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Venezia, quartieri a "luci rosse"
per controllare la prostituzione
L'obiettivo =E8 di restituire dignit=E0 alle lucciole
e di strapparle alla organizzazioni mafiose
VENEZIA - Il primo "quartiere a luci rosse" d'Italia =E8 nella laguna. La=20
risposta della citt=E0 di Venezia al problema della prostituzione si chiama=
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Zoning ed =E8 un progetto - approvato oggi dalla giunta comunale - che=20
prevede la creazione di una grande area cittadina a basso impatto per la=20
popolazione residente, nella quale le prostitute potranno operare vedendo=20
garantita anche la propria sicurezza personale.
Terraglio, Marghera, la stazione ferroviaria e i cavalcavia della Giustizia=
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e di Corso del Popolo sono le zone prescelte per mettere in atto il=20
protocollo operativo voluto dall'assessorato alle politiche sociali, frutto=
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anche dell'esperienza maturata sul campo con il progetto-pilota "Citt=E0 e=
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prostituzione" nato nel 1995 in seguito a una forte protesta cittadina nei=
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confronti della prostituzione di strada.
In questi quartieri le prostitute troveranno punti di sicurezza e tutela=20
sanitaria, forniti dalle unit=E0 di strada impiegate dall'amministrazione=20
municipale. In cambio, dovranno garantire minime regole sanitarie e un=20
rapporto di coesistenza pacifica con le colleghe. Gli agenti delle forze=20
dell'ordine invece si impegneranno a non effettuare pi=F9 retate e fermi di=
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massa ma saranno sulle strade per prevenire le aggressioni ai danni delle=20
lucciole e nel tentativo di dissuadere l'esercizio della prostituzione=20
nelle altre aree della citt=E0. Nel progetto rientra anche l'attivazione=20
sperimentale di un "punto rosso" presso la stazione ferroviaria di Mestre,=
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uno spazio informativo e di orientamento per le stesse ragazze.
L'obiettivo - in questi giorni di dibattito politico sulla proposta della=20
riapertura delle case chiuse - =E8 quello di tutelare le ragazze e di=20
restituire loro dignit=E0, limitando anche l'impatto sociale per gli=
abitanti=20
della citt=E0. "Allo pseudo-dibattito e alle chiacchiere di osteria di=
questi=20
giorni - spiega l'assessore alle politiche sociali Beppe Caccia -=20
intendiamo contrapporre un lavoro di sette anni fondato sulla riduzione del=
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danno e dell'impatto del fenomeno, che mette anche al centro la dignit=E0 di=
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queste donne e si pone l'obiettivo di strapparle alla mafia".
Il progetto "Citt=E0 e prostituzione" ha permesso, sino a oggi, a pi=F9 di=
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centinaio di giovani immigrate di affrancarsi dal giogo delle=20
organizzazioni che controllano il mercato e ottenere il permesso di=20
soggiorno, un alloggio e un posto di lavoro regolare. Nonostante questi=20
risultati, accusa Caccia, i fondi a disposizione si stanno sensibilmente=20
riducendo. "Il servizio costa 600 milioni l'anno e fino allo scorso anno=20
era il ministero degli affari sociali a garantirci 400 milioni da=20
quest'anno la nostra attivit=E0 =E8 raddoppiata ma il governo ha deciso di=
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dimezzare il proprio contributo".
(11 gennaio 2002)