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Riporto qui sotto la carta di intenti/patto di lavoro del torino
social forum, che mi sembra ben scritta ed abbastanza completa per ns
discussione in preparazione dell'assemblea.
buona lettura a chi avesse tempo e voglia di dare un'occhiata.
Cate
PS: leggo da mail di Alfredo del gruppo territorio che inviare per
domenica sera la proposta che gli e' stata chiesta allo scorso
coordinamento.
UN ALTRO MONDO E' NECESSARIO
Viviamo in un mondo dominato dall'interesse, dal denaro e dal
profitto, dove l'economia globale trova alimento nello sfruttamento
delle persone e nello scambio ineguale tra i popoli, condannando la
maggioranza dell'umanit=E0 alla fame, alla povert=E0, alla sofferenza.
Come persone, gruppi e associazioni ci impegniamo nel Torino Social
=46orum per ricercare un'alternativa democratica alla globalizzazione
liberista.
Non possiamo abituarci all'ingiustizia: per questo ci sentiamo
impegnati nella costruzione di nuovi rapporti sociali fondati
sull'uguaglianza tra le persone, sulle pari opportunit=E0, su forme di
controllo, autogestione e cooperazione che rendano possibile un
governo equo e solidale delle risorse naturali, economiche,
scientifiche e tecnologiche. Questo non pu=F2 essere garantito da sedi
e organismi internazionali che si sottraggono al controllo
democratico e rappresentano gli interessi del grande potere economico
e militare, come G8, Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale e
WTO.
Sogniamo un mondo solidale che garantisca a tutti gli esseri umani i
diritti fondamentali: alimenti sufficienti e sicuri per la salute,
acqua potabile, un lavoro tutelato, assistenza sanitaria, istruzione
e libero accesso ai saperi, libert=E0 di espressione e di
organizzazione, un ambiente non inquinato, il diritto per tutti gli
uomini e le donne ad esprimere la propria personalit=E0 e a condurre
una vita piena e soddisfacente.
Non riteniamo accettabile una realt=E0 nella quale le persone vengano
ridotte a semplici merci e ci battiamo per l'abolizione delle moderne
servit=F9 di mercato che rendono sempre pi=F9 incerta e precaria la
condizione dei lavoratori e delle lavoratrici. Non riteniamo
accettabile che il mondo della scuola e della formazione venga
regolato da logiche aziendalistiche e funzionali ai processi di
produzione e di mercato, e ci battiamo contro la mercificazione e
l'uso privato dei saperi.
Siamo impegnati a preservare l'integrit=E0 ambientale come atto di
responsabilit=E0 verso il nostro futuro e quello delle nuove
generazioni. Riteniamo che l'accesso ed il consumo delle risorse
naturali non possa essere regolato dal profitto, dalla forza militare
e dalla superiorit=E0 tecnologica, ma debba fondarsi sul ripristino di
un rapporto pi=F9 equilibrato tra civilt=E0 umana ed ecosistema
terrestre. Questo =E8 possibile attraverso la difesa della biodiversit=E0
e delle risorse naturali, il risparmio energetico e dei materiali, la
generale riduzione dell'impatto ambientale.
Ci riconosciamo nella convivenza tra diversi e consideriamo la
societ=E0 multietnica e multiculturale un modello di civilt=E0 migliore.
Ci battiamo per la libert=E0 di circolazione delle persone senza
limitazioni e confini, ci opponiamo ad ogni forma di discriminazione
e di persecuzione razziale, rivendicando le libert=E0 ed i diritti
civili, politici e sociali dei migranti.
Respingiamo qualsiasi forma di discriminazione fondata
sull'appartenenza di genere e sull'orientamento sessuale delle
persone, ci battiamo contro le violenze e le molestie sessuali, il
diffondersi delle sottoculture misogine e sessiste, la mercificazione
e lo sfruttamento dei corpi e dei desideri.
Ripudiamo la guerra come strumento di risoluzione dei conflitti
internazionali e siamo impegnati per una politica di pace incentrata
sul dialogo, sulla rimozione delle ingiustizie e sul diritto
all'autodeterminazione dei popoli. Siamo contrari a qualsiasi forma
di coinvolgimento bellico del nostro paese e denunciamo il ruolo
della nuova Nato come braccio armato della globalizzazione liberista.
In una prospettiva di pace e di giustizia, solidarizziamo con le
lotte di liberazione dei popoli oppressi da regimi dittatoriali o da
occupazioni straniere. Rifiutiamo ogni forma di terrorismo e siamo
contrari ad ideologie e culture di violenza e di morte. Denunciamo
l'uso della repressione da parte degli apparati di stato come
risposta alle istanze di trasformazione sociale.
Crediamo nell'iniziativa pacifica e di massa, per promuovere un nuovo
impegno civile e sociale, attraverso la ricerca di modelli di
democrazia partecipativa, di pratiche e lotte nonviolente.
Carta di intenti
* Il Torino Social Forum (TSF) =E8 un luogo cittadino di
incontro, di ascolto e di confronto, di discussione, di elaborazione
e di iniziativa, che d=E0 voce ad esperienze della societ=E0 civile, alle
associazioni e alle singole persone che partendo dalla convinzione
che "Un altro mondo =E8 possibile" intendono impegnarsi per costruirlo.
* E' uno spazio in cui si incontrano realt=E0 diverse accomunate
dal rifiuto della guerra e da un "sentire comune" sui grandi temi dei
diritti, della difesa dell'ambiente, di uno sviluppo equo e solidale,
di una partecipazione attiva e responsabile dei cittadini nella
costruzione del loro futuro nel quadro di un opposizione radicale
alla globalizzazione neoliberista.
* E' un luogo di condivisione di esperienze di cooperazione, di
promozione di modelli economici etici e solidali, di sviluppo di
forme di convivenza multietniche, di sperimentazione di percorsi di
democrazia partecipata. E' un luogo di ricerca di nuovi stili di vita
coerenti con un'economia di giustizia, in grado di contrastare i
modelli culturali dominanti e di introdurre trasformazioni
strutturali del vivere sociale.
* Il TSF vuole essere uno luogo "aperto" in cui anche i
singoli, oltre alle forze organizzate, possano incontrarsi e lavorare
insieme; uno spazio in cui sono accettate e valorizzate le diversit=E0
al proprio interno e non uno strumento che alcuni possono utilizzare
per acquistare maggior visibilit=E0 e imporre contenuti e metodi di
lavoro; un luogo in cui non devono trovare spazio volont=E0 egemoniche,
e la ricerca di un sufficiente grado di maturazione e consenso deve
guidare ogni iniziativa.
* Non vuole essere la semplice somma delle realt=E0 che vi
aderiscono, non pretende di rappresentarle n=E9 vuole sostituirsi o
sovrapporsi ad esse; non =E8 un semplice coordinamento ma un ambito in
cui approfondire gli aspetti che uniscono nel reciproco rispetto
delle diverse specificit=E0 e del diritto di promuovere iniziative
autonome.
* Il TSF non si propone di elaborare una propria politica
generale, ma vuole essere realmente un "Forum" che vive grazie alla
capacit=E0 delle singole realt=E0 che vi aderiscono di proporre
iniziative su cui far convergere l'interesse di tutti. Vuole
rappresentare un'opportunit=E0 di crescita sulla base di una
condivisione di esperienze e collaborazione tra i suoi aderenti.
* Il TSF opera principalmente sul livello locale, partendo dai
bisogni presenti nel territorio e dalle esperienze maturate dalle
forze che lo compongono, attraverso una contaminazione reciproca e
una ricerca di allargamento verso altre associazioni, gruppi e
singole persone che, pur non riconoscendosi nelle sue pratiche
politiche o nei suoi strumenti di lavoro, sono interessate ad un
percorso comune.
* Il TSF si propone di saldare la capacit=E0 di denuncia e di
sensibilizzazione sui guasti prodotti dalle politiche neoliberiste a
livello globale con iniziative locali in grado di cogliere ed
affrontare gli effetti del pensiero unico dominante sulla vita di
tutti i giorni nei quartieri, nella citt=E0 e nel territorio
circostante.
* Il TSF si considera parte del vasto movimento mondiale contro
la globalizzazione neoliberista e s'impegna a stabilire forme
reticolari di cooperazione con analoghe esperienze ai diversi
livelli: tematici, locali, nazionale ed internazionale.
* Il TSF individua le priorit=E0 su cui esprimere di volta in
volta il maggior impegno, e su queste cerca di accrescere la propria
capacit=E0 progettuale: la scelta di non operare "a tutto campo" e di
circoscrivere l'ambito di intervento non rappresenta una rinuncia ma
=E8 coerente con la natura stessa di un forum sociale locale, e gli
impegni nelle mobilitazioni per i grandi appuntamenti fissati a
livello nazionale e internazionale non devono soffocare le altre
iniziative.
* Il TSF promuove seminari, assemblee e momenti di formazione
allo scopo di consolidare un rapporto con il mondo della cultura in
grado di creare nuove occasioni di incontro tra cittadini e politica.
* Il TSF utilizza in tutte le sue iniziative forme pacifiche e
non violente e, attribuendo importanza decisiva ai momenti di
mobilitazione, concorda al suo interno le diverse forme di
espressione e di manifestazione con l'obiettivo di accrescere non
soltanto l'incisivit=E0 ma anche il consenso sulle ragioni della
protesta. Chi aderisce al TSF si impegna formalmente a rispettare
durante le mobilitazioni le modalit=E0 concordate. Il TSF approfondir=E0
il tema delle pratiche nonviolente come modalit=E0 di azione sia
nell'iniziativa esterna sia al proprio interno.
* Il TSF sperimenta metodologie e strumenti di lavoro diversi
in relazione ai diversi temi affrontati, nel quadro di una comune
volont=E0 di costruire iniziative condivise e richiedendo un'assunzione
di responsabilit=E0 da parte di ognuno.
* Nel promuovere campagne su temi specifici e in base alle
priorit=E0 definite il TSF ne precisa gli obiettivi, gli orizzonti
temporali e individua a quali associazioni, gruppi o singoli
affidarne il coordinamento.
* I gruppi di lavoro rappresentano un importante strumento per
circoscrivere e approfondire alcuni temi; non devono diventare un
ostacolo alla socializzazione ma devono costituire una sorta di
sistema di vasi comunicanti in grado di coinvolgere tutto il TSF per
giungere ad un momento di sintesi realmente condivisa; vengono
costituiti sulla base di temi o appuntamenti specifici e non
rappresentano una struttura permanente.
* Al fine di coordinare le varie iniziative, i lavori dei
gruppi e le campagne, e per rispondere alle esigenze di comunicare
con l'esterno, il TSF si impegna a sperimentare una struttura
organizzativa sufficientemente agile in cui si riconoscano sia le
associazioni che le singole persone che partecipano al TSF
condividendone la Carta di Intenti.