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Vi rigiro questo articolo, apparso ieri su Repubblica-Torino",
ricevuto dai Verdi Ambiente e Societ=E0. <br>
E' legato ad una delle iniziative da proporre di cui sta discutendo il
sottogruppo agricoltura. <br><br>
Ciao<br><br>
da La Repubblica del 11/12/2001 <br><br>
Cronaca di Torino<br><br>
<b>Ogm, contaminato un alimento su 5 <br>
</b>E molti si dichiarano "indenni" <br>
Allarmante indagine del laboratorio della Camera di Commercio e della
Federconsumatori sugli organismi geneticamente modificati<br><br>
di MARCO TRABUCCO<br><br>
Si annidano nel cuore dei cibi, anche dei pi=F9 innocenti, come quelli di
dichiarata produzione biologica o gli alimenti per bambini. Sono gli Ogm,
gli organismi geneticamente modificati, prodotti come la soia e il mais,
ma anche i pomodori, ai quali con l'ingegneria genetica si =E8 modificato
il Dna per renderli pi=F9 produttivi, meno attaccabili dalle <br>
malattie o dai parassiti. Negli Usa, in Canada, in Cina, in Israele sono
permessi, ma l'Unione europea li vieta e ne consente la presenza, in
tracce, al di sotto dell'1 per cento. Un'indagine condotta a Torino dal
laboratorio specializzato della Camera di Commercio, in collaborazione
con la Federconsumatori, ha rivelato la presenza di ogm nel 20,6 per
cento dei 300 campioni analizzati, tutti prodotti che si trovano
regolarmente in negozi e supermercati e che fanno parte del classico
=ABpaniere della spesa=BB. In molti casi la percentuale di Ogm era inferiore
ai limiti di <br>
legge, ma spesso quei cibi erano dichiarati in etichetta Ogm free e cio=E8
=ABpuri=BB. =C8 risultato, ad esempio, contaminato il 15,5 per cento dei
prodotti biologici: 7 dei 47 campioni sono risultati positivi ai test,
alcuni, come delle bistecche di soia, con percentuali superiori al 30 per
cento. Il rischio, per chi teme conseguenze sulla salute degli Ogm,
arriva anche dalle pappe per neonati: in due campioni su quindici ne =E8
stata rilevata la presenza. E se per un campione di biscotti, la
percentuale era poco rilevante (0,04 per cento), pi=F9 preoccupante =E8
invece <br>
il 4 per cento trovato in una confezione di latte <br>
di soia. D'altronde, proprio su questi prodotti =E8 in corso un'indagine
dei Nas e del procuratore Raffaele Guariniello in cui sono finite sotto
inchiesta quattro multinazionali del settore, la Nestl=E8, la Milupa, la
DieterbaPlasmon e la Abbott. Alcuni loro prodotti per neonati contenevano
Ogm, come ha accertato il laboratorio dell'Istituto Zooprofilattico di
Torino, sia pure al di sotto della soglia dell'un per cento. =ABLe norme
europee oggi consentono questa soglia - spiega Guariniello - ma obbligano
le aziende a fare in modo che la cosiddetta 'contaminazione <br>
accidentale' si riduca al minimo possibile. Noi stiamo lavorando per
accertare che questo sia avvenuto=BB. <br>
E a gennaio arriver=E0 il primo processo, per cui sono gi=E0 stati rinviati =
a
giudizio al titolare di un grande <br>
magazzino all'ingrosso di prodotti biologici, Ugolina Marro, di
Grugliasco, un grosso distributore di Padova, Kristian Skulte, e il Kevin
Mclaughlin, legale rappresentante della Soia International, una
multinazionale che commercializza al soia in tutto il mondo. Il prodotto
incriminato in questo caso sono tavolette di soia, vendute come
biologiche e che invece contenevano Ogm. L'imputazione =E8 di frode in
commercio. Le indagini hanno accertato che molti <br>
prodotti certificati come Ogm free hanno in realt=E0 =ABacquistato=BB la
certificazione da laboratori privati stranieri, svizzeri soprattutto, i
cui responsabili, interrogati dagli inquirenti, hanno dichiarato di
esaminare solo i campioni che le aziende stesse forniscono. =AB=C8 un
problema che il sondaggio conferma - commenta Diego Calabrese, presidente
di Federconsumatori Piemonte -Purtroppo, mancano garanzie e controlli e
gli stessi alimenti biologici si avvalgono soltanto di
un'autocertificazione. Sotto quest'aspetto, non sono pi=F9 sicuri di altri.
=C8 necessario, quindi, che le associazioni di produttori e di commercianti
si tutelino e facciano effettuare test reali, a campione, a laboratori
terzi per dare al consumatore le dovute garanzie=BB. =ABE anche per evitare =
-
ha aggiunto Bruno Camillo Gino, responsabile del laboratorio della Camera
di Commercio - che l'unica forma di controllo sia quella, legittima,
<br>
effettuata dalla magistratura. Il nostro laboratorio non ha lo scopo di
denunciare chi viola la legge, ma di aiutare chi produce e chi vende
prodotti a controllarne la qualit=E0. Oggi soia e mais modificati sono
molto diffusi ed =E8 importante avere uno strumento che consenta di
identificarli, e quindi di eliminarli, senza cadere subito nella denuncia
penale=BB. Il laboratorio =E8 a disposizione anche dei consumatori privati
che vogliono far controllare un prodotto: il costo di un'analisi =E8
intorno alle 150 mila lire (circa 80 euro). <br>
<br>
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