[foa_Boccaccio003] Presidio solidale al Tribunale di Monza

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Autore: FOA Boccaccio 003
Data:  
To: Boccaccio
Oggetto: [foa_Boccaccio003] Presidio solidale al Tribunale di Monza
Martedì 30 aprile 2024 ore 10
PRESIDIO SOLIDALE al Tribunale di Monza (piazza Garibaldi)

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IL PROCESSO PER I FATTI DEL 27 SETTEMBRE 2023

Come anticipato nel comunicato SULLA REPRESSIONE NELLA NOSTRA CITTÀ
(https://boccaccio.noblogs.org/post/2024/04/17/sulla-repressione-nella-nostra-citta/),
il primo processo contro di noi si apre martedì 30 aprile, vede
coinvoltə due compagnə e riguarda la giornata del 27 settembre 2023
(giorno successivo allo sgombero del Boccaccio di via Val D’Ossola),
ovvero la grande assemblea pubblica tenuta sotto al Comune e il breve
corteo spontaneo che ne è seguito. Dopo il terzo sgombero in pochi mesi,
più di cento persone e molte realtà monzesi si sono riunite in
un’assemblea nella piazza principale della città. Decine di interventi
hanno portato solidarietà alla FOA Boccaccio, sottolineato le gravi
inadeguatezze politiche della Giunta e rivendicato l’importanza di
difendere gli spazi sociali. In quel momento, la rabbia e l’entusiasmo
collettivo si sono trasformati nel desiderio concreto di riprendersi
insieme un pezzo di città, e così è successo: l’assemblea è diventata
spontaneamente un corteo che dal palazzo comunale ha attraversato il
centro ed è arrivato ai parchetti del NEI.

In questa giornata collettiva due compagnə sono statə identificatə come
“promotori” del corteo “non preavvisato”. Dal momento che nella nostra
realtà autogestita non esistono organizzatori e promotori con ruoli
ufficiali e definiti, la Polizia cerca di volta in volta dei piccoli
indizi creativi e arbitrari per incolpare qualcunə sulla base del suo
comportamento in piazza e attribuire la responsabilità di tutti gli
eventi.

Per questo motivo lə due compagnə hanno ricevuto un “decreto penale di
condanna”: un procedimento penale “veloce” per piccoli reati, che salta
tutta la fase del processo e condanna direttamente lə destinatariə, ma
con una pena scontata della metà e sempre trasformata in sanzione
economica invece che in giorni di detenzione. Per chi lo vuole, è
possibile ‘opporsi’ a questo decreto e chiedere un normale processo, con
la possibilità di essere assoltə, ma anche con il rischio di essere
condannatə a pene e spese più alte. Negli ultimi anni stiamo vedendo un
uso sempre più frequente di questa misura, che funziona come un ricatto
legale ed economico facendo leva sul ‘vantaggio’ di una pena ‘scontata’
e di una ‘piccola’ sanzione (spesso comunque nell’ordine delle centinaia
o migliaia di euro). Per questo molte persone scelgono comprensibilmente
di accettare il decreto (che si tratta, in ogni caso, di una condanna
penale, anche se piccola, e non di una multa) e rinunciano a fare un
processo più rischioso.

In questo caso, noi abbiamo scelto di rifiutare questo meccanismo,
opponendoci ai decreti e affrontando le accuse in un normale processo:
per questo martedì 30 aprile saremo in tribunale a Monza a fianco delle
persone coinvolte nel procedimento, rivendicando contenuti e pratiche
che abbiamo condiviso con moltə di voi nel corso della giornata del 27
settembre: vi invitiamo a prendere parte al presidio solidale che si
terrà all’esterno del tribunale in concomitanza con l’udienza.

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FOA Boccaccio 003
Monza
boccaccio.noblogs.org