[Consumo critico - MSF] attac-milano: prossima assemblea del…

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Aihe: [Consumo critico - MSF] attac-milano: prossima assemblea del 10 dicembre
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ATTAC Milano
Discussione e votazione documento politico 2002 e statuto
Luned=EC 10 dicembre, ore 21.00 presso il Cantiere di via Monte Rosa 84
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Cari e Care,
luned=EC sera ATTAC Milano vi invita ad un incontro molto
importante per il futuro dell'Associazione. Discuteremo insieme per la
seconda e ultima volta delloStatuto associativo e del Documento politico
che guider=E0 la nostra attivit=E0 per il prossimo anno.
Cercheremo di esprimere quale siano le proposte e il consenso degli =
iscritti
e delle iscritte
di ATTAC Milano per l'Assemblea nazionale del 12-13 gennaio.

E' importante che ci siate perch=E8 conti il vostro parere.
Vi ricordiamo che lo Statuto e il Documento politico sono scaricabili =
presso
il sito www.attac.it a partire dalla home page.

Resoconto della prima riunione:
nella prima Assemblea di luned=EC 03 dicembre =E8 stato affrontato
prevalentemente lo Statuto.
Dai 25 partecipanti al dibattito (24 iscritti/e) sono uscite alcune
posizioni
comuni:
1 - Art.8: tra gli organismi dell'associazione vi =E8 "l'assemblea dei =
soci e
delle socie nazionale e territoriale" si propone di eliminare la dizione
"territoriale" in quanto confusa e poco chiara, oppure di chiarirla in
maniera esplicita in questo ed in altri passaggi;
2 - Art 7: secondo paragrafo si propone la seguente formulazione: "Il
mancato rispetto dello Statuto e dei dei valori fondanti =
dell'Associazione =E8
motivo di decadenza dall'Associazione; la decadenza viene deliberata dal
Consiglio Nazionale". La proposta semplifica l'articolo abbastanza =
complesso
e spiacevole nella sua formulazione originale;
3 - Nel Titotlo IV Patrimonio, Risorse, Amministrazione si chiede di
chiarire
se spetta al Consiglio Nazionale la gestione e decisione sui flussi e =
sulla
determinazione di spesa, inoltre si chiede di chiarire chi ha la
responsabilit=E0 del bilancio preventivo e che questo sia presentato
all'Assemblea dei soci e delle socie.
E' emersa una proposta che non ha raggiunto il consenso dell'Assemblea, =
ma
rimane una proposta di alcuni iscritti/e: limitare ad un anno il potere =
di
nomina di un terzo dei membri del Consiglio Nazionale da parte del =
Collegio
dei Fondatori (invece che 3 anni).
Un'altra proposta che non ha avuto il tempo di essere esaminata, =
riguarda la
decadenza dal Consiglio nazionale alla terza assensa per motivi non
giustificati da impossibilit=E0 oggettiva.
Ciascuno dei punti sinteticamente riepilogati =E8 stato oggetto di ampia
discussione, come altri punti e considerazioni sulla vita organizzativa, =
sul
senso e il programma politico di ATTAC.
Vi aspettiamo tutti e tutte.

La Segreteria Organizzativa

Qui sotto vi riproponiamo il documento politico proposto

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ATTAC mette radici: globalizzare la speranza, globalizzare il conflitto
(documento per la prima Assemblea di Attac-Italia)

1. Genova, le nostre radici
La nascita di Attac Italia rappresenta un elemento di novit=E0 assoluta =
nel
nostro paese. Fino alla sua fondazione, diverse realt=E0, con esperienze =
e
obiettivi differenti (giornali, sindacati, associazioni culturali, =
privati
cittadini) avevano incrociato le loro strade solamente su alcune =
battaglie.
Con Attac, invece, decidono di confrontarsi, di mettersi in discussione =
e di
iniziare un cammino comune che porter=E0 alla nascita di un'associazione
nazionale, che coinvolger=E0 migliaia di persone. Da questo punto di =
vista
Attac rappresenta la prova generale di quello che sar=E0 poi =
l'esperienza del
Gsf durante, prima e dopo il G8 di Genova.
Ma l'innovazione di Attac non sta solo in questo elemento, quanto nella
propria identificazione con la definizione, tutta politica, di =
"movimento di
autoeduzione popolare orientato all'azione": un'associazione, dunque, =
che
tende a riflettere, a comprendere e a connettere le modalit=E0 con cui =
si
esprime la moderna globalizzazione; che cerca di intuirne le =
implicazioni
sociali e che, su questa base, sviluppa la propria azione. Non un gruppo =
di
studio, ma un collettivo di "pronto intervento sociale", di stimolo alla
comprensione dei grandi processi nell'ottica di un progressivo =
allargamento
della comprensione e della partecipazione democratica.
I giorni del G8 sono stati un chiaro esempio. Attac Italia seppure
associazione giovanissima =E8 stata capace di portare a Genova migliaia =
di
simpatizzanti, mettendo a disposizione del movimento la propria voglia e
vocazione all'unit=E0 (da ricordare l'importante ruolo di Attac Italia =
nel Gsf
come cerniera fra esperienze e pratiche diverse); la propria =
radicalit=E0 nei
contenuti e la propria innovazione nelle forme. L'organizzazione di =
pi=F9
giornate del Public forum (Saperi e Tobin Tax) e la capacit=E0 di =
irridere la
debolezza delle "zone rosse" e delle "reti" (la partita di pallone =
contro
Attac Francia, l'azione diretta contro l'illegittimit=E0 della Banca =
Mondiale;
la partecipazione al corteo dei migranti; l'attraversamento "aereo della
zona rossa" il 20 di luglio; la capacit=E0 di stare alla testa del =
corteo il
21 di luglio) ne sono stati un chiaro esempio.
Dopo i giorni di Genova, Attac Italia ha continuato la sua crescita in =
un
rapporto simbiotico con la crescita del movimento; si =E8 interrogata =
sui
fatti di luglio, investendo sul territorio e sull'unit=E0 del movimento
attraverso una partecipazione visibile alla nascita dei social forum =
locali.
I numerosi comitati locali di Attac hanno lavorato affinch=E9 i social =
forum
fossero dei luoghi dove realmente sperimentare quella democrazia
partecipativa e quella voglia di nuova partecipazione politica che =
stanno
alla base del successo del movimento, ma anche sedi per agire e =
interloquire
con la societ=E0 per poterla trasformare. La maturit=E0 e la forza del =
movimento
stesso, unitamente alla capacit=E0 di Attac Italia di interessare e
coinvolgere centinaia di persone, pongono oggi a questa impresa =
collettiva
una duplice sfida: dimostrare la propria utilit=E0 e la propria =
efficacia
all'interno di un processo pi=F9 ampio e pi=F9 generale come quello
rappresentato dal movimento contro la globalizzazione neoliberista in =
Italia
e nel mondo.
Per Attac Italia questo significa rafforzare la sua anima associativa,
privilegiando e favorendo il contributo dei suoi iscritti.

2. Attac Italia: partecipazione e democrazia
La centralit=E0 ideologica del mercato e gli imperativi economici che =
plasmano
l'intero sistema sociale e culturale non sono sufficienti a connotare la
profonda trasformazione avvenuta su scala mondiale. In teoria e in =
pratica,
il pensiero unico ha realizzato lo svuotamento della politica e l'
accelerazione della degradazione della democrazia rappresentativa,
omologando soggetti e distruggendo le differenze, le culture, le =
ricchezze
ambientali. In questo senso il neoliberismo =E8 portatore di una crisi =
di
civilt=E0 e mette in pericolo la stessa civilt=E0 umana, a causa del suo
monoteismo del capitalismo come unico orizzonte e fine della storia e
attraverso l'uso di ogni mezzo necessario a dominare i popoli anche con =
l'
uso della forza.
La globalizzazione neoliberista attacca il quadro "unitario" delle basi
fondamentali della vita, mettendo miliardi di esseri umani e lo stesso
pianeta in sofferenza.
Di fronte all'irragionevolezza del pensiero unico ed alla sua
insostenibilit=E0, milioni di donne e uomini hanno cominciato a =
dissentire, a
ribellarsi, a proporre "un altro mondo possibile". Al centro di questa
riflessione, noi crediamo vi sia la valorizzazione e la =
democratizzazione
della funzione intellettuale e politica di ciascuna e ciascuno contro =
gli
specialismi e le separatezze di pochi. In breve, il bisogno di una nuova
militanza, di una nuova partecipazione per la rifondazione e la
rigenerazione della nozione di politica, a partire dalla centralit=E0 =
della
democrazia partecipativa, come politeia, spazio pubblico, luogo della
partecipazione e del protagonismo. Attac Italia diventer=E0 pi=F9 forte, =
quindi,
se riuscir=E0 ad essere essa stessa un'associazione capace di =
sperimentare in
prima persona la democrazia partecipativa e cercando di riportare in =
ogni
luogo del movimento questa sua riflessione.

Contro il fondamentalismo del mercato
Le politiche neoliberiste, per quanto in crisi, vivono grazie allo
strapotere dell'economia contro i cittadini, i lavoratori, i giovani e i
meno giovani. Attac pu=F2 essere lo strumento per resistere a questo =
dominio,
allo strapotere del profitto e del mercato su qualsiasi aspetto della =
vita
sociale, dai diritti dei lavoratori alle prerogative dell'ambiente, =
della
salute, fino allo stesso patrimonio genetico degli individui. In questo
senso Attac pu=F2 essere l'associazione che compone il locale con il =
globale,
che unisce queste due dimensioni nell'elaborazione e nell'iniziativa,
portando a comprendere come determinate questioni quotidiane "locali"
dipendano oggi pi=F9 che mai dalle politiche globali decise nei vertici
internazionali e negli intrecci tra i diversi stati. Un'associazione,
quindi, che d=E0 voce e organizza i bisogni della societ=E0 contro il
fondamentalismo del mercato e lo strapotere delle multinazionali.
Ma Attac deve riportare al centro del dibattito anche la =
ri/valorizzazione
del ruolo del sociale e del pubblico rispetto al privato, il primato del
controllo sociale sull'economia e sulla propriet=E0, la predominanza dei
bisogni diffusi e degli spazi pubblici di protezione sociale sulla
prepotenza delle multinazionali e della speculazione finanziaria.
Questa aspirazione, per=F2, non pu=F2 ripercorrere le forme che ha =
assunto il
potere pubblico nel secolo appena trascorso - dallo statalismo =
socialista
alla burocrazia ministeriale dei paesi occidentali - ma deve inventarne =
di
nuove. L'esperienza della democrazia partecipativa pu=F2 essere una =
delle
strade che riaffermano la trasparenza della vita politica, il =
coinvolgimento
e il controllo dal basso, la possibilit=E0 di partecipare =
democraticamente
alla formazione delle decisioni. Ed =E8 in questo senso che noi ci =
facciamo
promotori, ovunque possibile, della sperimentazione di quella democrazia
municipale e partecipazione cittadina di cui la citt=E0 di Porto Alegre, =
non
per caso sede del primo Forum Sociale Mondiale, =E8 un esempio.
Quell'intuizione, infatti, rappresenta il primo tentativo di reinventare =
e
reimpostare un nuovo protagonismo civico e sociale, una nuova =
possibilit=E0 di
decidere del proprio futuro e di "riappropriarsi del nostro mondo". La
democrazia partecipativa non =E8 per noi solo uno strumento =
istituzionale, una
forma di governo locale, ma un metodo utile a ribaltare lo schema di =
dominio
del mondo fondato sul primato del mercato, sull'economia scagliata =
contro i
bisogni sociali.

Una vocazione unitaria
Questo metodo =E8 utile anche ai fini di realizzare un processo di =
convergenza
e di solidariet=E0 comune tra soggetti sociali diversi che lottano e =
agiscono
il conflitto sociale a partire da diverse prospettive, ma che solo
nell'azione comune e nella comune condivisione di percorsi e obiettivi
possono sperare di ottenere di migliorare la propria condizione.
L'esperienza di Genova e del Genoa social forum, a questo fine, =E8 =
stata di
alto rilievo. Per la prima volta in Italia, un movimento di massa si =E8
potuto esprimere grazie a un metodo unitario che lungi dall'annichilire =
e
mortificare le varie differenze le ha potenziate e arricchite.
I forum locali sono oggi la continuazione di questa ricchezza, per =
questo
devono rimanere il luogo dove, quel 55% di persone in pi=F9 che sono =
arrivate
a Genova a prescindere dalle associazioni e dalle reti organizzatrici, =
possa
continuare a crescere e a partecipare. Ma per "allargare il movimento" =
=E8
necessario che all'interno dei forum non si cada nella tentazione di =
evitare
la discussione sulla democrazia partecipativa, riproducendo le logiche =
della
militanza, che nulla hanno di male, se non il fatto di non essere =
adeguate
ad un movimento che chiede sempre maggiori spazi di decisone e che =
rinuncia
alla delega. I forum sociali devono essere luoghi plurali dove le =
esperienze
di associazioni e persone, si incrociano, non per arrivare ad una =
sintesi -
troppo spesso limitante e frustrante - ma per arrivare ad un modo di =
agire
che si fondi sulla conoscenza delle diversit=E0 e sul rispetto di =
queste,
attraverso la consapevolezza di dover agire sul territorio alcune volte
uniti, altre volte invece nella diversit=E0 di forme ed obiettivi. =
Questo,
quantomeno, =E8 lo spirito con cui Attac Italia, i suoi iscritti e i =
suoi
comitati locali si relazionano e si relazioneranno in futuro con i =
social
forum, portando il proprio contributo e le proprie specificit=E0 con
l'obiettivo di una crescita complessiva del movimento. Non si deve =
correre
il rischio di riprodurre situazioni simili a quelle che hanno preceduto =
l'
appuntamento del 10 di Novembre a Roma, dove veti incrociati in nome di =
una
astratta unit=E0 del movimento, hanno rischiato di far perdere =
un'importante
occasione per dire un no chiaro a tutte le guerre del pianeta, =
economiche e
militari. Attac italia =E8 stata capace attraverso il lavoro con altri
soggetti di far diventare il 10 novembre la data forse pi=F9 matura di =
questo
movimento che non ha vissuto come un dramma la pur importante ed
ingiustificata assenza di alcune sue componenti.

Terra, lavoro, democrazia: una nuova cerniera
In questo metodo di lavoro crediamo che Attac possa svolgere un ruolo
essenziale di comunicazione e connessione tra figure sociali diverse. A
partire dal movimento dei lavoratori e dalle profonde modificazioni che =
lo
investono; dal movimento ambientalista e contadino, che pone con =
radicalit=E0
una ridefinizione non economicista dei livelli di benessere di ciascuna
popolazione, la tutela della terra come patrimonio dell'umanit=E0 e =
quindi non
comprimibile dalla logica del profitto; dal movimento degli studenti, =
che si
trover=E0 nei prossimi anni a dover affrontare un modello formativo =
totalmente
determinato dall'impresa.
Attac pu=F2 quindi darsi due obiettivi intrecciati tra loro. =
Innanzitutto
proporsi come associazione che costruisce consapevolezza, =
"autoeducazione
popolare orientata all'azione", in grado di saldare tra loro figure =
sociali
distanti. L'esperienza francese della Danone, costituisce a questo =
proposito
un caso esemplare. Dando voce all'indignazione morale e civica contro il
cinismo di una multinazionale capace di licenziare migliaia di =
lavoratori in
presenza di utili giganteschi, Attac ha saputo realizzare un utile =
intreccio
tra la lotta dei soggetti direttamente colpiti dalle misure della
multinazionale, i lavoratori, e la solidariet=E0 attiva di ampi strati =
della
popolazione dando vita a una vera e propria campagna di massa, capace di
incidere sulla vita politica e sociale di quel paese. La gestione della
campagna per la Tobin tax pu=F2 costituire un'ulteriore concretizzazione =
di
quell'intuizione.
Attac si propone anche di lavorare al consolidamento e al rafforzamento =
del
movimento a partire dalla costruzione dei social forum, dalla =
valorizzazione
delle iniziative unitarie decise dal movimento, dall'individuazione di =
forme
pi=F9 avanzate e solide di democrazia collettiva.
E' in questa chiave che la ricerca di un asse privilegiato d'intervento
accanto alle istanze del mondo del lavoro (e del non-lavoro), a quelle =
della
terra e dell'ambiente, del movimento studentesco, del bisogno di
cittadinanza espresso dai e dalle migranti, trovano senso e forza. Attac =
si
propone di organizzare una nuova coscienza democratica e sociale che =
sappia
riconoscere in questi soggetti sociali degli interlocutori e degli =
alleati
indispensabili in un progetto di trasformazione sociale. Senza il loro
contributo, la loro forza e la loro combattivit=E0 qualsiasi ipotesi di
cambiamento rischia di rimanere velleitaria o astratta. Senza il =
contributo
di una consapevolezza pi=F9 ampia che sappia agire nel profondo della =
societ=E0,
sia nel suo tessuto popolare come nei suoi strati intellettuali, la =
stessa
forza di quelle soggettivit=E0 rischia di rimanere isolata. Attac pu=F2 =
essere
lo strumento per decuplicare questa forza.

3. Disarmare il neoliberismo
La strage terroristica dell'11 settembre e la guerra contro =
l'Afghanistan
modificano radicalmente lo scenario politico dentro il quale Attac e il
movimento contro la globalizzazione neoliberista si troveranno ad =
operare.
La guerra non =E8 un incidente di percorso, non =E8 una parentesi =
transitoria: =E8
il nuovo scenario dentro il quale il mercato altrimenti in crisi cerca =
di
riprodurre il proprio dominio, =E8 il nuovo luogo fondativo della =
politica
intesa come governo armato dei conflitti.
La globalizzazione militarizzata prevede una nuova gerarchizzazione dei
rapporti tra gli stati e i blocchi di stati: gli Usa, dall'alto della =
loro
supremazia militare assoluta, dettano le linee guida, mentre gli altri
paesi, a cominciare da quelli europei, si affannano a conquistarsi =
spazio e
ruolo in questa rouelette geopolitica internazionale, dominata da =
liberismo
e guerra, ma non riescono a costituire nessuna ipotesi alternativa
all'ordine globale imposto dagli Usa. Sempre pi=F9 il mondo si avvita in =
una
spirare terrificante di violenza, indifferenza per i diritti dei popoli,
asservimento agli interessi del profitto e del mercato.
E' una guerra globale permanente con la quale i poteri forti, Usa e Ue =
in
testa, cercando di rispondere a 3 ordini di problemi che da tempo
attanagliano il modello neoliberista: il controllo delle risorse =
energetiche
del pianeta, che vede nell'Asia Centrale un nuovo terreno per la
perpetrazione di un modello di sviluppo basato sul petrolio; la =
recessione
economica, che richiede interventi di sostegno all'industria che =
altrimenti
sarebbero ingiustificabili; la verticale caduta di consenso, che da =
Seattle
in avanti fino a Genova, ha investito i potenti della terra e le grandi
istituzioni internazionali.
E' una guerra che durer=E0 perch=E9 deve risolvere quest'insieme di nodi
complessi e che cercher=E0 di tacitare ogni forma di opposizione e di
dissenso.
Da questo punto di vista, il ruolo e le responsabilit=E0 del movimento =
contro
la globalizzazione neoliberista e di Attac come importante componente di
quest'ultimo, assumono la rilevanza di chi =E8 chiamato a costituire un =
vero e
proprio antidoto alla barbarie in corso, attraverso all'opposizione =
senza
"se" e senza "ma" alla guerra e attraverso alla riaffermazione dello =
spazio
pubblico e partecipato come luogo dove agire il conflitto e dove =
costruire
pratiche di trasformazione sociale e politica.
La lotta per la pace non pu=F2 essere soltanto lotta per l'assenza di
conflitto o per il ritorno al clima precedente: la guerra =E8 la nuova
modalit=E0 di governo del pensiero unico del mercato, di conseguenza =
lottare
contro la guerra significa contemporaneamente radicalizzare la critica =
al
sistema neoliberista, insostenibile da tutti i punti di vista.

4. Liberismo, lavoro e non lavoro
La centralit=E0 del tema del lavoro nel dibattito di Attac, non sta solo =
nella
capacit=E0 dell'associazione di coinvolgere nel proprio percorso di
"autoeducazione orientata all'azione" diverse componenti del mondo =
sindacale
e delle reti che lottano contro la precariet=E0 e l'esclusione. La =
proposta di
Attac, anche a livello internazionale, =E8 quella di promuovere nel =
dibattito
sulla cittadinanza e per la promozione della democrazia partecipativa, =
la
questione del lavoro, dei diritti, dei tempi e dell'esclusione.
La democrazia nei luoghi di lavoro, la difesa dei salari e dei diritti, =
la
dignit=E0 e la protezione sociale per i nuovi soggetti del non-lavoro, =
la
lotta per i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici migranti, sono i
terreni su cui Attac pu=F2 dare un significativo contributo alle =
battaglie del
mondo sindacale.
I processi neoliberisti in Italia e nel mondo, hanno determinato l'
affermazione di un'idea di cittadino-lavoratore-consumatore in completa
sintonia con il mercato e con le scelte delle imprese. L'attacco alle
conquiste sociali del secolo scorso si manifesta con una violenza sempre
crescente.
L'ossessione degli organismi internazionali, dal G8 al Fondo monetario,
dalla Banca mondiale al Wto, =E8 la liberalizzazione e la =
deregolamentazione,
sia sul piano internazionale che su quello nazionale.
L'internazionalizzazione riguarda innanzitutto il mercato finanziario, =
ma
coinvolge in profondit=E0 anche il capitale produttivo con effetti =
devastanti
su occupazione, salario e condizioni di lavoro. Il processo di
concentrazione del potere economico e d'impresa nelle mani di poche
centinaia di gruppi transnazionali incide anche sulla dimensione dei
rapporti internazionali
L'occupazione subisce normalmente, cio=E8 a prescindere da fattori
congiunturali, dei forti tagli in virt=F9 delle necessit=E0 della =
competizione
globale e in seguito a fusioni e acquisizioni e relative =
"razionalizzazioni"
. Si licenzia per profitti (vedi il caso Danone in Francia), si licenzia =
per
valorizzare i titoli azionari.
Le delocalizzazioni produttive, possibili grazie a un mercato del lavoro
globale che riunisce i due terzi della forza lavoro mondiale, =
rappresentano
la forma concreta di ricerca del pi=F9 alto tasso di sfruttamento. Le
delocalizzazioni produttive sono diventate lo strumento di pressione =
sulle
condizioni di lavoro e sul salario diretto e indiretto, laddove questi =
sono
relativamente alti; e di congelamento o allargamento di situazioni di
sottosviluppo e miseria altrove.
Il laissez faire (o laissez affarisme) globale comporta una gigantesca
ridistribuzione del reddito al rovescio, toglie ai tanti e alle tante =
per
dare ai pochi, esclude intere aree da ogni prospettiva di miglioramento =
e
pretende di trasformare in propriet=E0 privata la stessa vita
La globalizzazione capitalistica colpisce anzitutto la classe dei =
salariati
e delle salariate, la fa aumentare di numero sul piano internazionale e =
le
impone pi=F9 che mai la sua dimensione internazionale.
Alle parole d'ordine della finanziarizzazione del lavoro, cio=E8 =
flessibilit=E0
e deregolamentazione, si deve rispondere con una nuova lotta per vecchi =
e
nuovi diritti. Dal confronto tra le realt=E0 organizzate del lavoro, le =
reti
di cittadinanza e i movimenti pu=F2 nascere quella spinta alla
"globalizzazione dei diritti" che vede nella difesa del salario e nell'
allargamento dei diritti e nella riduzione dei tempi di lavoratori e
lavoratrici una base comune culturale e politica di azione.

Una "rete" contro il precariato
L'attacco al diritto di cittadinanza in Italia =E8 in una fase di =
massimo
allarme.
Privilegiando l'intangibilit=E0 dei patrimoni (niente pi=F9 tasse sulle
donazioni e le successioni), le imprese sleali (per il sommerso, il =
falso in
bilancio, gli investimenti spesso fasulli che saranno finanziati grazie =
alla
Tremonti-bis), le banche e le finanziarie (cartolarizzazione degli =
immobili)
e tra poco le assicurazioni con le pensioni integrative, (insieme alle
disposizioni sulle rogatorie internazionali e sulle opere pubbliche) il
governo sceglie il campo del neoliberismo selvaggio.
Con il libro "nero" di Maroni e la scuola della Moratti, vengono =
distrutte
le basi per un confronto civile tra lavoratori, imprese e governo. Lo =
stesso
diritto di esistenza delle rappresentanze dei lavoratori e delle =
lavoratrici
e lo Statuto dei lavoratori viene di fatto archiviato.
Il cammino di resistenza e di proposte alternative a questo neoliberismo
crediamo non possa prescindere da un confronto e un percorso comune di =
tutte
le realt=E0 sindacali, associative, reti che si impegnano per "un altro =
mondo
possibile" e per la democrazia partecipativa nella societ=E0, nel =
lavoro,
nella politica. Il contributo di Attac deve essere quello di proporre e
praticare una modalit=E0 di confronto e di azione (su iniziative come la =
Tassa
Tobin, cos=EC come sui fondi pensione) che includa tutto il campo
antiliberista e cerchi l'unione nelle differenze, la ricchezza delle
diversit=E0 per obiettivi chiari, comuni e partecipati.
D'altro canto la precariet=E0 si caratterizza da una parte come =
sostanziale
deprivazione dei diritti sindacali dei lavoratori cui viene sottratta =
ogni
reale forza contrattuale, e dall'altra come sostanziale negazione dei
diritti sociali e di cittadinanza attraverso la "permanenza della
provvisoriet=E0" quale unica prospettiva di un'esistenza senza possibile
progettualit=E0.
Per questo la garanzia e la salvaguardia di questi "frammenti" di
soggettivit=E0 espulsi e marginalizzati dai processi produttivi =
principali
diviene una priorit=E0 e un compito al quale Attac pu=F2 contribuire
direttamente.
In un simile contesto, pur senza rinunciare all'obiettivo primario
dell'introduzione e reintroduzione di vecchie e nuove rigidit=E0 nel =
contratto
di lavoro, diviene necessario ed indispensabile ricercare nuove ed =
originali
strategie in grado di ridisegnare ambiti e luoghi credibili di =
aggregazione
sociale, di ricomposizione solidale e identitaria degli strati sociali
colpiti dalla ristrutturazione neoliberista.

5. La societ=E0 sostenibile
Ottocento milioni di persone che soffrono la fame, un miliardo e =
trecento
milioni senza accesso all'acqua potabile, il 20% della popolazione del
pianeta che consuma l'85% delle risorse: sono questi i dati del modello =
di
sviluppo capitalistico, iniquo socialmente ed insostenibile dal punto di
vista ambientale.
Perch=E9 =E8 un modello fondato sul profitto e sulla ininterrotta =
produzione di
sempre nuove merci per sempre nuovi bisogni, e di conseguenza totalmente
indifferente al concetto di limite delle risorse, di "pianeta lasciato =
in
prestito" dalle future generazioni, di necessit=E0 di stabilire, di =
necessit=E0
di stabilire collettivamente "cosa, come e per chi produrre".
Nella fase della globalizzazione neoliberista questa aggressione alla =
natura
arriva al punto di dichiarare la guerra globale permanente finalizzata =
al
controllo delle risorse petrolifere del Medio oriente e nell'Asia =
Centrale,
pur di perpetrare un modello fondato sul petrolio, energivoro ed =
inquinante.
Tutto diventa merce e i diritti inalienabili diventano prodotti per chi =
li
pu=F2 acquistare; le multinazionali mirano al possesso e alla =
privatizzazione
dell'acqua, alla brevettabilit=E0 delle risorse naturali e delle specie
viventi, alla subordinazione dell'agricoltura alla furia produttivista =
che
consegna insicurezza alimentare, fame nel mondo, desertificazione o
impoverimento a interi territori, invasione di organismi geneticamente
modificati.
Cos=EC come i lavoratori sono trasformati da soggetti di diritto in =
"risorse
umane", in costante competizione tra loro, l'ambiente =E8 trasformato in
"risorsa per lo sviluppo", legalizzando con ci=F2 la bio-pirateria dei =
beni
comuni non negoziabili.
"Sviluppo sostenibile" dicono oggi i cantori del mercato, fingendo
attenzione all'ambiente e in realt=E0 predisponendo la prosecuzione del
modello che, non rimesso in discussione "a monte", pu=F2 moltiplicare i
profitti a valle, attraverso il business del disinquinamento.
"Societ=E0 sostenibile" diciamo come Attac per contrapporre al =
neoliberismo un
modello centrato sui beni comuni inalienabili - cibo, acqua, terra,
ambiente - da sottrarre a qualsiasi accordo commerciale.
Le parole hanno significati storicamente determinati e sviluppo =
storicamente
significa il modello economico della parte ricca del pianeta, basato sul
primato dell'economia, sulla privatizzazione dei profitti e sulla
socializzazione degli oneri, sulla trasformazione del mondo in un unico
grande mercato senza vincoli di sorta.
Ma la ricerca di un altro mondo possibile, fondato sulle garanzie
individuali e sui diritti collettivi, sui beni comuni e la sovranit=E0
alimentare non pu=F2 che approfondire il conflitto contro lo strapotere =
delle
imprese transnazionali e le grandi istituzioni internazionali.

6. Riportare il conflitto nella societ=E0
Genova ha determinato la chiusura di una fase e l'apertura di un nuovo
scenario. Il ciclo di contestazioni apertosi a Seattle ha operato
essenzialmente sul piano simbolico riuscendo ad aprire varchi sempre
crescenti nel moloch culturale neoliberista. Si =E8 trattata di una vera =
e
propria ferita narcisistica al pensiero unico neoliberista e alla sua
presunta naturalit=E0. La passivit=E0 sociale ha lasciato il posto ad =
una
rinnovata voglia di protagonismo e di partecipazione politica.
Attorno alla contestazione dei grandi vertici internazionali il =
movimento =E8
venuto riconoscendosi ed =E8 cresciuto, raggiungendo probabilmente con =
le
mobilitazioni di Genova il massimo della sua espansione sul terreno =
della
lotta ai simboli del neoliberismo. Successivamente a Roma ha dimostrato =
di
saper reagire con forza alla spirale impressa dalla guerra e dal =
terrorismo
e di candidarsi a un soggetto politico-sociale di indubbia rilevanza: il
fatto veramente nuovo della societ=E0 italiana, la nuova "anomalia" nel
contesto internazionale.
Si tratta ora di capitalizzare questo successo e di individuare le =
strategie
e le modalit=E0 di intervento nella societ=E0 pi=F9 adatte alla crescita
quantitativa e qualitativa del movimento, privilegiando una rinnovata
capacit=E0 di diffondersi nella societ=E0 e aggredire quotidianamente i =
rapporti
sociali imposti dall'ordine neoliberista.
Questo tuttavia non significa rinunciare alla lotta culturale per un =
mondo
diverso. Il neoliberismo in questo senso =E8 ben lungi dall'essere =
sconfitto.
Per intensificare l'opera di delegittimazione culturale del modello
economico e sociale neoliberista e delle sue istituzioni - Wto, Fmi, =
Banca
mondiale, Nato - l'attacco ai simboli deve progressivamente lasciare il
posto alla capacit=E0 di delineare i lineamenti fondamentali di un mondo
diverso - fondato sulla democrazia, la giustizia e i diritti dei popoli =
-
riprendendo lo spirito profondo del Forum Sociale Mondiale di Porto =
Alegre.

7. Un anno di autoeducazione orientato all'azione
Questa attitudine e questa vocazione di Attac possono realizzarsi
positivamente attraverso campagne, proposte, iniziative:

Per la tassa Tobin
La campagna per la Tobin tax svolge una funzione paradigmatica. Si =
tratta di
attaccare il neoliberismo in uno dei suoi cardini, il funzionamento dei
mercati finanziari. Oltre gli effetti positivi immediati - stabilizzare =
il
mercato della moneta e ricollocare una buona quantit=E0 di ricchezza per =
la
riduzione delle sperequazioni sociali - la sua adozione contribuirebbe a
ristabilire il primato della politica sull'economia. Pi=F9 in generale, =
il
successo di questa campagna dimostrerebbe che l'azione consapevole delle
donne e degli uomini pu=F2 cambiare il mondo, rendendolo pi=F9 giusto e =
pi=F9
equo. Sarebbe il primo passo nella direzione di una trasformazione =
radicale
del modello economico e sociale dominante. Si spiega anche cos=EC la =
capacit=E0,
potenzialmente maggioritaria nella societ=E0, di raccogliere un consenso =
ampio
e trasversale attorno ad una misura degli obiettivi circoscritti.

Contro i fondi pensione
Attac Italia si pone, su questo terreno, l'obiettivo di identificare e
promuovere una campagna di lotta ai fondi pensione ed al loro impiego =
nella
speculazione finanziaria internazionale, che contenga (come per la tassa
Tobin) una proposta semplice, credibile e possibile per promuovere una
redistribuzione delle risorse ed un rilancio della solidariet=E0 tra
generazioni che possa aggregare trasversalmente i soggetti sociali
interessati e le forze comunque impegnate.

Per un reddito sociale
Se sui luoghi di lavoro diviene in genere estremamente difficile poter
pensare, proprio per gli effetti della precarizzazione, a forme efficaci =
d'
organizzazione dei lavoratori "atipici", =E8 sul territorio che pu=F2 =
divenire
possibile riconquistare per tutti una forza ed un potere contrattuale. =
In
questo quadro Attac Italia pu=F2 svolgere un ruolo centrale e =
fondamentale
anche se ben distinto dal ruolo dei soggetti sindacali e degli organismi =
che
sul territorio tendono ad organizzare e ad autorganizzare i lavoratori
precari. L'apertura di un dibattito, e in prospettiva di una campagna, =
sul
salario sociale o comunque di forme di sostengo al reddito degli =
esclusi, va
in questa direzione.

Per l'Acqua e il Cibo
Per la loro centralit=E0 paradigmatica e per le capacit=E0 di attivare e
connettere sullo stesso obiettivo lotte provenienti da diverse culture e
differenti interessi, Attac ritiene centrale la battaglia per l'Acqua =
come
bene pubblico dell'umanit=E0 e la lotta contro gli Organismi =
geneticamente
modificati.

Per abolire i paradisi fiscali
Il terrorismo fondamentalista di Al Qaeda ha dimostrato in modo
inequivocabile come il meccanismo attuale della finanza internazionale =
possa
rivolgersi anche contro "il cuore dell'Impero". Lo stesso Bush ha dovuto
riconoscere che per bloccare le centrali terroristiche occorre un lavoro =
di
"intelligence" sul piano finanziario, che per=F2 =E8 ostacolato dalle =
stesse
regole e dalle istituzioni che il capitalismo globalizzato si =E8 dato. =
I
paradisi fiscali rappresentano una di queste istituzioni, utili a =
riciclare
denaro sporco, a nascondere proventi illegali a formare fondi occulti a =
loro
volta utilizzabili per fini illegali. Nella loro esemplare impunit=E0
rappresentano l'intreccio perverso che si =E8 ormai creato tra economia =
legale
ed economia "sporca". Per questo un'iniziativa duratura per la loro
soppressione e per un sistema di regole trasparente e sottoposto al
controllo di autorit=E0 pubblica =E8 una delle priorit=E0 di Attac =
Italia

Per una campagna di pace permanente
Nel tempo della guerra globale permanente il movimento antiliberista =E8 =
messo
di fronte alla necessit=E0 di una vera e propria campagna di pace =
permanente,
contro le politiche militari, gli interventi mascherati da "operazioni
umanitarie", la presenza delle basi militari Usa, Nato e italiane in =
decine
di aree del nostro territorio. Ma anche contro il progressivo riarmo
italiano ed europeo, che vede ogni anno l'aumento delle spese militari e =
la
costruzione di sistemi d'arma sempre pi=F9 avanzati e costosi, =
alimentate da
enormi interessi commerciali e industriali. Esistono aziende italiane
fortemente esposte su questo terreno - l'Alenia o la Finmeccanica, ad
esempio - e un ruolo determinante lo svolgono le stesse banche (come la
Banca di Roma). La stessa Tobin tax, nella sua pretesa di porsi al =
servizio
della spesa sociale e contro le multinazionali finanziarie che si =
nascondono
dietro il ricco mercato delle armi, ha una funzione democratica e di
contrasto al militarismo economico.

30 novembre 20001











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</HEAD>
<BODY bgColor=3D#ffffff>
<DIV>&nbsp;</DIV>
<DIV><FONT=20
face=3DArial>------------------------------------------------------------=
----------------<BR><STRONG>ATTAC=20
Milano<BR>Discussione e votazione documento politico 2002 e =
statuto<BR>Luned=EC 10=20
dicembre, ore 21.00 presso il Cantiere di via Monte Rosa=20
84<BR></STRONG>------------------------------------------------<BR></FONT=
></DIV>

<DIV><FONT face=3DArial>Cari e Care,<BR>luned=EC sera ATTAC Milano vi =
invita ad un=20
incontro molto<BR>importante per il futuro dell'Associazione. =
Discuteremo=20
insieme per la<BR>seconda e ultima volta delloStatuto associativo e del=20
Documento politico<BR>che guider=E0 la nostra attivit=E0 per il prossimo =

anno.<BR>Cercheremo di esprimere quale siano le proposte e il consenso =
degli=20
iscritti<BR>e delle iscritte<BR>di ATTAC Milano per l'Assemblea =
nazionale del=20
12-13 gennaio.<BR><BR>E' importante che ci siate perch=E8 conti il =
vostro=20
parere.<BR>Vi ricordiamo che lo Statuto e il Documento politico sono =
scaricabili=20
presso<BR>il sito <A href=3D"http://www.attac.it">www.attac.it</A> a =
partire dalla=20
home page.<BR><BR><STRONG>Resoconto della prima =
riunione:<BR></STRONG>nella=20
prima Assemblea di luned=EC 03 dicembre =E8 stato =
affrontato<BR>prevalentemente lo=20
Statuto.<BR>Dai 25 partecipanti al dibattito (24 iscritti/e) sono uscite =

alcune<BR>posizioni<BR>comuni:<BR>1 - Art.8: tra gli organismi =
dell'associazione=20
vi =E8 "l'assemblea dei soci e<BR>delle socie nazionale e territoriale" =
si propone=20
di eliminare la dizione<BR>"territoriale" in quanto confusa e poco =
chiara,=20
oppure di chiarirla in<BR>maniera esplicita in questo ed in altri =
passaggi;<BR>2=20
- Art 7: secondo paragrafo si propone la seguente formulazione: =
"Il<BR>mancato=20
rispetto dello Statuto e dei dei valori fondanti dell'Associazione =
=E8<BR>motivo=20
di decadenza dall'Associazione; la decadenza viene deliberata =
dal<BR>Consiglio=20
Nazionale". La proposta semplifica l'articolo abbastanza complesso<BR>e=20
spiacevole nella sua formulazione originale;<BR>3 - Nel Titotlo IV =
Patrimonio,=20
Risorse, Amministrazione si chiede di<BR>chiarire<BR>se spetta al =
Consiglio=20
Nazionale la gestione e decisione sui flussi e sulla<BR>determinazione =
di spesa,=20
inoltre si chiede di chiarire chi ha la<BR>responsabilit=E0 del bilancio =

preventivo e che questo sia presentato<BR>all'Assemblea dei soci e delle =

socie.<BR>E' emersa una proposta che non ha raggiunto il consenso=20
dell'Assemblea, ma<BR>rimane una proposta di alcuni iscritti/e: limitare =
ad un=20
anno il potere di<BR>nomina di un terzo dei membri del Consiglio =
Nazionale da=20
parte del Collegio<BR>dei Fondatori (invece che 3 anni).<BR>Un'altra =
proposta=20
che non ha avuto il tempo di essere esaminata, riguarda la<BR>decadenza =
dal=20
Consiglio nazionale alla terza assensa per motivi non<BR>giustificati da =

impossibilit=E0 oggettiva.<BR>Ciascuno dei punti sinteticamente =
riepilogati =E8=20
stato oggetto di ampia<BR>discussione, come altri punti e considerazioni =
sulla=20
vita organizzativa, sul<BR>senso e il programma politico di ATTAC.<BR>Vi =

aspettiamo tutti e tutte.<BR></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial>La Segreteria Organizzativa<BR></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial>Qui sotto vi riproponiamo il documento politico=20
proposto<BR></FONT></DIV>
<DIV><FONT=20
face=3DArial>------------------------------------------------------------=
------------<BR></DIV><STRONG></STRONG></FONT>
<DIV><FONT face=3DArial><STRONG>ATTAC mette radici: globalizzare la =
speranza,=20
globalizzare il conflitto<BR>(documento per la prima Assemblea di=20
Attac-Italia)<BR><BR></STRONG>1. Genova, le nostre radici<BR>La nascita =
di Attac=20
Italia rappresenta un elemento di novit=E0 assoluta nel<BR>nostro paese. =
Fino alla=20
sua fondazione, diverse realt=E0, con esperienze e<BR>obiettivi =
differenti=20
(giornali, sindacati, associazioni culturali, privati<BR>cittadini) =
avevano=20
incrociato le loro strade solamente su alcune battaglie.<BR>Con Attac, =
invece,=20
decidono di confrontarsi, di mettersi in discussione e di<BR>iniziare un =
cammino=20
comune che porter=E0 alla nascita di un'associazione<BR>nazionale, che =
coinvolger=E0=20
migliaia di persone. Da questo punto di vista<BR>Attac rappresenta la =
prova=20
generale di quello che sar=E0 poi l'esperienza del<BR>Gsf durante, prima =
e dopo il=20
G8 di Genova.<BR>Ma l'innovazione di Attac non sta solo in questo =
elemento,=20
quanto nella<BR>propria identificazione con la definizione, tutta =
politica, di=20
"movimento di<BR>autoeduzione popolare orientato all'azione": =
un'associazione,=20
dunque, che<BR>tende a riflettere, a comprendere e a connettere le =
modalit=E0 con=20
cui si<BR>esprime la moderna globalizzazione; che cerca di intuirne le=20
implicazioni<BR>sociali e che, su questa base, sviluppa la propria =
azione. Non=20
un gruppo di<BR>studio, ma un collettivo di "pronto intervento sociale", =
di=20
stimolo alla<BR>comprensione dei grandi processi nell'ottica di un =
progressivo=20
allargamento<BR>della comprensione e della partecipazione =
democratica.<BR>I=20
giorni del G8 sono stati un chiaro esempio. Attac Italia =
seppure<BR>associazione=20
giovanissima =E8 stata capace di portare a Genova migliaia =
di<BR>simpatizzanti,=20
mettendo a disposizione del movimento la propria voglia e<BR>vocazione =
all'unit=E0=20
(da ricordare l'importante ruolo di Attac Italia nel Gsf<BR>come =
cerniera fra=20
esperienze e pratiche diverse); la propria radicalit=E0 nei<BR>contenuti =
e la=20
propria innovazione nelle forme. L'organizzazione di pi=F9<BR>giornate =
del Public=20
forum (Saperi e Tobin Tax) e la capacit=E0 di irridere la<BR>debolezza =
delle "zone=20
rosse" e delle "reti" (la partita di pallone contro<BR>Attac Francia, =
l'azione=20
diretta contro l'illegittimit=E0 della Banca Mondiale;<BR>la =
partecipazione al=20
corteo dei migranti; l'attraversamento "aereo della<BR>zona rossa" il 20 =
di=20
luglio; la capacit=E0 di stare alla testa del corteo il<BR>21 di luglio) =
ne sono=20
stati un chiaro esempio.<BR>Dopo i giorni di Genova, Attac Italia ha =
continuato=20
la sua crescita in un<BR>rapporto simbiotico con la crescita del =
movimento; si =E8=20
interrogata sui<BR>fatti di luglio, investendo sul territorio e =
sull'unit=E0 del=20
movimento<BR>attraverso una partecipazione visibile alla nascita dei =
social=20
forum locali.<BR>I numerosi comitati locali di Attac hanno lavorato =
affinch=E9 i=20
social forum<BR>fossero dei luoghi dove realmente sperimentare quella=20
democrazia<BR>partecipativa e quella voglia di nuova partecipazione =
politica che=20
stanno<BR>alla base del successo del movimento, ma anche sedi per agire =
e=20
interloquire<BR>con la societ=E0 per poterla trasformare. La maturit=E0 =
e la forza=20
del movimento<BR>stesso, unitamente alla capacit=E0 di Attac Italia di =
interessare=20
e<BR>coinvolgere centinaia di persone, pongono oggi a questa impresa=20
collettiva<BR>una duplice sfida: dimostrare la propria utilit=E0 e la =
propria=20
efficacia<BR>all'interno di un processo pi=F9 ampio e pi=F9 generale =
come=20
quello<BR>rappresentato dal movimento contro la globalizzazione =
neoliberista in=20
Italia<BR>e nel mondo.<BR>Per Attac Italia questo significa rafforzare =
la sua=20
anima associativa,<BR>privilegiando e favorendo il contributo dei suoi=20
iscritti.<BR><BR>2. Attac Italia: partecipazione e democrazia<BR>La =
centralit=E0=20
ideologica del mercato e gli imperativi economici che =
plasmano<BR>l'intero=20
sistema sociale e culturale non sono sufficienti a connotare =
la<BR>profonda=20
trasformazione avvenuta su scala mondiale. In teoria e in pratica,<BR>il =

pensiero unico ha realizzato lo svuotamento della politica e =
l'<BR>accelerazione=20
della degradazione della democrazia rappresentativa,<BR>omologando =
soggetti e=20
distruggendo le differenze, le culture, le ricchezze<BR>ambientali. In =
questo=20
senso il neoliberismo =E8 portatore di una crisi di<BR>civilt=E0 e mette =
in pericolo=20
la stessa civilt=E0 umana, a causa del suo<BR>monoteismo del capitalismo =
come=20
unico orizzonte e fine della storia e<BR>attraverso l'uso di ogni mezzo=20
necessario a dominare i popoli anche con l'<BR>uso della forza.<BR>La=20
globalizzazione neoliberista attacca il quadro "unitario" delle=20
basi<BR>fondamentali della vita, mettendo miliardi di esseri umani e lo=20
stesso<BR>pianeta in sofferenza.<BR>Di fronte all'irragionevolezza del =
pensiero=20
unico ed alla sua<BR>insostenibilit=E0, milioni di donne e uomini hanno =
cominciato=20
a dissentire, a<BR>ribellarsi, a proporre "un altro mondo possibile". Al =
centro=20
di questa<BR>riflessione, noi crediamo vi sia la valorizzazione e la=20
democratizzazione<BR>della funzione intellettuale e politica di ciascuna =
e=20
ciascuno contro gli<BR>specialismi e le separatezze di pochi. In breve, =
il=20
bisogno di una nuova<BR>militanza, di una nuova partecipazione per la=20
rifondazione e la<BR>rigenerazione della nozione di politica, a partire =
dalla=20
centralit=E0 della<BR>democrazia partecipativa, come politeia, spazio =
pubblico,=20
luogo della<BR>partecipazione e del protagonismo. Attac Italia =
diventer=E0 pi=F9=20
forte, quindi,<BR>se riuscir=E0 ad essere essa stessa un'associazione =
capace di=20
sperimentare in<BR>prima persona la democrazia partecipativa e cercando =
di=20
riportare in ogni<BR>luogo del movimento questa sua =
riflessione.<BR><BR>Contro=20
il fondamentalismo del mercato<BR>Le politiche neoliberiste, per quanto =
in=20
crisi, vivono grazie allo<BR>strapotere dell'economia contro i =
cittadini, i=20
lavoratori, i giovani e i<BR>meno giovani. Attac pu=F2 essere lo =
strumento per=20
resistere a questo dominio,<BR>allo strapotere del profitto e del =
mercato su=20
qualsiasi aspetto della vita<BR>sociale, dai diritti dei lavoratori alle =

prerogative dell'ambiente, della<BR>salute, fino allo stesso patrimonio =
genetico=20
degli individui. In questo<BR>senso Attac pu=F2 essere l'associazione =
che compone=20
il locale con il globale,<BR>che unisce queste due dimensioni =
nell'elaborazione=20
e nell'iniziativa,<BR>portando a comprendere come determinate questioni=20
quotidiane "locali"<BR>dipendano oggi pi=F9 che mai dalle politiche =
globali decise=20
nei vertici<BR>internazionali e negli intrecci tra i diversi stati.=20
Un'associazione,<BR>quindi, che d=E0 voce e organizza i bisogni della =
societ=E0=20
contro il<BR>fondamentalismo del mercato e lo strapotere delle=20
multinazionali.<BR>Ma Attac deve riportare al centro del dibattito anche =
la=20
ri/valorizzazione<BR>del ruolo del sociale e del pubblico rispetto al =
privato,=20
il primato del<BR>controllo sociale sull'economia e sulla propriet=E0, =
la=20
predominanza dei<BR>bisogni diffusi e degli spazi pubblici di protezione =
sociale=20
sulla<BR>prepotenza delle multinazionali e della speculazione=20
finanziaria.<BR>Questa aspirazione, per=F2, non pu=F2 ripercorrere le =
forme che ha=20
assunto il<BR>potere pubblico nel secolo appena trascorso - dallo =
statalismo=20
socialista<BR>alla burocrazia ministeriale dei paesi occidentali - ma =
deve=20
inventarne di<BR>nuove. L'esperienza della democrazia partecipativa =
pu=F2 essere=20
una delle<BR>strade che riaffermano la trasparenza della vita politica, =
il=20
coinvolgimento<BR>e il controllo dal basso, la possibilit=E0 di =
partecipare=20
democraticamente<BR>alla formazione delle decisioni. Ed =E8 in questo =
senso che=20
noi ci facciamo<BR>promotori, ovunque possibile, della sperimentazione =
di quella=20
democrazia<BR>municipale e partecipazione cittadina di cui la citt=E0 di =
Porto=20
Alegre, non<BR>per caso sede del primo Forum Sociale Mondiale, =E8 un=20
esempio.<BR>Quell'intuizione, infatti, rappresenta il primo tentativo di =

reinventare e<BR>reimpostare un nuovo protagonismo civico e sociale, una =
nuova=20
possibilit=E0 di<BR>decidere del proprio futuro e di "riappropriarsi del =
nostro=20
mondo". La<BR>democrazia partecipativa non =E8 per noi solo uno =
strumento=20
istituzionale, una<BR>forma di governo locale, ma un metodo utile a =
ribaltare lo=20
schema di dominio<BR>del mondo fondato sul primato del mercato, =
sull'economia=20
scagliata contro i<BR>bisogni sociali.<BR><BR>Una vocazione =
unitaria<BR>Questo=20
metodo =E8 utile anche ai fini di realizzare un processo di =
convergenza<BR>e di=20
solidariet=E0 comune tra soggetti sociali diversi che lottano e =
agiscono<BR>il=20
conflitto sociale a partire da diverse prospettive, ma che =
solo<BR>nell'azione=20
comune e nella comune condivisione di percorsi e obiettivi<BR>possono =
sperare di=20
ottenere di migliorare la propria condizione.<BR>L'esperienza di Genova =
e del=20
Genoa social forum, a questo fine, =E8 stata di<BR>alto rilievo. Per la =
prima=20
volta in Italia, un movimento di massa si =E8<BR>potuto esprimere grazie =
a un=20
metodo unitario che lungi dall'annichilire e<BR>mortificare le varie =
differenze=20
le ha potenziate e arricchite.<BR>I forum locali sono oggi la =
continuazione di=20
questa ricchezza, per questo<BR>devono rimanere il luogo dove, quel 55% =
di=20
persone in pi=F9 che sono arrivate<BR>a Genova a prescindere dalle =
associazioni e=20
dalle reti organizzatrici, possa<BR>continuare a crescere e a =
partecipare. Ma=20
per "allargare il movimento" =E8<BR>necessario che all'interno dei forum =
non si=20
cada nella tentazione di evitare<BR>la discussione sulla democrazia=20
partecipativa, riproducendo le logiche della<BR>militanza, che nulla =
hanno di=20
male, se non il fatto di non essere adeguate<BR>ad un movimento che =
chiede=20
sempre maggiori spazi di decisone e che rinuncia<BR>alla delega. I forum =
sociali=20
devono essere luoghi plurali dove le esperienze<BR>di associazioni e =
persone, si=20
incrociano, non per arrivare ad una sintesi -<BR>troppo spesso limitante =
e=20
frustrante -&nbsp; ma per arrivare ad un modo di agire<BR>che si fondi =
sulla=20
conoscenza delle diversit=E0 e sul rispetto di queste,<BR>attraverso la=20
consapevolezza di dover agire sul territorio alcune volte<BR>uniti, =
altre volte=20
invece nella diversit=E0 di forme ed obiettivi. Questo,<BR>quantomeno, =
=E8 lo=20
spirito con cui Attac Italia, i suoi iscritti e i suoi<BR>comitati =
locali si=20
relazionano e si relazioneranno in futuro con i social<BR>forum, =
portando il=20
proprio contributo e le proprie specificit=E0 con<BR>l'obiettivo di una =
crescita=20
complessiva del movimento. Non si deve correre<BR>il rischio di =
riprodurre=20
situazioni simili a quelle che hanno preceduto l'<BR>appuntamento del 10 =
di=20
Novembre a Roma, dove veti incrociati in nome di una<BR>astratta unit=E0 =
del=20
movimento, hanno rischiato di far perdere un'importante<BR>occasione per =
dire un=20
no chiaro a tutte le guerre del pianeta, economiche e<BR>militari. Attac =
italia=20
=E8 stata capace attraverso il lavoro con altri<BR>soggetti di far =
diventare il 10=20
novembre la data forse pi=F9 matura di questo<BR>movimento che non ha =
vissuto come=20
un dramma la pur importante ed<BR>ingiustificata assenza di alcune sue=20
componenti.<BR><BR>Terra, lavoro, democrazia: una nuova cerniera<BR>In =
questo=20
metodo di lavoro crediamo che Attac possa svolgere un =
ruolo<BR>essenziale di=20
comunicazione e connessione tra figure sociali diverse. A<BR>partire dal =

movimento dei lavoratori e dalle profonde modificazioni che =
lo<BR>investono; dal=20
movimento ambientalista e contadino, che pone con radicalit=E0<BR>una=20
ridefinizione non economicista dei livelli di benessere di=20
ciascuna<BR>popolazione, la tutela della terra come patrimonio =
dell'umanit=E0 e=20
quindi non<BR>comprimibile dalla logica del profitto; dal movimento =
degli=20
studenti, che si<BR>trover=E0 nei prossimi anni a dover affrontare un =
modello=20
formativo totalmente<BR>determinato dall'impresa.<BR>Attac pu=F2 quindi =
darsi due=20
obiettivi intrecciati tra loro. Innanzitutto<BR>proporsi come =
associazione che=20
costruisce consapevolezza, "autoeducazione<BR>popolare orientata =
all'azione", in=20
grado di saldare tra loro figure sociali<BR>distanti. L'esperienza =
francese=20
della Danone, costituisce a questo proposito<BR>un caso esemplare. Dando =
voce=20
all'indignazione morale e civica contro il<BR>cinismo di una =
multinazionale=20
capace di licenziare migliaia di lavoratori in<BR>presenza di utili =
giganteschi,=20
Attac ha saputo realizzare un utile intreccio<BR>tra la lotta dei =
soggetti=20
direttamente colpiti dalle misure della<BR>multinazionale, i lavoratori, =
e la=20
solidariet=E0 attiva di ampi strati della<BR>popolazione dando vita a =
una vera e=20
propria campagna di massa, capace di<BR>incidere sulla vita politica e =
sociale=20
di quel paese. La gestione della<BR>campagna per la Tobin tax pu=F2 =
costituire=20
un'ulteriore concretizzazione di<BR>quell'intuizione.<BR>Attac si =
propone anche=20
di lavorare al consolidamento e al rafforzamento del<BR>movimento a =
partire=20
dalla costruzione dei social forum, dalla valorizzazione<BR>delle =
iniziative=20
unitarie decise dal movimento, dall'individuazione di forme<BR>pi=F9 =
avanzate e=20
solide di democrazia collettiva.<BR>E' in questa chiave che la ricerca =
di un=20
asse privilegiato d'intervento<BR>accanto alle istanze del mondo del =
lavoro (e=20
del non-lavoro), a quelle della<BR>terra e dell'ambiente, del movimento=20
studentesco, del bisogno di<BR>cittadinanza espresso dai e dalle =
migranti,=20
trovano senso e forza. Attac si<BR>propone di organizzare una nuova =
coscienza=20
democratica e sociale che sappia<BR>riconoscere in questi soggetti =
sociali degli=20
interlocutori e degli alleati<BR>indispensabili in un progetto di =
trasformazione=20
sociale. Senza il loro<BR>contributo, la loro forza e la loro =
combattivit=E0=20
qualsiasi ipotesi di<BR>cambiamento rischia di rimanere velleitaria o =
astratta.=20
Senza il contributo<BR>di una consapevolezza pi=F9 ampia che sappia =
agire nel=20
profondo della societ=E0,<BR>sia nel suo tessuto popolare come nei suoi =
strati=20
intellettuali, la stessa<BR>forza di quelle soggettivit=E0 rischia di =
rimanere=20
isolata. Attac pu=F2 essere<BR>lo strumento per decuplicare questa=20
forza.<BR><BR>3. Disarmare il neoliberismo<BR>La strage terroristica =
dell'11=20
settembre e la guerra contro l'Afghanistan<BR>modificano radicalmente lo =

scenario politico dentro il quale Attac e il<BR>movimento contro la=20
globalizzazione neoliberista si troveranno ad operare.<BR>La guerra non =
=E8 un=20
incidente di percorso, non =E8 una parentesi transitoria: =E8<BR>il =
nuovo scenario=20
dentro il quale il mercato altrimenti in crisi cerca di<BR>riprodurre il =
proprio=20
dominio, =E8 il nuovo luogo fondativo della politica<BR>intesa come =
governo armato=20
dei conflitti.<BR>La globalizzazione militarizzata prevede una nuova=20
gerarchizzazione dei<BR>rapporti tra gli stati e i blocchi di stati: gli =
Usa,=20
dall'alto della loro<BR>supremazia militare assoluta, dettano le linee =
guida,=20
mentre gli altri<BR>paesi, a cominciare da quelli europei, si affannano =
a=20
conquistarsi spazio e<BR>ruolo in questa rouelette geopolitica =
internazionale,=20
dominata da liberismo<BR>e guerra, ma non riescono a costituire nessuna =
ipotesi=20
alternativa<BR>all'ordine globale imposto dagli Usa. Sempre pi=F9 il =
mondo si=20
avvita in una<BR>spirare terrificante di violenza, indifferenza per i =
diritti=20
dei popoli,<BR>asservimento agli interessi del profitto e del =
mercato.<BR>E' una=20
guerra globale permanente con la quale i poteri forti, Usa e Ue =
in<BR>testa,=20
cercando di rispondere a 3 ordini di problemi che da =
tempo<BR>attanagliano il=20
modello neoliberista: il controllo delle risorse energetiche<BR>del =
pianeta, che=20
vede nell'Asia Centrale un nuovo terreno per la<BR>perpetrazione di un =
modello=20
di sviluppo basato sul petrolio; la recessione<BR>economica, che =
richiede=20
interventi di sostegno all'industria che altrimenti<BR>sarebbero=20
ingiustificabili; la verticale caduta di consenso, che da Seattle<BR>in =
avanti=20
fino a Genova, ha investito i potenti della terra e le =
grandi<BR>istituzioni=20
internazionali.<BR>E' una guerra che durer=E0 perch=E9 deve risolvere =
quest'insieme=20
di nodi<BR>complessi e che cercher=E0 di tacitare ogni forma di =
opposizione e=20
di<BR>dissenso.<BR>Da questo punto di vista, il ruolo e le =
responsabilit=E0 del=20
movimento contro<BR>la globalizzazione neoliberista e di Attac come =
importante=20
componente di<BR>quest'ultimo, assumono la rilevanza di chi =E8 chiamato =
a=20
costituire un vero e<BR>proprio antidoto alla barbarie in corso, =
attraverso=20
all'opposizione senza<BR>"se" e senza "ma" alla guerra e attraverso alla =

riaffermazione dello spazio<BR>pubblico e partecipato come luogo dove =
agire il=20
conflitto e dove costruire<BR>pratiche di trasformazione sociale e=20
politica.<BR>La lotta per la pace non pu=F2 essere soltanto lotta per =
l'assenza=20
di<BR>conflitto o per il ritorno al clima precedente: la guerra =E8 la=20
nuova<BR>modalit=E0 di governo del pensiero unico del mercato, di =
conseguenza=20
lottare<BR>contro la guerra significa contemporaneamente radicalizzare =
la=20
critica al<BR>sistema neoliberista, insostenibile da tutti i punti di=20
vista.<BR><BR>4. Liberismo, lavoro e non lavoro<BR>La centralit=E0 del =
tema del=20
lavoro nel dibattito di Attac, non sta solo nella<BR>capacit=E0 =
dell'associazione=20
di coinvolgere nel proprio percorso di<BR>"autoeducazione orientata =
all'azione"=20
diverse componenti del mondo sindacale<BR>e delle reti che lottano =
contro la=20
precariet=E0 e l'esclusione. La proposta di<BR>Attac, anche a livello=20
internazionale, =E8 quella di promuovere nel dibattito<BR>sulla =
cittadinanza e per=20
la promozione della democrazia partecipativa, la<BR>questione del =
lavoro, dei=20
diritti, dei tempi e dell'esclusione.<BR>La democrazia nei luoghi di =
lavoro, la=20
difesa dei salari e dei diritti, la<BR>dignit=E0 e la protezione sociale =
per i=20
nuovi soggetti del non-lavoro, la<BR>lotta per i diritti dei lavoratori =
e delle=20
lavoratrici migranti, sono i<BR>terreni su cui Attac pu=F2 dare un =
significativo=20
contributo alle battaglie del<BR>mondo sindacale.<BR>I processi =
neoliberisti in=20
Italia e nel mondo, hanno determinato l'<BR>affermazione di un'idea di=20
cittadino-lavoratore-consumatore in completa<BR>sintonia con il mercato =
e con le=20
scelte delle imprese. L'attacco alle<BR>conquiste sociali del secolo =
scorso si=20
manifesta con una violenza sempre<BR>crescente.<BR>L'ossessione degli =
organismi=20
internazionali, dal G8 al Fondo monetario,<BR>dalla Banca mondiale al =
Wto, =E8 la=20
liberalizzazione e la deregolamentazione,<BR>sia sul piano =
internazionale che su=20
quello nazionale.<BR>L'internazionalizzazione riguarda innanzitutto il =
mercato=20
finanziario, ma<BR>coinvolge in profondit=E0 anche il capitale =
produttivo con=20
effetti devastanti<BR>su occupazione, salario e condizioni di lavoro. Il =

processo di<BR>concentrazione del potere economico e d'impresa nelle =
mani di=20
poche<BR>centinaia di gruppi transnazionali incide anche sulla =
dimensione=20
dei<BR>rapporti internazionali<BR>L'occupazione subisce normalmente, =
cio=E8 a=20
prescindere da fattori<BR>congiunturali, dei forti tagli in virt=F9 =
delle=20
necessit=E0 della competizione<BR>globale e in seguito a fusioni e =
acquisizioni e=20
relative "razionalizzazioni"<BR>. Si licenzia per profitti (vedi il caso =
Danone=20
in Francia), si licenzia per<BR>valorizzare i titoli azionari.<BR>Le=20
delocalizzazioni produttive, possibili grazie a un mercato del =
lavoro<BR>globale=20
che riunisce i due terzi della forza lavoro mondiale, =
rappresentano<BR>la forma=20
concreta di ricerca del pi=F9 alto tasso di sfruttamento. =
Le<BR>delocalizzazioni=20
produttive sono diventate lo strumento di pressione sulle<BR>condizioni =
di=20
lavoro e sul salario diretto e indiretto, laddove questi =
sono<BR>relativamente=20
alti; e di congelamento o allargamento di situazioni di<BR>sottosviluppo =
e=20
miseria altrove.<BR>Il laissez faire (o laissez affarisme) globale =
comporta una=20
gigantesca<BR>ridistribuzione del reddito al rovescio, toglie ai tanti e =
alle=20
tante per<BR>dare ai pochi, esclude intere aree da ogni prospettiva di=20
miglioramento e<BR>pretende di trasformare in propriet=E0 privata la =
stessa=20
vita<BR>La globalizzazione capitalistica colpisce anzitutto la classe =
dei=20
salariati<BR>e delle salariate, la fa aumentare di numero sul piano=20
internazionale e le<BR>impone pi=F9 che mai la sua dimensione=20
internazionale.<BR>Alle parole d'ordine della finanziarizzazione del =
lavoro,=20
cio=E8 flessibilit=E0<BR>e deregolamentazione, si deve rispondere con =
una nuova=20
lotta per vecchi e<BR>nuovi diritti. Dal confronto tra le realt=E0 =
organizzate del=20
lavoro, le reti<BR>di cittadinanza e i movimenti pu=F2 nascere quella =
spinta=20
alla<BR>"globalizzazione dei diritti" che vede nella difesa del salario =
e=20
nell'<BR>allargamento dei diritti e nella riduzione dei tempi di =
lavoratori=20
e<BR>lavoratrici una base comune culturale e politica di =
azione.<BR><BR>Una=20
"rete" contro il precariato<BR>L'attacco al diritto di cittadinanza in =
Italia =E8=20
in una fase di massimo<BR>allarme.<BR>Privilegiando l'intangibilit=E0 =
dei=20
patrimoni (niente pi=F9 tasse sulle<BR>donazioni e le successioni), le =
imprese=20
sleali (per il sommerso, il falso in<BR>bilancio, gli investimenti =
spesso=20
fasulli che saranno finanziati grazie alla<BR>Tremonti-bis), le banche e =
le=20
finanziarie (cartolarizzazione degli immobili)<BR>e tra poco le =
assicurazioni=20
con le pensioni integrative, (insieme alle<BR>disposizioni sulle =
rogatorie=20
internazionali e sulle opere pubbliche) il<BR>governo sceglie il campo =
del=20
neoliberismo selvaggio.<BR>Con il libro "nero" di Maroni e la scuola =
della=20
Moratti, vengono distrutte<BR>le basi per un confronto civile tra =
lavoratori,=20
imprese e governo. Lo stesso<BR>diritto di esistenza delle =
rappresentanze dei=20
lavoratori e delle lavoratrici<BR>e lo Statuto dei lavoratori viene di =
fatto=20
archiviato.<BR>Il cammino di resistenza e di proposte alternative a =
questo=20
neoliberismo<BR>crediamo non possa prescindere da un confronto e un =
percorso=20
comune di tutte<BR>le realt=E0 sindacali, associative, reti che si =
impegnano per=20
"un altro mondo<BR>possibile" e per la democrazia partecipativa nella =
societ=E0,=20
nel lavoro,<BR>nella politica. Il contributo di Attac deve essere quello =
di=20
proporre e<BR>praticare una modalit=E0 di confronto e di azione (su =
iniziative=20
come la Tassa<BR>Tobin, cos=EC come sui fondi pensione) che includa =
tutto il=20
campo<BR>antiliberista e cerchi l'unione nelle differenze, la ricchezza=20
delle<BR>diversit=E0 per obiettivi chiari, comuni e =
partecipati.<BR>D'altro canto=20
la precariet=E0 si caratterizza da una parte come =
sostanziale<BR>deprivazione dei=20
diritti sindacali dei lavoratori cui viene sottratta ogni<BR>reale forza =

contrattuale, e dall'altra come sostanziale negazione dei<BR>diritti =
sociali e=20
di cittadinanza attraverso la "permanenza della<BR>provvisoriet=E0" =
quale unica=20
prospettiva di un'esistenza senza possibile<BR>progettualit=E0.<BR>Per =
questo la=20
garanzia e la salvaguardia di questi "frammenti" di<BR>soggettivit=E0 =
espulsi e=20
marginalizzati dai processi produttivi principali<BR>diviene una =
priorit=E0 e un=20
compito al quale Attac pu=F2 contribuire<BR>direttamente.<BR>In un =
simile=20
contesto, pur senza rinunciare all'obiettivo =
primario<BR>dell'introduzione e=20
reintroduzione di vecchie e nuove rigidit=E0 nel contratto<BR>di lavoro, =
diviene=20
necessario ed indispensabile ricercare nuove ed originali<BR>strategie =
in grado=20
di ridisegnare ambiti e luoghi credibili di aggregazione<BR>sociale, di=20
ricomposizione solidale e identitaria degli strati sociali<BR>colpiti =
dalla=20
ristrutturazione neoliberista.<BR><BR>5. La societ=E0 =
sostenibile<BR>Ottocento=20
milioni di persone che soffrono la fame, un miliardo e =
trecento<BR>milioni senza=20
accesso all'acqua potabile, il 20% della popolazione del<BR>pianeta che =
consuma=20
l'85% delle risorse: sono questi i dati del modello di<BR>sviluppo=20
capitalistico, iniquo socialmente ed insostenibile dal punto di<BR>vista =

ambientale.<BR>Perch=E9 =E8 un modello fondato sul profitto e sulla =
ininterrotta=20
produzione di<BR>sempre nuove merci per sempre nuovi bisogni, e di =
conseguenza=20
totalmente<BR>indifferente al concetto di limite delle risorse, di =
"pianeta=20
lasciato in<BR>prestito" dalle future generazioni, di necessit=E0 di =
stabilire, di=20
necessit=E0<BR>di stabilire collettivamente "cosa, come e per chi=20
produrre".<BR>Nella fase della globalizzazione neoliberista questa =
aggressione=20
alla natura<BR>arriva al punto di dichiarare la guerra globale =
permanente=20
finalizzata al<BR>controllo delle risorse petrolifere del Medio oriente =
e=20
nell'Asia Centrale,<BR>pur di perpetrare un modello fondato sul =
petrolio,=20
energivoro ed inquinante.<BR>Tutto diventa merce e i diritti =
inalienabili=20
diventano prodotti per chi li<BR>pu=F2 acquistare; le multinazionali =
mirano al=20
possesso e alla privatizzazione<BR>dell'acqua, alla brevettabilit=E0 =
delle risorse=20
naturali e delle specie<BR>viventi, alla subordinazione dell'agricoltura =
alla=20
furia produttivista che<BR>consegna insicurezza alimentare, fame nel =
mondo,=20
desertificazione o<BR>impoverimento a interi territori, invasione di =
organismi=20
geneticamente<BR>modificati.<BR>Cos=EC come i lavoratori sono =
trasformati da=20
soggetti di diritto in "risorse<BR>umane", in costante competizione tra =
loro,=20
l'ambiente =E8 trasformato in<BR>"risorsa per lo sviluppo", legalizzando =
con ci=F2=20
la bio-pirateria dei beni<BR>comuni non negoziabili.<BR>"Sviluppo =
sostenibile"=20
dicono oggi i cantori del mercato, fingendo<BR>attenzione all'ambiente e =
in=20
realt=E0 predisponendo la prosecuzione del<BR>modello che, non rimesso =
in=20
discussione "a monte", pu=F2 moltiplicare i<BR>profitti a valle, =
attraverso il=20
business del disinquinamento.<BR>"Societ=E0 sostenibile" diciamo come =
Attac per=20
contrapporre al neoliberismo un<BR>modello centrato sui beni comuni =
inalienabili=20
- cibo, acqua, terra,<BR>ambiente - da sottrarre a qualsiasi accordo=20
commerciale.<BR>Le parole hanno significati storicamente determinati e =
sviluppo=20
storicamente<BR>significa il modello economico della parte ricca del =
pianeta,=20
basato sul<BR>primato dell'economia, sulla privatizzazione dei profitti =
e=20
sulla<BR>socializzazione degli oneri, sulla trasformazione del mondo in =
un=20
unico<BR>grande mercato senza vincoli di sorta.<BR>Ma la ricerca di un =
altro=20
mondo possibile, fondato sulle garanzie<BR>individuali e sui diritti =
collettivi,=20
sui beni comuni e la sovranit=E0<BR>alimentare non pu=F2 che =
approfondire il=20
conflitto contro lo strapotere delle<BR>imprese transnazionali e le =
grandi=20
istituzioni internazionali.<BR><BR>6. Riportare il conflitto nella=20
societ=E0<BR>Genova ha determinato la chiusura di una fase e l'apertura =
di un=20
nuovo<BR>scenario. Il ciclo di contestazioni apertosi a Seattle ha=20
operato<BR>essenzialmente sul piano simbolico riuscendo ad aprire varchi =

sempre<BR>crescenti nel moloch culturale neoliberista. Si =E8 trattata =
di una vera=20
e<BR>propria ferita narcisistica al pensiero unico neoliberista e alla=20
sua<BR>presunta naturalit=E0. La passivit=E0 sociale ha lasciato il =
posto ad=20
una<BR>rinnovata voglia di protagonismo e di partecipazione =
politica.<BR>Attorno=20
alla contestazione dei grandi vertici internazionali il movimento =
=E8<BR>venuto=20
riconoscendosi ed =E8 cresciuto, raggiungendo probabilmente con=20
le<BR>mobilitazioni di Genova il massimo della sua espansione sul =
terreno=20
della<BR>lotta ai simboli del neoliberismo. Successivamente a Roma ha =
dimostrato=20
di<BR>saper reagire con forza alla spirale impressa dalla guerra e dal=20
terrorismo<BR>e di candidarsi a un soggetto politico-sociale di indubbia =

rilevanza: il<BR>fatto veramente nuovo della societ=E0 italiana, la =
nuova=20
"anomalia" nel<BR>contesto internazionale.<BR>Si tratta ora di =
capitalizzare=20
questo successo e di individuare le strategie<BR>e le modalit=E0 di =
intervento=20
nella societ=E0 pi=F9 adatte alla crescita<BR>quantitativa e qualitativa =
del=20
movimento, privilegiando una rinnovata<BR>capacit=E0 di diffondersi =
nella societ=E0=20
e aggredire quotidianamente i rapporti<BR>sociali imposti dall'ordine=20
neoliberista.<BR>Questo tuttavia non significa rinunciare alla lotta =
culturale=20
per un mondo<BR>diverso. Il neoliberismo in questo senso =E8 ben lungi =
dall'essere=20
sconfitto.<BR>Per intensificare l'opera di delegittimazione culturale =
del=20
modello<BR>economico e sociale neoliberista e delle sue istituzioni - =
Wto, Fmi,=20
Banca<BR>mondiale, Nato - l'attacco ai simboli deve progressivamente =
lasciare=20
il<BR>posto alla capacit=E0 di delineare i lineamenti fondamentali di un =

mondo<BR>diverso - fondato sulla democrazia, la giustizia e i diritti =
dei popoli=20
-<BR>riprendendo lo spirito profondo del Forum Sociale Mondiale di Porto =

Alegre.<BR><BR>7. Un anno di autoeducazione orientato =
all'azione<BR>Questa=20
attitudine e questa vocazione di Attac possono =
realizzarsi<BR>positivamente=20
attraverso campagne, proposte, iniziative:<BR><BR>Per la tassa =
Tobin<BR>La=20
campagna per la Tobin tax svolge una funzione paradigmatica. Si tratta=20
di<BR>attaccare il neoliberismo in uno dei suoi cardini, il =
funzionamento=20
dei<BR>mercati finanziari. Oltre gli effetti positivi immediati - =
stabilizzare=20
il<BR>mercato della moneta e ricollocare una buona quantit=E0 di =
ricchezza per=20
la<BR>riduzione delle sperequazioni sociali - la sua adozione =
contribuirebbe=20
a<BR>ristabilire il primato della politica sull'economia. Pi=F9 in =
generale,=20
il<BR>successo di questa campagna dimostrerebbe che l'azione consapevole =

delle<BR>donne e degli uomini pu=F2 cambiare il mondo, rendendolo pi=F9 =
giusto e=20
pi=F9<BR>equo. Sarebbe il primo passo nella direzione di una =
trasformazione=20
radicale<BR>del modello economico e sociale dominante. Si spiega anche =
cos=EC la=20
capacit=E0,<BR>potenzialmente maggioritaria nella societ=E0, di =
raccogliere un=20
consenso ampio<BR>e trasversale attorno ad una misura degli obiettivi=20
circoscritti.<BR><BR>Contro i fondi pensione<BR>Attac Italia si pone, su =
questo=20
terreno, l'obiettivo di identificare e<BR>promuovere una campagna di =
lotta ai=20
fondi pensione ed al loro impiego nella<BR>speculazione finanziaria=20
internazionale, che contenga (come per la tassa<BR>Tobin) una proposta =
semplice,=20
credibile e possibile per promuovere una<BR>redistribuzione delle =
risorse ed un=20
rilancio della solidariet=E0 tra<BR>generazioni che possa aggregare=20
trasversalmente i soggetti sociali<BR>interessati e le forze comunque=20
impegnate.<BR><BR>Per un reddito sociale<BR>Se sui luoghi di lavoro =
diviene in=20
genere estremamente difficile poter<BR>pensare, proprio per gli effetti =
della=20
precarizzazione, a forme efficaci d'<BR>organizzazione dei lavoratori =
"atipici",=20
=E8 sul territorio che pu=F2 divenire<BR>possibile riconquistare per =
tutti una forza=20
ed un potere contrattuale. In<BR>questo quadro Attac Italia pu=F2 =
svolgere un=20
ruolo centrale e fondamentale<BR>anche se ben distinto dal ruolo dei =
soggetti=20
sindacali e degli organismi che<BR>sul territorio tendono ad organizzare =
e ad=20
autorganizzare i lavoratori<BR>precari. L'apertura di un dibattito, e in =

prospettiva di una campagna, sul<BR>salario sociale o comunque di forme =
di=20
sostengo al reddito degli esclusi, va<BR>in questa direzione.<BR><BR>Per =
l'Acqua=20
e il Cibo<BR>Per la loro centralit=E0 paradigmatica e per le capacit=E0 =
di attivare=20
e<BR>connettere sullo stesso obiettivo lotte provenienti da diverse =
culture=20
e<BR>differenti interessi, Attac ritiene centrale la battaglia per =
l'Acqua=20
come<BR>bene pubblico dell'umanit=E0 e la lotta contro gli Organismi=20
geneticamente<BR>modificati.<BR><BR>Per abolire i paradisi fiscali<BR>Il =

terrorismo fondamentalista di Al Qaeda ha dimostrato in =
modo<BR>inequivocabile=20
come il meccanismo attuale della finanza internazionale =
possa<BR>rivolgersi=20
anche contro "il cuore dell'Impero". Lo stesso Bush ha =
dovuto<BR>riconoscere che=20
per bloccare le centrali terroristiche occorre un lavoro =
di<BR>"intelligence"=20
sul piano finanziario, che per=F2 =E8 ostacolato dalle stesse<BR>regole =
e dalle=20
istituzioni che il capitalismo globalizzato si =E8 dato. I<BR>paradisi =
fiscali=20
rappresentano una di queste istituzioni, utili a riciclare<BR>denaro =
sporco, a=20
nascondere proventi illegali a formare fondi occulti a loro<BR>volta=20
utilizzabili per fini illegali. Nella loro esemplare =
impunit=E0<BR>rappresentano=20
l'intreccio perverso che si =E8 ormai creato tra economia legale<BR>ed =
economia=20
"sporca". Per questo un'iniziativa duratura per la loro<BR>soppressione =
e per un=20
sistema di regole trasparente e sottoposto al<BR>controllo di autorit=E0 =
pubblica=20
=E8 una delle priorit=E0 di Attac Italia<BR><BR>Per una campagna di pace =

permanente<BR>Nel tempo della guerra globale permanente il movimento=20
antiliberista =E8 messo<BR>di fronte alla necessit=E0 di una vera e =
propria campagna=20
di pace permanente,<BR>contro le politiche militari, gli interventi =
mascherati=20
da "operazioni<BR>umanitarie", la presenza delle basi militari Usa, Nato =
e=20
italiane in decine<BR>di aree del nostro territorio. Ma anche contro il=20
progressivo riarmo<BR>italiano ed europeo, che vede ogni anno l'aumento =
delle=20
spese militari e la<BR>costruzione di sistemi d'arma sempre pi=F9 =
avanzati e=20
costosi, alimentate da<BR>enormi interessi commerciali e industriali. =
Esistono=20
aziende italiane<BR>fortemente esposte su questo terreno - l'Alenia o la =

Finmeccanica, ad<BR>esempio - e un ruolo determinante lo svolgono le =
stesse=20
banche (come la<BR>Banca di Roma). La stessa Tobin tax, nella sua =
pretesa di=20
porsi al servizio<BR>della spesa sociale e contro le multinazionali =
finanziarie=20
che si nascondono<BR>dietro il ricco mercato delle armi, ha una funzione =

democratica e di<BR>contrasto al militarismo economico.<BR><BR>30 =
novembre=20
20001<BR><BR><BR><BR><BR><BR><BR></DIV></FONT>
<DIV>&nbsp;</DIV>
<DIV><FONT face=3DArial><BR></FONT>&nbsp;</DIV></BODY></HTML>

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