsp; queste strategie nella sua veste di rappresentante delle forze=20
dell&#8217;ordine. &#8220;Bisogna provare di persona per capire&nbsp; e =
apprezzare fino in=20
fondo l&#8217;efficace organizzazione che sta dietro a queste iniziative =
e i diversi=20
modi con cui i manifestanti ti si parano davanti&#8221; ha dichiarato =
l&#8217;ufficiale=20
nella seconda giornata di proteste indette nella sua citt=E0 contro la =
Banca=20
Mondiale, con un tono che ricordava il Generale Custer mentre descriveva =
le=20
astute tattiche dei Sioux nel 1876.&nbsp; Anche in questo caso =E8 la =
rivolta=20
Zapatista che offre il migliore spaccato del funzionamento di questa =
&#8220;rete di=20
battaglie&#8221;, secondo il rapporto dell&#8217;esercito statunitense. =
In base a uno studio=20
di RAND, gli Zapatisti<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; =
</SPAN>sono partiti=20
con una &#8220;guerra delle pulci&#8221; che, grazie a Internet, =
agli<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>encuentros e alla rete globale =
di=20
organizzazioni non governative si =E8 trasformata nella &#8220;guerra di =
uno sciame di=20
zanzare&#8221;.&nbsp; Il problema di questa offensiva, in<BR>termini =
militari, hanno=20
sottolineato i ricercatori, =E8 &#8220;che lo sciame non ha nessuna =
leadership centrale,=20
n=E9 una struttura di comando: =E8 un sistema a pi=F9 teste impossibile =
da=20
decapitare&#8221;.<BR>Ma anche questa enorme Medusa presenta dei punti =
deboli,=20
particolarmente evidenti nella protesta di Washington contro Banca=20
Mondiale/Fondo Monetario Internazionale. Verso mezzogiorno del 16 =
aprile,=20
giornata in cui si sono tenute le manifestazioni principali, =E8 stato =
convocato=20
un incontro dei vari raggi/gruppi affini che bloccavano gli incroci di =
accesso=20
al quartier generale delle due istituzioni. Gli accessi erano stati =
bloccati=20
dalle 6 del mattino, ma ai manifestanti era appena giunta voce che i =
delegati=20
attesi per il meeting avevano gi=E0 attraversato le barricate della =
polizia prima=20
delle 5.<BR>Dopo aver ricevuto questa notizia molti gruppi decisero che =
era ora=20
di abbandonare gli incroci e unirsi al corteo ufficiale =
all&#8217;Ellissi. Il problema=20
era che non tutti erano dello stesso parere: un manipolo di raggi affini =

volevano<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>provare a =
bloccare=20
l&#8217;uscita dei delegati dal meeting. Il compromesso raggiunto =
durante l&#8217;incontro=20
fu piuttosto bizzarro. &#8220;Ok, ascoltate tutti&#8221; inizi=F2 a =
gridare Kevin Danaher da=20
un megafono &#8220;I vari gruppi che occupano gli incroci<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>sono totalmente autonomi. Se =
decidete di=20
tenere bloccato un incrocio, potete farlo. Se volete venire =
all&#8217;Ellissi va bene=20
ugualmente. Decidete voi.&#8221;<BR>Questo =E8 senza dubbio un =
compromesso equo e=20
democratico, ma completamente privo di senso. Il blocco delle vie =
d&#8217;accesso era=20
il risultato di un intervento coordinato. Se ora alcuni incroci venivano =
aperti=20
e altri rimanevano occupati<BR>da gruppi ribelli, i delegati che =
uscivano dal=20
meeting potevano semplicemente girare a destra invece che a sinistra e =
arrivare=20
tranquillamente a casa. Ed =E8 proprio ci=F2 che =E8 accaduto. Mentre =
osservavo i=20
gruppi di manifestanti che si alzavano e si<BR>allontanavano e altri che =
se ne=20
stavano seduti e impavidi a difendere non si sa cosa, l&#8217;intera =
situazione mi=20
sembrava la perfetta metafora dei pro e dei contro di questa emergente =
rete di=20
attivismo. La cultura della comunicazione funziona certo meglio in =
volume e=20
velocit=E0 che in termini capacit=E0 di sintesi. E&#8217; capace di =
riunire decine di=20
migliaia di persone a un angolo di strada, cartelli<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>in mano, ma non =E8 in grado =
di aiutare i=20
gruppi a trovare un accordo comune<SPAN style=3D"mso-spacerun: =
yes">&nbsp;=20
</SPAN>su ci=F2 che realmente chiedono e vogliono ottenere prima di =
raggiungere=20
le<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>barricate o dopo che =
le hanno=20
lasciate. Forse =E8 proprio questo il motivo<SPAN style=3D"mso-spacerun: =
yes">&nbsp;=20
</SPAN>per cui queste manifestazioni di massa sono ormai una sorta di=20
stereotipo: scene sempre uguali di &#8220;McProteste&#8221; con vetrine =
di McDonald&#8217;s in=20
frantumi e pupazzi giganti. La Rete le ha rese possibili, ma non =E8 =
affatto utile=20
per conferire loro una maggiore profondit=E0. Per questo e altri motivi, =
molti=20
esponenti del movimento hanno assunto una posizione sempre pi=F9 critica =
riguardo=20
a queste &#8220;capatine ai Summit&#8221; e sono generalmente =
d&#8217;accordo sul fatto che c&#8217;=E8=20
bisogno di una maggiore strutturazione e coerenza delle proteste di =
massa. E&#8217;=20
anche vero che le attese riposte in queste dimostrazioni su vasta scala =
sono=20
spesso eccessive: gli organizzatori<SPAN style=3D"mso-spacerun: =
yes">&nbsp;=20
</SPAN>del raduno di Washington D.C., per esempio, avevano annunciato=20
che<BR>avrebbero letteralmente fatto chiudere due societ=E0 =
transnazionali da 30=20
miliardi di dollari e avevano cercato di trasmettere idee sofisticate =
sulle=20
pecche del<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>neoliberalismo =
economico=20
a un pubblico essenzialmente compiaciuto della propria condizione di =
azionariato=20
di massa.&nbsp; E&#8217; chiaro che non potevano<SPAN =
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;=20
</SPAN>realizzare questi obiettivi, nessuna singola manifestazione =
potrebbe, e=20
oggi questo compito sta diventando sempre pi=F9 arduo. Le strategie di =
intervento=20
diretto di Seattle hanno funzionato perch=E9 le forze di polizia sono =
state colte=20
di sorpresa. Ora gli agenti sono iscritti in tutte le liste e-mail e =
hanno=20
sfruttato la presunta minaccia degli anarchici per avviare ingenti =
programmi di=20
raccolta fondi e acquistare i &#8220;giocattoli&#8221; pi=F9 sofisticati =
oggi in commercio=20
dalle attrezzature di sorveglianza ai cannoni ad acqua.<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>Un aspetto molto pi=F9 =
importante =E8 che,=20
ancor prima delle proteste di Praga del settembre 2000, il movimento, =
per quanto=20
decentralizzato, rischiava di essere visto come qualcosa di lontano e =
totalmente=20
staccato dai problemi quotidiani della gente.<BR>La domanda =E8 quindi =
la=20
seguente: se deve esistere una maggiore strutturazione che forma =
dovrebbe=20
assumere? Quella di un partito politico internazionale che preme per=20
democratizzare il governo del mondo? Nuovi partiti nazionali?<BR>Una =
rete di=20
consigli comunali e cittadini ciascuno impegnato a introdurre una =
democrazia=20
partecipativa? Tale struttura dovrebbe forse esistere a prescindere =
dalla=20
politica elettorale e concentrarsi esclusivamente sulla creazione di=20
contro-poteri da opporre allo stato?<BR>Questi problemi sono di natura=20
strategica e filosofica allo stesso tempo. In sostanza dipendono dalla=20
definizione attribuita a uno dei concetti pi=F9 sfuggenti in assoluto: =
la=20
globalizzazione. Una delle possibili interpretazioni =E8 che la =
globalizzazione=20
consista essenzialmente in una buona idea caduta nella mani sbagliate: =
la=20
situazione pu=F2 essere corretta solo con organismi internazionali (vedi =

Organizzazione Mondiale del Commercio) pi=F9 democratici e responsabili =
e con la=20
definizione di norme globali per la tutela dell&#8217;ambiente, la =
tassazione delle=20
transazioni economiche e il rispetto degli standard lavorativi. O, =
forse, la=20
globalizzazione =E8, in sostanza, una crisi della democrazia =
rappresentativa, per=20
cui il potere e il processo decisionale vengono delegati a centri sempre =
pi=F9=20
lontani dai luoghi in cui gli effetti di tali decisioni vengono poi =
percepiti,=20
fino al punto in cui la democrazia<SPAN style=3D"mso-spacerun: =
yes">&nbsp;=20
</SPAN>rappresentativa stessa non significhi limitarsi a votare, ogni =
tot anni,=20
per dei politici che usano il proprio mandato per trasferire i =
poter<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>nazionali =
all&#8217;Organizzazione Mondiale=20
per il Commercio e al Fondo Monetario Internazionale. Un altro problema =
=E8 poi=20
cercare di capire se il nuovo movimento di protesta stia solo cercando =
di=20
imporre il suo personale e pi=F9 umano &#8220;marchio di =
globalizzazione&#8221; o si opponga,=20
per principio, alla centralizzazione e alla delega dei<BR>poteri =
criticando allo=20
stesso modo la sinistra, l&#8217;ideologia preconfezionata e la ricetta =
neoliberale=20
per un McGoverno.<BR>Se tutti sono pi=F9 meno d&#8217;accordo sulla =
necessit=E0 di sedersi=20
e iniziare a vagliare tali questioni, vi sono invece altri problemi =
urgenti e=20
alquanto<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>evidenti che =
pochi sono=20
pronti a riconoscere e affrontare. Ad esempio, in che contesto dovranno =
essere=20
trattati questi argomenti, E chi avr=E0 il compito decidere? Il Forum =
Sociale=20
Mondiale ha rappresentato il pi=F9 ambizioso tentativo<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>mai compiuto per avviare =
questo=20
processo, dato che ha visto la partecipazione<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>di ben 10.000 delegati. Pochi =
dei=20
presenti sapevano tuttavia cosa aspettarsi veramente dall&#8217;evento, =
se un=20
facsimile dell&#8217; ONU, una gigantesca tavola<SPAN =
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;=20
</SPAN>rotonda<BR>o un partito. La struttura organizzativa del Forum =E8 =
risultata=20
talmente confusa che era quasi impossibile capire come venivano prese le =

decisionio cercare di contrastarle in qualche modo. Non c&#8217;erano =
sessioni=20
plenarie aperte a tutti, n=E9 la possibilit=E0 di votare la struttura di =
eventi=20
futuri.<BR>Anche se il Forum era stato indicato come una specie di pausa =
delle=20
proteste, entro la terza giornata di incontri i delegati frustrati hanno =

iniziato a fare ci=F2 che conoscevano meglio, ovvero, protestare. Ci =
sono state=20
marce e manifesti, almeno una mezza dozzina. Gli organizzatori assediati =
hanno=20
ricevuto accuse di ogni genere, dal riformismo al sessismo, per non =
citare<BR>la=20
totale noncuranza per il continente africano. Il gruppo Anti-Capitalist =
Youth li=20
accusava di ignorare l&#8217;importante ruolo svolto dall&#8217;azione =
diretta nella=20
creazione del movimento. Il loro manifesto condannava il Congresso =
definendolo=20
un grande &#8220;inganno&#8221; in cui il seducente linguaggio della =
democrazia veniva usato=20
per evitare i possibili dissensi e contrasti legati a una discussione =
sulle=20
classi sociali. La fazione PSTU, satellite del Partito dei =
Lavoratori<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>(Workers Party), inizi=F2 a =
interrompere=20
tutti i discorsi in cui si<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;=20
</SPAN>prospettava la possibilit=E0 di un mondo diverso al grido di: =
&#8220;Un altro=20
mondo =E8 impossibile, se non annientate il capitalismo per introdurre =
il=20
socialismo!&#8221; (Suonava meglio in Portoghese.)<BR>Alcune delle =
critiche erano=20
senza dubbio ingiuste. Il Forum raccoglieva un&#8217;incredibile gamma =
di posizioni e=20
opinioni diverse ed =E8 proprio questa diversit=E0 che rendeva =
inevitabili i=20
conflitti. Altre accuse erano invece pi=F9 che legittime e avevano =
implicazioni=20
che si estendevano ben oltre la settimana del Forum. Uno dei problemi =
emersi =E8=20
ad esempio il seguente: come vengono prese le decisioni in questo =
movimento di=20
movimenti?. Per quel<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>che =
concerne=20
gli anarchici, tutto il gran parlare di decentralizzazione estrema =
nasconde=20
spesso una struttura gerarchica ben definita e reale, basata<BR>su chi =
conosce e=20
controlla le reti informatiche che collegano tra loro gli<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>attivisti, ovvero ci=F2 che =
Jesse Hirsh,=20
uno dei fondatori della rete informatica anarchica Tao Communications, =
indica=20
come una &#8220;stupida adocrazia/adocrazia di idioti&#8221;. =
Un&#8217;altra importante questione=20
=E8 poi stabilire chi decide, all&#8217;interno delle organizzazioni non =
governative=20
(NGO), quali<BR>&#8221;rappresentanti della societ=E0 civile&#8221; =
devono passare oltre le=20
barricate di Davos o Quebec, mentre il resto dei manifestanti restano =
fuori,=20
respinti con cannoni ad acqua e gas lacrimogeno. Non vi =E8 alcun =
accordo tra gli=20
organizzatori<BR>delle dimostrazioni in merito alla partecipazione ai =
negoziati=20
e, soprattutto, non =E8 in atto alcun processo davvero rappresentativo =
che=20
consenta di prendere tali decisioni: non esistono meccanismi per =
scegliere i=20
membri pi=F9 idonei di una delegazione attivista e non vi =E8 alcun =
gruppo di=20
obiettivi prefissati in base a cui misurare i benefici e i tranelli di =
una=20
eventuale partecipazione. </P><SPAN=20
style=3D"FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; FONT-SIZE: 10pt; =
mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; mso-ansi-language: IT; =
mso-fareast-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA">Tutti=20
questi problemi legati ai processi interni del movimento erano e sono =
tuttora=20
urgenti, soprattutto in vista dell?intensa sessione di negoziati<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>dell&#8217;organizzazione =
Mondiale del=20
Commercio previsti per autunno 2001 e di fronte alle trattative di Free =
Trade=20
Area of the Americas attualmente in corso. Come possiamo decidere quale, =
tra le=20
soluzioni che seguono, =E8 l&#8217;obiettivo da perseguire, se ottenere =
&#8220;clausole=20
sociali&#8221; su lavoro e ambiente all&#8217; interno degli accordi =
internazionali,=20
svincolare in toto dalla portata degli accordi interi settori come =
sicurezza=20
alimentare e agricoltura o eliminare gli<SPAN style=3D"mso-spacerun: =
yes">&nbsp;=20
</SPAN>accordi<BR>stessi alla radice. E&#8217; quindi necessario aprire =
un serio=20
dibattito sulle strategie e i processi<SPAN style=3D"mso-spacerun: =
yes">&nbsp;=20
</SPAN>da seguire, anche se =E8 piuttosto difficile pensare a un qualche =
tipo di=20
strutturazione che non finisca per impantanare un movimento il cui punto =
di=20
forza =E8 stata finora proprio la capacit=E0 di rispondere in modo<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>flessibile.<BR>Una parte del =
problema =E8=20
di natura strutturale. Tra gli anarchici, che si occupano di gran parte=20
dell&#8217;organizzazione di base, principi quali democrazia diretta, =
trasparenza e=20
autodeterminazione delle comunit=E0 non sono solo nobili ideali, ma =
dogmi=20
fondamentali che regolano le rispettive organizzazioni. Nonostante =
questa=20
visione piuttosto fanatica del processo, gli anarchici tendono tuttavia =
a=20
opporre resistenza a ogni tentativo volto a strutturare o centralizzare =
il=20
movimento. Al contrario, molte delle organizzazioni non governative =
pi=F9=20
importanti, bench=E9 condividano teoricamente i principi<BR>anarchici =
sulla=20
democrazia, sono invece di per se organizzate come gerarchie =
tradizionali: sono=20
guidate da leader carismatici e consigli d&#8217;amministrazione e i =
soci si limitano=20
a erogare denaro e applaudire da fondo campo. =
L&#8217;istituzione<BR>International=20
Forum on Globalization, cervello della branca nordamericana del =
movimento, ha un=20
processo decisionale poco trasparente e non =E8 tenuta a render conto =
del proprio=20
operato a un ampio numero di soci. Nel contempo, le tradizionali =
strutture=20
basate sull&#8217;associazione volontaria, come i partiti politici e i =
sindacati, sono=20
diventate delle figure del tutto secondarie nello scenario di queste =
vaste reti=20
di attivismo. Forse la vera lezione di Porto Alegre =E8 che la =
democrazia e=20
la<BR>responsabilit=E0 devono essere prima di tutto costruite in una =
scala=20
gestibile, all&#8217;interno di comunit=E0 e coalizioni locali e nelle =
singole=20
organizzazioni, per poter poi essere ampliate e diffuse. Partendo da =
questi=20
presupposti, ci sono poche speranze che sia possibile ottenere un =
adeguato=20
processo democratico riunendo in una sala 10.000 attivisti, con =
posizioni e=20
opinioni radicalmente diverse. Per creare un modello che consenta di =
tirar fuori=20
una qualche coerenza da un movimento il cui principale vantaggio tattico =
=E8=20
stato, fino ad oggi,<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; =
</SPAN>quello di=20
assomigliare a uno sciame di zanzare, pu=F2 essere utile, ancora una =
volta,=20
considerare la figura pi=F9 vicina a un leader di cui questo movimento =
dispone:=20
una maschera, due occhi e una pipa il tutto noto come Sottocomandante =
Marcos. La=20
storia di Marcos =E8 quella di un uomo arrivato alla leadership non =
attraverso=20
verit=E0 certe, ma grazie alla capacit=E0 di affrontare<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>l&#8217;incertezza politica e =
imparare a=20
conformarsi alle situazioni, a seguire la scia. Anche se non vi =E8 =
alcuna=20
conferma sulla reale identit=E0 del sottocomandante, la leggenda pi=F9 =
diffusa=20
racconta che il giovane Marcos, intellettuale e attivista Marxista, era=20
ricercato dallo stato e aveva dovuto lasciare diverse citt=E0 per =
fuggire sulle=20
montagne del Chiapas, nell&#8217;area sudorientale del Messico.<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>Intriso di retorica e =
convinzioni=20
rivoluzionarie, aveva cercato di convertire le povere masse indigene =
alla causa=20
della rivoluzione proletaria armata contro la borghesia. Sosteneva che =
tutti i=20
lavoratori del mondo devono unirsi, ma si rese ben presto conto che i =
Maya lo=20
fissavano stupiti: essi gli rispondevano infatti che non erano dei =
lavoratori e=20
che la terra non era affatto una propriet=E0, bens=EC il cuore stesso =
delle loro=20
comunit=E0. Dato che aveva fallito come missionario Marxista, Marcos si =
gett=F2 a=20
capofitto nella cultura Maya e quanto pi=F9 apprendeva, tanto meno =
sapeva. Grazie=20
questo processo =E8 nato un nuovo genere di esercito, chiamato EZLN, che =
sosteneva=20
di non essere controllato da una =E9lite di comandanti guerriglieri, ma =
dalle=20
stesse comunit=E0, attraverso consigli clandestini e assemblee libere. =
&#8220;Il nostro=20
esercito=F9&#8221;, ha dichiarato Marcos, &#8220;=E8 diventato =
scandalosamente indiano&#8221;&nbsp; a=20
indicare il fatto che egli non era affatto un comandante ringhioso che =
impartiva=20
ordini, ma un canale attraverso si esprimeva la volont=E0 dei consigli. =
Le prime=20
parole che pronunci=F2 in questa nuova veste furono le seguenti: =
&#8220;Attraverso me si=20
esprime la volont=E0 dell&#8217;Esercito Nazionale Zapatista di&nbsp;=20
Liberazione.&#8221;<BR>E&#8217; allettante ridurre il modello Zapatista =
a qualcosa di=20
riferibile unicamente alle battaglie degli indigeni, ma ci=F2 =
significherebbe=20
travisare totalmente la questione. Il motivo per cui ci sono oggi 45.000 =
siti=20
web sugli Zapatisti,<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; =
</SPAN>perch=E9 i=20
comunicati di Marcos sono disponibili in almeno 14 lingue e =
perch=E9<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>sono stati scritti 22 libri =
sul tema e=20
girati 12 documentari =E8 che c&#8217;=E8<SPAN style=3D"mso-spacerun: =
yes">&nbsp;=20
</SPAN>qualcosa nella teoria dello Zapatismo che va ben oltre il Chiapas =
e che=20
ha a che fare, secondo me, con la definizione stessa di rivoluzione e di =
dove il=20
potere debba effettivamente poggiare. Alcuni anni fa, l&#8217;idea di =
un<BR>commando=20
Zapatista che si recava a Citt=E0 del Messico per affrontare il =
Congresso sarebbe=20
stato qualcosa di impensabile. La prospettiva di guerriglieri =
mascherati,=20
sebbene disarmati, che entravano in un tempio del potere politico poteva =

significare una sola cosa: rivoluzione. Ma quando gli Zapatisti sono =
arrivati a=20
Citt=E0 del Messico in marzo 2001, il loro scopo non era affatto =
rovesciare lo=20
stato o proclamare presidente il loro leader. In realt=E0, quando =
finalmente hanno=20
potuto accedere al Congresso, Marcos =E8 stato lasciato fuori. Se mai, =
con la=20
richiesta del controllo sulla terra, di una rappresentazione politica =
diretta e=20
del diritto di proteggere la loro lingua e cultura, gli Zapatisti =
chiedevano un=20
minore potere dello stato sulle loro vite e non volevano certo =
insediarsi ai=20
vertici del paese. Ci=F2 che distingue gli Zapatisti dai tipici =
rivoluzionari=20
Marxisti =E8 proprio il fatto che il loro obiettivo non =E8 acquisire il =
controllo,=20
ma ottenere e creare spazi autonomi dove possano prosperare =
&#8220;democrazia, libert=E0=20
e giustizia&#8221;. Ci=F2 =E8 strettamente connesso con un modello =
organizzativo che non=20
suddivide la comunit=E0 in compartimenti stagni composti da lavoratori, =
guerrieri,=20
agricoltori e studenti, ma cerca piuttosto di organizzare le comunit=E0 =
nel loro=20
insieme, attraverso i vari settori e le diverse generazioni, creando un =
genuino=20
&#8220;movimento sociale&#8221;.<BR>Per gli Zapatisti, istituire queste =
zone autonome non =E8=20
certo la ricetta per uscire dall&#8217;economia capitalista, bens=EC un =
mezzo per creare=20
una base che consenta di confrontarsi con essa. Marcos =E8 convinto che =
questi=20
spazi liberi, creati grazie al recupero della terra, =
all&#8217;agricoltura pubblica e=20
alla resistenza alla privatizzazione, produrranno alla fine dei=20
contro-poteri<BR>da opporre allo stato.<BR>Questo modello organizzativo =
si =E8=20
diffuso in tutta l&#8217;America Latina e nel mondo. Lo si pu=F2 =
osservare in Italia,=20
nell&#8217;occupazione abusiva dei cosiddetti &#8220;centri =
sociali&#8221; e in Brasile , dove il=20
gruppo Landless Peasants&#8217; Movement si appropria di aree agricole =
inutilizzate e=20
le sfrutta per realizzare mercati, scuole e un&#8217;agricoltura =
sostenibile secondo=20
il motto: &#8220;Ocupar, Resitir, Producir&#8221; (Occupare, Resistere, =
Produrre). Queste=20
stesse idee sono state espresse con forza dagli studenti =
dell&#8217;Universit=E0=20
Autonoma Nazionale del Messico durante la lunga e combattiva occupazione =
del=20
campus. Zapata ha detto una volta che la terra appartiene a chi la=20
coltiva:&nbsp; gli striscioni di questi studenti dicevano SOSTENIAMO CHE =

L&#8217;UNIVERSIT=C0 APPARTIENE AGLI STUDENTI CHE CI STUDIANO.<BR>Ci=F2 =
che pare emergere=20
non =E8 tanto un movimento mirato a ottenere un unico governo globale, =
quanto=20
piuttosto la &#8220;visione&#8221; di una rete internazionale sempre =
pi=F9 interconnessa di=20
iniziative strettamente locali, ciascuna delle quali basata su una =
democrazia di=20
tipo diretto.<BR>Quando i critici dicono che il movimento non ha una =
&#8220;visione=20
condivisa&#8221;, ci=F2 cui in realt=E0 si riferiscono =E8 =
l&#8217;assenza di una filosofia=20
rivoluzionaria comune su cui tutti siano concordi, come potrebbe essere =
il=20
Marxismo, l&#8217;ecologia radicale o l&#8217;anarchia sociale. Questo =
=E8 assolutamente vero=20
ed =E8 qualcosa di cui dobbiamo essere estremamente felici e orgogliosi. =
Al=20
momento, gli attivisti anti-corporativi che protestano sulle strade sono =

circondati da sedicenti leader ansiosi di reclutarli come soldati di =
fanteria.=20
Da una parte c&#8217;=E8 il Partito Socialista dei lavoratori, ansioso =
di accogliere le=20
fonti dell&#8217;energia sprigionata a Seattle e Washington nella sua =
struttura=20
settaria ed evangelica. Dalla parte opposta c&#8217;=E8 John Zerzan a =
Eugene,<BR>Oregon,=20
che vede la rivolta e la distruzione delle propriet=E0 come il primo =
passo verso=20
il collasso dell&#8217;industrializzazione e il ritorno a un =
&#8220;primitivismo anarchico&#8221;=20
pre-peccato originale, una sorta di utopia di cacciatori-raccoglitori. =
Aver=20
respinto tutti questi programmi e aver rifiutato tutti i manifesti =
generosamente=20
offerti in donazione da questo e da quest&#8217;altro, sono certo degli =
importanti=20
meriti di questo giovane movimento che resiste e cerca di avviare un =
processo di=20
rappresentazione accettabile e democratico che gli consenta di portare =
la=20
resistenza allo stadio successivo. La soluzione sar=E0 un programma in =
dieci=20
punti<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>&#8220;Una nuova =
dottrina politica&#8221;=20
Forse niente di tutto ci=F2. Forse da questa caotica rete di perni e =
raggi=20
nascer=E0<BR>qualcosa di nuovo, non il progetto di qualche nuovo mondo =
utopico, ma=20
l&#8217;intento di proteggere la possibilit=E0 che ci siano molti mondi =
diversi, &#8220;un=20
mondo&#8221; come dicono gli Zapatisti &#8220;che racchiude in s=E9 =
molti mondi&#8221;.&nbsp; Forse,=20
invece di scontrarsi testa a testa con il neoliberalismo, questo =
movimento di=20
movimenti sapr=E0 accerchiarlo da ogni=20
direzione.</SPAN></FONT></DIV></BODY></HTML>

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