[Forumumbri] Fwd: [imc-italy] Fwd: CONVEGNO INTERNAZIONALE D…

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Autor: Unbekannt
Datum:  
Betreff: [Forumumbri] Fwd: [imc-italy] Fwd: CONVEGNO INTERNAZIONALE DI STUDENTI
Inoltrato da: snakeyes <snakeyes@???>

>
> >Delivered-To: italy@???
> >Date: Fri, 21 Dec 2001 00:33:10 +0100 (MET)
> >From: eustudenten@???
> >To: italy@???
> >Subject: CONVEGNO INTERNAZIONALE DI STUDENTI
> >X-Authenticated-Sender: #0011805903@???
> >X-Authenticated-IP: [217.81.227.215]
> >X-Mailer: WWW-Mail 1.5 (Global Message Exchange)
> >X-Flags: 0001
> >
> >We are building-up an international studentnetwork against privatisation.
> >Between December 10 and 14 there where actions and strikes in Holland,
> >Belgium,
> >Germany, Spain, Greece, Italy (We heard so, maybe you know more...),

France,
> >denmark and Sweden. Here is the message about a meeting in Brussels.
> >Greetings René
> >
> >Ricevo -dal Belgio- un resoconto di una riunione internazionale di studenti
> >medi e universitari, tenuta durante "i giorni di Bruxelles" e tradotto
> >[grazie Marinella per le correzioni] in italiano. Per una piattaforma 
> >europea...
> >
> >CONVEGNO INTERNAZIONALE DI STUDENTI
> >(Eustudents e D14giovani) durante il vertice a Laeken (Belgio)
> >Il 14 dicembre alle ore 18.30 si sono riunite varie organizzazioni di
> >studenti europei per scambiarsi esperienze riguardo alle riforme 
> >nell'insegnamento
> >seguite alla dichiarazione di Bologna e gli accordi GATS        . Si è 
> >deciso di
> >creare una rete europea. Scopo principale affrontare l'attacco, a livello
> >europeo, ai diritti studenteschi rispondendo con una protesta a livello 
> >europeo. In
> >tutto erano riuniti 150 studenti provenienti da -tra l'altro- Grecia,
> >Germania, Belgio, Olanda, Francia, Inghilterra e Austria. Si è lanciata

la
> >proposta
> >di formulare un testo per una piattaforma che esprimerà i bisogni degli
> >studenti universitari e medi; qual tipo di insegnamento serve a loro
> >effettivamente.
> >
> >La protesta in vari paesi
> >Sono emersi una serie di esempi sulle difficoltà crescenti degli

studenti
> >d'affrontare gli studi in modo normale, umano. In parecchi paesi gli

studenti
> >hanno difficoltà a pagare lo studio a causa dell'introduzione di tasse

per
> >l'iscrizione (e anche a causa dalla cancellazione del salario per lo
> >studio. E'
> >il caso tra l'altro di Austria, Grecia ed Inghilterra). La tendenza

generale
> >va in direzione della privatizzazione di tutto il sistema educativo, di

fare
> >dell'educazione un prodotto che renda. In Grecia, dopo la scuola media, gli
> >studenti sono costretti ad orientarsi verso una scuola superiore molto
> >specializzata, prevalentemente tecnica. Grazie ai forti contrasti con il
> >movimento
> >studentesco il governo greco non riesce -per il momento- ad introdurre il
> >sistema di bachelor e master. In un paese come l'Inghilterra si verifica
> >addirittura il caso di insegnanti che non riescono ad insegnare per la
> >mancanza di
> >attrezzature scolastiche.
> >Uno studente di Vienna ha raccontato come gli studenti, per la prima volta,
> >siano stati costretti a pagare per l'iscrizione (fino a poco tempo fa
> >l'educazione era totalmente gratuita). Le riforme si succedono, l'una dopo


> >l'altra,
> >con un ritmo frenetico. Osteggiato da con una forte resistenza studentesca

il
> >governo sta tentando di trovare strade nascoste per mirare alla
> >privatizzazione totale.
> >
> >l'Esib.
> >C'èstato anche l'intervento di un rappresentante dell'Esib. Esib

collabora
> >ufficialmente con i vari governi, il Consiglio dei Ministri dell'Educazione

e
> >la Commissione Europea. L'Esib da un giudizio positivo sulla dichiarazione

di
> >Bologna, con alcuni adattamenti. "Vogliamo provare a cambiare il processo

di
> >Bologna dall'interno. La dichiarazione di Bologna è positiva perché è

una
> >"dichiarazione", non un "accordo". I paesi della Comunità Europea non

sono
> >costretti ad implementarla". Esib s'oppone però all'accordo Gats. La
> >presenza di
> >un rappresentante dell'Esib è stata giudicata dagli altri presenti come

un
> >dato positivo, però la maggioranza s'oppone totalmente alla dichiarazione

di
> >Bologna. Al contrario dell'Esib vogliono manifestarsi anche ad un livello
> >internazionale. I vari presenti hanno raccontato perché. Sono consapevoli

del
> >fatto che il movimento studentesco non è ancora in grado di fermare nei

vari
> >paesi le riforme, che conseguirebbero alla dichiarazione di Bologna. Ma

questo
> >dato è anche la ragione principale per cui gli studenti presenti hanno

voluto
> >riunirsi, così come vogliono riunire i vari movimenti di protesta creando

un
> >coordinamento.
> >
> >Conclusioni
> >Il corso degli avvenimenti dopo Bologna si può riassumere con due parole:
> >mobilità e qualità. Bologna procura infatti più mobilità, però

soltanto
> >per gli
> >studenti più ricchi e competivi. La gran parte degli studenti non vedrà
> >niente di mobilità crescente, anzi...Per far aumentare proprio la

mobilità
> >degli
> >studenti si vuole che siano gratuite sia l'educazione che il trasporto.
> >Bologna ci mette sulla strada dell'educazione "made in USA". Bologna fa
> >crescere
> >le differenze fra gli studenti sfociando in un educazione di un primo,

secondo
> >e terzo livello (cioè qualità). Bologna rende possibile

l'implementazione
> >dell'accordo Gats. Gats significa l'abolizione di ogni intervento statale

nei
> >servizi. Questa politica neo-liberalista ha soprattutto delle conseguenze
> >fatali per i paesi del cosiddetto terzo mondo. Ma anche nei "paesi ricchi"

del
> >Nord stanno cambiando i valori sociali. La fondazione d'investimento Merill
> >Lynch, per esempio, suppone una privatizzazione totale del sistema

educativo
> >entro dieci anni Lo sviluppo dovrebbe produrre dei guadagni incredibili...
> >
> >Il movimento studentesco si trova in un periodo in cui il gioco si farà
> >duro, ma in cui c'è anche molto da vincere. La lotta, per il momento, non

è
> >unita, né a livello nazionale né a livello internazionale. Ci sono

state
> >grande
> >proteste ( per esempio a Madrid di 200 mila studenti). Gli studenti devono


> >però
> >capire che le riforme sono state decise al livello europeo. Non si può
> >affrontare tutte le leggi una alla volta. Ci vogliono una politicizzazione

e
> >unificazione delle lotte. Una Rete Europea potrebbe essere utile per la

difesa
> >contro i vari governi e le aziende multinazionali.
> >Fra gli studenti europei c'è grande sensibilità per i movimenti contro

lo
> >spirito belliccista europeo. La consapevolezza . che la guerra è stata
> >decisa a
> >livello europeo può rafforzare la protesta contro l'Europa attuale.
> >Abbiamo deciso di non specificare troppo la protesta contro le riforme nel
> >sistema educativo: ci sono parecchie differenze fra i vari paesi al

riguardo
> >del sistema educativo e della sua riforma. Ma i vari sviluppi nazionali
> >potrebbero funzionare come avvertimento per i paesi in cui le riforme sono


> >meno
> >avanzate nel "dopo Bologna". Gli esempi di privatizzazioni avanzate

esistenti
> >rendono chiaro il fatto che dobbiamo sviluppare le nostre idee e opinioni

per
> >diminuire la nostra dipendenza dalle decisioni dei vari governi. Dobbiamo

dar
> >vita ad una lotta con prospettive proprie.
> >
> >Si è formato un gruppo di lavoro che deve formulare il testo della
> >piattaforma da approvare nei vari paesi. Dovrebbe essere pronta prima del


> >vertice
> >europeo di Siviglia. Così potremmo organizzare un fronte unico in

occasione di
> >Siviglia. Ma ci vuole altro, oltre la protesta, ci vuole anche lo sviluppo

di
> >una alternativa, di una offensiva nostra per un altro sistema di educazione

in
> >Europa.
> >
> >Nel frattempo abbiamo capito che per molti studenti il periodo del vertice
> >di Siviglia coincide con il periodo di esami. Forse avrà più senso

associarci
> >in iniziative comuni durante il vertice europeo a Barcellona, a marzo 2002.
> >
> >
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> >eustudenten@???
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