[Forumlucca] I: del Mondo Kurdo a2 n5

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Author: Marcucci Gian Paolo
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Subject: [Forumlucca] I: del Mondo Kurdo a2 n5
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From: Ufficio d'Informazione del Kurdistan=20
To: Undisclosed-Recipient:;=20
Sent: Saturday, January 12, 2002 5:01 PM
Subject: del Mondo Kurdo a2 n5


Del Mondo Kurdo anno 2 - numero 5
Bollettino settimanale a cura dell'Ufficio Informazione del Kurdistan in =
Italia (UIKI - Onlus)

Via Quintino Sella 41, int.9, 00187, Roma tel. 06 42013576 fax. 06 =
42013799=20

uiki.onlus@???, www.kurdistan.it/uiki/delmondokurdo=20

Che la societ=E0 civile europea e le sue istituzioni si muovano contro =
le repressioni perpetrate sugli studenti kurdi!

Fino ad ora in Turchia in 24 universit=E0 sono state presentate =
petizioni (raccogliendo circa 20mila firme) per l'insegnamento nella =
lingua madre. La campagna =E8 stata sostenuta pure dagli studenti delle =
scuole inferiori. Anche le famiglie degli studenti dei pi=F9 piccoli =
hanno dato il loro sostegno (per tre giorni i bimbi kurdi hanno parlato =
nelle scuole solo nella loro lingua madre). Dove le petizioni non sono =
state accettate, gli studenti si sono dovuti confrontare con repressioni =
morali e fisiche, molti sono stati intimoriti, arrestati, o condotti di =
fronte al DGM (Tribunale per la sicurezza dello stato). =20

Protestiamo contro questi fatti e chiediamo il sostegno di tutti, =
associazioni e organizzazioni della societ=E0 civile, singoli individui =
e rappresentanti politici, affinch=E9 la voce degli studenti, che sono =
stati sottoposti a fermo o arrestati, possa essere sentita e vengano =
rilasciati. Ci appelliamo al Consiglio d'Europa e al Consiglio dei =
Ministri e alla Commissione Europea, affinch=E9 gli studenti kurdi =
possano avanzare il proprio diritto naturale e legittimo all'istruzione =
nella lingua madre, di dimostrare la propria ragionevolezza e =
sensibilit=E0 opponendosi alle politiche di oppressione della Turchia. =20

Basta con il terrorismo di stato. KurdishObserver, 12/01/02

                Osman Ocalan, del Consiglio di Presidenza del PKK ha =
richiamato l'attenzione sui reclami sollevati affinch=E9 il PKK fosse =
inserito nella lista delle organizzazioni terroriste dall'UE, chiamando =
lo Stato turco a rinunciare di sforzarsi nell'accusare il movimento di =
liberazione kurdo d'essere un'organizzazione terrorista. Il leader kurdo =
ha detto: "come partito e come popolo condanniamo ogni forma di =
terrorismo. Condanniamo il terrorismo di stato e il terrorismo delle =
organizzazioni o degli individui. Condanniamo ogni forma di violenza che =
abbia come obiettivo la popolazione civile, l'aumento della confusione, =
l'instabilit=E0 e che non produce soluzioni, qualsiasi ne sia la =
motivazione. La nostra posizione =E8 netta. E vorremmo che ognuno la =
comprendesse". Sottolineando che i problemi possono essere risolti =
soltanto con il dialogo pacifico e politico in un quadro di unione =
democratica, Ocalan ha detto "chiamiamo la Turchia ha cambiare la sua =
posizione e le forze internazionali a far uso della propria influenza =
spingendo la Turchia  a porre fine alla repressione contro il popolo =
kurdo." Ocalan ha ricordato che la Turchia ha attaccato l'Unione Europea =
per non avere accusato il movimento kurdo di essere terroristico e aver =
detto "ma quello che la Turchia dovrebbe fare =E8 smetterla con le =
politiche che ha portato avanti fin dalla sua costituzione e fare =
autocritica."  Il leader kurdo, ha sottolineato che lo Stato turco ha =
negato l'esistenza del popolo kurdo fin dalla sua costituzione e ha =
svolto ogni tipo di oppressione, aggiungendo "=E8 innegabile che =
centinaia di migliaia di kurdi siano stati massacrati. E che ci siano =
stati arresti, torture e migrazioni forzate. Quello che hanno fatto con =
l'ultima rivolta, combattendo contro il PKK, =E8 evidente. Hanno =
bruciato pi=F9 di 4mila villaggi e campi, gli abitanti sono stati =
obbligati ad emigrare sottoposti alle pi=F9 difficili condizioni, se ne =
possono contare milioni. Allo stesso modo centinaia di migliaia di =
persone sono state torturate e arrestate. Esecuzioni sommarie sono =
diventate un massacro e migliaia di intellettuali, scrittori, abitanti =
dei villaggi e lavoratori sono stati uccisi. Il numero degli omicidi =
senza colpevole =E8 altrettanto alto. Per non contare poi le centinaia =
di scomparsi, la cui sorte ci =E8 sconosciuta". Osman Ocalan ha anche =
toccato il tema degli arresti degli studenti di Van, dicendo che: =
"centinaia di studenti sono stati imprigionati soltanto per aver =
sottoscritto petizioni con le quali chiedevano l'istruzione in lingua =
kurda. Negli stati democratici le petizioni non sono considerate un =
crimine. Ma lo stato mette in prigione gli studenti contravvenendo alle =
sue stesse leggi. La Turchia risponde alle richieste di pace, democrazia =
e libert=E0 del popolo kurdo con la violenza". Ocalan ha continuato =
sulla questione della resistenza che l'Unione Europea ha fatto contro le =
imposizioni dello Stato turco, considerandole un progresso positivo e ha =
continuato dicendo che "gliene siamo grati. Ma l'UE deve proseguire su =
questa strada. Chiediamo che solleciti la Turchia dicendole chiaramente =
che nel caso le repressioni contro il popolo kurdo continuassero, la =
Turchia sarebbe inclusa nella lista degli stati terroristi. E che non =
dovrebbe ritenersi influenzata da uno stato kurdo. Sappiamo che i membri =
e i simpatizzanti del PKK nei paesi europei sono sottoposti a =
investigazioni giudiziarie, arresti e processi. Crediamo che lo abbiano =
fatto sotto la negativa influenza della Turchia. Le imposizioni turche =
stanno forzando anche le leggi democratiche europee. L'Europa dovrebbe =
comprenderlo chiaramente e porre fine agli arresti, ai processi e alle =
repressioni nei confronti dei membri del PKK e del popolo kurdo".=20


Intellettuali turchi e kurdi a sostegno della campagna degli studenti =
universitari. Kurdish Observer, 10/01/02

Alcuni intellettuali turchi e kurdi compresi Yasar Kemal e Celal =
Baslangic hanno sostenuto la campagna per l'istruzione in kurdo promossa =
dagli studenti kurdi. Si =E8 tenuta una conferenza stampa presso la sede =
di Istanbul dell'Associazione per i diritti umani, alla quale hanno =
preso parte anche lo scrittore Cezmi Ersoz, il linguista Feqi Huseyin =
Sagnic, il giornalista scrittore Celal Baslangic, l'avvocato Niyazi =
Bulgan, il segretario generale del KESK la sig.ra Sevil Erol, =
l'amministratrice del MKM (Centro culturale della Mesopotamia) Hatice =
Coban, Harun Ece a nome degli studenti e l'editorialista Ragip Zarakolu.

Leggendo la dichiarazione, Eren Keskin segretaria della sede =
dell'Associazione per i diritti umani, ha dichiarato che continuano le =
repressioni sugli studenti e che un numero di questi =E8 stato =
imprigionato, 4 studenti sono stati arrestati e mentre si trovavano =
detenuti hanno subito tortura. La Sig.ra Keskin ha aggiunto che lo =
scrittore Yasar Kemal sostiene la campagna e che non ha potuto prendere =
parte alla conferenza, cos=EC come =E8 stato per altri scrittori e =
intellettuali che ugualmente hanno espresso il loro sostegno.

La dichiarazione richiamava l'attenzione su come la campagna si =E8 =
diffusa rapidamente in un gran numero di universit=E0 e che sono state =
sottoscritte petizioni in ben 21 universit=E0 in tutto il paese. Inoltre =
=E8 stato dichiarato che in alcune universit=E0 le petizioni sono state =
accolte mentre in altre respinte, aggiungendo che "in alcune =
universit=E0 come la Dicle Universit=E0 (di Diyarbakir) gli =
amministratori dell'istituto hanno collaborato con la polizia =
confiscando le raccolte di firme. E che gli studenti sono stati =
minacciati". La segretaria Keskin ha detto che non ci sono ostruzioni =
legali che possano impedire l'insegnamento in kurdo, continuando che "i =
comma 4 e 5 della Convenzione di Losanna sono garanti per tutti. Infatti =
il comma 4 prevede che "non ci sono limiti al libero uso di ogni lingua =
nelle transazioni private e pubbliche, nella religione e nelle =
pubblicazioni". Inoltre, anche altri accordi internazionali sottoscritti =
dalla Turchia e i Criteri di Copenaghen in particolare garantiscono =
l'insegnamento nella propria lingua madre e il diritto ad imparare la =
propria lingua madre."

Lo scrittore e giornalista Celal Baslangic ha detto di sentirsi =
mortificato a sapere che nel 2002 ancora esistono divieti e repressioni =
contro le lingue. E Ragip Zarakolu ha sottolineato che in questo modo la =
Turchia non si adegua ai Trattati internazionali che ha sottoscritto. =20

Repressioni contro i detenuti del PKK. Kurdish Observer 9/01/02

I detenuti del PKK in tutta la Turchia hanno dichiarato che le =
repressioni nei confronti della loro identit=E0 nazionale, politica e =
culturale sono, recentemente, aumentate. I detenuti e condannati del PKK =
chiedono per questo una maggiore attenzione da parte di tutti. In una =
dichiarazione comune di tutti i detenuti del PKK prigionieri in =
Kurdistan e in Turchia sottolineano che i trattamenti antidemocratici e =
arbitrari nei loro confronti continuano, soprattutto dopo che pi=F9 di =
80 detenuti hanno perso la vita, con lo sciopero della fame, non c'=E8 =
stato alcun miglioramento delle condizioni carcerarie. I detenuti del =
PKK hanno proseguito dicendo che "si fa attentato delle richieste =
naturali e legittime del nostro popolo che sono quelle identitarie, =
linguistiche e culturali. Recentemente una repressione sistematica sulla =
nostra identit=E0 nazionale, politica e culturale =E8 aumentata".=20

La dichiarazione elenca le procedure illegali ordinate =
all'amministrazione penitenziaria dal Ministro della giustizia. Si =
tratta: del divieto di far entrare nelle prigioni cassette musicali e =
nastri di musica kurda, come dichiarazione di aggressione contro =
cultura, lingua e musica kurda; lo stato, che ha costruito prigioni =
costate milioni di dollari nonostante la crisi economica, non ha =
disposto nessun budget di spesa per la cura dei prigionieri che hanno =
problemi di salute. In alcune prigioni non ci sono medici. Coloro che =
soffrono di patologie croniche non vengono curati. Due detenuti Yahya =
Perisan e Sefik Akkol recentemente hanno perso la vita per mancanza di =
cure; secondo una circolare dello scorso febbraio i detenuti sono =
obbligati a pagare le spese della fornitura di acqua e elettricit=E0; =
=E8 in crescita la repressione contro gli avvocati e i visitatori. Gli =
orari di visita sono stati limitati ulteriormente, i parenti vengono =
perquisiti da capo a piedi e subiscono minacce, in alcuni casi vengono =
imprigionati. La circolare suddetta permette di interrompere gli =
incontri con gli avvocati e di confiscare i documenti del caso.La =
dichiarazione si conclude con le seguenti parole ad effetto: "Chiediamo =
il nostro popolo, le organizzazioni democratiche e i difensori =
internazionali dei diritti umani di essere attenti a questi atti =
provocatori, arbitrari e illegali che avvengono nelle carceri e di agire =
di conseguenza". Infine, rendiamo noto che Cuma Orhan, 52 anni, =
condannato in quanto membro del PKK nella prigione di Ceyhan, malato di =
cancro non viene curato in quanto non in condizioni di pericolo di vita. =
Ogni tentativo della famiglia =E8 caduto nel vuoto. Dopo essere stato =
ricoverato nell'ospedale di Adana =E8 stato di nuovo condotto in =
prigione dove non viene assistito, nonostante non possa muovere la parte =
inferiore del corpo perch=E9 paralizzata. Sua moglie dichiara "lo =
rilasceranno dopo che sar=E0 gi=E0 morto?".

"PKK, la Turchia e il terrorismo" del Dott. Kamal Mirawdeli. Flash =
Bulletin, 7/01/02

Kurdish Media : La Turchia =E8 arrabbiata con l'Unione Europea perch=E9 =
il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) non =E8 stato incluso =
nella lista delle organizzazioni terroriste. Non =E8 strano visto il =
grado di presunzione e compiacenza di se stessi che i turchi hanno da =
sempre avuto negli approcci con il mondo esterno. Non si comportano da =
grande malato d'Europa, come sono realmente economicamente e =
politicamente, ma come guastafeste. Invece, sono stati rovinati dagli =
Stati Uniti d'America, i cui policy makers, sotto l'influenza della =
lobby israeliana, hanno ridimensionato di molto il ruolo della Turchia =
nell'attuale revisione della geografia politica, sulla scia dell'attacco =
terroristico dell'11 settembre negli USA. (...) Non come l'UE, il =
Dipartimento di Stato americano, seguito ciecamente dalla Gran Bretagna, =
ha considerato il PKK un'organizzazione terrorista. C'=E8 qualche =
giustificazione per questo? Quali sono le basi di tutto ci=F2? Ci si =
aspetta che gli Stati Uniti, unica superpotenza, e una democrazia come =
quella britannica agiscano e prendano le proprie decisioni politiche =
secondo i soliti principi certi e definiti validi, legittimi e =
ragionevolmente universali. Non volendo definire in questa sede il =
concetto di terrorismo, voglio per=F2 dichiarare che, qualsiasi =
definizione di terrorismo si adotti, nessuno pu=F2 ritenere che il =
terrorismo e l'essere terroristi siano attributi essenziali e permanenti =
di qualcuno, di partiti o di gruppi. Come ogni cosa nella vita, il =
terrorismo =E8 una condizione, una condizione storica con i suoi fattori =
determinanti e le sue prospettive mutevoli. (...) Soprattutto, non sono =
d'accordo con quelle ipotesi semplicistiche per cui ogni movimento di =
liberazione nazionale che si oppone ad uno stato sia per definizione =
immune dall'accusa di terrorismo. (...) ritengo che riconoscere il =
terrorismo, collocandolo nel suo contesto storico e politico, sia la via =
migliore di trattarlo. Il terrorismo non =E8 un'idea, un'ideologia o =
un'organizzazione. Il terrorismo =E8 un'azione. Non c'=E8 terrorismo =
senza atti terroristici. (...) Ma, per valutare il fenomeno del =
terrorismo, =E8 di cruciale importanza determinare se i veri scopi sono =
terroristici (in questo caso un'organizzazione pu=F2 diventare =
un'organizzazione terroristica); o che gli scopi siano oggettivi, giusti =
e giustificati, anche se i metodi o parti di questi metodi rappresentino =
degli atti di terrore. In questo caso =E8 possibile per =
un'organizzazione crescere, imparare delle lezioni, maturare e riformare =
i propri metodi sia volontariamente che sotto la pressione di eventi e =
sviluppi esterni o internazionali. (...) Ci si aspetta che nello stesso =
modo in cui la Gran Bretagna ha trattato l'IRA, e gli USA hanno =
sostenuto quel processo; si vogliano usare gli stessi criteri per =
definire la trasformazione di una qualsiasi organizzazione da terrorista =
a politicamente orientata alla pace. Il terrorismo =E8 un atto di =
terrore. Una volta che un'organizzazione teoricamente, =E8 una questione =
di principi e ideologia, e praticamente, secondo le azioni che si =
protraggono in un ragionevolmente lungo periodo, provi di aver cambiato =
il corso delle sue azioni e mezzi di lotta, allora, la cosa pi=F9 =
naturale e razionale =E8 riconoscere, apprezzare e valutare tale =
processo di trasformazione e di arrivare a nuove conclusioni =
ragionevoli, che non siano influenzate dai pregiudizi o da interessi =
politici disumani. Ma, sfortunatamente, l'approccio degli USA e della =
Gran Bretagna nei confronti del PKK non possono essere giustificati da =
nessun principio di giustizia o di logica politica. Le loro decisioni di =
inserire il PKK nella lista delle organizzazioni terroriste =E8 un =
compromesso indecente e un atto ingiusto per appagare la Turchia. =
Quindi, non possiamo che congratularci con l'UE per la sua =
ragionevolezza e buon senso politico, che si =E8 rifiutata di =
compromettere i suoi principi per amore di un regime che da pi=F9 di 70 =
anni =E8 immerso fino al collo in atti di violazione dei diritti umani e =
nei peggiori esempi di terrorismo di stato. (...) / il testo integrale =
=E8 disponibile in inglese.

Il Ministro Cem: il modello turco come paradigma di civilizzazione. =
Flash Bulletin, 7/01/02

Turkish Daily News : "Gli sfortunati eventi dell'11 settembre e gli =
sviluppi che ne sono conseguiti hanno confermato e consolidato alcune =
delle preferenze fondamentali della politica estera turca. (...) Per =
anni la Turchia ha continuato a spiegare alla comunit=E0 internazionale =
che cosa =E8 il terrorismo, le conseguenze che esso produce, =
l'importanza e la necessit=E0 della cooperazione internazionale nel =
lottare contro di esso, e ha continuato a fare proposte, in sede degli =
incontri di dibattito internazionale, di lotta collettiva contro il =
terrorismo. L'11 settembre ha provato come la Turchia fosse nel giusto. =
Ci=F2 che tutti stiamo cercando di fare oggi =E8 quanto la Turchia sta =
cercando di ottenere da anni. (...) =E8 giusto che in Turchia non ci si =
aspettasse di essere accettati a paese candidato membro dell'UE =
all'epoca del Vertice di Helsinki, nel dicembre 1999. Ma io ne avevo =
intuito la possibilit=E0 visto che alcune condizioni erano cambiate, sia =
all'interno che all'esterno della Turchia, e come ministro degli esteri =
ho sempre cercato di spiegarlo all'UE. La Turchia del 1999 ha largamente =
posto fine alla minaccia del terrorismo che si =E8 protratta per 15 =
anni, e con le lezioni del 1999, per la prima volta dopo molti anni, ha =
prodotto un governo stabile che gode di una solida maggioranza =
parlamentare. Nel periodo aprile - luglio di questo anno si =E8 =
proceduto a varare una serie di riforme legislative. (...) Al vertice di =
Laeken =E8 stato dichiarato che siamo prossimi alla fase negoziale, che =
=E8 quella che prelude l'adesione. Naturalmente Laeken =E8 stato molto =
importante e possiamo dire che abbia aperto una nuova pagina nel =
tentativo di adesione della Turchia all'UE. Posso dire che per quanto =
riguarda la fase attuale del processo, entrambe le parti (Turchia e UE) =
si sono adeguate alla maggioranza di quanto ci si aspettava. (...) =
bisogna percepire bene l'UE e piazzarla al suo giusto posto nel processo =
di sviluppo della Turchia. Un'attitudine che contravvenisse questo =
sarebbe irrispettosa sia della Turchia che dell'UE. Dopo il vertice di =
Helsinki nel 1999, dove ci siamo assicurati un posto di candidato =
all'UE, io, come ministro che ha condotto le trattative con l'Unione =
dissi "l'UE =E8 una dinamica esterna molto importante nel processo di =
sviluppo della Turchia." (...) la Turchia costituisce un modello del =
paradigma di modernizzazione. Per noi, si tratta di un modello di =
successo universalmente valido. Lo difendiamo e promuoviamo. Ma il =
modello turco non =E8 un tipo di modello che possa essere imposto =
dall'esterno. Il tipo di modello che vogliono, il tipo di modello di cui =
hanno bisogno e il tipo di modello cui sono pronti =E8 questione che va =
decisa dallo stesso popolo afgano. (...) l'Iraq =E8 nostro vicino, il =
convergere del territorio di un paese vicino con il campo di battaglia =
urta i nostri interessi. Nel passato gli interessi turchi furono molto =
intaccati. (...) la Turchia =E8 un paese forte. Nei tempi della sua =
maggiore debolezza, gli anni Venti, una schiera di nemici aveva riunito =
le sue forze contro di noi, ma il loro potere non =E8 stato sufficiente =
a dividere la Turchia. Nel mondo del 2000, la Turchia si trova fra le =
regioni potenti, con i suoi 65 milioni di abitanti. =C8 uno dei pi=F9 =
moderni eserciti della NATO, la pi=F9 grande forza di terra. La Turchia =
=E8 un paese la cui unit=E0 nazionale e integrit=E0 territoriale =E8 =
abbastanza forte da non venire intaccata da alcuna formazione politica =
che si trovi oltre i suoi confini. La Turchia, secondo i dettami della =
legge internazionale, fa appello all'integrit=E0 territoriale dell'Iraq, =
e di tutti i paesi. Si tratta di uno dei principi fondamentali della =
politica estera. Essendo l'Iraq un paese confinante, la tutela della sua =
integrit=E0 territoriale =E8 ancora pi=F9 importante. Quando =
l'integrit=E0 territoriale di un paese confinante =E8 danneggiata, =
quando si comincia a parlare della costituzione di nuovi stati nel =
territorio geografico appartenente ad una nazione, naturalmente =
sarebbero i paesi confinanti ad essere colpiti per primi da tali =
preoccupazioni. Amari esempi del genere sono stati vissuti nel passato. =
Atmosfere di questo tipo gettano le basi per i movimenti separatisti e =
terroristi. Nel passato, anche, ne abbiamo fatta esperienza. Quindi, la =
Turchia =E8 contraria all'istituzione di qualsiasi nuovo stato sul =
territorio di un paese confinante. (...) La Turchia e gli USA hanno =
interessi e preoccupazioni parallele su una vasta area geografica. Ci=F2 =
che interessa, ed =E8 importante, =E8 che la maggior parte delle =
preoccupazioni e degli interessi degli USA, da un punto di vista di =
prospettive globali riguardano l'area storicamente e geograficamente =
occupata dalla Turchia (...) quindi le relazioni turco americane sono =
principalmente delle relazioni di tipo strategico. (...) infine i =
prossimi incontri di Washington forniranno l'opportunit=E0 ai due =
alleati, che hanno relazioni strategiche e che si trovano a vivere il =
dopo 11 settembre, per assumere posizioni frontali di lotta al =
terrorismo, per fare delle valutazioni comuni e per avanzare le proprie =
relazioni." / il testo integrale dell'intervista =E8 disponibile in =
inglese.


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l&#8217;attenzione sui reclami sollevati affinch=E9 il PKK fosse =
inserito nella lista=20
delle organizzazioni terroriste dall&#8217;UE, chiamando lo Stato turco =
a rinunciare=20
di sforzarsi nell&#8217;accusare il movimento di liberazione kurdo =
d&#8217;essere=20
un&#8217;organizzazione terrorista. Il leader kurdo ha detto: =
&#8220;come partito e come=20
popolo condanniamo ogni forma di terrorismo. Condanniamo il terrorismo =
di stato=20
e il terrorismo delle organizzazioni o degli individui. Condanniamo ogni =
forma=20
di violenza che abbia come obiettivo la popolazione civile, =
l&#8217;aumento della=20
confusione, l&#8217;instabilit=E0 e che non produce soluzioni, qualsiasi =
ne sia la=20
motivazione. La nostra posizione =E8 netta. E vorremmo che ognuno la=20
comprendesse&#8221;. Sottolineando che i problemi possono essere risolti =
soltanto con=20
il dialogo pacifico e politico in un quadro di unione democratica, =
Ocalan ha=20
detto &#8220;chiamiamo la Turchia ha cambiare la sua posizione e le =
forze=20
internazionali a far uso della propria influenza spingendo la =
Turchia<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>a porre fine alla repressione =
contro il=20
popolo kurdo.&#8221; Ocalan ha ricordato che la Turchia ha attaccato =
l&#8217;Unione Europea=20
per non avere accusato il movimento kurdo di essere terroristico e aver =
detto=20
&#8220;ma quello che la Turchia dovrebbe fare =E8 smetterla con le =
politiche che ha=20
portato avanti fin dalla sua costituzione e fare =
autocritica.&#8221;<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>Il leader kurdo, ha =
sottolineato che lo=20
Stato turco ha negato l&#8217;esistenza del popolo kurdo fin dalla sua =
costituzione e=20
ha svolto ogni tipo di oppressione, aggiungendo &#8220;=E8 innegabile =
che centinaia di=20
migliaia di kurdi siano stati massacrati. E che ci siano stati arresti, =
torture=20
e migrazioni forzate. Quello che hanno fatto con l&#8217;ultima rivolta, =
combattendo=20
contro il PKK, =E8 evidente. Hanno bruciato pi=F9 di 4mila villaggi e =
campi, gli=20
abitanti sono stati obbligati ad emigrare sottoposti alle pi=F9 =
difficili=20
condizioni, se ne possono contare milioni. Allo stesso modo centinaia di =

migliaia di persone sono state torturate e arrestate. Esecuzioni =
sommarie sono=20
diventate un massacro e migliaia di intellettuali, scrittori, abitanti =
dei=20
villaggi e lavoratori sono stati uccisi. Il numero degli omicidi senza =
colpevole=20
=E8 altrettanto alto. Per non contare poi le centinaia di scomparsi, la =
cui sorte=20
ci =E8 sconosciuta&#8221;. Osman Ocalan ha anche toccato il tema degli =
arresti degli=20
studenti di Van, dicendo che: &#8220;centinaia di studenti sono stati =
imprigionati=20
soltanto per aver sottoscritto petizioni con le quali chiedevano =
l&#8217;istruzione in=20
lingua kurda. Negli stati democratici le petizioni non sono considerate =
un=20
crimine. Ma lo stato mette in prigione gli studenti contravvenendo alle =
sue=20
stesse leggi. La Turchia risponde alle richieste di pace, democrazia e =
libert=E0=20
del popolo kurdo con la violenza&#8221;. Ocalan ha continuato sulla =
questione della=20
resistenza che l&#8217;Unione Europea ha fatto contro le imposizioni =
dello Stato=20
turco, considerandole un progresso positivo e ha continuato dicendo che =
&#8220;gliene=20
siamo grati. Ma l&#8217;UE deve proseguire su questa strada. Chiediamo =
che solleciti=20
la Turchia dicendole chiaramente che nel caso le repressioni contro il =
popolo=20
kurdo continuassero, la Turchia sarebbe inclusa nella lista degli stati=20
terroristi. E che non dovrebbe ritenersi influenzata da uno stato kurdo. =

Sappiamo che i membri e i simpatizzanti del PKK nei paesi europei sono=20
sottoposti a investigazioni giudiziarie, arresti e processi. Crediamo =
che lo=20
abbiano fatto sotto la negativa influenza della Turchia. Le imposizioni =
turche=20
stanno forzando anche le leggi democratiche europee. L&#8217;Europa =
dovrebbe=20
comprenderlo chiaramente e porre fine agli arresti, ai processi e alle=20
repressioni nei confronti dei membri del PKK e del popolo kurdo&#8221;. =
</P>
<P align=3Djustify class=3DMsoBodyText><SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;</SPAN><FONT size=3D2><FONT =
color=3D#008000><B=20
style=3D"mso-bidi-font-weight: normal"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 9pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt">Intellettuali =
turchi e kurdi=20
a sostegno della campagna degli studenti universitari</SPAN></B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 9pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt">. <I=20
style=3D"mso-bidi-font-style: normal">Kurdish Observer,=20
10/01/02</I><o:p></o:p></SPAN></FONT></FONT></P>
<P align=3Djustify class=3DBodyText2>Alcuni intellettuali turchi e kurdi =
compresi=20
Yasar Kemal e Celal Baslangic hanno sostenuto la campagna per =
l&#8217;istruzione in=20
kurdo promossa dagli studenti kurdi. Si =E8 tenuta una conferenza stampa =
presso la=20
sede di Istanbul dell&#8217;Associazione per i diritti umani, alla quale =
hanno preso=20
parte anche lo scrittore Cezmi Ersoz, il linguista Feqi Huseyin Sagnic, =
il=20
giornalista scrittore Celal Baslangic, l&#8217;avvocato Niyazi Bulgan, =
il segretario=20
generale del KESK la sig.ra Sevil Erol, l&#8217;amministratrice del MKM =
(Centro=20
culturale della Mesopotamia) Hatice Coban, Harun Ece a nome degli =
studenti e=20
l&#8217;editorialista Ragip Zarakolu.</P>
<P align=3Djustify class=3DMsoNormal=20
style=3D"TEXT-ALIGN: justify; TEXT-INDENT: 35.4pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 9pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt"><FONT =
size=3D2>Leggendo la=20
dichiarazione, Eren Keskin segretaria della sede dell&#8217;Associazione =
per i diritti=20
umani, ha dichiarato che continuano le repressioni sugli studenti e che =
un=20
numero di questi =E8 stato imprigionato, 4 studenti sono stati arrestati =
e mentre=20
si trovavano detenuti hanno subito tortura. La Sig.ra Keskin ha aggiunto =
che lo=20
scrittore Yasar Kemal sostiene la campagna e che non ha potuto prendere =
parte=20
alla conferenza, cos=EC come =E8 stato per altri scrittori e =
intellettuali che=20
ugualmente hanno espresso il loro sostegno.<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P align=3Djustify class=3DMsoNormal=20
style=3D"TEXT-ALIGN: justify; TEXT-INDENT: 35.4pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 9pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt"><FONT size=3D2>La =
dichiarazione=20
richiamava l&#8217;attenzione su come la campagna si =E8 diffusa =
rapidamente in un gran=20
numero di universit=E0 e che sono state sottoscritte petizioni in ben 21 =

universit=E0 in tutto il paese. Inoltre =E8 stato dichiarato che in =
alcune=20
universit=E0 le petizioni sono state accolte mentre in altre respinte, =
aggiungendo=20
che &#8220;in alcune universit=E0 come la Dicle Universit=E0 (di =
Diyarbakir) gli=20
amministratori dell&#8217;istituto hanno collaborato con la polizia =
confiscando le=20
raccolte di firme. E che gli studenti sono stati minacciati&#8221;. La =
segretaria=20
Keskin ha detto che non ci sono ostruzioni legali che possano impedire=20
l&#8217;insegnamento in kurdo, continuando che &#8220;i comma 4 e 5 =
della Convenzione di=20
Losanna sono garanti per tutti. Infatti il comma 4 prevede che =
&#8220;non ci sono=20
limiti al libero uso di ogni lingua nelle transazioni private e =
pubbliche, nella=20
religione e nelle pubblicazioni&#8221;. Inoltre, anche altri accordi =
internazionali=20
sottoscritti dalla Turchia e i Criteri di Copenaghen in particolare =
garantiscono=20
l&#8217;insegnamento nella propria lingua madre e il diritto ad imparare =
la propria=20
lingua madre.&#8221;<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P align=3Djustify class=3DMsoNormal=20
style=3D"TEXT-ALIGN: justify; TEXT-INDENT: 35.4pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 9pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt"><FONT size=3D2>Lo =
scrittore e=20
giornalista Celal Baslangic ha detto di sentirsi mortificato a sapere =
che nel=20
2002 ancora esistono divieti e repressioni contro le lingue. E Ragip =
Zarakolu ha=20
sottolineato che in questo modo la Turchia non si adegua ai Trattati=20
internazionali che ha sottoscritto.<SPAN style=3D"mso-spacerun: =
yes">&nbsp;=20
</SPAN><o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P align=3Djustify class=3DMsoNormal><FONT size=3D2><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 9pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt">&nbsp;</SPAN><FONT=20
color=3D#008000><B style=3D"mso-bidi-font-weight: normal"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 9pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt">Repressioni contro =
i detenuti=20
del PKK. </SPAN></B><I style=3D"mso-bidi-font-style: normal"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 9pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt">Kurdish Observer=20
9/01/02<o:p></o:p></SPAN></I></FONT></FONT></P>
<P align=3Djustify class=3DMsoNormal=20
style=3D"TEXT-ALIGN: justify; TEXT-INDENT: 35.4pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 9pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt"><FONT size=3D2>I =
detenuti del=20
PKK in tutta la Turchia hanno dichiarato che le repressioni nei =
confronti della=20
loro identit=E0 nazionale, politica e culturale sono, recentemente, =
aumentate. I=20
detenuti e condannati del PKK chiedono per questo una maggiore =
attenzione da=20
parte di tutti. In una dichiarazione comune di tutti i detenuti del PKK=20
prigionieri in Kurdistan e in Turchia sottolineano che i trattamenti=20
antidemocratici e arbitrari nei loro confronti continuano, soprattutto =
dopo che=20
pi=F9 di 80 detenuti hanno perso la vita, con lo sciopero della fame, =
non c&#8217;=E8=20
stato alcun miglioramento delle condizioni carcerarie. I detenuti del =
PKK<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>hanno proseguito dicendo che =
&#8220;si fa=20
attentato delle richieste naturali e legittime del nostro popolo che =
sono quelle=20
identitarie, linguistiche e culturali. Recentemente una repressione =
sistematica=20
sulla nostra identit=E0 nazionale, politica e culturale =E8 =
aumentata&#8221;.=20
<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P align=3Djustify class=3DMsoNormal=20
style=3D"TEXT-ALIGN: justify; TEXT-INDENT: 35.4pt"><FONT size=3D2><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 9pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt">La dichiarazione =
elenca le=20
procedure illegali ordinate all&#8217;amministrazione penitenziaria dal =
Ministro della=20
giustizia. Si tratta:<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>del =
divieto=20
di far entrare nelle prigioni cassette musicali e nastri di musica =
kurda, come=20
dichiarazione di aggressione contro cultura, lingua e musica kurda; lo =
stato,=20
che ha costruito prigioni costate milioni di dollari nonostante la crisi =

economica, non ha disposto nessun budget di spesa per la cura dei =
prigionieri=20
che hanno problemi di salute. In alcune prigioni non ci sono medici. =
Coloro che=20
soffrono di patologie croniche non vengono curati. Due detenuti Yahya =
Perisan e=20
Sefik Akkol recentemente hanno perso la vita per mancanza di cure; =
secondo una=20
circolare dello scorso febbraio i detenuti sono obbligati a pagare le =
spese=20
della fornitura di acqua e elettricit=E0; =E8 in crescita la repressione =
contro gli=20
avvocati e i visitatori. Gli orari di visita sono stati limitati =
ulteriormente,=20
i parenti vengono perquisiti da capo a piedi e subiscono minacce, in =
alcuni casi=20
vengono imprigionati. La circolare suddetta permette di interrompere gli =

incontri con gli avvocati e di confiscare i documenti del =
caso.</SPAN><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 9pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt">La dichiarazione si =
conclude=20
con le seguenti parole ad effetto: &#8220;Chiediamo il nostro popolo, le =

organizzazioni democratiche e i difensori internazionali dei diritti =
umani di=20
essere attenti a questi atti provocatori, arbitrari e illegali che =
avvengono=20
nelle carceri e di agire di conseguenza&#8221;. </SPAN><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 9pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt">Infine, rendiamo =
noto che=20
Cuma Orhan, 52 anni, condannato in quanto membro del PKK nella prigione =
di=20
Ceyhan, malato di cancro non viene curato in quanto non in condizioni di =

pericolo di vita. Ogni tentativo della famiglia =E8 caduto nel vuoto. =
Dopo essere=20
stato ricoverato nell&#8217;ospedale di Adana =E8 stato di nuovo =
condotto in prigione=20
dove non viene assistito, nonostante non possa muovere la parte =
inferiore del=20
corpo perch=E9 paralizzata. Sua moglie dichiara &#8220;lo rilasceranno =
dopo che sar=E0 gi=E0=20
morto?&#8221;.<o:p></o:p></SPAN></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal><FONT size=3D2><FONT color=3D#008000><B=20
style=3D"mso-bidi-font-weight: normal"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 9pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt">&nbsp;</SPAN></B><B =

style=3D"mso-bidi-font-weight: normal"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 9pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt">&#8220;PKK, la =
Turchia e il=20
terrorismo&#8221; del Dott. Kamal Mirawdeli.</SPAN></B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 9pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt"> <I=20
style=3D"mso-bidi-font-style: normal">Flash Bulletin,=20
7/01/02</I><o:p></o:p></SPAN></FONT></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"TEXT-ALIGN: justify; TEXT-INDENT: =
35.4pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 9pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt"><FONT =
size=3D2>Kurdish Media :=20
La Turchia =E8 arrabbiata con l&#8217;Unione Europea perch=E9 il Partito =
dei Lavoratori=20
del Kurdistan (PKK) non =E8 stato incluso nella lista delle =
organizzazioni=20
terroriste. Non =E8 strano visto il grado di presunzione e compiacenza =
di se=20
stessi che i turchi hanno da sempre avuto negli approcci con il mondo =
esterno.=20
Non si comportano da grande malato d&#8217;Europa, come sono realmente =
economicamente=20
e politicamente, ma come<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;=20
</SPAN>guastafeste. Invece, sono stati rovinati dagli Stati Uniti<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>d&#8217;America, i cui policy =
makers, sotto=20
l&#8217;influenza della lobby israeliana, hanno ridimensionato di molto =
il ruolo della=20
Turchia nell&#8217;attuale revisione della geografia politica, sulla =
scia dell&#8217;attacco=20
terroristico dell&#8217;11 settembre negli USA. (...) Non come =
l&#8217;UE, il Dipartimento=20
di Stato americano, seguito ciecamente dalla Gran Bretagna, ha =
considerato il=20
PKK un&#8217;organizzazione terrorista. C&#8217;=E8 qualche =
giustificazione per questo? Quali=20
sono le basi di tutto ci=F2? Ci si aspetta che gli Stati Uniti, unica=20
superpotenza, e una democrazia come quella britannica agiscano e =
prendano le=20
proprie decisioni politiche secondo i soliti principi certi e definiti =
validi,=20
legittimi e ragionevolmente universali. Non volendo definire in questa =
sede il=20
concetto di terrorismo, voglio per=F2 dichiarare che, qualsiasi =
definizione di=20
terrorismo si adotti, nessuno pu=F2 ritenere che il terrorismo e =
l&#8217;essere=20
terroristi siano attributi essenziali e permanenti di qualcuno, di =
partiti o di=20
gruppi. Come ogni cosa nella vita, il terrorismo =E8 una condizione, una =

condizione storica con i suoi fattori determinanti e le sue prospettive=20
mutevoli. (...) Soprattutto, non sono d&#8217;accordo con quelle ipotesi =

semplicistiche per cui ogni movimento di liberazione nazionale che si =
oppone ad=20
uno stato sia per definizione immune dall&#8217;accusa di terrorismo. =
(...) ritengo=20
che riconoscere il terrorismo, collocandolo nel suo contesto storico e =
politico,=20
sia la via migliore di trattarlo. Il terrorismo non =E8 un&#8217;idea, =
un&#8217;ideologia o=20
un&#8217;organizzazione. Il terrorismo =E8 un&#8217;azione. Non =
c&#8217;=E8 terrorismo senza atti=20
terroristici. (...) Ma, per valutare il fenomeno del terrorismo, =E8 di =
cruciale=20
importanza determinare se i veri scopi sono terroristici (in questo caso =

un&#8217;organizzazione pu=F2 diventare un&#8217;organizzazione =
terroristica); o che gli scopi=20
siano oggettivi, giusti e giustificati, anche se i metodi o parti di =
questi=20
metodi rappresentino degli atti di terrore. In questo caso =E8 possibile =
per=20
un&#8217;organizzazione crescere, imparare delle lezioni, maturare e =
riformare i=20
propri metodi sia volontariamente che sotto la pressione di eventi e =
sviluppi=20
esterni o internazionali. (...) Ci si aspetta che nello stesso modo in =
cui la=20
Gran Bretagna ha trattato l&#8217;IRA, e gli USA hanno sostenuto quel =
processo; si=20
vogliano usare gli stessi criteri per definire la trasformazione di una=20
qualsiasi organizzazione da terrorista a politicamente orientata alla =
pace. Il=20
terrorismo =E8 un atto di terrore. Una volta che un&#8217;organizzazione =
teoricamente, =E8=20
una questione di principi e ideologia, e praticamente, secondo le azioni =
che si=20
protraggono in un ragionevolmente lungo periodo, provi di aver cambiato =
il corso=20
delle sue azioni e mezzi di lotta, allora, la cosa pi=F9 naturale e =
razionale =E8=20
riconoscere, apprezzare e valutare tale processo di trasformazione e di =
arrivare=20
a nuove conclusioni ragionevoli, che non siano influenzate dai =
pregiudizi o da=20
interessi politici disumani. Ma, sfortunatamente, l&#8217;approccio =
degli USA e della=20
Gran Bretagna nei confronti del PKK non possono essere giustificati da =
nessun=20
principio di giustizia o di logica politica. Le loro decisioni di =
inserire il=20
PKK nella lista delle organizzazioni terroriste =E8 un compromesso =
indecente e un=20
atto ingiusto per appagare la Turchia. Quindi, non possiamo che =
congratularci=20
con l&#8217;UE per la sua ragionevolezza e buon senso politico, che si =
=E8 rifiutata di=20
compromettere i suoi principi<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; =
</SPAN>per=20
amore di un regime che da pi=F9 di 70 anni =E8 immerso fino al collo in =
atti di=20
violazione dei diritti umani e nei peggiori esempi di terrorismo di =
stato. (...)=20
/ <I style=3D"mso-bidi-font-style: normal">il testo integrale =E8 =
disponibile in=20
inglese</I>.<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"TEXT-ALIGN: justify"><FONT size=3D2><B=20
style=3D"mso-bidi-font-weight: normal"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 9pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt">&nbsp;</SPAN></B><B =

style=3D"mso-bidi-font-weight: normal"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 9pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt">Il Ministro Cem: il =
modello=20
turco come paradigma di civilizzazione.</SPAN></B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 9pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt"> <I=20
style=3D"mso-bidi-font-style: normal">Flash Bulletin,=20
7/01/02</I><o:p></o:p></SPAN></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"TEXT-ALIGN: justify; TEXT-INDENT: =
35.4pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 9pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt"><FONT =
size=3D2>Turkish Daily=20
News :<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>&#8220;Gli =
sfortunati eventi=20
dell&#8217;11 settembre<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>e =
gli sviluppi=20
che ne sono conseguiti hanno confermato e consolidato alcune delle =
preferenze=20
fondamentali della politica estera turca.<SPAN style=3D"mso-spacerun: =
yes">&nbsp;=20
</SPAN>(...) Per anni la Turchia ha continuato a spiegare alla =
comunit=E0=20
internazionale che cosa =E8 il terrorismo, le conseguenze che esso =
produce,=20
l&#8217;importanza e la necessit=E0 della cooperazione internazionale =
nel lottare contro=20
di esso, e ha continuato a fare proposte, in sede degli incontri di =
dibattito=20
internazionale, di lotta collettiva contro il terrorismo. L&#8217;11 =
settembre ha=20
provato come la Turchia fosse nel giusto. Ci=F2 che tutti stiamo =
cercando di fare=20
oggi =E8 quanto la Turchia sta cercando di ottenere da anni. (...)<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>=E8 giusto che in Turchia non =
ci si=20
aspettasse di essere accettati a paese candidato membro dell&#8217;UE =
all&#8217;epoca del=20
Vertice di Helsinki, nel dicembre 1999. Ma io ne avevo intuito la =
possibilit=E0=20
visto che alcune condizioni erano cambiate, sia all&#8217;interno che =
all&#8217;esterno=20
della Turchia, e come ministro degli esteri ho sempre cercato di =
spiegarlo=20
all&#8217;UE. La Turchia del 1999 ha largamente posto fine alla minaccia =
del=20
terrorismo che si =E8 protratta per 15 anni, e con le lezioni del 1999, =
per la=20
prima volta dopo molti anni, ha prodotto un governo stabile che gode di =
una=20
solida maggioranza parlamentare. Nel periodo aprile - luglio di questo =
anno si =E8=20
proceduto a varare una serie di riforme legislative. (...) Al vertice di =
Laeken=20
=E8 stato dichiarato che siamo prossimi alla fase negoziale, che =E8 =
quella che=20
prelude l&#8217;adesione. Naturalmente Laeken =E8 stato molto importante =
e possiamo dire=20
che abbia aperto una nuova pagina nel tentativo di adesione della =
Turchia=20
all&#8217;UE. Posso dire che per quanto riguarda la fase attuale del =
processo,=20
entrambe le parti (Turchia e UE) si sono adeguate alla maggioranza di =
quanto ci=20
si aspettava. (...) bisogna percepire bene l&#8217;UE e piazzarla al suo =
giusto posto=20
nel processo di sviluppo della Turchia. Un&#8217;attitudine che =
contravvenisse questo=20
sarebbe irrispettosa sia della Turchia che dell&#8217;UE. Dopo il =
vertice di Helsinki=20
nel 1999, dove ci siamo assicurati un posto di candidato all&#8217;UE, =
io, come=20
ministro che ha condotto le trattative con l&#8217;Unione dissi =
&#8220;l&#8217;UE =E8 una dinamica=20
esterna molto importante nel processo di sviluppo della Turchia.&#8221; =
(...) la=20
Turchia costituisce un modello del paradigma di modernizzazione. Per =
noi, si=20
tratta di un modello di successo universalmente valido. Lo difendiamo e=20
promuoviamo. Ma il modello turco non =E8 un tipo di modello che possa =
essere=20
imposto dall&#8217;esterno. Il tipo di modello che vogliono, il tipo di =
modello di cui=20
hanno bisogno e il tipo di modello cui sono pronti =E8 questione che va =
decisa=20
dallo stesso popolo afgano. (...) l&#8217;Iraq =E8 nostro vicino, il =
convergere del=20
territorio di un paese vicino con il campo di battaglia urta i nostri =
interessi.=20
Nel passato gli interessi turchi furono molto intaccati.<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>(...) la Turchia =E8 un paese =
forte. Nei=20
tempi della sua maggiore debolezza, gli anni Venti, una schiera di =
nemici aveva=20
riunito le sue forze contro di noi, ma il loro potere non =E8 stato =
sufficiente a=20
dividere la Turchia. Nel mondo del 2000, la Turchia si trova fra le =
regioni=20
potenti, con i suoi 65 milioni di abitanti. =C8 uno dei pi=F9 moderni =
eserciti della=20
NATO, la pi=F9 grande forza di terra. La Turchia =E8 un paese la cui =
unit=E0 nazionale=20
e integrit=E0 territoriale =E8 abbastanza forte da non venire intaccata =
da alcuna=20
formazione politica che si trovi oltre i suoi confini. La Turchia, =
secondo i=20
dettami della legge internazionale, fa appello all&#8217;integrit=E0 =
territoriale=20
dell&#8217;Iraq, e di tutti i paesi. Si tratta di uno dei principi =
fondamentali della=20
politica estera. Essendo l&#8217;Iraq un paese confinante, la tutela =
della sua=20
integrit=E0 territoriale =E8 ancora pi=F9 importante. Quando =
l&#8217;integrit=E0 territoriale=20
di un paese confinante =E8 danneggiata, quando si comincia a parlare =
della=20
costituzione di nuovi stati nel territorio geografico appartenente ad =
una=20
nazione, naturalmente sarebbero i paesi confinanti ad essere colpiti per =
primi=20
da tali preoccupazioni. Amari esempi del genere sono stati vissuti nel =
passato.=20
Atmosfere di questo tipo gettano le basi per i movimenti separatisti e=20
terroristi. Nel passato, anche, ne abbiamo fatta esperienza. Quindi, la =
Turchia=20
=E8 contraria all&#8217;istituzione di qualsiasi nuovo stato sul =
territorio di un paese=20
confinante.<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>(...) La =
Turchia e gli=20
USA hanno interessi e preoccupazioni parallele su una vasta area =
geografica. Ci=F2=20
che interessa, ed =E8 importante, =E8 che la maggior parte delle =
preoccupazioni e=20
degli interessi degli USA, da un punto di vista di prospettive globali=20
riguardano l&#8217;area storicamente e geograficamente occupata dalla =
Turchia (...)=20
quindi le relazioni turco americane sono principalmente delle relazioni =
di tipo=20
strategico. (...) infine i prossimi incontri di Washington forniranno=20
l&#8217;opportunit=E0 ai due alleati, che hanno relazioni strategiche e =
che si trovano a=20
vivere il dopo 11 settembre, per assumere posizioni frontali di lotta al =

terrorismo, per fare delle valutazioni comuni e per avanzare le proprie=20
relazioni.&#8221; / <I style=3D"mso-bidi-font-style: normal">il testo =
integrale=20
dell&#8217;intervista =E8 disponibile in=20
inglese.</I></FONT></SPAN></P></FONT></BODY></HTML>

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