Lähettäjä: ei tiedossa Päiväys: Aihe: [Forumlucca] Fw: palestina
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From: "Raffaella Bolini" <bolini@???>
To: <bolini@???>
Sent: Wednesday, December 05, 2001 2:11 PM
Subject: palestina
> care compagne e cari compagni,
> vi mando il comunicato del coordinamento per l'iniziativa di Capodanno
> "Action for Peace" in Palestina e in Israele
>
>
> ANCI, APS, ARCI, ARCS, Associazione per la Pace, Ass. La Pira, Ass.per la
> sinistra, CESVI, CGIL, CIC, CISP, COCIS, COSPE, Coordinamento di Enti Locali > per la Pace, CRIC, DISVI, Donne in Nero, FIM-FIOM-UILM, Gruppo Yoda, GVC,
> ICS, ISCOS, Movimondo, Nexus, Orlando, Peace Games, Piattaforma delle Ong
> italiane per la Palestina, Progetto Sud, Progetto Sviluppo, Reggio Terzo
> Mondo, Ricerca e Cooperazione,Tavola della pace, Terra Nuova, Terre des
> hommes, UISP, VIS
> "Action for Peace"
>
> Comunicato stampa
>
>
> Oggi più che mai agire per la pace
>
> Ancora una volta siamo costretti ad assistere a scene strazianti di ragazzi > e ragazze vittime innocenti della follia e della disperazione di loro
> coetanei. Nell'esprimere la nostra solidarietà e vicinanza alle loro
> famiglie, riteniamo che è sempre più evidente l'estrema necessità di
> compiere atti politici capaci di fermare questa spirale di violenza. La
> risposta non può essere il bombardamento di cui l'intera popolazione
> palestinese è fatta oggetto in queste ore, la comunità internazionale deve
> intervenire immediatamente per risolvere alle radici le ingiustizie che in
> quell'area da troppo tempo si perpetuano e che rappresentano la linfa di cui > i terroristi hanno bisogno per spargere odio e violenza.
> Chiediamo l'intervento immediato delle Nazioni Unite con l'invio di una
> forza di interposizione per cessare la violenza ed il terrorismo.
> Ogni giorno che passa senza azioni positive, riduce la capacità di incidere > nelle rispettive società da parte di coloro che si impegnano per una
> soluzione pacifica e giusta. E' sempre più difficile a Gaza e in
> Cisgiordania, che da mesi si sono trasformate in un'immensa prigione, dove
> si sopravvive, se si sopravvive, tra le macerie delle case e nei campi
> devastati e ormai improduttivi, ed è altrettanto difficile in Israele, dove > il terrore e la paura alimentano l'odio e la voglia di vendetta e di
> repressione.
> La politica miope del governo Sharon, fatta solo di azioni di forza e
> finalizzata ad umiliare e delegittimare l'Autorità Nazionale Palestinese, ha > sicuramente favorito le fazioni violente della società palestinese, siamo
> convinti invece che, sia in Palestina che in Israele, le voci della pace e
> della convivenza siano ancora tante, sicuramente in questo momento attonite > dai fatti orribili che si susseguono, ma non spente.
> E' a loro che va tutto il nostro aiuto e impegno perché solo loro
> rappresentano la speranza di un futuro, di una vita "normale" per tutti.
> Per questo riteniamo ancora più importante, anche se più difficile, andare
> in Palestina dal 27 dicembre al 3 gennaio; per questo insistiamo perchè la
> delegazione sia altamente rappresentativa, con una richiesta forte al mondo > politico, ai partiti, ai tanti sindaci delle nostre città che da anni
> collaborano con i sindaci della Palestina, di assicurare la loro presenza.
> Tra pochi giorni, il 10 dicembre, in occasione del 53° anniversario della
> "Dichiarazione Universale dei Diritti Umani", verranno promosse molteplici
> iniziative in tutte le città italiane, speriamo in una grande giornata di
> mobilitazione anche a fianco delle vittime dell'occupazione israeliana e
> delle vittime del terrorismo, e pensiamo che questa data sia quella giusta
> per dare un forte segnale politico alla comunità internazionale, perché
> venga posta fine all'occupazione e ai massacri, per l'invio di una forza
> internazionale e per un pronto ritorno ai negoziati fino al raggiungimento
> di una pace giusta fra i due popoli.
>