Cari "consumatori critici"
poichè non è ancora "codificato" il metodo di confronto diretto tra le
esperienze e le riflessioni dei diversi gruppi del costituendo MSF, vi
inoltro alcune osservazioni del gruppo Territorio sull'ultima assemblea
del MSF e sulle perplessità circa i metodi di gestione di dibattito e
decisioni.
db
PS Dove ci si vede martedì alle 18.30
Un primo momento, promosso da Giorgio Ferraresi, e' nato dalla
pessima esperienza di alcuni all'assemblea del MSF di martedi' 6.
GIORGIO
Assemblea basata sull'emergenza (questioni tecniche relative alla
manifestazione del 1,0 a Roma) pare abbia messo in rilievo
l'inefficacia del Coordinamento, così come viene condotto ad oggi.
Infatti sono mancate relazioni efficaci sia sull'incontro nazionale
di Firenze dei SF, sia un resoconto adeguato della precedente
riunione di Coordinamento.
La valutazione di Giorgio e' che il mancato riferire di se' stesso
del Coordinamento, ne denunci la mancanza di serieta'. Al contrario
la sua funzione di coordinamento dei gruppi di lavoro sarebbe
fondamentale, in quanto e' nei gruppi che si costituisce il soggetto
SF, ed e' grazie ad essi che il SF puo' costruire relazioni profonde
con la societa' complessa.
Quindi la proposta di Giorgio, e' che i gruppi di lavoro stessi si
mobilitino per dare le indicazioni fondamentali per la gestione del
Coordinamento, e di conseguenza del SF.
Noi - gruppo territorio - abbiamo preso una strada virtuosa che sta
gia' dando dei risultati: abbiamo codificato un metodo di lavoro che
ci aiuti a creare relazioni tra noi (e quindi il soggetto) e il
nostro "campo" (il territorio), attaverso delle scelte politiche di
lavoro; abbiamo inoltre inizato a formulare un vocabolario di parole
chiave che sono un tesoro per il SF; in sostanza abbiamo un progetto
di SF che ha un'imporatnza politica. Se avessimo portato questa
posizione a Firenze, sarebbe stato un contributo importante.
La proposta e' quindi di inviare al prossimo coordinamento due
persone (Melina e Sergio De La Pierre) con il compito specifico di
portare una proposta, formalizzando in un testo il lavoro che il
gruppo territorio sta facendo per costruire una rete sociale (testo
che sara' redatto da Sergio/Cuccagna con diverse collaborazioni).
Questa proposta dovrebbe poi arrivare all'assemblea, evitando che ce
ne sia un'altra basata sull'emergenza. (NB per la stesura del testo
Giorgio propone di partire dalle parti finali dei due documenti
prodotti da demetrio)
Sono seguiti diversi interventi in appoggio alla proposta di Giorgio;
Alfredo ha fatto un intervento piu' polemico, avanzando l'ipotesi che
manchi una vera volonta' di far funzionare il MSF cosi' come
funzionano i gruppi. Secondo Alfredo alcune persone (con il benevolo
dubbio della buona fede o dell'involontaria rigidita' su vecchie
prassi politiche), rischiano di far prevalere una posizione
verticalistica. Il rischio e' che poi questa posizione inquini i
gruppi, ed e' quindi nostro dovere creare dei contributi forti,
aiutando i compagni a capire che il lavoro del Coordinamento non e'
specificamente politico. l'impegno dei gruppi e' quindi di creare un
coordinamento e un'assemblea VIVI, che vadano oltre alle convivenze e
mediazioni tra soggetti politici pregressi.
Sergio/Cuccagna (Sergio, scusa quest'appellativo, ma e' il modo piu'
sicuro perche' tutti ti riconoscano, e poi ho una terribile
parzialita' per la parola in se'!) ha individuato 2 diversi
atteggiamenti. C'e' stato chi ha vissuto la 1° assemblea del SF come
"il movimento", mentre forse era piu' pertinente come l'insieme delle
persone che vogliono costruire il movimento. Si sono poi fatti i
gruppi e le commissioni, e mentre alcuni hanno prodotto degli
interventi che proponevano delle posizioni e poi si sono ritrovati un
po' stagnanti
Noi stiamo lavorando con l'intenzione di essere promotori della
nascita di un movimento di molti, iniziando a raccontare e
rappresentare il soggetto (il SF) prima di nominarlo. Quindi OK la
proposta, ma nel frattempo preserviamo il nostro lavoro di narrazione
e ascolto.
Demetrio sottolinea come l'esigenza forte sia quella di costruire
pensiero, e che quindi sono fondamentali sia l'evitare l'ansia
scadenziaria, sia riacquisire del tempo necessario per riflettere e
per produrre pensiero.
Melina ricorda pero' come non sia il momento per delegittimare, a
fronte delle difficolta' instrinseche e oggettive del nuovo che
stiamo cercando di fare, la costituzione della rete. Ci sono pero'
anche i tempi della politica.
A seguito di questo dibattito, concluso con le deleghe operative, e'
partito il momento della narrazione.